Martina: sorprese inaspettate - 4

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tradimenti

Erano passate ormai un paio di settimane da quando avevo iniziato a vedermi con Massimo, ormai mi ero abituata all'idea di avere un amante fisso e devo dire che stavo trovando un equilibrio che non pensavo di reggere così bene, anche a livello mentale. Il senso di colpa delle primissime volte aveva lasciato spazio a un senso di appagamento che mi rendeva serena, stavo bene con Carlo e non avevo nulla da recriminargli ma d'altronde si sa, occhio che non vede cuore che non duole... se siamo felici tutti, è questo ciò che conta. Quel weekend i miei genitori decisero di partire per una piccola vacanza, andavano fuori città a trovare una coppia di loro amici e quindi a casa restammo solo io e la mia sorellina Noemi.

Noemi aveva compiuto da poco i 18 anni, mia sorella era un tipo molto particolare in quanto a differenza delle sue coetanee non era molto spigliata e socievole, era più un tipo riservato e molto timido in presenza delle persone, anche con me si apriva poco, confesso che neanche sapevo se fosse ancora vergine o se avesse avuto qualche esperienza con un ragazzo (ne dubitavo parecchio). Era una ragazza molto carina ma non si valorizzava granché, le piaceva portare dei vestiti spesso larghi e che valorizzavano poco le sue forme, aveva un viso grazioso ma vuoi per gli occhialoni che portava e per l'acconciatura trascurata non rendeva quanto in effetti poteva. Quel giorno eravamo uscite assieme per andare al centro commerciale, volevo dare un'occhiata per i negozi e chissà, magari convincerla a comprare qualcosina di più carino di ciò che generalmente indossava.
"Questi ti piacciono?" le dicevo mentre le mostravo un paio di jeans che secondo me avrebbero valorizzato molto le sue forme, aveva un bel culo anche se non lo dava a vedere.
"Molto belli! Soprattutto se lasciati lì appesi!" mi liquidò con sarcasmo.
"Giustamente preferisci i tendoni che ti metti addosso..." le dissi acida.
"Sono comodi, e poi a te che importa?" ribatté altrettanto acida.
"Niente lascia stare..."
Sbuffai e continuai a guardare in giro, dato che mia sorella era una testona incorreggibile quantomeno speravo di trovare qualcosa di carino per me. La vidi allontanarsi in un reparto di abbigliamento street e in piena linea con il suo stile, scossi il capo esasperata e stavolta decisi di ignorarla.
Mentre continuavo a dare un'occhiata ai vestiti in giro sentii improvvisamente una voce familiare che mi chiamava.
"Ehi Marti!"
Mi girai di scatto, era Antonio.
"Ciao Anto!" lo salutai con un gran sorriso. "Che fai qui?"
"Stavo dando un'occhiata, te pure vedo"
"Si stavo qui con mia sorella, un giretto a vedere quattro robe..." gli dissi, indicandole mia sorella che era poco distante a guardare altri vestiti.
"Ah capisco capisco... e quindi come va? Che si dice?" mi chiese Antonio.
"Bene dai, non c'è male! Sono un po' stressata con lo studio, ma quello è una costante lo sai ahaha"
Era passato ormai un bel po' di tempo da quell'episodio con Antonio, diciamo che la cosa l'avevo abbondantemente superata e me ne ero fatta una ragione... e poi devo dire che con Massi non avevo proprio di che lamentarmi, il pallino di Antonio mi era passato già da un po'...
"Guarda non dirlo a me che ultimamente non sto facendo proprio un cazzo ahaha"
"E come mai sei qui? Nel reparto donna per giunta..." gli domandai non nascondendo un po' di malizia.
"Stavo cercando qualcosa di carino in effetti... ma non è per me..."
"Ah davvero? E quindi? Chi è la fortunata?"
"Oh beh... non lo sai ma diciamo che sto mezzo uscendo... frequentando diciamo... con Lauretta"
Laura? Davvero? Ne rimasi molto stupita, non mi aveva detto niente finora. Quindi alla fine l'aveva presa in parola, aveva buttato lo sguardo su Antonio...
