Quei capelli grigi e quei tacchi 1
di
TripleH
genere
feticismo
La prima volta che la vidi in negozio parlai con un suo collega; di lei notai solo il fisichino (non credo sia alta più di un metro e sessanta) e delle zeppe nere in velluto scamosciato.
La seconda volta la incontrai (circa due anni dopo) ad un convegno; mi colpirono i suoi capelli grigi con una pettinatura confusa, ma intrigante. Indossava un abitino in simil jeans ed ai piedi aveva ancora un paio di zeppe scamosciate ... color viola con unghie nere. Notai anche dalla spallina del reggiseno che le zeppe erano in tinta con l'intimo. Una cosa intrigante che poche donne fanno. La mia fantasia prese il volo. Di notte me la sognai e la mattina mi svegliai molto eccitato ...
La terza volta, la rividi in negozio e ci parlammo per circa due ore. Per una buona mezz'ora se ne rimase dietro il bancone, ma poi venne allo scoperto per illustrarmi un reparto e degli articoli. Sempre con quei capelli grigi molti sexy (per me), sulla cinquantina, con un bel reggiseno a balconcino a far risaltare una terza piena e con ai piedi dei tacchi lucidi color crema di caffè, tacchi molto alti, con una zeppa importante davanti. Notai che anche in questa occasione aveva lo smalto nero. Finito il giro in reparto ci fermammo a parlare in piedi e lei continuava a muovere piedi e caviglie senza accorgersi, ma in modo sexy (per me) ... spesso mi cascava l'occhio. Anche se tra i suoi capelli, le sue labbra, il suo seno, le sue gambe, ecc ecc si diciamo che mi affascinava quella milfona sorridente. Non la sognai, ma la mattina dopo, sotto la doccia la pensai intensamente ... molto intesamente!
La quarta volta, la visi sempre in negozio. Si presentò ai miei occhi con un abitino nero con delle righe orizzontali rosse scuro che fasciavano ed esaltavano il suo seno e con dei tacchi sempre lucidi e molto alti, color rosso scuro. L'unica cosa che non gradivo era lo smalto delle unghie: un rosa barbie che non centrava nulla! Questo giro si parlò per oltre due ore e ad un certo punto, mentre lei era seduta al bancone ed io leggermente dietro ... (con la sedia lei si divertiva a ruotare in diverse direzioni) ... rispose al telefono ad un fornitore col quale si accordò per andare a ritirare della merce. Durante il colloquio telefonico lei disse: poi quando arrivo mi carichi tutto tu sull'auto ? Sai coi miei tacchi non puoi farmi fare certe cose ... ed in quel momento alzò sopra la scrivania una gamba e ci appoggiò la coscia facendomi notare la scarpa roteandola in modo sexy e strizzandomi un occhio. Che spettacolo, mi fece eccitare parecchio quella mossa .... dato che non toglieva dal tavolo la gamba, io che avevo in mano il telefono, accesi la fotocamera e scattai di nascosto qualche foto. Finita la chiamata, lei tutta sorridente, riprese la conversazione con me e riabbassò la gamba a terra, ma rispetto a prima continuava a muovere piedi e gambe in posizioni sempre più sexy... io facendo finta di prendere appunti al telefono le scattai qualche foto. Alla fine aprii le note e scrissi due stupidate in caso mi chiedesse qualcosa (cosa che non avvenne). Si avvicinò l'ora di chiusura e quando stavo per andarme lei mi chiese se mi andava di darle un passaggio perchè oggi era venuta in tram.
Dal negozio alla mia auto potei guardarla sculettare ed ancheggiare su quei favolosi tacchi. Poi, prendendomi "un rischio" le dissi ... bello il tuo outfit ed i tuoi tacchi, ma se posso, io avrei scelto uno smalto di colore diverso. Lei si fermò di colpo, si girò di scatto e mi disse: sentilo lui ... cosa fai ? Il consulente d'immagine ? Magari poi devo anche pagarti ? E che colore di smalto dovrei usare ? Io: ma non saprei ... forse nero ? Ho già potuto notare che ti sta particolarmente bene. Lei: hai notato .... e cos'altro hai notato ? Io quasi balbettando: be, se devo dirtela tutta, (nel frattempo eravamo arrivati alla mia auto), ho apprezzato molto l'abbinamento del colore dei tacchi con l'intimo; e le ricordai della riunione. Lei sorrideva divertita e sbatteva le ciglia come una cerbiatta. Saliti in auto ci stuzzicammo ancora un pò a vicenda e in un attimo arrivammo sotto casa sua. Lei si fece seria e mi disse: una sera della prossima settima dovremmo uscire! Aprì la portierà e scappò via ... io restai un pò perplesso, ma poi partii a tutta velocità verso casa. Ero in piena erezione e un pò frustrato perchè mi ero illuso che sarei salito a casa sua ... misi tutte le impostazioni sport e schiaccia forte i pedali! Il viaggio fu breve e l'adrenalina mi andò alle stelle.
