Martina: vizio scoperto - 2

di
genere
tradimenti

Ero riuscita a far finta di nulla, io stesso mi meravigliai di come fui in grado di continuare quella serata senza destare alcun sospetto, in fondo non era la prima volta che tradivo il mio ragazzo ma mai avrei pensato di stargli vicino senza alcun problema quando fino a pochi istanti prima avevo succhiato il cazzo a un suo amico nel bagno della discoteca. Durante la serata ogni tanto ci scambiavamo qualche sguardo con Antonio, qualche sorrisetto, niente che destasse sospetti ma era chiaro come la cosa non fosse finita là e io già in quel momento bramavo di riavere il suo cazzo tra le mani... e dentro di me.
Nei giorni seguenti aspettai un suo messaggio, volevo che fosse lui a farsi vivo, un po' perchè non mi andava di essere io a fare la prima mossa ma soprattutto perchè essendo molte volte in compagnia di Carlo non volevo fare mosse avventate rischiando di farmi scoprire. Rimasi stupita tuttavia nell'osservare come dopo quella sera, a distanza di ormai una settimana, Antonio non si fosse ancora fatto vivo... perchè? Eppure era stato lui stesso a dire che avrebbe voluto di più... possibile ci avesse ripensato? La cosa mi stava disturbando parecchio, l'idea di non essere neanche degna di una scopata mi mandava fuori dai gangheri, non mi andava di fare la parte della sgualdrinella di turno su cui sborrare in bocca e poi tanti saluti. Passai quei giorni un po' nervosa, anche Carlo si era accorto del mio malumore ma chiaramente non poteva sospettare che cosa mi turbasse... e per fortuna aggiungerei... eppure sapevo che avrei comunque avuto modo di incontrarlo...

Era un lunedì sera quando ci trovammo tutti a casa della nostra amica Chiara per festeggiare il suo compleanno. Quella sera venni da sola, in quanto Carlo aveva un impegno improrogabile insieme ai suoi genitori, era la serata perfetta per provare a capire cosa passasse dalla testa di Antonio (presente anche lui). La serata andò avanti in modo piacevole, un po' di musica leggera in sottofondo, qualcosa da bere per tutti, si chiacchierava e si rideva... la classica festicciola in casa. Rimasi tutta la sera a osservare curiosa Antonio il quale non mi aveva dato tanto confidenza, non che mi aspettassi chissà cosa visto che ero pur sempre una ragazza fidanzata, ma il suo distaccamento era troppo forzato per non essere fatto apposta. Una donna lo nota subito se un uomo cerca di evitarla... e lui stava palesemente cercando di evitarmi, lo capivo da come faticava a reggere i miei sguardi. La cosa non mi fece affatto piacere, cercai di dissimulare il mio stato d'animo mostrandomi sorridente e disposta al dialogo con tutti, ma avrei tanto voluto prendere a schiaffi quello stronzo che dopo aver goduto della mia bocca quella sera adesso mi buttava come una scarpa vecchia. C'era solo un modo per vederci chiaro in tutto questo...
"Ehi Anto!"
Mi avvicinai ad Antonio mentre era intento a parlare con Laura, lui si girò verso di me con un sorriso strano, quasi imbarazzato.
"Ehi!"
"Senti ho bisogno di uno strappo a casa per il ritorno, non è che mi daresti un passaggio?"
Lo colsi un po' di sorpresa, non si aspettava questa richiesta... ovviamente aveva intuito tutto. La sua risposta non mi piacque per niente.
"Oh scusa Marti, è che sono venuto in moto e avevo già promesso un passaggio a Laura..."
Mi girai verso Laura e per un attimo avrei giurato di volerla prendere a schiaffi. Spero che non si sia accorta del mio sguardo fulmineo, d'altronde lei non poteva (e non doveva) sapere perché volevo quel passaggio...
"Ah capisco..." mi limitai a dire.
Antonio non sapeva come rispondere, era un po' imbarazzato, della sua aria sfrontata e irriverente non c'era traccia. Avrei voluto urlargli contro ma dovevo trattenermi, ma prima o poi gliela avrei fatta pagare a quello stronzo...
"Marti tranquilla! Te lo do io un passaggio!"
Mi girai, era Massimo a parlarmi. Massimo era uno degli amici più stretti di Carlo, era uno dei ragazzi più grandi del gruppo, già all'ultimo anno di università e stava iniziando a lavorare in studio con suo padre. Alto, robusto, non il classico belloccio alla Antonio ma aveva un bel viso. Fosse stato qualunque altro contesto lo avrei ringraziato con un sorriso raggiante, ma questa volta mi venne difficile...
