La professoressa di italiano capitolo 3

di
genere
prime esperienze

Alle 19 in punto arrivai sotto la casa della professoressa e la chiamai dicendole che ero giù e chiedendole di aprire, lei mi aprì e mi disse di salire al terzo piano e che la sua porta era aperta, arrivai al suo piano e entrai in casa sua, appena entrato la trovai in salone ed era stupefacente, aveva la stessa camicetta bianca della mattina, una gonna a tubino marrone, dei collant beige e delle scarpe con il tacco sempre marroni, appena la vidi subito le dissi che era bellissima, lei si avvicinò per baciarmi e subito dopo mi disse: ",mettiamoci sul divano così stiamo più comodi." La seguì sul divano e ci sedemmo lì a parlare, le chiesi se lei viveva da sola e mi disse: "sì vivo sola soletta in questa casa infatti mi sento sempre sola." Subito dopo attaccò un altro discorso dicendomi: "in ogni caso io ho un po' fame, ti va se ordiniamo del sushi così ceniamo?" Io le dissi che andava bene anche se mi aspettavo volesse andare direttamente al punto ma in ogni caso non mi dispiaceva, fortunatamente avevo avvisato i miei che avrei dormito da un amico così in caso la cosa si fosse prolungata, ordinammo il sushi e lo aspettammo seduti sul divano e durante l'attesa ci fu anche una pomiciata ma aimé durò poco visto che il fattorino con la cena bussò alla porta, la professoressa si alzò ad aprire io intanto cominciai a prendere posto a tavola.
Finito di mangiare rimanemmo entrambi seduti a tavola uno difronte all'altro e mentre parlavamo ecco che sento qualcosa accarezzarmi il cazzo da sotto il tavolo, guardai ed era il suo fantastico piede, alzai lo sguardo e lei mi disse: "adesso possiamo passare alla portata principale della serata." Detto questo si alzò e mi fece cenno di seguirla, andammo nella sua camera da letto e io a quel punto mi tolsi i pantaloni, lei iniziò a baciarmi e poi mi spinse sul suo letto, iniziò a togliersi la gonna e venne anche lei sul letto, si mise avanti a me e con i suoi piedi coperti da quei fantastici collant iniziò a farmi una sega, era veramente divina mi fece arrivare subito al limite e sborrai sui suoi collant, subito dopo tolse i collant e rimase solo con la camicetta e delle mutandine di pizzo nero che si intravedevano già prima, iniziò ad avvicinare il suo piede alla mia faccia e mi disse: "perché ora non lo lecchi un po'?" Senza esitare iniziai a leccare il suo fantastico piede e a succhiare le sue dita, nel frattempo la vedevo intenta a mettersi due dita nelle mutandine e a toccarsi mentre mi guardava, dopo poco si stufo e iniziò a sbottonarsi la camicia, finalmente vedevo quelle fantastiche tette, ci alzammo e l'appoggiai al muro, subito dopo iniziai a palparle le tette e a leccarle i capezzoli, ma mentre lo facevo lei mi allontanò, si sfilò le mutandine e disse: "basta giocare voglio che mi scopi ora."
di
scritto il
2022-01-12
1 1 . 2 K
visite
2
voti
valutazione
3
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.