Maria 2

Dopo qualche giorno andai in vacanza, mi pesava aver lasciato (momentaneamente) Maria ma non sarebbe mai potuta venire in vacanza con me, età a parte in quegli anni le ragazze non avevano tutte le libertà delle ragazze di oggi. In Svezia stetti un mese pieno e mi sono divertito tantissimo ma non vedevo l'ora di tornare in Italia, di tornare da Maria.
Chiamai Maria al telefono il giorno del mio arrivo ma era tardi per rivederci e rimandammo all'indomani, appuntamento davanti scuola sua che era ancora chiusa visto che era estate.
Ci abbracciammo vigorosamente e pomiciammo un pochino poi montammo in macchina e dissi a Giovannino di andare a casa. Nel tragitto Maria mi raccontò che Francesco era partito per fare il servizio di leva che allora era obbligatorio (io non sarei partito non perché il nonno era generale ma perché ero figlio unico).
Arrivati a casa ci fiondammo nella mia camera e facemmo l'amore tutta la mattinata, la freschezza delle sue membra, della sua fichetta, del suo culetto, delle sue tettine e della sua boccuccia colmarono il vuoto che avevo da oltre un mese e la grande voglia di lei. Era l'ora di pranzo e Maria volle andare via, chiesi a Giovannino di riaccompagnarla (la maggiore età a quel tempo era a 21 anni ed io ne avevo ancora 18), quando arrivammo nei pressi di casa sua scendemmo e facemmo gli ultimi passi a piedi, dinnanzi al portone ci baciammo fugacemente e restammo d'accordo di risentirci per telefono nel pomeriggio.
Verso le 18 mi chiamò e come prima cosa mi disse che sua madre ci aveva visti mentre ci baciavamo e che voleva conoscermi, se fosse possibile la mattina successiva verso le 10.
Alle 10 suonai alla porta di casa di Maria, mi aprì una donna molto bella e sexy, una versione di Maria tra qualche anno, mi fece accomodare con gesti molto cordiali.
Ci sedemmo in un salottino modestino, anche il palazzo era decoroso ma niente di che, non erano persone agiate ma dignitose e decorose. Parlammo di me, di loro e di Maria, pian pianino il formalismo iniziale si sciolse e Carla mi disse che aveva mandato Maria dagli zii proprio per restare da sola con me per conoscerci meglio, per poter parlare più esplicitamente di questo e di quello. Una parola dopo l'altra Carla venne a sedersi sul divanetto accanto a me e in confidenza mi disse che le mancava la presenza di un uomo, suo marito era emigrato in Australia e tornava per pochi giorni ogni due o tre anni.
Come mi trovi, mi chiese alzandosi e ponendosi in controluce, la luce proveniente dalla porta-finestra la illuminava da dietro e le trasparenze rendevano quello spettacolo altamente erotico, Carla dissi, azzardando un più confidenziale "tu", sei affascinante e sexy, anzi oserei eccitante al punto da desiderarti adesso. Mi prese per mano e mi condusse in camera da letto, togliersi quei due indumenti che avevamo addosso fu un lampo, un istante e niente più. Nuda Carla era molto eccitante, belle cosce, belle gambe, bel monte di venere, bel seno e pancia piatta, pelle curata, liscia e profumata. Flertammo un po, poi fu lei stessa a prendere in mano la mia verga e la appoggiò sulle labbra della figa, spinsi leggermente ed entrò, era talmente bagnata. Facemmo sesso o facemmo l'amore non sò per ben quattro volte, la presi anche analmente sborrandole dentro. Carla era, in quella fase, una mangia cazzi assatanata per via dell'astinenza.
Frequenta Maria, mi disse, ma non ingravidarla sarebbe imbarazzante ma almeno tre volte a settimana ti voglio dentro di me, non so come faremo per questo mese che non c'é scuola, ma vedrai ci organizzeremo. La tranquillizzai dicendole che lei poteva venire alla villa da me. Non volevo certamente smettere di scopare con Maria, era fiorellino acerbo da cogliere ogni momento delle giornata, ma Carla era una favolosa donna da scopare e riscopare continuatamente.
Segue.