Sei tu?
di
Vandal
genere
poesie
SEI TU
Sei tu, una fulgida presenza
Una debole lacrima che scende
Su questo volto provato
Sei tu, mia illusione
Oltre un’immagine di mille specchi
Oltre il grande mare Salato
Sei tu, che piangi
Che ti disperi nella solitudine del tuo talamo
Che contempli il paesaggio
Oltre la finestra
Sei tu, che tra gli scogli
Intravedi, sospinta dai flutti
Una sirena nuotare
La odi che canta verso un veliero
Ammalia la sua voce i marinai
Sei tu, che la tua voce rimbomba
Nella mia mente di solitudine
Oltre il mare salato, oltre il deserto di specchi
Sei tu, amore perduto che ho lasciato
E che forse non troverò
Sei tu, che nell’ultima notte
Ti sei concessa ai miei abbracci
E hai dischiuso il fiore
Che tra le tue gambe custodivi
Sei tu, solo tu
Che forse rivedrò
Mentre stringerai forte tra le braccia
Il dono che ci siamo concessi
Sei tu, una fulgida presenza
Una debole lacrima che scende
Su questo volto provato
Sei tu, mia illusione
Oltre un’immagine di mille specchi
Oltre il grande mare Salato
Sei tu, che piangi
Che ti disperi nella solitudine del tuo talamo
Che contempli il paesaggio
Oltre la finestra
Sei tu, che tra gli scogli
Intravedi, sospinta dai flutti
Una sirena nuotare
La odi che canta verso un veliero
Ammalia la sua voce i marinai
Sei tu, che la tua voce rimbomba
Nella mia mente di solitudine
Oltre il mare salato, oltre il deserto di specchi
Sei tu, amore perduto che ho lasciato
E che forse non troverò
Sei tu, che nell’ultima notte
Ti sei concessa ai miei abbracci
E hai dischiuso il fiore
Che tra le tue gambe custodivi
Sei tu, solo tu
Che forse rivedrò
Mentre stringerai forte tra le braccia
Il dono che ci siamo concessi
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