"Ah Massi... si, ti ringrazio..." mi limitai a dire "molto gentile" aggiungendo un timido sorriso alla fine.

A fine serata io e Massi avevamo lasciato il palazzo, giungemmo nel marciapiede di sotto e vidi poco più avanti Laura che saliva in moto con Antonio. Avevo addosso un nervoso incredibile, iniziai a temere che forse Laura mi aveva preso alla lettera quando le dissi di fare più attenzione ad Antonio... no, non volevo pensarci... proprio adesso che interessava a me?
Salii in macchina un po' pensierosa, Massimo sembrava non rendersi conto di cosa mi passasse per la testa. Accese la macchina e partimmo.
"Allora? Che hai? Ti vedo un po' giù..." esordì Massimo dopo qualche minuto che eravamo per strada e nessuno aveva proferito parola.
"No è che sono un po' stanca... anzi scusami per il disturbo, sei stato molto gentile a darmi un passaggio..."
"Ma dai figurati!"
"Domani ho un sacco di roba da fare..."
"A chi lo dici..."
Rimanemmo in silenzio per un altro po'.
"Senti Marti... volevo chiederti una cosa..." esordì Massimo dopo un po'.
"Dimmi pure"
"Come va con Carlo?"
Era una domanda un po' strana, mi lasciò un po' sorpresa.
"Bene... perchè?"
"Sicura?"
"Si... non dovrebbe?"
"Non so ho avuto strane impressioni..."
Lì per lì mi impietrii... possibile che si fosse accorto di certe occhiate che lanciavo ad Antonio?
"Che impressioni?" chiesi, cercando di essere disinvolta.
"Non so... ti vedo un po' distaccata... un po' pensierosa..."
"Ma no Massi saranno appunto delle tue impressioni... va tutto bene tra me e Carlo"
Sorrisi, cercai di assumere un'espressione più rilassata possibile sperando che la discussione terminasse lì.
"E se ti dicessi che non ti credo?"
"E perchè non dovresti credermi?"
"Perchè forse so qualcosa che tu credi che io non sappia..."
Quell'ultima frase mi raggelò... cosa sapeva?
"Come scusa?" chiesi io.
"Forse io so qualcosa..."
"Ma di che stai parlando?" adesso stavo iniziando a infastidirmi.
"Andiamo Marti... lo sappiamo entrambi..."
"Che cosa!?!? Massi non mi fare arrabbiare!"
"Che cosa hai fatto l'altra sera..."
Sentivo lo stomaco pesante, possibile davvero che lui sapesse...?
"L'altra sera? Ma io... davvero... non so cosa di cosa..."
"Pensi che non sappia che cosa hai combinato con Antonio quella sera in discoteca?"
Cazzo, ma allora lo sapeva! Come!? Glielo aveva detto Antonio? Non poteva essere stato così stupido, Massi era uno degli amici più stretti di Carlo... eppure Carlo non sapeva nulla...
"Con Antonio?" cercai di giocarmela così, facendo finta di nulla.
"Si Marti... con Antonio..."
Girò per un'altra strada, casa mia era dalla parte opposta e non capivo dove stesse andando Massi.
"Massi... mi stai preoccupando... cosa stai insinuando? Che io abbia tradito Carlo con Antonio?"
"Si Marti, proprio così... e non lo sto insinuando, lo so perchè vi ho visti!"
La sensazione di prima divenne ancora brutale se possibile... mi aveva visto? E come? Lei non ricordava che qualcuno avesse visto...
"Guarda Massi io non so davvero cosa tu stia dicendo... cioè è follia quella che dici, è molto grave credimi..." cercai di farfugliare.
Entrò in un parcheggio, c'era qualche macchina parcheggiata ma non c'era anima viva in giro. Si fermò e spense l'auto, per poi girarsi verso di me.
"Massi perchè tutto questo..." dissi con tono quasi implorante. "Dai non puoi pensare davvero una cosa del genere... io a Carlo non lo farei mai..."
"Incredibile come riesci a mentire... non me lo sarei mai aspettato..."
"Massi io..."
"Ti ho visto Marti! Inutile che continui con questo teatrino! Eravate tu e lui, nel bagno delle ragazze! Eravate avvinghiati al muro e poi vi siete spostati al cesso! Basta prendermi per il culo!"
Aveva visto tutto allora...
"E poi che hai fatto? Eh? Ti sei fatta scopare? Mentre dall'altra parte stava il tuo ragazzo ignaro di tutto... il mio amico..."
Io stavo iniziando ad andare nel panico, avevo il respiro affannoso, non avrei mai pensato di ricevere una sorpresa del genere quella sera... quindi Massi sapeva... non potevo continuare a mentire...
