Di una notte consumata intensa
di
Vandal
genere
poesie
DI UNA NOTTE CONSUMATA INTENSA
Dolce viso
Mi guardi intensamente
I tuoi occhi son specchi
Nel quale perdersi
Ora con lo sguardo
Indugio sulle tue labbra
Ne seguo il contorno
Sfiorandoti
Amore di una notte
Bastò quello sguardo
I nostri sentimenti
A noi legati
Come dolci e soavi
Le tue parole
Sembrano musica alle mie orecchie
E tu..
E tu al chiaro di luna
Fianco a fianco
Le spalle sfiorate
E quel gesto con la mano
Il ciuffo ribelle
Ricade a virgola sulla fronte
E con quel gesto
Lo riponi tra i bruni capelli
Fermi nella notte
Poggiata di schiena ad una staccionata
I tuoi occhi catturano
La luna e il mio riflesso
La sento la chimica che si scambia
Quel fremito che caratterizza il preludio
Ne sento le punture nella mente
Ne avverto nelle ossa
E tu che mi sorridi
Bianco avorio che illumina
Le dita delle mani si allungano
Ad accarezzarmi una guancia
Oh, fremito che indugia
Mani che accarezzano
Le nostre labbra si incontrano
Le nostre lingue danzano
Premi il tuo morbido corpo
L’eccitazione sale prepotente
E poi per mani mi conduci
Sulla soglia di una piccola dimora
Chiudi la porta
La danza inizia
Vestiti cadono
Come petali da un fiore
Corpi nudi agganciati
Morbide forme palpate
Ora tu mi accogli
Con ardito fervore
Accetto l’invito
Sono dentro di te
Diventiamo una cosa sola
Per questa notte solamente
Riempito il tuo nido
Adagiato al tuo fianco
Non resta che sopire di questo sfinimento
La tua mano intrecciata nella mia
Ma la mattina quando il sole entra
Di obliquo delle persiane socchiuse
Come un’illusione il tuo corpo è svanito
Lasciando solo l’odore del sesso
Uno spettro, un fantasma,una Chimera
Chi può dire cosa era reale?
Su di me resta solo il ricordo
Di una notte consumata intensa
Dolce viso
Mi guardi intensamente
I tuoi occhi son specchi
Nel quale perdersi
Ora con lo sguardo
Indugio sulle tue labbra
Ne seguo il contorno
Sfiorandoti
Amore di una notte
Bastò quello sguardo
I nostri sentimenti
A noi legati
Come dolci e soavi
Le tue parole
Sembrano musica alle mie orecchie
E tu..
E tu al chiaro di luna
Fianco a fianco
Le spalle sfiorate
E quel gesto con la mano
Il ciuffo ribelle
Ricade a virgola sulla fronte
E con quel gesto
Lo riponi tra i bruni capelli
Fermi nella notte
Poggiata di schiena ad una staccionata
I tuoi occhi catturano
La luna e il mio riflesso
La sento la chimica che si scambia
Quel fremito che caratterizza il preludio
Ne sento le punture nella mente
Ne avverto nelle ossa
E tu che mi sorridi
Bianco avorio che illumina
Le dita delle mani si allungano
Ad accarezzarmi una guancia
Oh, fremito che indugia
Mani che accarezzano
Le nostre labbra si incontrano
Le nostre lingue danzano
Premi il tuo morbido corpo
L’eccitazione sale prepotente
E poi per mani mi conduci
Sulla soglia di una piccola dimora
Chiudi la porta
La danza inizia
Vestiti cadono
Come petali da un fiore
Corpi nudi agganciati
Morbide forme palpate
Ora tu mi accogli
Con ardito fervore
Accetto l’invito
Sono dentro di te
Diventiamo una cosa sola
Per questa notte solamente
Riempito il tuo nido
Adagiato al tuo fianco
Non resta che sopire di questo sfinimento
La tua mano intrecciata nella mia
Ma la mattina quando il sole entra
Di obliquo delle persiane socchiuse
Come un’illusione il tuo corpo è svanito
Lasciando solo l’odore del sesso
Uno spettro, un fantasma,una Chimera
Chi può dire cosa era reale?
Su di me resta solo il ricordo
Di una notte consumata intensa
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Un’Estate dell’Epoca di Guerraracconto sucessivo
Storia ermetica d'Amplesso
Commenti dei lettori al racconto erotico