Una storia lunga una vita con mia sorella tre

di
genere
incesti

La mia storia d’amore con mia sorella continua era qualcosa di eccezionale sia nel rapporto familiare ormai i bambini erano abituati alla mia presenza che mi cercavano come se fossi il loro padre, non mi chiamavano più zio, ho preferito che mi chiamavano per nome, per loro forse era quello che volevano, perciò sentirsi chiamare Mimmo mi faceva sentire padre e chissà che un giorno non succederà. Ma quello che soddisfava noi due era a livello sesso, molte volte scopavamo in cucina sul tavolo, oppure su una sedia, il letto era troppo comodo preferivamo farlo anche in posizioni scomode, quello che mi stupiva ed eccitare era lei che trovava la posizione. Oltre che tenersi giovane andando in palestra per rinforzare i muscoli del suo sempre più sinuoso. Non mancavano massaggi due volte alla settimana, insomma si faceva bella per attirare su di lei i miei sguardi. Gli sguardi delle persone poi mi eccitavano si sentiva desiderata, ma era me che voleva le attenzioni, lo faceva per me per non far calare il mio desiderio di lei. Aveva la capacità sin da piccola ripiegare all’indietro il corpo mettendolo a ponte. Cosa che un pomeriggio quando i ragazzi non erano a casa, mi fece vedere che era tornata a rifare, eravamo in salotto , lei si alza e va in camera da letto, subito dopo mi chiama, Mimmo vieni vieni ha vedere cosa so fare. Mi alzo entrò in camera, la vedo nuda messa a ponte, avevo in primo piano la figa sormontata da un ciuffo di peli, mi avvicino l'accarezzo , le infilo due dita in figa lei si bagna quasi subito , mi abbasso le do una leccata, lei mugola, decido di togliermi i pantaloni mi porto davanti alla sua bocca lei la apre e si ingoia la mazza, io spingevo dentro e fuori facendomi marmorizzare il cazzo, dopo un po’ le chiedo Anna cosa devo fare venirti in bocca o infilartelo nella fica, mi fa capire che vuole la sborrata in bocca poi sgocciolante trafiggere la passera. Ero su giri perché Annina era diventata brava a cambiare le posizioni, voleva tenere su il mio desiderio di lei. Con un ohohohooooo vengo in bocca lei ormai non perde un goccia ingoia tutto. Esco il cazzo di bocca ancora bello dritto mi appresto di andarla a penetrare la fica. Mi chino le lecco la spacca, con le dita apro la fregna, punto il cazzo e con una spinta lo faccio entrare tutto. Mamma che bello stavo scopando una contorsionista, avevo un po’ di difficoltà di muovermi dentro di lei, poi mi venne idea di prendere due sedie salirci sopra, e abbassarmi per rinfilarlo dentro. Ora potevo entrare e uscire, prima lentamente, poi aumento la velocità, mi sto divertendo, decido di uscirlo tutto fuori per poi entrare dentro, giocavo alle freccerete, centro. ho fatto centro, le vengo innaffiando la figa e spiaccicando tutto il monte di peli. Ritornati in posizione ridiamo per la minchiata che avevamo fatto. Lei penso non aveva goduto, me ne ero accorto da come si è avventata sul mio cazzo lo prende in mano mi sega, alternando un bocchino, tornato ancora bello teso, ma non c’erano dubbi, mi dice Mimmo non abbiamo ancora usato il culo, già in due mesi che ero lì non mi sono mai azzardato di chiederlo anche perché da ragazzi, avevo cercato di scoparla in culo, diceva che le faceva make. Ma questa volta era lei che lo chiedeva. Si alza va in bagno e prende una boccetta di olio di vaselina me la porge mi dice, fai tutto fu io mi devo concentrarmi, non lo preso mai, neanche Carlo lo ha fatto, forse inconsciamente volevo che lo facevi a sverginarmelo. Ti do per amore il mio culo. Non c’era frase più eccitante che poteva dire. La metto a pecorina le faccio appoggiare i gomiti per terra avevo una visuale di una figa aperta sfrangiata. dai parti dei figli, e dall’uso dei cazzi prima del marito, ora ero io che la scopavo. Presi la boccettina della vaselina e la verso sul buchetto del culo , lo massaggio anche inserendolo dentro, poi lo verso nella mano e massaggio bene la verga, ne metto ancora un po’ lo voglio bello viscido. Anna sei pronta, mi disse dai Mimmo non ti preoccupare se grigio dal dolore, lo dovevo farlo prima, ma era per il mio culo. Te la crei dato un giorno anche se carlinera in vita. Appoggio la cappella sull’ano con le dita la spingo per metterla dentro, piano lei riesce a rilassare i muscoli, questa volta spingo il caso, riesco a farlo entrare un po’ mi fermi, la sento lamentarsi, poi prendendola per i fianchi premo con decisione, ma prima metto qualche goccia tra la figa e il cazzo, e infine con un colpo secco Totti dentro, lei diede un gridio di dolore, mi fermo, mi dice non fermarti spingi riempimi tutta allaga il mio culo. Non mi
fermo, do una continuità al movimento la sento questa volta godere, dice che bello Mimmo, che bello prenderlo in culo, si lo sento tutto dentro anche perché sei arrivato a toccare il fondo, dai aumenta il ritmo sto avendo orgasmi uno dopo l’altro, sbrodolo tutta,. Ero anch’io al culmine dell’eccitazione pera la terza volta che stavo per sborrare. Con un un grido di soddisfazione le sborro violentemente. Sto un po’ dentro lei si adagia per terra, con dentro il mio cazzo, eravamo stanchi, sfiniti. Floscio ama ancora infilato nel culo, mi dice andiamo a farci la doccia, per me resterei con te dentro, ma tra poco dobbiamo prendere i ragazzi Mimmo mio mi è piaciuto immensamente e a te è piaciuto? Le dico amore mio è stato bello mia hai donato il culo, stai certa che lo faremo tante, ma tante volte , che spanerò anche quello di buco, lei non aspetto altro, ridendo ci abbracciammo.


Anche questa volta chiedo il vostro giudizio, grazie a presto con un altro racconto.
scritto il
2020-11-29
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