Mamma angelo-sorella demonio-1°
di
Mark
genere
incesti
Il nostro abbraccio terminava sempre così.
Mentre trattenendo a stenti i miei rantoli di piacere mi scioglievo nell'alveo dal quale ero stato partorito,mia madre mi serrava la schiena nella morsa delle sue gambe e mi tratteneva così dentro di lei sino a che non era sicura che ogni goccia del mio piacere non avesse riempito il suo insaziabile, accogliente nido.
Che io ricordi,non era mai successo che il piacere non ci cogliesse insieme.
Eppure,solo di rado dalle labbra di mia madre ho sentito sfuggire suoni o rumori di palese goduria.
All'esplodere del suo piacere,il suo cuore iniziava a pulsare come impazzito,e mentre dal profondo dell'ugola sortivano gemiti lunghi e taglienti come i sibili di una nenia antica,il suo corpo veniva avvolto da un'incontrollabile tremore che la scuotava nella carne mentre con le labbra tempestava di baci la mia bocca,il mio viso ed i miei capelli coinvolgendo anche il mio corpo nella sua tribale danza d'amore.
In quei momenti avevo davvero la sensazione carnale che i nostri corpi fossero fusi l'uno nell'altro e che, anche le nostre menti erano unite in un'unico immenso amplesso d'amore.
La mia mamma ha sempre avuto un'attenzione particolare per me.
Anche se sono arrivato alcuni anni dopo che aveva già avuto mia sorella,nei miei confronti ha sempre manifestato un particolare attaccamento e,credo, che mia sorella se ne sia resa conto sin da quando eravamo piccoli.
Non che nei suoi confronti manifestasse atteggiamenti parziali e ostili che,comunque,non erano nel suo carattere piuttosto dolce ed affettuoso.
Il fatto é che,nei miei confronti mostrava un'attenzione speciale.
Di questo,anch'io mi rendevo conto e per questo,cercavo di mostrarmi affettuoso e gentile con mia sorella anche se lei,pareva non accorgersi dei miei tentativi di restituirle l'affetto che la mamma,secondo lei,pareva concentrare solo nei miei confronti.
Credo che questo fosse determinato dal fatto che,comunque,ci dividevano i quasi sei anni che lei aveva più di me.
Per lei deve essere stata una liberazione sposarsi a 24 anni e lasciare definitivamente quell'ambiente che non aveva mai smesso di farla soffrire.
I miei ricordi del contatto del mio corpo con quello di mia madre,si perdono nella nebbia della mia fanciullezza.
Non vi é un momento nei miei ricordi,in cui non sia presente mia madre.
Il suo profumo,il calore del suo corpo,la sua pelle liscia,i suoi morbidi capelli neri ed i suoi occhi,scuri come la notte,splendenti come diamanti,profondi come il mare e penetranti come lame acuminate.
I suoi seni morbidi,abbondanti ed accoglienti sempre pronti ad offrirsi a placare l'arsura delle mia labbra.
Questa é mia madre oggi e questo é il ricordo che ho di lei e del tempo immemorabile che ci lega nel quale mai,abbiamo perso il contatto.
Tutto é avvenuto con la naturalezza con la quale il fiume porta la sua acqua al mare.
Con la semplicità con la quale sbocciano i fiori.
Con la delicatezza di un battito d'ali,così,semplicemente ci siamo trovati abbracciati mentre i nostri corpi si compenetravano fondendosi per la prima volta e poi,per sempre.
Quando adagiandosi sul suo letto nuziale,tenendomi per mano ha allargato le cosce aprendo la porta del suo paradiso invitandomi a varcarne la soglia,tutto é avvenuto con la stessa naturale leggerezza che aveva accompagnato per tutta la vita le sue carezze,i suoi teneri baci materni ed il contatto del mio corpo coi suoi seni gonfi e generosi.
E quando ormai sedicenne,ha estratto le mammelle dal reggiseno che lo conteneva innaturalmente,offrendo i turgidi capezzoli alle mie labbra,lo ha fatto con la stessa naturalezza di quando mi allattava.
Forse,proprio allora é nato il nostro legame inestricabile come un nodo stretto.
Proprio allora,quando bambino,succhiandole il latte,dalla sua bocca uscivano gli stessi suoni di godimento di quando,ora,facciamo l'amore;
Una nenia....un sibilo lungo e tagliente che allarga le ferite della nostra oassione.
