La signora coi tacchi alti 2
di
TripleH
genere
feticismo
Il giorno dopo, puntuale come al solito, mi presentai a casa di Antonella con il pene che pulsava già da diverse ore ... avevo fantasticato parecchio e lei che dalla sera prima continuava a mandarmi foto dei suoi tacchi e dei sui piedi sapeva bene che mi sarei presentato molto su di giri. Arrivò ad accogliermi alla porta con un gran sorriso. Indossava un abito azzurro, molto lungo e piuttosto vaporoso; le spalle e la schiena era completamente scoperte in quanto sembrava appeso al seno. Ai piedi un paio di sandali bianco lucido dal tacco alto 14 o 16 cm. Smalto rosso per le dita, sia della mani che dei piedi. Era davvero bella e sexy. Io mi ero messo a sedere sul divano e lei si avvicinò e con una mossa veloce, alzò una gamba, che mi fece capire che il lungo abito avevo un altrettanto lungo spacco, e mi appoggiò il piede destro sul ginocchio. Antonella: ti piacciono questi tacchi ? E il mio smalto come lo trovi ? Le piaceva farsi riempire di apprezzamenti e complimenti. Inutile dire che le feci molti apprezzamenti e contemporaneamente iniziai ad accarezzarle la scarpa, il piede e la caviglia. Lei lo avvicinò ulteriormente e lo sollevai e presi a darle dei bacini, prima al collo del piede, poi alle dita, poi alla scarpa, dopo iniziai a leccare tutto. Antonella: mi piace come lì guardi, come lì tocchi, come lì baci; si vede che ti piacciono proprio. Abbassò la gamba destra, si avvicinò, alzò la sinistra, ma a differenza di prima invece di appoggiarmi il piede sul ginocchio, si spinse sulla patta dei miei jeans e prese a premere con delicatezza... Antonella, con sguardo malizioso, qui c'è qualcosa che vuole uscire. Aprì il bottone, abbassò la cerniera e ricominciò a premere sui boxer, tra un movimento e l'altro saltò fuori il pene. Con la punta della scarpa prese a segarlo con delicatezza, ma ad un ritmo costante. Eravamo parecchio su di giri, tra me e me pensai che era finalmente giunto il giorno in cui me la sarei scopata! Lei, come se mi avesse letto nel pensiero, si fermò, mi spogliò tutto e mi trascinò vicino all'ingresso dove vi era un enorme specchio. Prese un cuscino, se lo infilò sotto le ginocchia ed iniziò a farmi un pompino. Io vedevo la sua testa muoversi e guardavo i suoi tacchi bianchi, ma grazie allo specchio vedevo il tutto da diverse angolazioni. Il suo ritmo era regolare ed ogni tanto affondava la testa prendendolo tutto in bocca fino in fondo, per paura che ne restasse fuori anche solo un millimetro, mi infilava le unghie nelle natiche e mi tirava a sè così forte che sentivo i sui denti sulla pancia alla base del pene; si stava mangiando il mio cazzo! Io mi avvicinavo al limite ... ad un certo punto mollò la presa. Si spostò, mi fece posizionare vicino allo specchio, si sdraiò a terra ed alzò le gambe avvicinando i tacchi al mio pene. Lo prese in mezzo a tacchi e prese a segarlo. Io apprezzai molto questa sega, le guardavo i piedi, le scarpe, lo smalto ed ansimavo. Dai Antonella, vai, non fermarti più, prosegui per sempre, mia regina. Lei rideva, ma non si distraeva e pian piano aumentava il ritmo. Dai dai Antonella dai si siiii siii! Un momento prima dell'esplosione lei tolse un piede e proseguì con un piede solamente direzionando l'asta del pene verso lo specchio. L'orgasmo arrivò potente e numerosi e violenti schizzi imbrattarono lo specchio. Gli ultimi schizzi colarono sulla scarpa e sul piede di Antonella. Lei si sfilò rapida la scarpa e la leccò avida ripulendola dal mio sperma, poi, partendo quasi dell'altezza del pavimento, si mise a leccare gli schizzi di sperma che stavano colando sullo specchio, partiva dal fondo ed arriva in cima, poi ricominciava. Era una scena estremamente eccitante. Antonella a te piace lo sperma quanto a me piacciono i tacchi ... Lei sorrise e disse: forse di più! Io: oddio ... una bellissima donna, con un fisico fantastico, dei piedi super sexy, appassionata di tacchi alti e che ... è golosa di sbora! Incredibile! Antonella: come al solito si è fatto tardi e non abbiamo tempo di fare altro... domani è domenica perchè non passi tutta la giornata da me ?
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