"Ma dai! Non lo sapevo! Ma aspetta aspetta... sono l'unica a non saperlo?"
"No no diciamo che ce la siam tenuta per noi, siamo usciti un po' assieme... ci stiam frequentando ma... insomma non ne abbiam parlato ancora con nessuno, infatti lo sto dicendo a te però mi raccomando, acqua in bocca..."
Era un po' imbarazzato per dal modo in cui parlava sembrava che stesse seriamente valutando una relazione con Laura, forse i due si piacevano davvero. Da un lato ero contenta, dall'altro però provavo un leggero fastidio... dopotutto io avevo quello sfizio da togliermi, e ora c'era Laura a goderselo come io non ero riuscito a farlo appieno... lo ammetto provavo un pelino di rabbia...
"Bene bene, sono contenta! Laura è una brava ragazza, trattala bene mi raccomando!" gli dissi sorridendo cercando di nascondere il mio fastidio.
"Si si è davvero una brava ragazza, vorrei trattarla bene..." mi rispose, con tono sincero.
Momento di silenzio, coglievo un leggero imbarazzo e sicuramente era riferito al ricordo di quel nostro episodio che sicuramente era riaffiorato sulla testa di entrambi.
"Ah e comunque..." disse Antonio, girandosi verso mia sorella controllando che fosse a debita distanza. "Per quella volta... scusami non ne abbiamo più parlato, però insomma ho preferito evitare altre situazioni... cioè capisci quella sera ero un po' su di giri..."
"Oh certo, certo! Tranquillo... si si hai fatto benissimo..." dissi subito io, ero fortemente imbarazzata.
"Non era il caso ecco... quindi magari mettiamoci definitivamente una pietra sopra, e poi visto anche che adesso... insomma Laura..."
Certo, sia mai che rischiassi di rovinargli la storia con Laura... ecco quest'ultima affermazione mi diede molto, molto fastidio...
"Oh no... assolutamente... non scherziamo" dissi subito io, "e poi insomma... figurati, puoi stare sereno... e poi anche io sono in una posizione un po' scomoda ecco ahaha"
Difficile nascondere l'imbarazzo palese da quell'ultima mia risata, chissà cosa aveva colto lui ma di sicuro le sue priorità erano ormai altre. Assurdo, mi sentivo come scaricata! O meglio, non c'era mai stato niente di concreto, e dopotutto a me non interessava altro che una scopata... però non so, quelle parole mi facevano andare di matto, avevano colpito il mio orgoglio...
"Si si beh certo... quindi bene, mi fa piacere sentire questo" disse lui con un sorriso. "Oh allora ci becchiamo prossimamente! Sai magari non ti nascondo che insomma... io e Laura potremmo presto dirlo anche agli altri... però mi raccomando, tienitelo per te per il momento..."
"Senz'altro!"
Mi salutò dandomi un bacio sulla guancia e si allontanò rivolgendomi un sorriso.
"Chi era?"
Mia sorella arrivò vicino a me mentre vedeva Antonio che si allontanava.
"Un mio amico" le rispose. "E tu che fai qua? Qua non c'è roba per te, è reparto femminile!" le dissi in maniera acida.
"Per te dovrebbero introdurre il reparto stronze!" ribatté ancora più acida.
"Invece di vestirti come un maschio potresti iniziare a fare la donna, dovresti anche accorgertene a una certa età!" le dissi arrabbiata.
"Si può sapere che te ne frega? Perchè non ti fai i fatti tuoi? Lo sapevo che oggi me ne dovevo restare a casa!"
Sbuffai, non avevo voglia di litigare con lei, per di più in quel momento che mi sentivo già molto nervosa. Mia sorella non sapeva di certo dei miei "vizietti" e dei miei recenti desideri, non doveva sapere nulla ovviamente e un po' mi sentivo in colpa nello scaricare i miei nervosismi su di lei.
"Basta non litighiamo..." la liquidai senza pensarci troppo.
