In Gita

di
genere
trio

Sono Roberto un 43enne, alto un metro e ottanta per 75 kg di peso, corporatura normale, leggermente brizzolato, giovanile e solare, felicemente sposato.
La storia che vi voglio raccontare è successa parecchi anni fa, quando avevo 24 anni e pur essendo giovane ero già abbastanza porco.
Il tutto accade durante una gita organizzata in Provenza dal Comune dove abitavo all’epoca. In questo tipo di gite ci sono persone di tutti i tipi, giovani e anziani, donne sole, uomini e così via.
Durante il viaggio ero vicino di posto di due signore, sposate con figli, amiche che sono venute in gita da sole. Maria, la più spigliata delle due, 38 anni, capelli ricci e neri, corporatura normale con il seno normale. Lucia, 39 anni, capelli lisci sulle spalle bionda, un po’ più robusta, ma non eccessiva e con un seno più grande.
Durante il viaggio facciamo amicizia e i discorsi spaziano in tutti i campi, così prima mi raccontano delle loro famiglie, delle loro figlie, e poi passiamo a discorsi un po’ intimi e finiamo a parlare di sesso. Così tra una battuta e l’altra, continuiamo il viaggio e vedo negli occhi di Maria una sorta di bramosia, confermata anche dal fatto che non perde occasione per strusciarmi addosso.
Arriviamo a Aix en Provence, la prima delle località che dobbiamo visitare e dopo esserci sistemati in hotel e aver mangiato andiamo a visitare la cittadina con la guida. Durante la passeggiata siamo ultimi e le due amiche mi stanno addosso. Maria, pur stando attenta a non farsi vedere dagli altri componenti del gruppo, non perde occasione per allungare le mani per saggiare ora le mie chiappe, ora il mio pacco, che non rimane insensibile a questa situazione. Io di certo non sono da meno e appena posso e in modo casuale una mano sfiora un seno, un’altra il sedere, e così via nel gioco dell’eccitazione.
Dopo cena usciamo nuovamente per una passeggiata nel Corso Mirabeau e acquistare qualche souvenir. In un momento che Lucia entra in un negozietto, io e Maria rimaniamo fuori e complice l’assenza degli altri del gruppo si fa più intraprendente e mi bacia dicendomi che vuol fare l’amore con me. Contraccambiando il bacio, le faccio notare che lei è in camera con la sua amica e io con un altro ragazzo. Lei rimane un po’ delusa.
Mi viene un’idea e non perdo tempo nell’esporgliela esplicitamente.
“Se vuoi possiamo farlo anche con la tua amica, però devi sapere che sono un gran porco, a me piacciono le donne rasate completamente intimamente e i rapporti anali oltre a tutto il resto. Quindi pensaci e se ancora lo vuoi fare, ne parli con Lucia e poi mi dai la risposta.”
Mi guarda un po’ basita, ma con oggi vogliosi e mi risponde che mi darà la risposta domani.
Ritorniamo in albergo e andiamo a dormire.
Penso che essendo stato così esplicito le ho allontanate e che domani non mi si avvicineranno nemmeno.
La mattina dopo faccio colazione presto ed esco a fare una breve passeggiata. Torno in tempo per scendere la mia valigia e caricarla sul pullman.
Quando salgo sul mezzo vedo che Lucia e Maria stanno parlando fitto fitto a bassa voce. Le oltrepasso, visto che il mio posto è stato occupato da un signore anziano, e mi siedo due file più indietro.
Il viaggio prevede una sosta a Tarascon per vedere il castello militare del 1400 e a Remoulins, prima di arrivare nel pomeriggio ad Avignone dove ci fermeremo due giorni.
Durante le soste mi sono sempre tenuto lontano dalle due amiche che hanno continuato e discutere tra loro sempre a bassa voce.
Nel tragitto finale verso Avignone, mi sono addormentato profondamente e sono stato svegliato da Maria. Tutti erano già scesi, tranne io che dormivo e Maria che mi aspettava.
Mettendomi una mano sul pacco, mi dice “Siamo d’accordo tutte e due, solo non siamo depilate e non abbiamo esperienza per i rapporti anali …”
Pur non aspettandomi questa risposta, non ho perso tempo:
“Tranquilla. Dopo aver sistemato i bagagli esco a comperare il necessario.”
