Mio suocero

di
genere
incesti

Erano circa cinque anni che conoscevo Paolo, mio suocero, e dire il vero mi è sempre piaciuto come uomo, alto distinto, belo, massiccio, e uomo deciso, e a dire il vero, un anno fà, al mare, prima del matrimonio, mi è capitato di vederlo nudo, un cazzo da urlo.
Così, per curiosità, ho spiato i miei suoceri mentre scopavano, e edere quel mostro entrare trà le coscie di mia suocera, mi ha spaventato.
Anna, mia suocera.se lo godeva tutto, ansimava, e tremava, mentre lui la montava come un'animale, poi se l'è girata, e lo fiondato nel culo di Anna, e lì, lei ha perso la testa, lo implorava di spingere, e una volta afferrata per i fianchi, l'ha montata fino s sborrarle dentro.
Mi ero innamorato del cazzo di Paolo, e visto che Gabriella, ora mia moglie sapeva della mia natura omosessuale, una volta che le confessai il mio interesse verso il padre, si mise a ridere.
Vedi mi disse, papà, è un chiavatore, mamma è una delle tante, e lo sa, lui ha donne da ogni parte, e di un frocetto come tè, non se ne farebbe nulla.
Ci sposammo, e andammo ad abitare nell'appartamento attiguo ai miei suoceri, così, potei co tempo conoscerlo meglio, e capire molto di lui, una cosa mi sorprese, se beveva, perdeva i suoi freni inibitori.
Così attesi alcuni mesi, e il giugno seguente, le nostre donne andarono alla casa al mare, Gabriella era incinta, di un paio di mesi, non ero io il padre, ma bensì il suo titolare, io avevo altre mire, e così, una sera, invitai Paolo a casa mia a cena.
Preparai un buon pranzetto a base di pesce, afrodisiaco, con parecchio peperoncino, e vino bianco ghiacciato a volontà, e così, al termine della cena era bello brillo.
Iniziammo a parlare di donne, di figa di cazzi, mi raccontò di quando concepitono mi moglie, edi come godeva la moglie, io raccontai fandonie su come scopavo Gabriella, delle sue tette della sua figa del suo culo, e lui si eccitò, tanto, che il cazzo gli scoppiava.
Lo convinsi a denudarsi, tanto siamo trà uomini dissi io, e così, poco dopo, Paolo si stava toccando il cazzone, io mi allontanai un attimo dissi che volevo fagli una sorpresa, e così mi infilai in camera, dove in un'attimo mi misi reggicalze calze, tacchi a spillo, mi truccai velocemente, e mi misi la parrucca, devo dire che mi travesto da anni e sono veramente bella e sexi, e col cuore in gola, mi presentai da Paolo.
Mi avvicinai, eappena mi vide, mi guardò sbalordito, ciao Paolo, sono un'amica di tuo genero, mi ha invitata apposta per questa serata, lui mi guardò esterefatto, mi avvicinai, e mi inginocchiai ai suoi piedi, afferrai il cazzone, e iniziai a pomparlo.
A fatica entrava in bocca ma con caparbietà, lo infilai in gola e lui iniziò a godere.
Pochi colpi e mi riempì lo stomaco di sperma caldo, ero rossa in viso dalla fatica ma ne valse la pena.
Paolo, mi prese trà le sue braccia, e poco dopo mi baciò, infilò la mano negli slip e estrasse il mio cazzetto, ma che bel clito che hai, e poi mi fece una sega.
Chiusi gli occhi, e sentii la sua voce, vieni cagnetta,sborra, che poi ti sfondo il culo frocio.
Schizzai in tempo zero, bene ora sei pronta, mi mise appoggiata alla spaliera del divano, velocemente gli porsi il gel, lui rise, hai paura che ti rompa il culo vero frocio?, comunque lo usò, e poi mi prese per i fianchi, appoggiò la cappella al mio buco, io trattenni il fiato, e lui spinse.
Io sono larga, di cazzi ne ho presi, ma il suo mi tolse il fiato, ma strinsi i denti e lo presi tutto.
Mi lasciai pompare per una mezz'ora, alternando il bruciore al piacere, poi iniziai a godere di brutto, lo incitavo, sii scopami sfondami, e lui sii frocio ti monto, e poi esplose e mi riempii di sperma.
Mi pinse stesa sul divano non uscì, mi baciò il collo, ma che bravo genero che mi sono trovato, hai un bel culo sai?, e quindi tu inculeresti Gabriella? e rise, Io gli dissi che era tutta una farsa e che ero omosessuale da sempre, lo so mi disse lui, è il mio amico il padre di tuo figlio, ho messo io Gabriella nel suo letto, poi si staccò, e io persi parte dei suoi liquidi.
Da oggi sei la mia nuova donna, quindi sempre en femme, io dissi che non era possibile, visto la moglie e la suocera, lui sorrise, e così, passammo una decina di giorni come una vera coppia, uscivamo a cena ecc.
Poi un sabato mi caricò in auto, indossavo reggiseno slip, un vestitino corto a fiori e tacchi 10, e partimmo, e arrivammo alla casa al mare, io non volevo scendere, lui mi prese per il braccio e mi portò in sala, dove mia suocera, si mise a ridere alla mia ista, ma dai Paolo, ti fai il marito di tua figlia, e poco dopo apparve mia moglie con il suo capo.
Paolo mi baciò, mi mise appoggiata al tavolo, mi strappò le mutandine allargò le mie gambe, mi prese per i fianci, e mi impalò.
Godetti come non mai, lì davanti a tutti, mi riempì di sperma e poi disse alla moglie, vai a prepararti, voglio la tua figa.
di
scritto il
2021-12-02
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