Ho una cognata medico

di
genere
incesti

Salve ragazzi storia vera accaduta nell’anno 2000. Avevamo una casa al mare precisamente nello stagnone di Marsala. Più piccola di mia moglie di 8 anni molto carina ben messa di cosce e un sedere ben tornitore seno piccolo una secando con due arance tonde e due capezzoli esagerati che la costringevano a mettere degli orribili reggiseni. A me quando veniva a trovarci con il marito, uomo fortunato che la trombava come è dove voleva non c’era nessuno che li disturbasse, non avevano figli,?mentre io due femmine che mentre scopavo mia moglie la loro mamma, Entravano in camera con la porta chiusa, facendoci sobbalzare per poi non concludere nulla. La notte si addormentavano tardi, delle volte lo potevamo fare nel bel mezzo della notte. Anna mia moglie appoggiava il suo culo sul mio pene quello era il segnale che potevamo fare l’amore. Torniamo a mia cognata il mio desiderio era grande capivo che anche lei molte volte mi faceva capire che i stava. Era una dottoressa quindi mi poteva curare il mio male. L’occasione si presentò una mattina che mia moglie era a lavoro e suo marito anch’esso a lavoro, io non ero andato a lavorare perché avevo una indisposizione stomacale. La chiamo e le dico il mio problema, vengo subito dice. Dopo una mezzoretta sento bussare era lei. Vestita con un giubbetto nero chiuso e una gonna piuttosto corta sopra il ginocchio, tacchi alti senza calze faceva piuttosto caldo. Ciao domenico cose c’è cosa ti disturba, le dico ho lo stomaco che mi fa male, mettiti sdraiato che ti tasto un po’ l’addome. Già la parola tasto mi porta ad eccitarmi dando un impulsò al m cazzo, lei comincia a spingere on le dita lo stomaco il mio cazzo si era svegliato penso che anche lei lo stesso, spalancò gli occhi per le dimensioni anche se coperto aveva come un sussulto mi guarda negli occhi, leggevo il suo stupore, presi coraggio le dico Adele non ne hai mai viste così grossi l,?tuo marito come è dotato, si lui a una minchietta doli 15 centimetri, qua ci sono almeno 20 centimetri, le dico sone22 centimetri. Mi faccio coraggio e dico lo vuoi vedere, lei non rispose guardava solo poi con la mano destra lo accarezza poi lo afferra non riusciva a chiudere il pollice e l’indice, presi coraggio mi calai I pantalone e le mutande contemporaneamente uscendo come una molla si Rizzo davanti il suo volto, mimmo ma quanto e gross, povera mia sorella chissà che male, no Adele ormai è abituata, ceto quando eravamo fidanzati la prima volta quando li vide si mise a piangere e uscì dall’auto, ho dovuto rimetterlo nelle mutande, poi piano piano si abituo e facemmo all’amore ho divuto prnetrarla piano ora entrò tutto dentro. Lei intanto che ascoltava comincio a farmi una sega lenta a due mani, Adele per lubrificarlo lo devi prendere in bocca o ci sputi sopra vedrai che scivolerà meglio così fece segava e mi sbocchinava la cappella color violacea, ero così eccitato che venni quasi subito un po in bocca un po sul viso, le piacque la sborra così me lo ripulì tutto per bene. Si era fatto tardi così siamo costretti ad interrompere, con la promessa che la prossima volta avremmo scopato. Un lungo bacio con le lingue che si intrecciavano andò via, avevo cominciato una avventura con mia cognata Adele grande gnocca. (continua)
scritto il
2022-01-26
2 5 K
visite
1 0
voti
valutazione
2.4
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Se melo succhi.
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.