Il Liceo, la mia gioventù 5.
di
Checco752.
genere
etero
Il pomeriggio dopo alle tre e mezza ero già a casa di Angela e dopo pochi minuti arrivarono Elisabetta e Carlo, suo fratello, un bel ragazzo rosso come lei, alto e magrolino. Dopo le presentazioni Angela offrì un caffè e ce ne andammo poi in camera dove ci spogliammo tutti ed Elisabetta si prese subito in bocca il cazzo del fratello che era molto ridotto e solo dopo un lungo bocchino si gonfiò un poco ed allungandosi ma sempre limitatamente. Nel frattempo io iniziai a leccare la figa ad Angela e lei poi si girò su se stessa mettendosi comoda per un sessantanove e godemmo insieme. Elisabetta poi chiese ad Angela se si faceva inculare da Carlo che aveva già spalmato il gel sul cazzo ma Lei disse che voleva prima vedere il fratellino che si scopava la sorellina ed allora i due si sdraiarono sul lettone e Carlo penetrò Elisabetta senza indugiare e facilitato poi dal gel che lo fece scivolare dentro in un attimo e lei trattenne un sospiro ma io non rimasi lì inerte invece inculai prima Elisabette ed infine toccò a suo fratello che probabilmente era abituato a cazzettini esili come il suo e gridò dal dolore al ricevere il mio batacchione. Elisabetta lo baciava in bocca per alleviare la sofferenza ma infine fu proprio lui a chiedermi di possederlo con maggiore foga ed io gli diedi giù senza esitare e Elisabetta mi reclamò per il prossimo culo da sfondare. Dopo che penetrai Elisabette, stavo per venire, per godere ma Carlo con gesto deciso mi prese per i fianchi staccandomi da sua sorella e si prese il cazzo in bocca lasciandomi venirgli dentro in gola. Mi slinguò ripulendomelo bene poi passai a scoparmi Elisabetta che urlò ma solo di gioia e quando sborrai in lei, notai che Angela si stava facendo scopare da Carlo ma mi dava occhiate di delusione sulle capacità del giovane passivo-attivo insieme. Quando Carlo se ne venne in lei Angela corse a darsi una lavata in bagno e tornò decisa a scopare con me e mi disse di non risparmiarmi per lei ed infatti la scopai dandole anche dei colpi di cazzo non solo su e giù ma anche lateralmente e lì lei godette schizzandomi fino ai coglioni e quando sentii che stavo per godere, le dissi di uniformare le venute insieme e lei stette al gioco venendosene con me. Ce ne andammo poi a fare una doccia perchè eravamo entrambi intrisi di umori suoi poi mi sdraiai accanto ad Elisabetta e le carezzai il bellissimo seno, le baciai l'ombellico scendendo alla fighetta ancora intrisa di umori e la leccai tutta dandole brividi infilandoci dentro il naso che la stuzzicò creandole nuovi umori che schizzò tutti sul mio viso ed infine la penetrai in figa scopandola forsennatamente e le sussurrai nell'orecchio che stavo maledettamente godendo e lei mi sorrise soddisfatta di essere graditissima a me. I giochi durarono amcora ed infine quasi ci rimasi male quando, mentre stavo scopando Angela, mi sentii una certa pressione all'ano ed altri non poteva che essere Carlo ma non mi fece male come i cazzi finti di Angela e lo sopportai in silenzio affatto certamente godendo. Lui se ne venne fuori di me e ne fui soddisfatto per non sentirmi il viscido sperma in culo poi si rimise a scopare sua sorella ed io non mi negai ad Angela scopandola e poi inculandola con dolcezza e lei se ne venne più volte e sorridevo al vederla smaniare. Quei giochi durarono fino alla fine dell'anno scolastico dove io ne uscii brillantemente promosso agli esami di maturità ed Angela ricevette dai miei genitori un particolare "tris" ovvero un orologio, un bracciale ed una collana tutto chiaramente d'oro. Lei fu imbarazzata ma infine assai felice accettando il pensiero offrendosi sempre come aiuto per L'Univesrità ma io non continuai a studiare perchè preferii la carriera militare ma di certo, ad ogni mia licenza correvo a Roma dritto da Angela... .
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