A pochi metri da casa guardai il cellulare in tanto che ero fermo ad un semaforo. C'era un messaggio di lei: non resisto fino alla prossima settimana! Ti va di salire da me? Risposi: arrivo Senza aggiungere altro .... premetti a fondo l'acceleratore e sentii i controlli elettronici intervenire. La macchina era indemoniata e poco dopo si iniziò a sentire l'odore delle gomme e dei freni messi alla frusta. In un attimo arrivai sotto casa sua; suonai il citofono e mi presentai alla porta col cuore a mille e non solo quello a mille.
Lei si presentò alla porta con lo stesso abito di prima e coi ai piedi delle infradito ... mi accolse sorridente e mi disse ridendo: eri tu che ha sei arrivato facendo fischiare le gomme nelle due curve qui sotto ? Le saltai addosso baciandola senza farla respire, la sollevai senza fatica, mi girai e chiusi a chiave la porta, poi sempre tenendola sollevata andai verso il divano dove ci tuffammo e contnuai a baciarla ed accarezzarla. Lei dopo una prima fase dove risultò un pò passiva, iniziò a toccarmi dappertutto con le mani e coi piedi. Sfregava ogni mia parte del corpo soffermandosi un pò di più propio là, dove io avevo un rigonfiamento in mezzo alle gambe ... lei ci appoggiò il collo del piede e spinse forte (cosa che io apprezzai molto). Lei si alzò e pian piano si staccò dal mio corpo e disse: calma, calma, abbiamo tutto il tempo che vuoi. Lei: adesso mi faccio una doccia, mi tolgo questo smalto rosa che non ti piace e ne metto uno rosso che di solito voi maschietti apprezzate. In tanto che lei si faceva la doccia notai vicino alla porta d'ingresso quattro paio di scarpe col tacco molto alto: tre erano praticamente identiche tranne che per il colore. Sentii che era uscita dal bagno ... lei: vieni pure in camera così mentre mi metto lo smalto mi aiuti a scegliere qualcosa di carino da mettere. La stanza era molto bella e luminosa e lei si sedette sul letto e prese a mettersi lo smalto rosso (troppo sexy!). Mi fece aprire due ante dell'armadio e li trovai diversi abitini a tubino, più o meno lunghi. Non ci misi molto a scerne uno rosso, piuttosto corto e senza spalline, con una stoffa di maglia elasticizzata. Lei: wow proprio una cosuccia poco impegnativa, disse sarcastica; ora apri le ultime due ante a dx ... io starei su dei tacchi nero lucido, ma vedi tu. Mi avvicinai ed aprii .... una scarpiera incredibile ... sette o otto ripiani, per sette o otto paia di scarpe (tutte con tacchi altissimi): mai visto nulla del genere. Lei mi disse: se non si è capito mi piacciono molto le scarpe ... comunque quella è solo una piccola parte della mia collezione; nel ripostiglio vicino al bagno ne avrò almeno duecento paia .... tutte col tacco o la zeppa alta; vuoi vedere anche quelle ? Vai pure. Non me lo feci ripetere andai nel piccolo corridoio, aprii la porta vicino a quella del bagno ed accesi la luce. Mi ritrovai in una stanza tipo corridoio, lunga quattro metri circa con una parete a mensole piena di tacchi di ongni colore e genere. Restai senza parole e tornai subito in camera e le dissi: un paradiso! Lei rise e disse: un patrimonio! Scelgo un paio di queste, perchè in ripostiglio ci metterei troppo tempo. Mi fiondai davanti alle due ante aperte e decisi ... ma prima chiesi la sua approvazione dicendo: io avrei visto qualcosa di diverso dal nero.... Lei: scegli tu. Alzai le braccia e presi un paio di tacchi color oro, solo nel toccarli con le mani sentii fremere in mezzo alle mie gambe. Lei ancora sarcastica: be ... giustamente, dopo l'abitino che hai scelto, hai pensato a dei tacchi poco vistosi ed impegnativi ! Ah ah ah Lei: ora esci così mi preparo.
