Una Luuunga Estate 5° Giorno
di
Dumbo
genere
comici
Non ne posso più, è venerdì e mi restano solo 2 notti con le ragazze. Sono le 10.30 nonostante l’orario mi sono svegliato come sempre per primo, lui li dritto e dolorante che mi aspetta dalla sera prima, oggi no, oggi voglio provocare io, resto a letto ad aspettare le ragazze, mi calo i pantaloni per lasciarlo libero di rotolarsi nelle coperte, sperando che la prima a svegliarsi abbia voglia di giocare alla principessa sul pisello. 11.30 nessuna delle due vuole aprire gli occhi. Ore 12.30 mi sono rotto le palle e mi alzo, dovevo andare in bagno a fare il bisogno grande.
Esco dal bagno con l’intento di tornare a letto ma gli zombi si stavano alzando, mettendosi subito una maglietta per coprirsi il seno.
Niente da fare, ci fermiamo a prendere una piadina mentre andiamo in spiaggia, giornata afosa e calda i raggi del sole quando mi colpiscono la schiena rossa sembrano delle frustate. Oggi le ragazze mi spalmano la crema insieme, che bello quelle 4 manine che mi toccano dappertutto tranne dove vorrei io!
In spiaggia sta avvenendo una graduale metamorfosi, il mucchio di foglie di palma secche, accumulate in fondo alla passerella, si trasforma in un chioschetto che fa aperitivi 24 ore su 24. I professori in tautologia si salutano scambiandosi i rispettivi programmi per il weekend, poco alla volta arrivano gruppi di ragazzi, più giovani e anche più vecchi di noi, chi solo maschi, chi solo femmine ed alcuni misti. I discorsi in spiaggia sono cambiati, ora è educazione sessuale in ogni angolo della spiaggia, si parla solo di figa, tette, culi e cazzi. Sembra di stare in una zona di caccia, i maschi intenti a creare una tabella a punti con tutte le femmine della spiaggia, i criteri di valutazione sono: il volume dei seni, sederi più o meno sodi e grossi, il viso, la pelle e quanto sembrano porche a prima vista, anche le mie due ragazze sono su la loro lista 9 la mia ragazza e 9.5 la sorella. Le femmine cercano di capire quale sia il maschio migliore a cui concedersi o quanto devono essere ubriache per darla via, utilizzano fantomatici teoremi basati sulla proporzione del corpo per dedurre dimensioni degli attributi e prestazioni sessuali, infine c'è chi fissa semplicemente il pacco e il fisico. In lontananza un gruppetto di ragazze nerd, forse di gran lunga le mie preferite, ignorate completamente dai ragazzi quasi come se non esistessero, completamente ignari che da lì a qualche anno la ragazza nerd sarebbe diventata la moda del futuro.
Ecco il gallo di turno che va in tutti gli ombrelloni con sotto un po’ di figa, slippino nero aderente il suo pacco però e grosso come una delle mie palle, fisico asciutto fa vedere i suoi muscoli, si è sotto peso, si vedono gli addominali ma si possono benissimo contare anche le costole. Viene anche da noi, come quei fastidiosi e insistenti vu compra che devono venderti qualcosa a tutti i costi, si siede sul mio lettino, infondo ai miei piedi (se c’è qualche studiosa o raccoglie dati, porto il 46, 46 e mezzo e ho 23 cm di cazzo). Chiede alle ragazze se una delle due fosse libera ed entrambe, in sincrono, rispondono che stanno con me. Lui basito mi guarda e mi fa: complimenti te le sbatti tutte e due! Io gli faccio un cenno con la testa senza dargli troppa confidenza, sperando, riesca a capire che la sua presenza non è cosa gradita.
Fortunatamente se ne va, però noto che siamo diventati il suo argomento di punta per attaccare bottone con gli altri ombrelloni. Ehi vedete quel ragazzo con quelle due fighe, sono una coppia a tre, se le scopa tutte e due.
In un quarto d’ora eravamo su la bocca di tutta la spiaggia, sentivo gli occhi di tutti addosso, è una cosa che odio profondamente. Sono un tipo da profilo basso, io mi faccio i cazzi miei e non me ne frega niente degl’altri, certe ragazze poi ci fissavano in continuazione come se fossimo una sorta di telefilm romanzesco.
Bagno tutti e tre insieme, quando entriamo in acqua mezza spiaggia ci segue, forse credevano o speravano di vedere un threesome in mare davanti a tutti… ma magari!
Chiedo alle ragazze se vogliono qualcosa dal chioschetto lì vicino prima di tornare, ma hanno ancora mal di testa dalla sera prima.
Ovviamente serata di riposo, giro per mercatini e passeggiata di mezza notte lungo il mare, l’acqua è tiepida, in giro praticamente nessuno, saranno tutti a bere o a ballare, propongo alle ragazze un bagno, l’atmosfera è quasi romantica loro due che ridacchiano alle mie battute il calore delle onde che ci invita ad entrare in mare.
-Dai ragazze facciamo il bagno di mezza notte.
-Ma non abbiamo i costumi!
-Facciamo nudi e chi se ne frega, o al massimo in mutande non cambia tanto dai costumi che mettete di solito.
La sorella era già pronta per tuffarsi, poi la mia ragazza inizia a rompere.
E se ci rubano i vestiti?
E come ci asciughiamo?
E se arriva qualcuno?
Ma si può fare? Sicuro?
E se ci fanno una multa?
E se poi c’è aria e prendiamo freddo?
E poi ci rivestiamo bagnati?
E se stiamo male in acqua?
E .. va fanculo!
Continuo a camminare ma in realtà volevo lentamente affogare nel mare.
Rientriamo e tutti a letto.
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