Infatti mi affretto a portare la mia valigia in camera e dopo essermi fatto una doccia, esco velocemente prima di cena, chiedendo indicazioni su dove trovare una farmacia.
Ritorno in albergo giusto in tempo per vederle scendere per la cena.
Le guardo e sorrido mentre volo in camera a posare gli acquisti e torno per cena.
Entro nel salone del ristorante e le vedo che mi fanno cenno di accomodarmi al loro tavolo. Accetto volentieri.
La cena trascorre tranquilla, anche se noto chiaramente negli occhi di Maria una voglia incontenibile mentre in quelli di Lucia un velo di preoccupazione.
Dopo cena tutti escono per una passeggiata e per non creare sospetti anche noi. Poi il gruppo si divide e io, dopo aver sussurrato a Maria che ritornavo in albergo e che ci saremo visti in camera loro tra una mezzora, ritornavo sui mie passi. Salivo in camera e dopo una nuova doccia prendevo tutto il necessario (quello acquistato e altro che già avevo) e andavo al piano superiore dove avevano la camera le amiche.
Non faccio in tempo a bussare che Maria mi apre la porta. Lucia e seduta sul letto e la vedo un po’ preoccupata.
“Se hai problemi non ne facciamo niente.” Le dico, ma lei mi dice che è solo perché non l’ha mai fatto, ma vuole assolutamente farlo.
Presto detto, Maria mi si avvinghia e mi stampa un bacio appassionato. Le spingo la lingua nella bocca e comincia a giocare con la sua lingua, mentre comincio a sbottonarle la camicetta.
Anche lei mi sta spogliando e invita Lucia ad aiutarla.
Ora sono tutte e due su di me e mentre una mi toglie la camicia, l’altra mi sfila i pantaloni.
Prendo il volto di Lucia tra le mani e la bacio forzandole la lingua in bocca finché si lascia andare.
Le sbottono la camicetta e le slaccio il reggiseno, mettendo in mostra una bella terza ancora soda, nonostante i figli. Nel frattempo Maria mi ha tolto che i Boxer liberando il cazzo in tiro come non mai. Le invito a finire di spogliarsi a vicenda. Cosa che fanno abbracciandosi e baciandosi.
Così posso notare che Maria porta una seconda con due grossi capezzoli, ha un bel culo sodo e una lieve pancetta, ma dopo tre figli si può anche capire. Lucia invece come ho detto ha un seno più grande e tutto il corpo è più burroso. Tutte e due hanno un folto cespuglio tra le gambe.
Glielo faccio notare invitandole nel bagno per risolvere il problema.
Per prima prendo Lucia e la faccio sedere sopra un mobile posto a fianco del lavabo, su un asciugamano. Le apro le gambe. Ha veramente tanto pelo.
Prendo il taglia capelli elettrico che ho nella trousse da viaggio e comincio a tagliarle il pelo partendo dal basso ventre per poi proseguire in mezzo alle gambe e finire in mezzo alle chiappe. Ora la lunghezza del suo pelo è di pochi millimetri.
Prendo un po’ di gel da barba nella mano e glielo spalmo per bene dappertutto.
Prendo un rasoio usa e getta, faccio scorrere acqua calda nel lavabo. Comincio a depilarla con il rasoio.
Il pube è fatto, ora bisogna stare attenti attorno al clitoride e alle labbra. Le faccio aprire di più le gambe, le stendo le labbra e passo lentamente il rasoio. Bene ora passiamo alla zona perianale.
Perfetto ora è completamente depilata.
Vedo che l’operazione le è piaciuta. Degli umori escono dalla figa. Le passo la mano sulla fessura e completamente bagnata.
“Ti piace vero? Sei tutta bagnata. Porcella!!”
Lei sorride con uno sguardo imbarazzato
Mi volto e vedo che Maria è eccitatissima e le dico di non preoccuparsi che dopo tocca a lei.
Faccio alzare Lucia e la faccio entrare nella vasca da bagno e la risciacquo in modo da eliminare i residui di schiuma e pelo, controllo per bene e ripasso il rasoio su dei punti non perfetti.
