Passioni di Mamma: Pit Stop
di
Susanna Mendez
genere
esibizionismo
L'esperienza vissuta con mio figlio e il suo amico cambiò inevitabilmente l'approccio alla mia sessualità, più correttamente direi che la più inconfessabilmente immorale tra le esperienze che si possa anche solo immaginare aveva portato a galla delle attitudini e fantasie già presenti in me (forse) ma che non avevo voluto nemmeno minimamente affrontare. Sono sposata da 25 anni con un uomo fantastico, che amo molto e non ho mai pensato di avere qualcun'altro accanto a me che non fosse lui; ci siamo conosciuti ai tempi dei miei tre anni di università, lui era già un rappresentante di dispostivi medico-sanitari e mi corteggio' con il tenace garbo che lo ha sempre contraddistinto: a quei tempi avevo dei ragazzi intorno con cui ho fatto le mie esperienze prima che, guidata dal mio istinto, mi facessi conquistare da lui, 7 anni più grande di me. La nostra vita sessuale non è mai stata travolgente, abbastanza normale per quantità ma senza particolari picchi di qualità e tantomeno propensa alla scoperta di nuovi confini: ho sempre pensato avesse un membro con grandi potenzialità ( giusta lunghezza, molto largo e con buona resistenza) solo in parte sfruttate a causa della sua naturale propensione alla diffidenza verso il rischio...nel corso degli anni sono riuscita ad inserire nuove cose al repertorio sennò piuttosto scarno come eiaculazione sul corpo e faccia e sesso anale ( che gradisce molto), anche se la cosa che in assoluto lo manda in estasi è la mia cavalcata completamente verticale con i miei piedi fermi a lato dei suoi fianchi, anche in versione fronte-retro...con non poca fatica sono anche riuscita a portarlo a fare sesso fuori dal lettone matrimoniale, soprattutto sul divano e più raramente sul tavolo. Durante il matrimonio ho avuto anche delle esperienze extra coniugali, solo due volte con coinvolgimento emotivo, le altre prettamente fisiche alcune delle quali molto intriganti che sono sempre riuscita comunque a gestire; non vado fiera di questo ma le ho sempre circoscritte a semplici avventure nemmeno minimamente minacciose per il mio matrimonio, forse per istinto di auto assoluzione. L' eredità che mi lasciò quella folle esperienza con i ragazzi fu la scoperta del piacere che posso trarre nell'esercitare una forma di controllo mentale verso uno o più uomini attraverso situazioni e atti che mi mettano in condizione di farmi percepire come usata se non abusata, degradata nella dignità e quasi disprezzata...questa nuova consapevolezza adesso volevo viverla, principalmente con mio marito (forse per il senso di colpa), cosa tutt'altro che semplice; in quei mesi pensai molto a come poterlo portare a vivere insieme a me qualche esperienza forte, ma non trovavo molti campi percorribili: non era nella sua indole usare un linguaggio scurrile durante i rapporti e neppure cose come spingermi la testa oppure " costringermi" fisicamente...abbandonai per il momento quindi quel tipo di situazioni concentrandomi piuttosto su qualcosa di maggiormente praticabile, forte della conoscenza che aveva di lui. In quel mese di gennaio affidandomi a qualche ricerca sul web mi imbatto su qualcosa di interessante, il car sex per guardoni...considerando la sua avversione anche da fidanzati per il sesso in macchina non avrei avuto nessuna possibilità di convincerlo a provare qualcosa del genere, quindi dovevo coglierlo di sorpresa, agire quando le sue naturali difese contro il rischio potevano essere vinte; l'occasione si presentò attraverso un invito a cena da parte di un suo ex collega con il quale era rimasto in buoni rapporti e residente nella città dove io avevo studiato e che entrambi conoscevamo molto bene: anche qui internet mi aiutò nella scoperta dei luoghi frequentati da coppie e singoli e feci in modo che la serata fosse organizzata in uno di quei giorni preferiti da coppie esibizioniste e guardoni. Mi preparai a puntino scegliendo una camicia bianca a collettoni debitamente sbottonata su una gonna nera non troppo corta, scarpa alta in simil velluto con slip e autoreggenti nere; prese la sua auto con un po' di disappunto ( guidando tutto il giorno preferiva uscissimo con la mia piccolina) e trascorremo una piacevole serata nella quale anche lui notò con un