Una perfetta segretaria 3.
di
Checco752.
genere
etero
Dopo che mi sedetti alla mia scrivania, chiesi a Beatrice di fare accomodare il paziente: una ragazza molto magra, dal viso scolpito dalle mascelle, in pratica, uno scheletro vivente. La feci accomodare e, dopo mezz'ora di domande indagando sulla sua magrezza, capii che era ridotta così in seguito ad una grossa delusione amorosa perchè era stata lasciata dal fidanzato dopo due anni di rapporti. Le consigliai subito una cura ricostituente a base di iniezioni molto forti ed efficaci ed anzi, gliene feci subito una io stesso ma poi lei disse che non sapeva a chi rivolgersi ed io chiamai Beatrice che sapeva fare intramuscolari e lei subito si offrì in merito. Il giorno dopo infatti la ragazza arrivò e Beatrice si appartò con lei. quel giorno fece subito ma il giorno dopo feci caso che per una iniezione stavano passando troppi minuti così andai ad origliare dietro la porta e sentii starni gemiti. Aprii la porta un poco e vidi chiaramente Beatrice che si stava facendo leccare la figa dalla ragazza scheletrita, Giovanna. L'iniezione durò più di un'ora e quando Giovanna andò via, Beatrice venne da me e si sedette sulla mia scrivania dicendomi che si era accorta del mio spiare dietro la porta e così le chiesi come mai si era messa ad amoreggiare con Giovanne e mi rispose che aveva capito subito che le mancava molto il sesso e lì si era accontentata delle slinguate e dei ditalini alla figa. Il giorno seguente, quando Giovanna arrivò, la feci accomodare da me e dopo arrivò beatrice con la siringa pronta in mano e subito le iniettò il necessario ma dopo fui io a dirle di non andare via e chiesi a Giovanna se voleva approfittare, oltre alla lingua di Beatrice, anche del mio cazzo, per curarsi completamente, magari anche offrendomi un bocchino poi così si sarebbe bevut la mia sborra che era fornita di materia adatta alla sua ripresa fisica, così Giovanna mi seguì al divano con Beatrice e ci spogliammo subito e poi scopammo io e lei, osservati da Beatrice che intanto si sgrillettava il clitoride e schizzava umori dapertutto. Scopai a lungo Giovanna e mentre poi lei mi faceva il bocchino programmato, Beatrice le slinguava la figa. Scopai nuovamente con Giovanna e poi toccò a Beatrice che smaniava per gustarsi il mio cazzo sempre ben tosto, dopo, quando Giovanna vide che in seguito io mi stavo inculando Beatrice, mi chiese di sverginarle il magrissimo culetto ed io lo feci con le dovute cautele, ungendo con gel l'ano e, mentre Beatrice le leccava la figa, io la penetrai lentissimamente e la sentii solo gemere senza gridare dal dolore, nonostante le mie affatto scarse dimensioni del pendolo in mezzo alle gambe. Dopo che le riempii il culo di sborra, allora la feci rigirare e la scopai nuovamente e lei mi disse subito che l'averla inculata le era piaciuto moltissimo ed ogni giorno dovevamo ripetere la cura così. Io risi e poi le stampai un bacio alla guancia e, prima di vederla uscire la feci accomodare sopra la bilancia e mi segnai il suo peso. Alla fine della cura di punture e di sesso in grosse dosi giornaliere, riscontrai che il suo peso era notevolmente aumentato di dodici chili e si intravedevano le forme vicine alla normalità e non più il corpo "piallato" come prima. Dopo che Giovanna andò via presi in braccio Beatrice per portarmela sul divano e la leccai dal collo, ai seni, all'ombellico, alla fighina ed infine la slinguai anche all'ano per lubrificare e dopo inculare con passione e lei mi chiese di farla godere ancora di più sculacciandola sonoramente ed io, ingrifato al massimo, la rigirai mettendola a pancia sotto ma sulle mie cosce essendo io seduto sul bordo del divano e così iniziai una sonora sculacciata da farla subito urlare dal dolore ma che subito dopo le grida divennero urletti di gioia dato che lei stava bestialmente godendo. Dop che interruppi la sculacciata, la inculai nuovamente, sborrandole tutto dentro.
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