“Ora tocca a me!!!” esclama Maria.
“No!! devo finire con Lucia prima!”

Faccio stendere Lucia supina nella vasca. Prendo l’enteroclisma acquistato in farmacia e dopo averlo riempito di acqua calda con bicarbonato e glicerina, lo appendo in alto.
Prendo la cannula dell’enteroclisma, apro il rubinetto per far uscire l’aria e poi dopo averla lubrificata la inserisco nel culo di Lucia.
Apro il rubinetto e regolo il flusso lento ma costante.
Il liquido scende e comincia a riempire il culo di Lucia. I minuti passano.
Intanto ripeto l’operazione della depilazione con Maria che si è già sistemata sul mobile a gambe aperte. Ha già la figa completamente fradicia di umori.
Sarà entrato circa un 200 ml e Lucia comincia a lamentarsi. Le dico di massaggiarsi la pancia con movimenti circolatori per favorire l’ingresso del liquido.
Quando ne è entrato quasi un litro mi fermo. Estraggo la cannula e faccio alzare Lucia che si lamenta per i dolori alla pancia.
Le dico di trattenere tutto per una decina di minuti e poi di andare a liberarsi. In Francia il WC è separato dal resto del bagno.
Intanto ho finito di depilare Maria che faccio stendere nella vasca e ripeto l’operazione del clisma.
Anche per lei quando ne è entrato quasi un litro mi fermo e dopo aver estratto la cannula e fatta alzare le dico di trattenere tutto per una decina di minuti e poi di andare a liberarsi.
Intanto Lucia si è liberata e fatta un bidet.
La faccio ridi stendere nella vasca e dopo aver riempito nuovamente l’enteroclisma, questa volta però con circa 2 litri e mezzo di liquido caldo.
Dopo aver inserito la cannula apro il rubinetto ed il liquido comincia a scorrere nel suo intestino.
Questa volta il primo mezzo litro entra senza creare problemi. Lei ha capito che deve massaggiarsi il ventre.
Quando la quantità comincia ad aumentare cominciano anche i dolori.
Arriviamo ad un litro e fermo il flusso. Attendo che il liquido si assesti, poi riapro il rubinetto.
Mi posiziono davanti a lei e comincio a massaggiarle la pancia e la figa.
Io continuo a masturbarla. Le infilo due dita in figa. E’ completamente bagnata di umori, segno che nonostante il dolore causato dal liquido che invade il suo intestino la cosa la eccita.
Siamo arrivati a due litri, fermo il flusso. Continuo a massaggiarle la pancia favorendo la distribuzione del liquido al suo interno.
La aiuto ad alzarsi. Ha una pancia bella gonfia. La faccio attendere qualche minuto, prima di liberarsi.
Intanto è tornata Maria che sottopongo allo stesso trattamento.
Terminato il clisma a Maria le dico che dopo essersi liberate tutte due possono fare una doccia e che io le aspettavo in camera.
Dopo quasi un’ora ricompaiono in camera belle rasate.
Mi alzo e mi avvicino a Maria facendola inginocchiare.
“Ed ora apri la bocca”
“Di più, e tira fuori la lingua”
Maria obbedisce guardandomi.
Prendo il cazzo in mano e comincio a passarle la cappella sulla lingua, a darle dei colpi con la cappella sulla lingua e sulle guance.
Maria si sta eccitando sempre di più. Tenta di prendermi in bocca la cappella, ma la tengo a distanza appoggiandole una mano sulla testa.
“Sei impaziente di assaggiare il mio cazzone?”
Mi fa cenno di si con la testa.
Glielo metto in bocca. Inserendolo in profondità.
Ha quasi un conato di vomito, all’inizio, poi capisce di dover respirare con il naso.
Le spingo la cappella fino in gola, finché la sua bocca tocca la radice del mio cazzo e il suo naso è appoggiato sul mio pube.
Accelero il ritmo. Lo tiro fuori quasi completamente per poi reinserirlo fino in fondo. Più volte e sempre più velocemente.
“Bene…..siii!!!”
“Sei una pompinara nata”
“mmh…….dai usa la lingua…falla roteare!!”
