Martina: il vizio di tradire - 1
di
Divy
genere
tradimenti
Fin da piccola non ero mai stata tanto ferrata con i ragazzi, fino ai 16 anni ero ancora vergine e la mia prima relazione seria la ebbi a 18, con Carlo, il mio attuale fidanzato e con il quale ebbi la mia prima volta. Io e Carlo ci siamo conosciuti all'università, entrambi siamo studenti di giurisprudenza, adesso stiamo insieme da circa 3 anni. Tutto perfetto? Ma neanche per idea! Ho da poco compiuto i 21 anni, con Carlo le cose vanno benissimo e non potevo chiedere di meglio da un ragazzo: carino, responsabile, di famiglia agiata, abbiamo un giro di amici comune e come tutti i ragazzi della nostra età non ci facciamo mancare niente. Allora? Qual è il problema? Non ho mai avuto di che lamentarmi sulle prestazioni di Carlo a letto, ma era da un po' di tempo che iniziavo a provare degli stimoli strani, che all'inizio ritenevo preoccupanti... stavo scoprendo un lato di me molto trasgressivo, più il tempo passava e più l'idea di aver fatto sesso con un solo ragazzo iniziava a pesarmi, per di più parlando spesso con amiche che raccontavano delle loro esperienze con il tipo di turno. Strani desideri e voglie iniziarono a crescere sempre di più nell'ultimo anno di relazione, le avances non mi sono mai mancate e dopotutto posso dire senza modestia di essere una bella ragazza: media statura, mora, magra ma con le forme al posto giusto, tette piccole ma sode, culo sporgente di quelli che attirano molti ragazzi.
Ricordo ancora il mio primo tradimento, fu durante una vacanza in Grecia con la mia famiglia, lì sul posto incontrammo una vecchia amica di mia madre che era in viaggio con il marito e il figlio. Inutile dire che quell'incontro fu galeotto, feci amicizia con Matteo (20 anni), era davvero un bel ragazzo e cercai di resistere alla tentazione malgrado avessi passato gran parte della vacanza cercando di mantenere la calma e di pensare al mio ragazzo che mi aspettava in Italia. Resistetti il più possibile... lui era così carino e gentile, e poi era così bello... una sera ci separammo dalle famiglie, eravamo insieme sulla spiaggia, tutto sembrava apparecchiato perfettamente... e infatti alla fine cedetti. Ci baciammo... e poi andammo nella sua camera d'albergo. Per la prima volta andai a letto con un altro ragazzo tradendo di fatto il mio fidanzato, ma dopo il senso di colpa del primo momento iniziai a vedere la cosa in modo diverso, quasi come se mi fossi liberata da un peso, era stato bellissimo farlo con un altro ragazzo e sapevo in cuor mio che altre occasioni sarebbero potute ricapitare, e che molto probabilmente avrei tentennato di nuovo... e che sì, sicuramente, avrei ceduto di nuovo...
Dopo quell'esperienza ammetto di aver iniziato a guardarmi attorno, stavo bene con Carlo ma non volevo precludermi nulla, sono ancora giovane e se c'è la possibilità di andare a letto con altri bei ragazzi al diavolo, non me la lascio sfuggire! Andai a letto con altri due ragazzi dopo il fatto di quell'estate, e ormai potevo essere considerata una vera e propria "traditrice seriale". Senza rendermene conto però iniziai a spingermi sempre più oltre, fin quando le mie attenzioni non si spostarono addirittura all'interno del gruppo di amici che frequentavamo io e Carlo. Avevo fantasticato più volte su un nostro amico, Antonio, era un gran bel ragazzo di 1.80 m, bel fisico, aveva avuto una storia con la mia amica Claudia e più volte lei mi aveva parlato di quanto fosse bravo a letto. La mia curiosità divenne pian piano sempre più morbosa, lui era un tipo molto sfrontato e irriverente, gli piaceva stare al centro dell'attenzione e aveva quel modo di fare con le ragazze che mi eccitava ogni volta che lo vedevo. Non era molto amico con Carlo, usciva assieme a noi con il nostro gruppo e c'erano dei rapporti più che cordiali, ma non erano mai stati tanto legati. Non ci fu mai occasione di approfondire chissà cosa tra noi due... fino a ieri sera...
