La vita 2
di
TATONE
genere
tradimenti
quando TROVAI IL NOSTRO AMICO NUDO SUL DIVANO, ERA ORMAI CHIARO, CHE VOLEVANO SPUTTANARMI CON TUTTI GLI AMICI, ma oramai non mi interessava più nulla, avevo raggiunto il traguardo di vita.
Lo presi per mano, e lo portai in camera di mia moglie, così, recitava un postit, incollato al membro di Roberto, un amico d'infanzia, donnaiolo incallito, estratto a sorte trà i miei amici, chi vinceva, prima scopava mè, con tanto di foto e filmati, che si sarebbero scambiati sulla ciat, appositamente creata, e poi avevano diritto a una settimana con mia moglie, e così, mi preparai, mi truccai pesantemente, e mi infilai reggiseno reggicalze, slip e tacchi, e mi si sul letto, e accarezzi il cazzo di Roberto, un obelisco di carne pulsante, poi cercai di baciarlo, mi diede un sonoro ceffono, checca schifosa, niente baci, devo solo scoparti e venirti dentro, altrimenti, col cazzo che chiavo tua moglie, ora succhialo bene che poi te lo infilo in culo, e ti pompo un'ora frocio.
Mi infilo a fatica il suo cazzo in bocca, ha una cappella enorme, e pompo, Roberto apprezza, ma brava troia, ma pensa tè, il mio amico d'infanzia gay, a saperlo prima, ti sfondavo il culo alle medie, poi ad un tratto, mi disse, girati frocio, mi misi a pecora, infilò due dita per assaggiare il buco disse lui, ma sei bella larga, ottimo, e mi spinse dentro il cazzo.
Urlai dal dolore, ma mi afferrò per i fianchi e iniziò la monta.
Durò quasi un'ora, e venni più volte, fino a quando lui mi riempì di sperma, e mi buttò da parte, ansimante si alzo', e si rivestì, ottimo per una settimana scoperò Gabriella, qui a casa tua, davanti a tè frocione, e mi lasciò lì, sporca e usata come una donnaccia.
Lo presi per mano, e lo portai in camera di mia moglie, così, recitava un postit, incollato al membro di Roberto, un amico d'infanzia, donnaiolo incallito, estratto a sorte trà i miei amici, chi vinceva, prima scopava mè, con tanto di foto e filmati, che si sarebbero scambiati sulla ciat, appositamente creata, e poi avevano diritto a una settimana con mia moglie, e così, mi preparai, mi truccai pesantemente, e mi infilai reggiseno reggicalze, slip e tacchi, e mi si sul letto, e accarezzi il cazzo di Roberto, un obelisco di carne pulsante, poi cercai di baciarlo, mi diede un sonoro ceffono, checca schifosa, niente baci, devo solo scoparti e venirti dentro, altrimenti, col cazzo che chiavo tua moglie, ora succhialo bene che poi te lo infilo in culo, e ti pompo un'ora frocio.
Mi infilo a fatica il suo cazzo in bocca, ha una cappella enorme, e pompo, Roberto apprezza, ma brava troia, ma pensa tè, il mio amico d'infanzia gay, a saperlo prima, ti sfondavo il culo alle medie, poi ad un tratto, mi disse, girati frocio, mi misi a pecora, infilò due dita per assaggiare il buco disse lui, ma sei bella larga, ottimo, e mi spinse dentro il cazzo.
Urlai dal dolore, ma mi afferrò per i fianchi e iniziò la monta.
Durò quasi un'ora, e venni più volte, fino a quando lui mi riempì di sperma, e mi buttò da parte, ansimante si alzo', e si rivestì, ottimo per una settimana scoperò Gabriella, qui a casa tua, davanti a tè frocione, e mi lasciò lì, sporca e usata come una donnaccia.
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