Maria si eccita sempre di più. La scopata della sua bocca piace al suo corpo più di quanto lei stessa pensasse.
Impara in fretta a come muovere la lingua e a come sincronizzarsi con il mio movimento.
Ha i capezzoli durissimi. Sposto le mani allungandole sulle tette e gli prendo i capezzoli tra le dita, glieli tiro fino a farle un po’ male.
Ha un sussulto.
Intanto continuo a scoparle la bocca, quando lo tiro fuori del tutto esce dalla sua bocca un rivolo di saliva che cade sulle tette. Poi lo rimetto dentro affondandolo sempre di più.
Sto per venire, ma mi fermo e mi sdraio sul letto.
Chiamo Lucia e la faccio salire sopra inginocchiata con le gambe a lato del mio busto e con la sua figa all’altezza della mia bocca.
Comincio a leccarla. Prima piano e puoi più famelico succhiando il clitoride e passando la lingua dappertutto. Lei ansima e geme mentre l’orgasmo si fa strada in lei.
Stacco un attimo la bocca dalla sua fica solo per ordinare a Maria di succhiarmi il cazzo.
Subito la sento che prende il mio cazzo in mano e se lo infila in bocca cominciando a pomparlo.
Intanto io continuo con Lucia a leccarla per bene, le apro le labbra della figa e ci infilo la lingua. La lecco per bene e a lungo, la ripulisco da tutti gli umori.
Le succhio il clitoride facendola esplodere in un orgasmo che mi riempie la bocca, lanciando un “SIIIII!!!”.
Sento che anch’io mi sto avvicinando all’orgasmo e allora fermo Maria e la faccio scambiarsi il posto con Lucia.
Lucia non è molto pratica a sbocchinare, ma ci mette impegno e dopo alcuni suggerimenti, va alla grande.
Intanto io mi sto leccando la figa di Maria che è tutta un lago che cola umori. Le prendo il clitoride tra i denti giocherellandoci con la lingua portandola in visibilio.
Non passa molto tempo che sento il mio orgasmo arrivare e mentre anche Maria sta giungendo al culmine dell’orgasmo, con le gambe blocco la testa di Lucia con il mio cazzo in bocca mentre vengo con un orgasmo bestiale riempiendole la gola di sperma, mentre Maria è tutta un fremito di goduria, con la pelle d’oca sta avendo un orgasmo che mi riempie la bocca.
Maria seppur controvoglia (non l’aveva mai fatto) ingoia tutto e mi lecca il cazzo fino a ripulirlo. Le bacio tutte e due facendo passare il sapore della figa di una nella bocca dell’altra e il sapore della mia sborra in quell’altra.
Le faccio distendere sul letto a 69, per leccarsi tutti gli umori. Dopo un primo tentennamento si leccano avidamente.
Lucia è sotto mentre Maria è sopra.
Mentre loro si leccano per bene io ne approfitto per giocare con i loro capezzoli belli duri dall’eccitazione.
Le accarezzo per bene in tutto il corpo fino ad arrivare al culo di Maria.
Con una mano le accarezzo le chiappe mentre faccio scorrere due dita dell’altra mano nella figa mentre Lucia le lecca il clitoride.
Le dita scivolano dentro senza alcun problema data la notevole lubrificazione.
Da due le dita diventano tre e poi quattro. Le affondo per bene fino in fondo e rigiro più volte.
Le faccio entrare ed uscire velocemente provocandole un orgasmo mentre Lucia si beve tutto il succo che esce dalla figa dell’amica.
Mi fermo e inserisco anche il pollice. Comincio a spingere ruotando la mano lentamente e quando vedo che sono vicino al punto più largo con un colpo secco e forte faccio entrare la mano nella sua figa facendola urlare.
Mi muovo lentamente in lei solleticando tutto l’interno della vagina.
Quando vedo che si è rilassata comincio a chiudere le dita della mano piano piano finché il pugno è completamente chiuso.
La comincio a scopare con il pugno che prima tiro fuori fino alla dilatazione massima e poi spingo fino in fondo, dapprima lentamente e poi sempre più velocemente.
Ormai non sta più ragionando continua ad urlare ed incitarmi di sfondarla di più.
