Dopo un lungo viaggio scopo mia madre sette.
di
Mimmuccio23
genere
incesti
Sembrava un film di Tinto Bras “ Così fan tutte”, una donna con vestito rosso trascinava un uomo per il cazzo. Arrivati in camera gli uomini in un lampo rimangono nudi con le mazze dritte pronte già all’uso. Lei aspetta che le tolgono il vestito rimane in reggicalze mini mutandine infilate in mezzo alle chiappe, facevano ancor più arrotondare le natiche due grandi pagnotte pronte ad essere azzannate. Calze nere a rete larghe da mignotta di strada. La fanno adagiare in mezzo al letto Carlo lecca i seni ciucciando i grossi capezzoli, Mario le fa allargare le gambe e lecca una fregna grondante, mamma mi fa un cenno vuole il mio cazzo in bocca comincia a spompinarmi rumorosamente. Mario aspirava così forte da sentire mamma sospirare di goduria, per dieci minuti la scena andava avanti, io con il telefonino riprendevo questa scena irripetibile. Carlo si sdraia prendendo mamma e la fa mettere a cavalcioni sul suo cazzo , Mario le mette il suo cazzone in bocca mentre io appoggio la mia mazza all’ingresso del culo, tutti insieme la penetriamo le grida ancora di dolore ma poi subito di un piacere sfrenato, e così brava che lei detta i movimenti, la resistenza sua e nostra cominciava a vacillare Mario spinge come un forsennato arrivando a fare entrare il suo membro fino alle palle che con la spinta mia che la stavo inculando, facevano sbattere sul mento le palle. Sotto carlo spingeva il suo membro dentro la fica con forza sembrava che voleva fare entrare anche le palle. Io da dietro spingevo sentivo il fondo del cavernoso culo linbocco dell’investitore da dove uscivano gli escrementi, sentivo mamma scoreggiare ad ogni mia spinta. Per circa cinque minuti la stavamo trapanando le sue carni, riprese dal mio telefonino, come una maestra detta la nostra maxi sborrata, la riempiamo tutta, lei con la voglia di una puttanona ripulisce i nostri cazzi mentre dal culo e dalla fregna scola lo sperma bianco latte. Stiamo sdraiati sul letto sfiniti per riprendere un po’ di forza. La serata finisce con una cena meravigliosa. Prima di andare via Carlo e Mario si fanno la doccia, si rivestono, ringraziano la mamma per ospitalità con la trombata magistrale, promettendo di rincontrarci ancora. Rimasti soli io e mamma entriamo in doccia, le spalmo con una spugna una saponata ristoratrice, le lavo la fica e il culo, mi dice ti è rimasto qualcosa da dare alla tua mamma, la guardò ancora non era sazie. Con le mani insapona il mio membro facendomi una sega a due mani, riesce a drizzare la mia mazza felice mi dice dove vuoi tu, non avevo ancora usato il suo fifone, mi abbasso le faccio mettere una gamba sulla mia spalle e le lecco la fica, le grandi labbra erano aperte per ricevere il mio cazzo. Mi alzo e la metta a cavalcioni sul pio cazzo che entra tutto dentro il figone, sospira vogliosa e ogni mia spinta lenta anche perché pesa un po’, le scuoto la sua pancia, grida, ride, grugnisce, sbrodola i suoi suoi sull’ mio cazzone, mamma sto per venire accogli il mio sperma. Mi dice spero che con tutto questo sperma rimango incinta. Rimango di stucco, non aveva preso la pillola, quello che mi aveva promesso lo aveva fatto. Dopo un mese risulta incinta di chi sarà il figlio? Sapremo solo con l’esame del DNA chi è il padre. Ciao amici se i miei racconti vi sono piaciuti, date il vostro giudizio, giudicate mamma per la fame di cazzi che aveva dopo la morte di suo marito.
.
.
5
voti
voti
valutazione
4.2
4.2
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Dopo un lungo viaggio scopo mia madre seiracconto sucessivo
Un uomo da circo stuzzica l’attenzione delle donne.
Commenti dei lettori al racconto erotico