Gli altri Vittoriani

di
genere
bisex

La mamma alla fine si era ritirata lasciando me e la cugina Betty in salotto a guardare un album di acquerelli.
"Senti Betty, ora che siamo finalmente da soli perché non lasciamo perdere questi noiosi disegni della zia e facciamo qualcosa di più divertente?", e nel dire questo le misi una mano sotto la gonna e la sottogonna e cominciai a risalire lungo la coscia.
"Oh James, aspettavo proprio questo momento. Ma non verrà qualcuno?".
"No, la mamma ha da fare e la cameriera ha il giorno libero". Ero arrrivato finalmente alla sua fessura rosea e già umida e cominciavo a stimolarne il clitoride. Betty chiuse gli occhi e si lasciò andare contro la spalliera del divano, il respiro man mano più affannoso. In pochi minuti fu completamente fradicia, infilando due dita sentii che era ormai dilatata e pronta. Mi slacciai i pantaloni e il mio membro pienamente eretto saltò fuori, subito afferrato dalla mano candida e delicata di Betty. La feci sdraiare, sollevai completamente le sottogonne, le salii sopra e appoggiai la cappella alle grandi labbra. Finalmente potevo possederla! Vedendo la delicata fessura incorniciata da peli biondi e finissimi mi venne un dubbio.
"Non te l'ho chiesto prima, ma per caso sei vergine?"
"Certo che no, James. Nessuna donna nel raggio di un miglio dallo zio Bartholomew può restare vergine a lungo. Pare che abbia ingravidato anche la nuova cameriera irlandese. Dovrà portarla dalla signora Fletcher per risolvere il problema. Ahi, fai più piano! Il mio gioiello non è più inviolato, ma è ancora tenero". Il gioiello di Betty certamente era tenero, ma sapeva già come dare delle soddisfazioni. Vedevo la mia verga andare su e giù lucida di umori, mentre la cugina ansimava e il suo seno piccolo ma ben fatto sfuggiva dalla scollatura di pizzo.
"La signora Fletcher sta mettendo da parte una piccola fortuna con le imprudenze dello zio. Non voglio diventare sua cliente anch'io, perciò James stai attento. No, cosa fai? Il culo no! La prima volta dietro l'ho promessa a Richard!".
"Hai promesso la verginità del culo a quel babbeo di tuo fratello? Sono indignato! Sai benissimo che è un incapace, mi ha detto la cuoca che non dura nemmeno il tempo di far bollire l'acqua per il the". Avevo una gran voglia di venirle dentro dalla rabbia, o di forzare la penetrazione nel suo meraviglioso culetto. Ma era pur sempre la mia amata cugina, la prima persona a cui avessi mostrato il mio membro eretto, la prima che avesse accolto nella sua bocca deliziosa il mio seme. Cedetti.
"Va bene, ma dopo Richard voglio esserci io. Allora finiamo come al solito". Mi rimisi seduto e Betty prese in bocca il mio membro, stimolando la cappella con le sue labbra morbide e l'asta con la mano. Venni quasi subito, Betty ingoiò tutto come sempre, raccogliendo le ultime gocce con la lingua.
"Ciao Betty, ora devo andare. Domani torno al college, ci vedremo in estate. Per allora devi essere pronta in tutti gli orifizi".
"Certo James caro, promesso".

Il ritorno al college fu tristissimo. Pioveva e la strada era pessima, la diligenza impiegò quasi quattro ore per arrivare a St. Patrick. Per fortuna alla seconda stazione di posta salì Francis Twistleton, conosciuto come "Pongo" fra gli sventurati studenti del St. Patrick College.
"Ciao Pongo, che giornata triste eh? L'hai fatto il compito che ci ha assegnato Mister Trewinkle?"
"No" rispose Pongo lugubre. "Cioè, quasi. Ma alla fine no. E tu?"
"Nemmeno io". L'immagine deliziosa della cugina Betty si allontava, lasciando il posto a quella di Mister Trewinkle e del suo frustino di cuoio. A St.Patrck passammo dalla diligenza alla carrozza del college, che ci portò finalmente a destinazione. Il robusto Andrew scaricò i nostri bauli e noi entrammo nell'atrio dove ci accolse Miss Trewinkle. La sua aria scontrosa, il volto arrossato e la cuffia in disordine rivelavano che probabilmente il nostro arrivo aveva interrotto una energica scopata fra lei e Andrew. Poco male. Secondo Pongo, che aveva fatto lunghe ricerche, i due scopavano almeno sette-otto volte al giorno, compreso quando Miss Trewinkle era nel suo periodo.
"Mister Trewinkle vi aspetta nello studio". Ahi ahi, eravamo nei guai.