"Massi... io... davvero non so cosa dire..."
"Che ti dispiace?"
"Io non volevo far niente di male... è solo che..."
"Cosa? Ti è salito l'ormone?"
"Non lo so... cioè io ero lì e lui... non so cosa mi sia preso..."
In realtà non era la prima volta che tradivo, ma non avrei mai pensato di farlo con un amico del mio ragazzo, per di più in una serata come quella. Ero stata davvero presa dalla voglia del momento...
"Sai che lui è un mio amico vero?"
"No Massi ti prego, ti prego ti scongiuro non dirgli nulla... se ancora non lo hai fatto ti prego non dirgli una parola! Non succederà mai più!"
Ero sincera, dopo queste rivelazioni non avevo alcuna intenzione di ricercare Antonio, volevo metterci una pietra sopra una volta per tutte.
"Ovviamente io sono andato a parlare con Antonio, gli ho detto di non fare altre cazzate o sarebbe scoppiato un grosso casino... e lui a quanto pare lo ha capito..."
"Cosa?"
Quindi era per questo che Antonio mi evitava... Massi gli aveva intimato di starmi alla larga.
"Tu non sei pentita proprio di un cazzo Marti, volevi fare la puttana anche stasera dato che sei volata da Anto per chiedergli un passaggio a casa..."
Non sapevo come rispondere a questo... ero quasi con le lacrime agli occhi...
"Massi ti prego, mettiamoci una pietra sopra... ti scongiuro non dire niente, chiudiamola qui..."
"Ora noi facciamo una cosa bella, senti a me..."
Si tolse la giacca e il maglione lasciandosi con le maniche corte, armeggiò con la cinta e si sbottonò i pantaloni... ma che stava facendo?
"Ci sto un attimo a volare da Carlo e a dirgli ogni cosa... quindi tu adesso farai quello che ti dico, e visto che volevi fare la puttana con Antonio... adesso la farai con me!"
Tirò fuori il cazzo che era già in tiro, io rimasi sconvolta.
"Ma sei impazzito!?" dissi scioccata.
"Ti sembro pazzo? Tesoro guarda che non è uno scherzo... su forza, vedi di fare la brava..."
Allungò la mano verso il mio volto cercando di tirarlo a sè ma io non volevo avvicinarmi, non avrei mai immaginato che Massi potesse fare una cosa del genere...
"Vieni qua!"
"Tu sei un pazzo Massi, come puoi chiedermi questo..."
"Qual è il problema? Che c'è non vuoi tradire il tuo ragazzo? Chissà quanti altri cazzi hai visto già... senti io non ti rovino se tu ora fai la brava, quindi vedi di darti da fare o ci sto un attimo a lasciarti qui e volare a casa di Carlo. Fai tu..."
La paura e l'angoscia di prima adesso lasciava spazio alla rabbia, quel bastardo mi aveva fregata... e io che pensavo che Massi fosse un ragazzo d'oro, invece era un porco schifoso che per di più non si faceva alcun problema a fare certe robe con la ragazza di un amico...
"Succhia questo cazzo forza..."
"Stronzo..." sibilai.
Lo presi in mano e iniziai a segarlo lentamente, poi mi curvai in avanti avvicinando la testa al suo cazzo e glielo presi in bocca.
"Mmmmm... bravissima..."
Iniziai a fare su e giù e sentivo che diventava sempre più duro nella mia bocca, non era grosso come quello di Antonio ma anche Massi era molto ben messo. Se non altro non aveva tutti i torti... avevo voglia quella sera, se non altro ora stavo rimediando...
"Più giù dai... prendilo tutto.... mmmmm si così..."
Cercai di inghiottirlo il più possibile, lui mi spingeva con la testa e io cercavo di trattenere i conati, a volte lo tirava fuori e me lo sbatteva più volte sulla guancia, mi stava trattando proprio come una puttana e questa cosa da un lato mi infastidiva ma sotto sotto mi eccitava...
"Lo sapevo che eri una gran pompinara... povero Carlo, che puttana la sua fidanzata..."
Iniziò a essere più duro, mi prese la testa e iniziò a scoparmi la bocca, io facevo fatica a resistere e cercavo di trattenere i conati. Finalmente mi tirò su la testa e io ripresi aria, avevo un po' di bava che colava dalle labbra...
"Guardati..." mi diceva tenendomi per i capelli e passandomi un dito sulle labbra, "forza vai di dietro!"
"Perchè?" provai a chiedere con un filo di voce.
"Vai dietro forza..."