Naturalmente,col tempo e con la maturazione della mia sessualità,le nostre tecniche si sono affinate ma,i preliminari fatti di carezza,toccamenti,leccate in ogni reciproco lembo di pelle ogni anfratto del nostro corpo,sono gli stessi di sempre.
------------------------------------
"Porco....maiale....ho visto come chiavavi la mamma!
Ed io stupida...cretina...che ti ho desiderato per anni,senza mai osare e confessarti la mia passione per te e la voglia che avevo di farmi chiavare da te,di godere con te!
Sei un porco...maiale...sai perchè sono arrivata vergine a 24 anni al matrimonio?
Perchè speravo che tu ti accorgessi di me!
Avevo deciso che avrei donato a te la mia verginità ed ora scopro che da chissà quanto tempo ti chiavi la mamma!
Ma ora non hai più scampo!Ti voglion ora!Adesso e per sempre sarai il mio amante...il mio stallone!"
Mentre come invasata mia sorella mi insultava con oscenità di ogni tipo,mi ha strappato di dosso le coltri lasciandomi interdetto e nudo davanti ai suoi occhi spiritati.
"Ma guardalo....guardalo il signorino col cazzo ritto!
Cos'é stamattina la mamma prima di uscire non ti ha sbocchinato che hai il cazzo così duro?!
Ma non preoccuparti fratellino,oggi c'é tua sorella che si prenderà cura di te e ti svuoterà quei bei coglioni pieni!
Non abbiamo fretta...non é vero?
Abbiamo tutto il giorno prima che la mamma e quel cornuto di papà tornino a casa!"
Mentre come una macchinetta continuava a spararmi la sua raffica di parole,mia sorella si pogliava ed uno ad uno,si é tolta i pochi vestiti rimanendo completamente nuda davanti a me.
Era davvero bellissima.
Bellissima e sorprendente;mi aveva infatti colpito che sotto la minigonna e la camicetta non indossava alcun indumento intimo.
Era uscita di casa praticamente nuda!
Esibendo,restando in piedi accanto al letto davanti ai miei stupiti occhi,due tette superbe e sode sormontate da capezzoli sporgenti e gonfi come fragole ed un monte di venere coperto di lunghi peli ricci e scuri del tutto simili a quelli della mamma,ha così continuato:
"Lo vedi il signorino...é anche completamente glabro...cos'é ti depili?
Io ti ricordavo villoso e ricoperto di peli scuri!
Non sai quante volte,spiandoti in bagno e vedendoti così splendidamente virile,ti ho desiderato e immancabilmente,correvo nella mia camere a sditalinarmi.
Un giorno mi sono persino procurata una zucchina della misura del tuo cazzo e mi ci sono masturbata rischiando di sverginarmi da sola.
Per fortuna ho goduto prima che facessi in tempo ad infilarlo altrimenti ora,avresti anche quella colpa.
Ma dimmi....perchè ti depili...é forse la mamma che te lo chiede?"
Colto di sorpresa da quella inaspettata domanda,balbettando le ho risposto:
"In verità é la mamma che si occupa di radermi.
E' vero,é stata lei a chiedermi di rasarmi completamente perchè,dice,che con la pelle liscia,le ricordo di quando ero bambino."
"E quei capezzoli?
Come fai ad avere i capezzoli così sviluppati...non li ricordavo così grossi..sono quasi più grandi dei miei che pure ho allattato la mia bambina?!"
Le sue domande,sempre più intime ed impertinenti,mi inquietavano un pò comunque,con voce sempre più incerta,le rispondevo:
"Davvero i miei capezzoli sono così grossi?
Credo che dipenda dal fatto che sono anni che la mamma ci gioca strizzandoli,succhiandoli e mordicchiandoli.
Dice che le piace ricambiarmi il piacere che le davo quando mi allattava e che le dò ancora adesso quando facciamo l'amore.
Non avevo ancora finito la frase che già mia sorella si era inginocchiata accanto al letto e dopo avermi accarezzato il viso,il petto ed i testicoli,ha avvicinato le labbra al mio membro ed impugnandolo come uno scettro,ha cominciato a leccarmi partendo dai testicoli e risalendo con sapiente lentezza,verso la svettante,livida cappella.
Poi mi ha imboccato e,senza mai staccare le labbra dal pulsante membro,mi ha succhiato sino a farsi sborrare in bocca.
Io avevo gli occhi chiusi e mi beavo di quell'inatteso bocchino e lei,sempre stringendomi tra le labbra,ha ingoiato il mio sperma e prima di staccarsi,ha atteso che l'erezione rientrasse completamente.
