Il mio tormento... ma poi 2.

di
genere
etero

Io stavo tenendo un ombrello per fare riparare Gloria e Marco, nel vederla corre da lei. dopo saluti e ringraziamenti Gloria mi dà un bacino sulla guancia e racconta a marco cosa le era accaduto con la sua Vespa ed io l'avevo "soccorsa". Poi me ne vado a casa mia e sento poco dopo la Vespa di Gloria accendersi e partire. Dopo neanche mezz'ora (premetto che con lei ci eravamo scambiati i numeri dei cellulari) squilla il mio telefonino e sento la soave voce di Gloria che mi chiede come ci si può incontrare in futuro, dato che Marco riconoscerebbe il motore suo ma io ho escogitato un percorso da seguire per arrivare a casa mia senza farsi sentire, infatti alla parte dietro si trova un viottolo che fa arrivare ad un cancelletto che dà sui terreni confinanti con me e da lì non si può sentire il rombo del motore perchè distante dalla casa di Marco ed allora dico a Gloria come raggiungermi in silenzio. Al mattino dopo sono sulla terrazza a godermi il sole tiepido quando lo squillo del telefonino rompe il silenzio ed il cinguettare degli uccellini sugli alberi: è Gloria che mi chiede di andare ad aprirle il cancelletto. Volo subito giù e le apro. Lei spinge la Vespa dentro il giardino e si slancia ad abbracciarmi, stringermi a se ed insieme ci troviamo a scontrare le nostre lingue baciandoci con impeto, con passione, poi entriamo in casa e lei mi tasta il cazzo sopra i calzoni. Per tutta risposta io le palpo il culetto e, dopo averla presa in braccio, la porto in camera da letto e la sdraio iniziando a spogliarla tutta, poi mi denudo anch'io e la bacio in bocca per poi scorrere sul suo eccitantissimo corpicino. Mi soffermo alla fighina che già sbrodola umori e poi è lei a chiedermi se intendo romperle il culetto e subito scatta in me il desiderio di rigirarla su se stessa e leccarle l'ano che al contatto della lingua si stringe un poco come a difesa degli "attacchi" del mio cazzo ma io insisto e lo penetro con la lingua ma dopo c'infilo un dito, il Medio, e la sento gemere poi mi dice di non farla soffrire più del necessario. Mi dedico quindi a prepararle il forellino per la penetrazione, prima slinguandolo a lungo e dopo che le ho mordicchiato le natiche addentandole delicatamente, inizio a spergere di gel il buchino e rendo ben viscido e scorrevole il cazzo e lei vuole subito fare una prova ed infatti, scorrendoci la manina, si rende conto che è molto scivoloso ed allora la penetrazione sarà meno faticosa e senza attrito...povero il suo culetto...a pensare al mio batacchione che solo il glande è come una manina di bimbo! La faccio mettere in posizione per incularla, classico "sistema a pecorina" e le appoggio il cazzo spingendolo poi dentro il culetto che lei subito istintivamente stringe ma io sono ben pronto e subito la penetro fino alla metà del cazzo e la sento cedere il buchino ma, quando cerco di penetrarla fino in fondo, la sento stringere ancora più forte ed allora le dò il colpo di grazia facendola urlare dal dolore ma non desisto e continuo fino a sentirla gridere di scoparle ancora il culetto, di farla sussultare e, solo quando sente che le stò sborrando all'infinito, lì si volta a fissarmi negli occhi e mi dice di avere sì sofferto un poc ma ne vaeva e vale la pena ed io allora sento rivivere il cazzo stimolato dalla sua frase e giù nuovamente ad incularla e, dopo la seconda inculata e sborrata, la prendo per mano ed andiamo sotto la doccia, io a lavarle il sederino e lei il cazzo mettendoselo poi in bocca ciucciandomelo fino alla terza sborrata. Ero sfinito ma felice ece ne torniamo a letto dove Gloria si mette sopra a me infilandosi il cazzo in figa e giù a scopare ma non mi fà arrivare all'orgasmo perchè poi si gira e vuole provare ancora il cazzo in culo e sente poi con piacere che il dolore è solo un ricordo e non realtà! Ci baciamo in bocca poi lei mi ciuccia i lobi facendomi provare una sensazione eccitantissima. Mi si riaddrizza così il cazzo e la scopo nuovamente, poi, quando sento di stare per sborrare, le sfilo il cazzo dalla figa e passo all'ano che istintivamente si stringe subito ma io spingo spietatamente e la piccola e dolce Gloria lancia un urletto che poi si trasforma in un lungo sospiro. Ci accrgiamo che sta arrivando la sera e a lei non piace girare al buio ma, dato che deve tornare a casa sua, le suggerisco di partire in Vespa ed io la seguirò con la mia auto illuminandola con i fari per guidare tranquilla. Giunta vicino a casa sua si ferma, viene a baciarmi in bocca e dopo corre a casa sua, lasciandomi lì, incantato dal suo prifumo naturale di giovanissima, di bellissima ed eccitantissima. Decido di non tornare a casa mia ma vado in trattoria dove mangio come se non lo avessi fatto da più giorni e, dopo, il secondo digestivo, me ne torno a casa ma non senza essere passato per la via dove abita Gloria e lì mi fermo ad osservare una finestra illuminata e posso anche scorgere dietro le tendine la sagoma del corpicino di lei, la mia piccola bambolina che poi era da poco maggiorenne ma dava l'idea di dimostrare quindici o sedici anni. Quanto mi aveva coinvolto quel gioiellino della natura! mi sentivo ammaliato, attratto da lei, proprio grazie alla sua naturalezza, ingenuità e...basta, basta...me ne torno a casa. Riprendo la strada e dopo nenache mezz'ora ero già sotto le coperte a letto. Stavo per spegnere la luce dell'abatjour sul comodino quando sento il telefonino. Chi poteva essere a cercarmi? Gloria! Solo Gloria era e mi disse subito che aveva tanta nostalgia dei nostri incontri ed il desiderio di stare con me la sconvolgeva a tal punto che stava, nonostante la dose di sesso ricevuta da me, di nuovo a sgrillettarsi per la seconda volta da quando ci eravamo separati vicino a casa sua. Le dissi che quando voleva io ero ad attenderla così mi rispose che al mattino dopo sarebbe stata nuovamente da me. Col pensiero gioii pazzamente.
scritto il
2021-04-11
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