Manovre notturne

di
genere
comici


Fa caldo sotto il piumone stanotte, troppo caldo.
Girasi e rigirarsi nel letto, l’uomo accende l’abat-jours, per guardare l’ora dall’orologio posto sul comodino, si gira a guardare la sua donna che sembra riposare placidamente.
Hanno fatto l’amore appena entrati nel letto, ed il sonno li ha accolti tra le sue braccia poco dopo...anche se per lui, per breve tempo.
Si gira a guardarla ed eccola lì, nuda e mezza scoperta, ha spinto con i piedi la sua parte del piumone verso la pediera del letto, il suo culo disegna un ovale perfetto nel gioco di luci ed ombre, nascondendo come una luna calante, parte di sé nel materasso.
Quel culo! Stupenda tentazione… Che desiderio di prenderla adesso.
“Il fulmine tenea dietro al baleno” recitava il Manzoni, e altrettanto poeticamente il cazzo puntava come un segugio sulle tracce della preda quel caldo frutto maturo.
Scoparle il culo mentre ancora dorme, bella rilassata e farla svegliare piena…
Si avvicina , si sputa sulla mano e delicatamente le insaliva il culo, poi inizia la penetrazione…..
Fin qui tutto bene…. Fin qui tutto ..bene… Fin …
Lei - Hei che fai!? - la voce impastata di sonno.
Lui - Ho troppa voglia di te...del tuo culo … - la incalza
Lei – abbiamo appena fatto l’amore! Dormi dai! -
Lui – lo sai quanto ti desidero e quando ho voglia di te il sonno non arriva -
Lei – Va bene, ma fai piano !! -
L’uomo riposiziona la cappella sul buchetto ed inizia a spingere, fa fatica ad entrare, malgrado le sia rilassata, armeggia, spinge, si sposta...ma niente.
Si decide, “O la va o la spacca”, tenta un affondo, lei si desta di soprassalto.
Lei – Hai! Piano! Mi fai male! -
Lui – scusa amore …. - e si rimette al lavoro
passa qualche minuto, ma le difficoltà permangono
Lei – Haia! Piano ti ho detto! Sei il solito bruto -
Lui – scusa amore è che sono molto eccitato e non riesco a resisterti – quasi lamentoso – Volevo prenderti con la posizione dell’ornitorinco -
Lei – che animale è? Aspetta quello che ha una coda che sembra di pesce e il muso a moffetta? -
Lui – No quello è il Sarchipone! -
Lei – va bene ma fai con calma eh… -
Lui si rimette al lavoro nella penombra della luce sul comodino
Lei – Che fai! Ho il tuo mignolo piantato nell’ascella! -
Lui – credevo di aver iniziato la tastazione dei capezzoli con l’alluce -
Lei – aspetta dai… mettiti disteso sulla schiena, mi metto di spalle a smorzacandela e me lo infilo dentro io, tu rimani fermo finché non arrivo in fondo -
Lui – si amore vedrai faccio il bravo -
Lei lentamente si cala sopra e fa scivolare la cappella oltre il forellino, poi centimetro dopo centimetro, scende piano.
Lui l’ afferra per le natiche goloso, vuole attirarla a sé e sprofondare nella sua carne, lei gli schiaffeggia le mani.
Lei – piano ti ho detto! Faccio io, scendo io! -
I minuti passano e lei lentamente si rilassa per far posto a quella carne di maschio dentro il culo.
Lei – si amore che bello hai ragione… si si…. -
Sposta le mani indietro sul petto di lui e continua a calarsi giù per la verga con una lentezza esasperante.
Lei- oh amore ho tutto il tuo palo su per il culo! ...si così cosi! -
Ora sente i peli pubici di lui solletticarle le natiche e poi schiacciare lo scroto.
Lei – eccomi sono tutta tua...rompimi il culo adesso… -
Il cazzo la riempe immobile ...ma ...si immobile
Lei – amore dai spaccami il culo ora come sai fare tu! -
Niente…. Attenta a non farselo uscire si contorce per cercare il volto di lui.
Eccolo lì che ronfa beatamente… con quel sorriso ebete, che pare un bambino nella fabbrica di Willie Wonka.
Lei – ma tu guarda sto stronzo … - lo sguardo va alla sua mano destra e alle unghie laccate di nero...

scritto il
2021-03-12
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