Anche Lucia: “Maria, sei proprio una grande troia!! Fatti sfondare!!!”
Sta urlando l’arrivo del suo orgasmo e io tolgo completamente il pugno e lo reinfilo violentemente mentre lei viene accasciandosi a peso morto sull’amica.
Per riprendere fiato, Maria si sposta sotto di Lucia sempre nella medesima posizione.
“E adesso sfonda anche lei!” mi dice.
Come tocco la figa di Lucia mi accorgo che è un vero lago, quindi comincio l’operazione senza perdere tempo infilando subito quattro dita unite.
Le affondo per bene fino in fondo girandole più volte più volte.
Mi fermo, unisco anche il pollice e le reinserisco.
Lucia sta mugulando di piacere. E’ veramente partita e mi incita a infilarle tutta la mano.
Quindi senza tanti complimenti spingo forte ruotando la mano e quando vedo che le nocche della mano sono al bordo della figa le ritiro di due centimetri per poi affondare un colpo secco e forte entrando con la mano nella sua figa coronato dall’urlo di lei.
Dopo averla esplorata per bene internamente chiudo la mano a pugno prima di cominciare a scoparla a fondo.
Devo dire che Lucia è sicuramente più elastica di Maria e quindi posso estrarre completamente il pugno prima di riaffondarlo nella figa.
Nell’entrare e nell’uscire ruoto il polso aumentando le sue sensazioni.
Con l’altra mano raccolgo un po’ degli umori che grondano dal suo sesso e li porto sul buco del culo a lubrificarlo per bene, infilando di tanto in tanto un paio di dita.
Intanto invito Maria a prendere il mio posto con la sua mano nella figa dell’amica.
Che data la precedente dilatazione e la lubrificazione intensa effettua senza difficoltà.
Quasi in contemporanea anche Lucia sta rendendo il favore all’amica penetrandola con al mano.
E mentre loro si scopano a vicenda con la mano io mi occupo del culo di Lucia.
Affondo le dita fino in fondo, le giro, le estraggo e le reinfilo.
Ne aggiungo una e ripeto le operazioni.
Il suo culo di dilata facilmente, certamente aiutato dalla lubrificazione ma anche dall’eccitazione di lei.
Mi avvicino col cazzo duro da far male e lo punto sul suo buchetto.
E’ appoggiato e il culo abbondantemente lubrificato, spingo lentamente ma costante e la cappella entra lentamente ma senza traumi. Non fa una piega allora continuo.
Eccoci ora è tutto dentro. Le do il tempo di abituarsi all’intrusione e comincio a muovermi lentamente.
Un su e giù che non ci mette molto ad ottenere i suoi risultati. Lucia sta mugolando sempre più forte e spinge il culo verso di me facilitando la penetrazione.
Sento la mano di Maria dall’altra parte del sottilissimo strato di pelle.
I colpi stanno diventando sempre più potenti.
In poco tempo sta urlando l’ennesimo orgasmo.
E anch’io vengo riempiendole il culo della mia sborra.
Poi mi tolgo e anche Maria toglie la sua mano e tutti gli umori che escono dalla figa di Lucia si mescolano alla mia sborra che esce dal suo culo e colano nella bocca di Maria che beve avidamente tutto.
Ci sdraiamo sui letti per riprendere fiato.
Dopo un po’ le due amiche si avvicinano al mio cazzo e cominciano a lavorarmelo a due bocche.
In men che non si dica il cazzo è bello duro e Lucia si alza in piedi sul letto e dopo essersi messa a cavalcioni con il viso rivolto perso di me, si cala sul mio cazzo infilandoselo tutto in figa fino in fondo.
Effettua dei movimenti rotatori con il bacino prima di iniziare una cavalcata che ha del selvaggio.
Maria intanto le accarezza le chiappe facendo scivolare la mono fino alle mie palle giocandoci un po’. Io le prendo i capezzoli che sono irti come chiodi e glieli strizzo per bene facendola gemere.
La prendo per le chiappe e allargandogliele la tiro verso di me in modo da offrire il suo culo alle attenzioni di Maria, che non si fa scappare l’occasione per infilarci tre dita se3nza alcuna fatica.