Io andai a farmi un giro nel ripostiglio. Tutte le scarpe erano orinate maniacalmente, non avevano un filo di polvere; per ogni coppia c'era una scarpa rivolta con la punta ed alla sua destra la gemella in senso inverso per poter osservare il tacco. Sentii tacchettare dalla stanza da letto alla sala e poi lei disse: ma dove sei ? ... non starai sbavando nel mio ripostiglio ? Non sporcare nulla perchè mi arrabbio ... ah ah ah Io sicuramente rosso in viso, mi presentai in sala ed appena la vidi diventai ancora più rosso. Era abbagliante e sexissima! Lei sorrise e disse: allora? Hai fatto le scelte giuste ? Solo allora ricominciai a respirare ... restai immobile a circa tre metri da lei, portai involontariamente la mano in mezzo alle gambe, slacciai i pantaloni, e dicendole: scusa, scusa, di solito non mi comporto così, scusa, ma non resisto.... mi stavo masturbando con grande energia e stavo per esplodere ... lei un pò colta di sopresa, cercò di sdrammatizzare ridendo, ma si vedeva che le piaceva essere la protagonista assololuta, la numero uno, la regina e poco dopo mi disse: si si sfogati ! Fammi vedere quanto ti piaccio ! Dimmelo ! Io, tutto sudato, col fiato corto, mi stavo avvicinando al punto di non ritorno ... sei bellisma! O mia regina! Lei si avvicinò, si mise di trequarti, mettendo il sue sedere in bella mostra all'altezza giusta ed alzando in modo sexy un tacco. Io impazzii ... si si si mia regina, siiiii ... siiii ... l'ondata arrivò a più riprese ed il vestito di lei all'altezza del sedere e della schiena cambio colore scurendosi ...
La seconda volta la incontrai (circa due anni dopo) ad un convegno; mi colpirono i suoi capelli grigi con una pettinatura confusa, ma intrigante. Indossava un abitino in simil jeans ed ai piedi aveva ancora un paio di zeppe scamosciate ... color viola con unghie nere. Notai anche dalla spallina del reggiseno che le zeppe erano in tinta con l'intimo. Una cosa intrigante che poche donne fanno. La mia fantasia prese il volo. Di notte me la sognai e la mattina mi svegliai molto eccitato ...
La terza volta, la rividi in negozio e ci parlammo per circa due ore. Per una buona mezz'ora se ne rimase dietro il bancone, ma poi venne allo scoperto per illustrarmi un reparto e degli articoli. Sempre con quei capelli grigi molti sexy (per me), sulla cinquantina, con un bel reggiseno a balconcino a far risaltare una terza piena e con ai piedi dei tacchi lucidi color crema di caffè, tacchi molto alti, con una zeppa importante davanti. Notai che anche in questa occasione aveva lo smalto nero. Finito il giro in reparto ci fermammo a parlare in piedi e lei continuava a muovere piedi e caviglie senza accorgersi, ma in modo sexy (per me) ... spesso mi cascava l'occhio. Anche se tra i suoi capelli, le sue labbra, il suo seno, le sue gambe, ecc ecc si diciamo che mi affascinava quella milfona sorridente. Non la sognai, ma la mattina dopo, sotto la doccia la pensai intensamente ... molto intesamente!
