Le fantasie sessuali di Sara 2/5
di
LanA
genere
dominazione
Che stupida che ero a non capire quanto belli quegli schiaffi fossero! e che erano un regalo del mio padrone.
Adesso infatti li adoro e li anelo quando il mio padrone è con me.
In quel momento non capivo cosa stesse succedendo, ed ero impaurita, inoltre lui mi gridava nelle orecchie quello che ero, e che io ancora non sapevo di essere.
Mi gridava che ero una troia, una puttana, una vacca in calore, e che mi avrebbe fatto vedere la mia vera essenza di troia!
Intanto mi dava altri schiaffi, e con una frusta tirata fuori da non so dove, mi colpiva lo stomaco e il fondoschiena.
Poi mi disse di spogliarmi.
Io avevo paura, e non capivo.
Ma l'ennesimo schiaffo mi fece capire che non importava.
Mi spogliai, e lui mi fece delle foto insultandomi sul fatto che ero grassa e che nessuno mi avrebbe mai chiavata in quella situazione.
Mi prese le misure: 1.60 per 65 chili, e mi disse:
"sei tonda ma non irrecuperabile, adesso perderai una decina di chili altrimenti farò vedere queste foto dove fai la troia ai tuoi genitori e vedremo".
Sempre più terrorizzata gli dissi che non doveva preoccuparsi, che avrei fatto ciò che voleva.
Allora mi disse che ero pelosa e che a lui facevano schifo quelle pelose.
Mi chiese di sdraiarmi su un tavolo e mi ordinò di depilarmi con la cera calda che era lì accanto su una sedia.
Pensai intendesse le gambe, ma così mi presi altre 10 frustate, perché dovevo partire dai peli della figa.
Misi la striscia con la cera calda sull'inguine ma non riuscii a tirare, allora lui la strappo con forza.
Io piansi dal dolore, ma andammo avanti così fino a quando la mia figa era completamente arrossata e priva di peli.
Mi fece poi togliere tutti gli altri peli del corpo, e a quel punto io facevo ciò che mi diceva, senza pormi più domande.
Intanto lui mi scattava sempre delle foto.
CONTINUA ...
Adesso infatti li adoro e li anelo quando il mio padrone è con me.
In quel momento non capivo cosa stesse succedendo, ed ero impaurita, inoltre lui mi gridava nelle orecchie quello che ero, e che io ancora non sapevo di essere.
Mi gridava che ero una troia, una puttana, una vacca in calore, e che mi avrebbe fatto vedere la mia vera essenza di troia!
Intanto mi dava altri schiaffi, e con una frusta tirata fuori da non so dove, mi colpiva lo stomaco e il fondoschiena.
Poi mi disse di spogliarmi.
Io avevo paura, e non capivo.
Ma l'ennesimo schiaffo mi fece capire che non importava.
Mi spogliai, e lui mi fece delle foto insultandomi sul fatto che ero grassa e che nessuno mi avrebbe mai chiavata in quella situazione.
Mi prese le misure: 1.60 per 65 chili, e mi disse:
"sei tonda ma non irrecuperabile, adesso perderai una decina di chili altrimenti farò vedere queste foto dove fai la troia ai tuoi genitori e vedremo".
Sempre più terrorizzata gli dissi che non doveva preoccuparsi, che avrei fatto ciò che voleva.
Allora mi disse che ero pelosa e che a lui facevano schifo quelle pelose.
Mi chiese di sdraiarmi su un tavolo e mi ordinò di depilarmi con la cera calda che era lì accanto su una sedia.
Pensai intendesse le gambe, ma così mi presi altre 10 frustate, perché dovevo partire dai peli della figa.
Misi la striscia con la cera calda sull'inguine ma non riuscii a tirare, allora lui la strappo con forza.
Io piansi dal dolore, ma andammo avanti così fino a quando la mia figa era completamente arrossata e priva di peli.
Mi fece poi togliere tutti gli altri peli del corpo, e a quel punto io facevo ciò che mi diceva, senza pormi più domande.
Intanto lui mi scattava sempre delle foto.
CONTINUA ...
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