Le lavora il culo mentre Lucia continua a cavalcarmi.
Ora ha aggiunto anche il mignolo e la mano è dentro fino all’attaccatura del pollice. Gliela ruota dentro per bene. Sento le sue dita toccare il mio cazzo attraverso la sottile membrana.
Toglie la mano e dopo aver unito tutte le dita le reinfila in culo. Le dita sono all’interno, ma il buco del culo di Lucia non è ancora abbastanza dilatato da farci entrare la mano. Quindi Maria con un po’ di pazienza comincia a ruotarla spingendo un po’, per poi toglierla e ripetere l’operazione, spingendo ogni volta di più.
Dopo un po’ di lavoro è arrivata ad inserire la mano fino alla parte più larga, provocando un misto di dolore e piacere in Lucia. La lascia ferma in questa posizione per darle il tempo di abituarsi per un po’, prima di toglierla e reinserirla di colpo sfondandole il culo. Sento chiaramente la mano di Maria all’interno del culo di Lucia mentre la esplora a fondo. La sento chiudere le dita della mano a pugno. Ora comincia a scoparla in culo con il pugno mentre Lucia si muove sul mio cazzo.
In Lucia sta montando un orgasmo pazzesco e continua che la porta ad accasciarsi sfinita sul mio corpo, mentre Maria ha tirato fuori il pugno sino alla dilatazione massima e lo tiene fermo in questa posizione.
Appena Maria libera il culo di Lucia, me la tolgo di dosso facendola scivolare a fianco, facendo posto a Maria che in un lampo prende il suo posto infilandosi il cazzo in figa e cominciando a cavalcarmi.
Dopo alcuni minuti tempo che Lucia si sia ripresa, quest’ultima si porta dietro a Maria per renderle il favore.
E dopo un po’ sento che il culo di Maria ha ceduto alle spinte di Lucia facendo spazio alla sua mano, che si muove freneticamente nel culo, portandola velocemente ad un orgasmo.
Mi sfilo e mi alzo dal letto, dove invece faccio sistemare le due inginocchiate una a fianco dell’altra con la testa e le spalle appoggiate sul materasso e il culo in aria.
Mentre con la mano destra comincio a lavora il culo di Lucia, con la sinistra mi occupo di Maria. Grazie alla dilatazione precedente e all’abbondante lubrificazione arrivo ad infilare velocemente tutte e cinque le dita in ogni culo, ma trovo comunque un po’ di resistenza in quanto la mia mano è sicuramente più grossa delle loro.
Spingo e ritiro per un po’ di volte. Ogni volta che spingo aumento la forza e vedo che i culi si dilatano abbastanza facilmente anche se provocando del dolore nelle due porche che però non vogliono assolutamente smettere.
Mi ci vogliono più di cinque minuti per riuscire ad arriva al punto di non ritorno. Ritiro le mani per l’ultima volta e con un colpo secco accompagnato dall’avanzamento di tutto il corpo le sfondo ambedue arrivando oltre il polso.
Mi muovo lentamente all’interno dei due culi e muovendomi piano chiudo le dita a pugno.
Ora comincio a scoparle con il pugno tirandolo fuori fino quasi del tutto per poi reinserirlo a fundo nel culo. I colpi sono sempre più forti perché mi spingo in avanti con tutto il corpo e quindi sono sempre più profondi. Solamente il fatto che il letto sia appoggiato al muro impedisce a questo di spostarsi e alle due di cadere anche perché hanno la testa puntellata al muro.
Le braccia nei culi delle due amiche, nonostante il dolore, provocano un orgasmo dietro l’altro quasi senza soluzione di continuità.
Dopo una ventina di minuti ho le braccia inserite nei loro culi fino a metà avambraccio e loro stanno godendo ancora.
Tolgo di colpo le braccia dai culi, le faccio girare e infilo alternativamente il cazzo in bocca di una e dell’altra venendo poco dopo con una sborrata celestiale sulle facce ed in bocca di tutte e due.

Il seguito alla prossima volta, magari se le due amiche leggono il racconto e si riconoscono e mi scrivono potremo continuarlo a sei mani.



scritto il
2021-08-20
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