Presi un paio di jeans e mi diressi alla cassa con lei alle calcagna, in quel momento sentì una vibrazione al cellulare, lo tirai fuori e lessi un messaggio di Massi "Vieni?".
Ovviamente ero sempre attenta a non far vedere messaggi compromettenti a nessuno, neanche a mia sorella. Mi rasserenai, dopo quell'incontro con Antonio avevo proprio voglia di sganciarmi e andare a divertirmi con Massimo, dovevo trovare una scusa però...
"Senti io comunque adesso vado, non torno a casa con te" dissi a mia sorella mentre consegnavo i jeans alla cassa. "Vado da Carlo"
"Ah mi dici di uscire assieme e poi te ne vai per i cazzi tuoi?" protestò lei.
"Non sei contenta? Hai appena detto che avresti preferito startene per i fatti tuoi!" le risposi adirata.
"Si si va bene fai quello che vuoi... non mi interessa..." sbuffò lei.
"Ecco! Così sei più contenta!" chiusi il discorso.
Uscimmo dal negozio e in quel momento sentivo di aver proprio bisogno di vedermi con Massi, ero nervosa e mi era salita una voglia incredibile...

Mi stavo dirigendo a casa di Massi, stavo fremendo, non vedevo l'ora di saltargli addosso. Ero in piedi sul tram e quando finalmente arrivai alla mia fermata sentivo le gambe che mi tremavano, scesi sul marciapiede e inizia a percorrere a passo svelto i pochi isolati che mi separavano dal mio amante. Fu in quel momento che sentii la vibrazione di un messaggio, era un messaggio di Massi:
"Scusa Marti, è successo un imprevisto, devo sbrigare una cosa con mio padre. Ti chiamo più tardi. Scusa"
Maledizione! Sbuffai, questa non ci voleva proprio! Ero quasi arrivata, stavo impazzendo dalla voglia e quello mi bidonava così all'ultimo! Non penso lo abbia fatto con cattiveria, magari aveva avuto un imprevisto per davvero, d'altronde tutte le altre volte non c'erano mai stati di questi inconvenienti. Ero furiosa... prima quell'incontro con Antonio e la notizia della sua relazione con Laura, i battibecchi con sua sorella, ora questo... che giornata di merda! Rassegnata, girai i tacchi e andai verso la fermata del tram che mi avrebbe riportato a casa...

Ci misi poco a tornare, non c'era tanta confusione per strada e non dovetti aspettare molto il tram alla fermata. Entrai a casa sbuffando e lasciai cadere la borsetta vicino alla porta, chissà se mia sorella fosse dentro o se magari fosse uscita a vedere qualche sua amica. Apparentemente non c'era anima viva, mi diressi verso la cucina e presi un po' d'acqua, solo allora mi resi conto di alcuni strani rumori...
Lì per lì mi preoccupai, aguzzai le orecchie e in effetti sentivo dei rumori strani, quasi dei lamenti... ma non mi sembrava si trattasse di Noemi. Andai nel corridoio e mi diressi vicino alle nostre camere, in effetti ora sentivo quei lamenti più distintamente, non era proprio Noemi e sembrava più la voce di un uomo... Ero un po' preoccupata. Arrivai vicino alla porta della camera di mia sorella, era socchiusa e in effetti i lamenti venivano da lì dentro, si trattava di un uomo non c'erano dubbi... erano dei lamenti misti a sospiri, mi erano familiari... possibile che...?
Sbirciai all'interno della stanza spingendo lievissimamente la porta senza farmi notare, quello che mi vidi mi lasciò senza parole.
Un uomo era nudo seduto sul letto, lo vedevo di spalle, in ginocchio davanti a lui c'era mia sorella che gli stava facendo un pompino. No... non ci potevo credere! Rimasi scioccata, mia sorella stava divorando quel cazzo come mai avrei potuto immaginare, sembrava che lo facesse da anni... che pompinara! Ma chi era quel ragazzo? Non me ne accorsi subito quando vidi la scena, ma ora che facevo più attenzione... lì ebbi un tuffo al cuore... era Carlo!