certo compiacimento come il suo amico apprezzasse molto la mia scollatura appena la moglie fosse assente o distratta...per il ritorno accettò di buon grado che fossi io a guidare e appena usciti dalla città individuai l'area di servizio che avevo scelto; non avevo molto tempo quindi iniziai ad accarezzargli il collo e dietro l'orecchio con le unghia lunghe (a cui era molto sensibile), lui mi lasciò fare immaginando probabilmente di fare l'amore appena rientrati a casa. Entrai nel parcheggio del distributore e lui sorpreso mi chiese il perché, io risposi semplicemente " voglio farlo ora" fermando l'auto in modo da avere una buona visuale...lui non era molto convinto ( cosa che avevo ampiamente previsto) quindi senza indugiare troppo infilai la mano nei suoi calzoni trovando subito quello che cercavo: iniziai a modellare il suo uccello facendogli prendere abbastanza velocemente la forma a me più gradita, lui ricambiò insinuando la sua sotto la gonna cercando la mia passerà che andò a sfregare con due dita dopo aver spostato lo slip...si fermò sorpreso alla vista di tre uomini in macchina fermi non lontani da noi, un'altra entrò nel parcheggio facendo il giro un paio di volte prima di andarsene; " ma che è sto traffico?" disse girandosi verso di me che risposi " saranno venuti a godersi lo spettacolo" provocando in lui un'espressione tanto sorpresa quanto incredula: non potevo e non volevo tornare indietro per cui prima che potesse dare cenni contrari sbottonai la camicia e con la mano sulla sua presi le sue dita dentro. Mi appoggiai sul sedile alzando la gonna, lui mi sditalinava mentre con il pollice premeva e sfregava il clitoride causandomi un'emorragia di umori che mi faceva ansimare con il suo pene in mano; con l'altra mano tirai fuori le sue dita per metterle in bocca e sentire il gusto della mia eccitazione... adesso era molto eccitato e abbassò del tutto sia il sedile fino a quasi stendersi sia i pantaloni tirando fuori il cazzo bramoso della mia bocca; prima di andare giù notai che una delle auto ferme era andata via e che una di quelle rimaste lampeggiava con gli abbaglianti verso di noi, cosa che mi fece ricordare il segnale d' invito per l'aspirante guardone: risposi abbagliando a mia volta e azionando la freccia sinistra per indicare il lato dove poteva avvicinarsi. Mio marito bisbigliò un " c'è troppo casino" che si perse nell'aria come il suo cazzo tra le mie labbra, lo pompavo mentre lui con la mano mi toccava le tette fino a quando mi fece cenno di volermi sopra...io cercando di prendere la posizione giusta vidi appena fuori la macchina molto vicino al finestrino dalla mia parte un tizio alto con cappellino in testa che si toccava in attesa del cenno di invito a partecipare ( abbassando il finestrino oppure aprendogli direttamente la portiera) o di segarsi guardandoci; allora istintivamente mi girai spalle al cruscotto, piedi ben piazzati a terra, riprendendo in mano il membro di mio marito e andando con il corpo sulla leva del cambio che mi infilo dentro...all'inizio ruvido e un po' freddo ne entrava la parte superiore che via via si andava a bagnare degli umori sempre più copiosi della mia fica aperta e fradicia, il consorte apprezzava al punto da segarsi da solo mentre ora potevo vedere più distintamente il guardone che mi dedica il suo cazzo. Con entrambe le mani libere potevo aumentare il movimento aiutandomi con le maniglie, arrivando a prendere tutto dentro il cambio con un ritmo che mi faceva godere e che mi portò ad un orgasmo intensissimo al quale mio marito replicò con la sua mano dandomi appena il tempo di riuscire a prendere la sborra in faccia tra i suoi gemiti: ci girammo entrambi verso il mio finestrino ma non trovammo il tizio che dopo essere venuto era risalito nella sua auto; io ancora più vogliosa vorrei montare sul palo di mio marito che però ha bisogno di più tempo per essere nuovamente agibile, dovendomi" accontentare "di una masturbazione delle sue mani che comunque mi fanno venire nuovamente...appena ricomposti notai sul suo volto una sorta di leggero sorriso appena accennato, forse avevo fatto centro.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Passione di Mamma 4, l' epilogoracconto sucessivo
Passione di Mamma: Caffè doppio
Commenti dei lettori al racconto erotico