Io andai verso i sedili posteriori, lui fece il giro largo uscendo dalla macchina e rientrò passando per lo sportello posteriore. Mi fece girare e mi diede una pacca sul culo, tirò via i miei pantaloni e mi scoprì le natiche... ora capivo...
"No aspetta fermo che vuoi fare!?" gli chiesi preoccupata.
"Zitta..." e mi diede un'altra pacca sul culo.
"No Massi aspetta per favore, meglio di no..."
"Silenzio..."
Mi scostò le mutandine, da un lato non volevo ma dall'altro mi resi conto che ero bagnata già da un po'...
"Lo sapevo... sei pure bagnata..."
Mi tenne ferma per i fianchi, mi tirò a sè e sentì il suo cazzo alle porte della mia fica...
"Bene..." disse, e mi penetrò.
Era molto più grosso di quello di Carlo, Massi iniziò subito a scoparmi con foga e ora sentivo che la situazione stava iniziando a piacermi. La troia che era in me stava uscendo di nuovo... ero in un parcheggio in piena notte a farmi sbattere come una puttana, da un altro degli amici del mio ragazzo... dopo il pompino ad Antonio adesso ero lì a farmi scopare da Massi, ed era bellissimo...
"mmmmm si che fica che hai..."
Aumentò il ritmo e continuò a scoparmi sempre più forte, adesso anche io non potevo più trattenere i gemiti... stavo godendo tantissimo...
"Oooooh... si dai continua..." dissi con un filo di voce.
"Ti piace eh?"
Mi diede delle sculacciate, e la mia eccitazione cresceva ancora di più mentre continuava a sbattermi senza sosta.
"Si mi piace.... non ti fermare..."
Si spinse con il corpo in avanti, mi fece sdraiare pancia in giù sui sedili posteriori e lo sentì con l'addome sopra la mia schiena, mi cinse il braccio attorno al collo e avvicinò la testa al mio orecchio... me lo mordicchiava, mentre mi sfondava con colpi forti e decisi... ero in estasi...
"Aaaah... aaaah...." stavo gemendo come una troia.
"Che fichetta stretta che hai... Carlo non te la sfonda a dovere... ci penso io adesso..."
"Ooooooh siii... ti prego vai... ooooh..."
Massi era davvero un toro, continuava a scoparmi con intensità e io ero ormai un lago la sotto... e chi l'avrebbe mai detto? L'avessi saputo prima...
Mi tirò su prendendomi per i capelli, mi fece inarcare la schiena e prese a sfondarmi velocemente e forte. Adesso ero proprio in estasi...
"Aaaaaaaah.... mmmmmmm mamma mia... ti prego Massi ti prego... aaaaahhhh..."
"Godi puttana... sei la mia troia..."
Mi insultava e mi sculacciava, io gemevo sempre più forte... ci fosse stato qualcuno là vicino avrebbe sicuramente sentito, ma non me ne importava nulla, ai colpi sempre più veloci e potenti di Massi ben presto seguì il mio orgasmo che gli inzuppò i sedili posteriori...
"E brava la mia troietta..." mi diceva mentre continuava a sfondarmi.
"Siiiiii..... ooooh siiiii..." farfugliavo io totalmente estasiata.
Sentì il suo cazzo che usciva dalla mia fica, mi strattonò tenendomi per i capelli e mi puntò la testa verso il suo cazzo. Glielo ripresi in bocca e lo succhiai con tutta l'ingordigia che avevo in corpo...
"Dai pompinara fammi godere... su così brava... mmmmmmm..."
Lo segavo mentre lo spompinavo, cercavo di ingoiarlo il più possibile mentre gli massaggiavo le palle... poi mi tirò per i capelli spingendomi la testa verso l'altro, di modo che potessi guardarlo negli occhi, io tenevo la bocca spalancata e la lingua di fuori mentre lui si segava davanti a me...
Venne con una serie di potenti fiotti di sperma che mi imbrattarono il viso e la lingua, aveva un sapore più acre rispetto alla sborra di Antonio ma presa dall'eccitazione ne fui ghiotta... ingoiai quella che avevo sulla lingua, ripulì il suo cazzo di ogni goccia...
"Brava... si prendi tutta la sborra, non lasciarne neanche una goccia..." con il cazzo raccoglieva i residui di sperma sul mio volto portandomeli alla bocca, io ingoiai tutto...
"Alla fine ho avuto una buona idea come vedi..."
Io abbozzai a un sorrisetto mentre continuavo a leccargli il cazzo...
"Il tuo segreto è al sicuro... ora ne abbiamo uno noi..." mi disse ridendo.
E che bel segreto, pensai, mentre continuavo a baciare e leccare quel cazzo che difficilmente avrei mollato in fretta...






scritto il
2022-03-20
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