Non so come riuscii a trattenermi, lo shock forse era talmente potente che più che farmi esplodere mi lasciò paralizzata e in silenzio, in quel momento a casa mia, nella stanza di mia sorella, c'era Carlo che si faceva succhiare il cazzo da Noemi! Che stronzo... anzi, che stronzi tutti e due... non ci potevo credere... Carlo e la mia sorellina...
E come lo succhiava la puttana! Era una piccola troietta come mai avrei immaginato, lo segava mentre faceva su e giù fino in profondità e sembrava che avesse già una gran confidenza con quel cazzo, lo guardava negli occhi e gli sorrideva quando gli dava dei colpetti con la lingua sulla cappella...
"Lo succhio meglio di mia sorella?" gli diceva prima di rimetterselo tutto in bocca... che puttana...
"Mmmmmm... decisamente..." rispondeva Carlo.
Pure!
Carlo si mise in piedi mettendo le mani attorno ai capelli di Noemi e iniziò a scoparle la bocca mentre lei affondava le sue unghia nel culo di lui.
"Siiii... mamma mia come ti piace il cazzo..."
Sentivo i gemiti di mia sorella mentre aveva la bocca piena del cazzo del mio fidanzato. Lui lo tirò fuori e glielo sbatté ripetutamente sulla lingua, Noemi sembrava fuori di sè e se lo rimise tutto in bocca provando ad arrivare fino in profondità... fino alle palle...
"Oooooooh... si tutto in fondo..." gemeva Carlo.
Mia sorella mantenne la posizione il più a lungo possibile, cazzo forse che era anche più brava di me a fare i pompini!
Si staccò e tirò un grosso sospiro, si mise in piedi continuando a segare il cazzo e baciò appassionatamente in bocca il mio ragazzo.
"Ci sono io per te..." gli diceva.
"Si... alla faccia di quella puttana di Martina..."
Ma perchè mi diceva queste cose?? Io ero senza parole, quindi il mio ragazzo mi tradiva! Perchè?
"Non ci pensare... lei prende altri cazzi, e tu ti prendi me... è giusto no?" le diceva lei mentre continuava a baciarlo e a segarlo.
Allora sapevano! Ma come?
"Se le piace farsi sfondare la fica da altri, allora io mi divertirò a sfondare quella della sorellina..."
La spinse al muro, mia sorella lo guardava con sguardo famelico...
"Che aspetti allora... sfondamela..."
Mia sorella era molto esile, Carlo la spinse al muro e se la mise in braccio tirandosele su le gambe, puntò il cazzo verso la sua fica e iniziò a penetrarla. Potevo scorgere l'espressione di mia sorella di totale goduria mentre sentiva il cazzo che la penetrava, Carlo stava sfogando tutta la sua voglia e la sua frustrazione nei miei confronti scopandola con forza, vista la facilità con cui entrava in quella fica era chiaro che mia sorella si fosse già fatta sfondare più volte... chissà se dal solo Carlo o anche da altri...
"Oooooh siiii... dai aprimi tutta, che bello..." gemeva mia sorella mentre lo abbracciava e lo baciava.
Carlo accelerò i colpi e la scopava sempre più selvaggiamente, mia sorella tratteneva le urla di goduria tenendo incollata la bocca a quella di Carlo. Maledetto stronzo... neanche me la ricordo l'ultima volta che mi aveva scopato in quel modo...
"Non eri così bagnata da quella volta del compleanno di Chiara... siiii... cazzo se ti sfondo..."
Il compleanno di Chiara! Ma allora quella sera... la prima volta che lo feci con Massi, lui già mi tradiva con la mia sorellina!
"Aaaaaah... aaaaaah.... più forte ti prego... aaaaaahhh!"
Carlo aumentava la forza dei colpi e vedevo le gambine di mia sorella che tremavano per l'orgasmo...
Carlo la fece mettere in piedi e la girò pancia a muro facendole sporgere il culo...
"Si dai Carlo... lo voglio..."
"Si piccola ora te le do..."
Puntò il cazzo verso il suo ano... non ci credo, le stava prendendo il culo!
