L'eredità...

di
genere
gay

Era una normalissima routine quella tra me e Dario, lui veniva da me il Venerdì pomeriggio e andava via il Lunedì mattina, chiaramente scopavamo come ricci per tutto il week-end, il suo culo e la sua bocca erano sempre pieni del mio cazzo, spesso andavamo nella mia casa-villa a Nice per trascorrere il tempo come fosse una vacanza. Un giorno Dario mi disse che la sua azienda lo trasferiva in Canada e che non ci saremmo visti per tanto tempo ma lui aveva già pensato a questo distacco e aveva provveduto, non mi volle dire altro.
Arrivò il fine settimana successivo alla sua partenza ed ero scocciato per via della sua mancanza, per giunta era una uggiosissima giornata di pioggia col cielo grigio e minaccioso. Ero disteso nudo sul letto, il caminetto elettronico faceva guizzare le fiamme di un finto ceppo di legno che, comunque, emanava un certo calorino, mi ero quasi assopito quando trillò il campanello, non mi resi conto dell'assenza della mia troietta, anzi mi parve che fosse lui e andai ad aprire del tutto svestito (era normale che lo facessi), alla porta c'era un giovanissimo ragazzo con un'aria, diciamo, familiare. Buon-pomeriggio, esclamò, sono il fratello di Dario sono, diciamo, la sua eredità. Entra, gli dissi, mi aveva scritto un messaggio, Dario, nel quale mi diceva di stare tranquillo che ai nostri week-end ci avrebbe pensato lui.
Come ti chiami, gli chiesi, e lui disse soavemente Andrea.
Senza convenevoli Andrea mi prese il cazzo in mano ed esclamò: Dario aveva ragione, lei ha un cazzo fantastico, enorme e bellissimo. Al solo contatto con la sua mano fresca (visto che fuori faceva freddino) il cazzo si inturgidì, lui si inginocchiò ai miei piedi e lo imboccò tra le sue bellissime labbra, lo lavorò come un vero professionista del pompino ed io venni copiosamente nella sua bocca. Ingoiò tutta la sborra e ripulì per benino tutto il glande, lo rese lucidissimo.
Ci spostammo in camera da letto, lui tacitamente si spogliò e si stese al mio fianco, era minutino e gracile, proprio come piace a me, aveva un culetto bellissimo e delle labbra estroflesse come se si fosse iniettato del botulino ma le sue erano carnose e naturalissime. Si mise su di un fianco e mi disse che si era fatto un lungo clistere prima di venire da me e che se volevo potevo scoparlo, ed aggiunse: sa io e Dario facciamo sesso incestuoso da quando avevo undici anni, il mio buco è allenato.
Presi dal comodino il tubetto del lubrificante e ne misi una presa tra le dita, poi gli unsi il buco del culo e il resto lo spalmai sul mio cazzo. Il mio cazzo per quanto di notevoli dimensioni entrò con pochissimo sforzo nel suo sfintere, lui si allargò le natiche con le mani per favorire l'introduzione e fu tutto dentro! Lo scopai con foga, non pensai a Dario nemmeno per un momento, la mia nuova troietta era Andrea ed era anche più eccitante di suo fratello, era più giovane, più fresco e più frocio.
Continua...
scritto il
2019-10-28
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