Poi,con cura e dedizione,con la lingua mi ha ripulito completamente dalle residue gocce di sborra.
Continua
Mentre trattenendo a stenti i miei rantoli di piacere mi scioglievo nell'alveo dal quale ero stato partorito,mia madre mi serrava la schiena nella morsa delle sue gambe e mi tratteneva così dentro di lei sino a che non era sicura che ogni goccia del mio piacere non avesse riempito il suo insaziabile, accogliente nido.
Che io ricordi,non era mai successo che il piacere non ci cogliesse insieme.
Eppure,solo di rado dalle labbra di mia madre ho sentito sfuggire suoni o rumori di palese goduria.
All'esplodere del suo piacere,il suo cuore iniziava a pulsare come impazzito,e mentre dal profondo dell'ugola sortivano gemiti lunghi e taglienti come i sibili di una nenia antica,il suo corpo veniva avvolto da un'incontrollabile tremore che la scuotava nella carne mentre con le labbra tempestava di baci la mia bocca,il mio viso ed i miei capelli coinvolgendo anche il mio corpo nella sua tribale danza d'amore.
In quei momenti avevo davvero la sensazione carnale che i nostri corpi fossero fusi l'uno nell'altro e che, anche le nostre menti erano unite in un'unico immenso amplesso d'amore.
La mia mamma ha sempre avuto un'attenzione particolare per me.
Anche se sono arrivato alcuni anni dopo che aveva già avuto mia sorella,nei miei confronti ha sempre manifestato un particolare attaccamento e,credo, che mia sorella se ne sia resa conto sin da quando eravamo piccoli.
Non che nei suoi confronti manifestasse atteggiamenti parziali e ostili che,comunque,non erano nel suo carattere piuttosto dolce ed affettuoso.
Il fatto é che,nei miei confronti mostrava un'attenzione speciale.
Di questo,anch'io mi rendevo conto e per questo,cercavo di mostrarmi affettuoso e gentile con mia sorella anche se lei,pareva non accorgersi dei miei tentativi di restituirle l'affetto che la mamma,secondo lei,pareva concentrare solo nei miei confronti.
Credo che questo fosse determinato dal fatto che,comunque,ci dividevano i quasi sei anni che lei aveva più di me.
Per lei deve essere stata una liberazione sposarsi a 24 anni e lasciare definitivamente quell'ambiente che non aveva mai smesso di farla soffrire.
I miei ricordi del contatto del mio corpo con quello di mia madre,si perdono nella nebbia della mia fanciullezza.
Non vi é un momento nei miei ricordi,in cui non sia presente mia madre.
Il suo profumo,il calore del suo corpo,la sua pelle liscia,i suoi morbidi capelli neri ed i suoi occhi,scuri come la notte,splendenti come diamanti,profondi come il mare e penetranti come lame acuminate.
I suoi seni morbidi,abbondanti ed accoglienti sempre pronti ad offrirsi a placare l'arsura delle mia labbra.
Questa é mia madre oggi e questo é il ricordo che ho di lei e del tempo immemorabile che ci lega nel quale mai,abbiamo perso il contatto.
Tutto é avvenuto con la naturalezza con la quale il fiume porta la sua acqua al mare.
Con la semplicità con la quale sbocciano i fiori.
Con la delicatezza di un battito d'ali,così,semplicemente ci siamo trovati abbracciati mentre i nostri corpi si compenetravano fondendosi per la prima volta e poi,per sempre.
Quando adagiandosi sul suo letto nuziale,tenendomi per mano ha allargato le cosce aprendo la porta del suo paradiso invitandomi a varcarne la soglia,tutto é avvenuto con la stessa naturale leggerezza che aveva accompagnato per tutta la vita le sue carezze,i suoi teneri baci materni ed il contatto del mio corpo coi suoi seni gonfi e generosi.
E quando ormai sedicenne,ha estratto le mammelle dal reggiseno che lo conteneva innaturalmente,offrendo i turgidi capezzoli alle mie labbra,lo ha fatto con la stessa naturalezza di quando mi allattava.
Forse,proprio allora é nato il nostro legame inestricabile come un nodo stretto.
Proprio allora,quando bambino,succhiandole il latte,dalla sua bocca uscivano gli stessi suoni di godimento di quando,ora,facciamo l'amore;
Una nenia....un sibilo lungo e tagliente che allarga le ferite della nostra oassione.
Naturalmente,col tempo e con la maturazione della mia sessualità,le nostre tecniche si sono affinate ma,i preliminari fatti di carezza,toccamenti,leccate in ogni reciproco lembo di pelle ogni anfratto del nostro corpo,sono gli stessi di sempre.