"Ooooooh..." Carlo entrò in profondità nel suo culo, sembrava che non fosse la prima volta visto il modo in cui entrò facile facile...
Noemi assunse inizialmente un'espressione di dolore ma poi iniziò a godere sempre di più... che troia, non potevo crederci, io la reputavo una verginella e invece eccola lì a dare il culo come io mai avevo avuto il coraggio di fare...
"Mmmmmmmmm.... siiiii... aprimelo..."
"Ooooooh... quella troia di tua sorella non me lo da mai il culo..."
"Prenditi il mio, non pensare a lei..."
La scopava selvaggiamente e vedevo le smorfie di dolore ma anche di tremenda goduria di mia sorella, Carlo ogni tanto le dava qualche sculacciata e lei godeva ancora di più... la scopata si faceva sempre più selvaggia, Carlo le stava letteralmente sfondando il culo e mia sorella iniziava a gemere sempre più forte, lanciò un piccolo urlo e vidi lui che le mise prontamente una mano alla bocca per non farle fare troppo rumore... soffocava le sue urla mentre le pompava il culo con forza e dagli occhi sgranati di mia sorella vedevo che stava impazzendo...
"Oooooooh... siiii... che bel culetto... te lo rompo..."
I gemiti di Carlo si facevano sempre più frequenti e intensi, era lì per venire... d'un tratto interruppe e mise in ginocchio mia sorella che spalancò la bocca e si fiondò a succhiare il cazzo. I gemiti di Carlo adesso si facevano più forti, mia sorella rimase in attesa con la bocca aperta ed ecco che una serie di schizzi di sborra le inondarono il viso. Non avevo mai visto Carlo farne così tanta! Inzuppò la mia sorellina in tutto il viso, fino ai capelli, gli occhiali... e chiaramente le aveva inondato anche la bocca. Noemi era al settimo cielo, ingoiò la sborra che aveva in bocca e prese con le dita quella che aveva sul viso non lasciandosi scappare una goccia, si tolse persino gli occhiali sporchi e li leccò avidamente non distogliendo lo sguardo dal mio ragazzo... che puttana...
"Adoro la tua sborra Carlo..." le diceva lei mentre si rimetteva il cazzo in bocca.
"Questo weekend ti voglio scopare ancora, devo inventarmi qualcosa con Marti e mi sgancio, magari ci vediamo nel posto dell'altra volta..."
"Dove vuoi tu... basta che mi dai il tuo cazzo..." diceva mia sorella mentre continuava a leccare e a baciare l'asta e lo scroto.
"Piccola..." Carlo le prese teneramente il viso. "Sei un piccolo angelo... meno male che ci sei tu..."
Si chinò e le diede un bel bacio sulla bocca.
"E anche il mio bel diavoletto..." aggiunse sorridendo.
Basta non potevo guardare altro, mi allontanai cercando di non far rumore, ovviamente nessuno si era accorto di me e non volevo essere beccata in quel momento. A passo svelto andai verso la porta di casa, la aprii facendo meno rumore possibile e la richiusi alle mie spalle.

Non ci potevo credere, io mi ero sentita una troia in quel periodo e quasi quasi provavo pena per il mio ragazzo... e quello si sbatteva allegramente mia sorella! La mia sorellina tra l'altro, quella ragazzina che mi sembrava così timida e asociale che in realtà era una puttana colossale! Stava lì a succhiare quel cazzo come se fosse la cosa più naturale del mondo, e si faceva sfondare allegramente il culo come una troia navigata... ero scioccata, non ci potevo credere... un mix di sensazioni iniziarono a farsi largo in me... rabbia, shock... e ora? Cosa avrei dovuto fare? Lasciare Carlo? E da che pulpito potevo parlare io? D'altronde io lo tradivo da tempo, e nell'ultimo mese avevo preso i cazzi di ben due suoi amici... quindi lo sapeva? E come? Non sapevo proprio cosa pensare... e soprattutto non sapevo come agire di lì in avanti...
scritto il
2022-03-22
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