La quarta volta, la visi sempre in negozio. Si presentò ai miei occhi con un abitino nero con delle righe orizzontali rosse scuro che fasciavano ed esaltavano il suo seno e con dei tacchi sempre lucidi e molto alti, color rosso scuro. L'unica cosa che non gradivo era lo smalto delle unghie: un rosa barbie che non centrava nulla! Questo giro si parlò per oltre due ore e ad un certo punto, mentre lei era seduta al bancone ed io leggermente dietro ... (con la sedia lei si divertiva a ruotare in diverse direzioni) ... rispose al telefono ad un fornitore col quale si accordò per andare a ritirare della merce. Durante il colloquio telefonico lei disse: poi quando arrivo mi carichi tutto tu sull'auto ? Sai coi miei tacchi non puoi farmi fare certe cose ... ed in quel momento alzò sopra la scrivania una gamba e ci appoggiò la coscia facendomi notare la scarpa roteandola in modo sexy e strizzandomi un occhio. Che spettacolo, mi fece eccitare parecchio quella mossa .... dato che non toglieva dal tavolo la gamba, io che avevo in mano il telefono, accesi la fotocamera e scattai di nascosto qualche foto. Finita la chiamata, lei tutta sorridente, riprese la conversazione con me e riabbassò la gamba a terra, ma rispetto a prima continuava a muovere piedi e gambe in posizioni sempre più sexy... io facendo finta di prendere appunti al telefono le scattai qualche foto. Alla fine aprii le note e scrissi due stupidate in caso mi chiedesse qualcosa (cosa che non avvenne). Si avvicinò l'ora di chiusura e quando stavo per andarme lei mi chiese se mi andava di darle un passaggio perchè oggi era venuta in tram.
Dal negozio alla mia auto potei guardarla sculettare ed ancheggiare su quei favolosi tacchi. Poi, prendendomi "un rischio" le dissi ... bello il tuo outfit ed i tuoi tacchi, ma se posso, io avrei scelto uno smalto di colore diverso. Lei si fermò di colpo, si girò di scatto e mi disse: sentilo lui ... cosa fai ? Il consulente d'immagine ? Magari poi devo anche pagarti ? E che colore di smalto dovrei usare ? Io: ma non saprei ... forse nero ? Ho già potuto notare che ti sta particolarmente bene. Lei: hai notato .... e cos'altro hai notato ? Io quasi balbettando: be, se devo dirtela tutta, (nel frattempo eravamo arrivati alla mia auto), ho apprezzato molto l'abbinamento del colore dei tacchi con l'intimo; e le ricordai della riunione. Lei sorrideva divertita e sbatteva le ciglia come una cerbiatta. Saliti in auto ci stuzzicammo ancora un pò a vicenda e in un attimo arrivammo sotto casa sua. Lei si fece seria e mi disse: una sera della prossima settima dovremmo uscire! Aprì la portierà e scappò via ... io restai un pò perplesso, ma poi partii a tutta velocità verso casa. Ero in piena erezione e un pò frustrato perchè mi ero illuso che sarei salito a casa sua ... misi tutte le impostazioni sport e schiaccia forte i pedali! Il viaggio fu breve e l'adrenalina mi andò alle stelle.
A pochi metri da casa guardai il cellulare in tanto che ero fermo ad un semaforo. C'era un messaggio di lei: non resisto fino alla prossima settimana! Ti va di salire da me? Risposi: arrivo Senza aggiungere altro .... premetti a fondo l'acceleratore e sentii i controlli elettronici intervenire. La macchina era indemoniata e poco dopo si iniziò a sentire l'odore delle gomme e dei freni messi alla frusta. In un attimo arrivai sotto casa sua; suonai il citofono e mi presentai alla porta col cuore a mille e non solo quello a mille.