Entrammo nello studio, rassegnati al nostro destino. Mister Trewinkle ci aspettava seduto alla scrivania.
"Bentornato signorino Twistleton. Bentornato signorino Cornway. Quando ci siamo salutati tre settimane fa vi avevo assegnato un compito. L'avete svolto?". Il nostro silenzio diceva tutto. Mister Trewinkle si alzò, la mascella serrata, gli occhi gelidi.
"Signorino Twistleton?". Pongo deglutì.
"Ecco no, Mister Trewinkle. Però c'ero quasi, lo giuro. La mamma aveva già acconsentito a soddisfarmi con la bocca, ben tre volte in un giorno. Ero vicinissimo al successo, ma purtroppo le venne il suo periodo e mi disse no. Su questo è stata irremovibile".
"Lei forse ignora, signorino Twistleton, che il delizioso corpo femminile offre altre vie per soddisfare il membro virile quando quella naturale è impedita?". Pongo era sbalordito, poveretto. Non gli era venuto in mente! Certo che anche sua madre era stata ben crudele, lei sicuramente lo sapeva.
"Lei mi delude, signorino Twistleton. Si prepari alla poltrona. E lei signorino Cornway? Le avevo assegnato un compito riguardante sua cugina Elizabeth, se non erro. L'ha portato a termine?"
"No, Mister Trewinkle. Ho posseduto Betty nel modo convenzionale, ma ha opposto resistenza a essere sodomizzata. Non ho voluto forzarla. Sono motivi di famiglia, signore. Posso contare sulla sua comprensione?".
"Solo in parte, signorino Cornway. Si prepari anche lei, ma non alla poltrona. E' pronto signorino Twistleton?".
Pongo aveva abbassato i pantaloni e si era appoggiato alla poltrona. Mister Trewinkle prese dal tavolo il frustino che ben conoscevamo e si mise dietro a Pongo.
Wack! il frustino calò sulle natiche di Pongo, che sussultò e strinse i denti. Whack! Whack!
"Lei ha parlato di soddisfazione orale da parte della sua gentilissima madre. Ora mi faccia vedere come avvenne". Mister Trewinkle si slacciò i pantaloni, estrasse il membro già eretto e si pose davanti a Pongo, che glielo prese in bocca e cominciò ad andare su e giù con le labbra sulla cappella.
"Molto bene, signorino Twistleton. La sua eccellente genitrice ha doti di prim'ordine. Lei tuttavia è stato piuttosto pigro, si è fermato di fronte a un inconveniente da nulla. Sono molto deluso". Whack! Whack! Whack! il frustino calò ancora tre volte sulle natiche di Pongo, che mugolò qualcosa. Sotto le sferzate il suo membro si era ingrossato e ora l'erezione era completa. Mister Trewinkle si riportò alle sue spalle, allargò le natiche di Pongo e puntò la cappella sull'ano.
"Le mostrerò ora cosa avrebbe dovuto fare con la sua rispettabile madre. Lei non è nuovo a questa pratica, ne sono certo. Non averlo pensato in quel momento è una debolezza che non posso consentire nel mio collegio". Mister Trewinkle spinse con cautela ma senza esitazione e il suo membro, lungo e affusolato, penetrò fra le natiche di Pongo, che emise un buffo sospiro.
"Le concedo un'attenuante: il doveroso rispetto filiale può averla confusa" disse Mister Trewinkle mentre il suo cazzo andava avanti e indietro nel culo di Pongo. "Perciò ora, mentre io le do questa meritata lezione, il signorino Cornway le concederà un'opportuna soddisfazione. Signorino Cornway! Lei sa cosa deve fare, proceda".
Mi abbassai i pantaloni, anche il mio membro era eretto e turgido. Mi affiancai ai due e cominciai a segare Pongo, mentre Mister Trewinkle faceva lo stesso con me. Pongo mugolava, tutto sudato, il culo allargato dal membro di Mister Trewinkle, il cazzo durissimo sotto la mia mano. Bastarono un paio di minuti e Pongo venne con lunghi schizzi sul pavimento, dove furono seguiti quasi subito dai miei. Mister Trewinkle aveva la mano di ferro col frustino, ma attorno al membro era come di velluto e sapeva fare un movimento attorno alla cappella che né la cugina Betty né la cuoca erano mai riuscite a imitare. Svuotati i nostri due membri, toccava a quello di Mister Trewinkle che finì con due sbuffate e subito si ricompose.
"Tornate ora nelle vostre camere. Andrew e Miss Trewinkle avranno disfatto i vostri bagagli. Domattina ricominciano le lezioni. Mi aspetto uno studio assiduo in questo trimestre".
Tornammo in camera depressi. Altri tre mesi in quel posto! I bagagli erano disfatti, i vestiti sistemati nell'armadio. Due piccole pieghe sul copriletto, di solito impeccabile, indicavano che probabilmente Andrew e Miss Trewinkle avevano concluso qui l'attività interrotta dal nostro arrivo. Andai subito a letto, il viaggio era stato lungo ed ero stanco. Prima di coricarmi presi dalla sacca dei libri un paio di mutande di pizzo di Betty, le avvolsi attorno al membro e mi masturbai pensando al suo culo. Venni quasi subito e poi scivolai in un sonno profondo.
scritto il
2020-11-11
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