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"Porco....maiale....ho visto come chiavavi la mamma!
Ed io stupida...cretina...che ti ho desiderato per anni,senza mai osare e confessarti la mia passione per te e la voglia che avevo di farmi chiavare da te,di godere con te!
Sei un porco...maiale...sai perchè sono arrivata vergine a 24 anni al matrimonio?
Perchè speravo che tu ti accorgessi di me!
Avevo deciso che avrei donato a te la mia verginità ed ora scopro che da chissà quanto tempo ti chiavi la mamma!
Ma ora non hai più scampo!Ti voglion ora!Adesso e per sempre sarai il mio amante...il mio stallone!"
Mentre come invasata mia sorella mi insultava con oscenità di ogni tipo,mi ha strappato di dosso le coltri lasciandomi interdetto e nudo davanti ai suoi occhi spiritati.
"Ma guardalo....guardalo il signorino col cazzo ritto!
Cos'é stamattina la mamma prima di uscire non ti ha sbocchinato che hai il cazzo così duro?!
Ma non preoccuparti fratellino,oggi c'é tua sorella che si prenderà cura di te e ti svuoterà quei bei coglioni pieni!
Non abbiamo fretta...non é vero?
Abbiamo tutto il giorno prima che la mamma e quel cornuto di papà tornino a casa!"
Mentre come una macchinetta continuava a spararmi la sua raffica di parole,mia sorella si pogliava ed uno ad uno,si é tolta i pochi vestiti rimanendo completamente nuda davanti a me.
Era davvero bellissima.
Bellissima e sorprendente;mi aveva infatti colpito che sotto la minigonna e la camicetta non indossava alcun indumento intimo.
Era uscita di casa praticamente nuda!
Esibendo,restando in piedi accanto al letto davanti ai miei stupiti occhi,due tette superbe e sode sormontate da capezzoli sporgenti e gonfi come fragole ed un monte di venere coperto di lunghi peli ricci e scuri del tutto simili a quelli della mamma,ha così continuato:
"Lo vedi il signorino...é anche completamente glabro...cos'é ti depili?
Io ti ricordavo villoso e ricoperto di peli scuri!
Non sai quante volte,spiandoti in bagno e vedendoti così splendidamente virile,ti ho desiderato e immancabilmente,correvo nella mia camere a sditalinarmi.
Un giorno mi sono persino procurata una zucchina della misura del tuo cazzo e mi ci sono masturbata rischiando di sverginarmi da sola.
Per fortuna ho goduto prima che facessi in tempo ad infilarlo altrimenti ora,avresti anche quella colpa.
Ma dimmi....perchè ti depili...é forse la mamma che te lo chiede?"
Colto di sorpresa da quella inaspettata domanda,balbettando le ho risposto:
"In verità é la mamma che si occupa di radermi.
E' vero,é stata lei a chiedermi di rasarmi completamente perchè,dice,che con la pelle liscia,le ricordo di quando ero bambino."
"E quei capezzoli?
Come fai ad avere i capezzoli così sviluppati...non li ricordavo così grossi..sono quasi più grandi dei miei che pure ho allattato la mia bambina?!"
Le sue domande,sempre più intime ed impertinenti,mi inquietavano un pò comunque,con voce sempre più incerta,le rispondevo:
"Davvero i miei capezzoli sono così grossi?
Credo che dipenda dal fatto che sono anni che la mamma ci gioca strizzandoli,succhiandoli e mordicchiandoli.
Dice che le piace ricambiarmi il piacere che le davo quando mi allattava e che le dò ancora adesso quando facciamo l'amore.
Non avevo ancora finito la frase che già mia sorella si era inginocchiata accanto al letto e dopo avermi accarezzato il viso,il petto ed i testicoli,ha avvicinato le labbra al mio membro ed impugnandolo come uno scettro,ha cominciato a leccarmi partendo dai testicoli e risalendo con sapiente lentezza,verso la svettante,livida cappella.
Poi mi ha imboccato e,senza mai staccare le labbra dal pulsante membro,mi ha succhiato sino a farsi sborrare in bocca.
Io avevo gli occhi chiusi e mi beavo di quell'inatteso bocchino e lei,sempre stringendomi tra le labbra,ha ingoiato il mio sperma e prima di staccarsi,ha atteso che l'erezione rientrasse completamente.
Poi,con cura e dedizione,con la lingua mi ha ripulito completamente dalle residue gocce di sborra.
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