Lei si presentò alla porta con lo stesso abito di prima e coi ai piedi delle infradito ... mi accolse sorridente e mi disse ridendo: eri tu che ha sei arrivato facendo fischiare le gomme nelle due curve qui sotto ? Le saltai addosso baciandola senza farla respire, la sollevai senza fatica, mi girai e chiusi a chiave la porta, poi sempre tenendola sollevata andai verso il divano dove ci tuffammo e contnuai a baciarla ed accarezzarla. Lei dopo una prima fase dove risultò un pò passiva, iniziò a toccarmi dappertutto con le mani e coi piedi. Sfregava ogni mia parte del corpo soffermandosi un pò di più propio là, dove io avevo un rigonfiamento in mezzo alle gambe ... lei ci appoggiò il collo del piede e spinse forte (cosa che io apprezzai molto). Lei si alzò e pian piano si staccò dal mio corpo e disse: calma, calma, abbiamo tutto il tempo che vuoi. Lei: adesso mi faccio una doccia, mi tolgo questo smalto rosa che non ti piace e ne metto uno rosso che di solito voi maschietti apprezzate. In tanto che lei si faceva la doccia notai vicino alla porta d'ingresso quattro paio di scarpe col tacco molto alto: tre erano praticamente identiche tranne che per il colore. Sentii che era uscita dal bagno ... lei: vieni pure in camera così mentre mi metto lo smalto mi aiuti a scegliere qualcosa di carino da mettere. La stanza era molto bella e luminosa e lei si sedette sul letto e prese a mettersi lo smalto rosso (troppo sexy!). Mi fece aprire due ante dell'armadio e li trovai diversi abitini a tubino, più o meno lunghi. Non ci misi molto a scerne uno rosso, piuttosto corto e senza spalline, con una stoffa di maglia elasticizzata. Lei: wow proprio una cosuccia poco impegnativa, disse sarcastica; ora apri le ultime due ante a dx ... io starei su dei tacchi nero lucido, ma vedi tu. Mi avvicinai ed aprii .... una scarpiera incredibile ... sette o otto ripiani, per sette o otto paia di scarpe (tutte con tacchi altissimi): mai visto nulla del genere. Lei mi disse: se non si è capito mi piacciono molto le scarpe ... comunque quella è solo una piccola parte della mia collezione; nel ripostiglio vicino al bagno ne avrò almeno duecento paia .... tutte col tacco o la zeppa alta; vuoi vedere anche quelle ? Vai pure. Non me lo feci ripetere andai nel piccolo corridoio, aprii la porta vicino a quella del bagno ed accesi la luce. Mi ritrovai in una stanza tipo corridoio, lunga quattro metri circa con una parete a mensole piena di tacchi di ongni colore e genere. Restai senza parole e tornai subito in camera e le dissi: un paradiso! Lei rise e disse: un patrimonio! Scelgo un paio di queste, perchè in ripostiglio ci metterei troppo tempo. Mi fiondai davanti alle due ante aperte e decisi ... ma prima chiesi la sua approvazione dicendo: io avrei visto qualcosa di diverso dal nero.... Lei: scegli tu. Alzai le braccia e presi un paio di tacchi color oro, solo nel toccarli con le mani sentii fremere in mezzo alle mie gambe. Lei ancora sarcastica: be ... giustamente, dopo l'abitino che hai scelto, hai pensato a dei tacchi poco vistosi ed impegnativi ! Ah ah ah Lei: ora esci così mi preparo.
Io andai a farmi un giro nel ripostiglio. Tutte le scarpe erano orinate maniacalmente, non avevano un filo di polvere; per ogni coppia c'era una scarpa rivolta con la punta ed alla sua destra la gemella in senso inverso per poter osservare il tacco. Sentii tacchettare dalla stanza da letto alla sala e poi lei disse: ma dove sei ? ... non starai sbavando nel mio ripostiglio ? Non sporcare nulla perchè mi arrabbio ... ah ah ah Io sicuramente rosso in viso, mi presentai in sala ed appena la vidi diventai ancora più rosso. Era abbagliante e sexissima! Lei sorrise e disse: allora? Hai fatto le scelte giuste ? Solo allora ricominciai a respirare ... restai immobile a circa tre metri da lei, portai involontariamente la mano in mezzo alle gambe, slacciai i pantaloni, e dicendole: scusa, scusa, di solito non mi comporto così, scusa, ma non resisto.... mi stavo masturbando con grande energia e stavo per esplodere ... lei un pò colta di sopresa, cercò di sdrammatizzare ridendo, ma si vedeva che le piaceva essere la protagonista assololuta, la numero uno, la regina e poco dopo mi disse: si si sfogati ! Fammi vedere quanto ti piaccio ! Dimmelo ! Io, tutto sudato, col fiato corto, mi stavo avvicinando al punto di non ritorno ... sei bellisma! O mia regina! Lei si avvicinò, si mise di trequarti, mettendo il sue sedere in bella mostra all'altezza giusta ed alzando in modo sexy un tacco. Io impazzii ... si si si mia regina, siiiii ... siiii ... l'ondata arrivò a più riprese ed il vestito di lei all'altezza del sedere e della schiena cambio colore scurendosi ...
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