Eravamo un gran gruppo, quella sera decidemmo di andare in discoteca e avevamo prenotato un tavolo nella zona privé. Quella sera c'eravamo io, Carlo, una coppia di nostri amici Chiara e Francesco, Giuseppe, Laura, Miriam con il suo fidanzato Leonardo, Massimo... e poi lui, Antonio. Quella sera Antonio sembrava particolarmente carico, aveva voglia di far festa, e glielo si leggeva negli occhi che aveva voglia di rimorchiare... era la serata perfetta dopotutto, alcol e ragazze in quantità, tutti sapevamo che avrebbe rimorchiato sicuro quella sera, e sotto sotto desideravo di essere una delle fortunate... ma chiaramente quella sera non ero intenzionata a far nulla di che, dopotutto Carlo era lì con me.
Dopo qualche ora avevamo già vuotato un sacco di bottiglie, eravamo ubriachi fradici, Carlo stava ballando con i ragazzi e sembrava proprio fuori di testa, io ero seduta vicino al tavolino e stavo parlando con Laura, anche noi due eravamo completamente sbronze.
"...e pensa che quel mollusco dopo avermi lasciato a casa non mi ha neanche chiesto se poteva salire da me! Ma che uomini ci sono oggi!?" mi diceva Laura ridendo, raccontandomi di uno dei suoi ultimi (disastrosi) appuntamenti.
"Ahahahah..." ridevo io. "In effetti è assurdo, ormai dobbiamo fare tutto noi..."
I nostri sguardi si posarono su Antonio che era poco di fronte a noi, stava ballando da solo vicino a un gruppo di ragazze, chissà che preda stava puntando...
"Ecco i ragazzi dovrebbero essere più come Antonio!" mi diceva Laura.
"Beh lui non è tipo da farsi problemi..."
"No! Infatti! Ma ormai è difficile beccarne di così..."
"Beh ce l'hai qua, che aspetti!?" la provocai io ridendo.
"La mia amica Silvia ci è andata a letto... non hai idea..."
"Cosa!?" chiesi io sinceramente curiosa.
Laura mi fece un gesto allargando le braccia, si riferiva chiaramente al suo cazzo che doveva essere enorme. Scoppiammo entrambe a ridere, eppure io sotto sotto iniziavo ad essere sempre più curiosa di provarlo...
Un po' come se ci avesse letto nel pensiero, Antonio si staccò dalla massa e venne vicino a voi.
"E voi? Che fate? Venite a ballare su!" ci disse allegramente.
"Aspetta! Facci recuperare, siamo sbronze!" disse Laura.
"Ottimo per ballare!" disse Antonio.
Scoppiammo tutti e tre a ridere, Antonio si sedette con noi.
"Che dici Marti" disse rivolgendosi a me. "Dici che ce la faccio a rimorchiare quella?" e mi indicò una ragazza poco lontano che stava ballando con due sue amiche. Era carina, quanto avrei voluto essere al suo posto...
"Perchè no! Sembra carina..."
"Si carina è carina... ma allo stesso tempo vorrei sfogare il mio amichetto stasera, se capisci che intendo..."
Scoppiammo a ridere.
"Sei un maiale ahahha" disse ridendo Laura.
"Lo so tesoro" gli rispose Antonio facendole un occhiolino. Era chiaro come Antonio avesse una gran voglia di fare sesso quella sera, ci guardava in modo strano...
"Parli parli ma non ti vedo fare granché..." lo provocai io con un sorrisetto.
"Mi stai sfidando?" mi rispose Antonio.
"Forse..." risposi io stando al gioco.
"Alla fine vinco sempre io sappilo" mi rispose facendomi l'occhiolino.
Fu tutto in un attimo, due miei amici si avvicinarono a Laura per parlare con lei, c'era la musica e tanto rumore sottofondo, Antonio si avvicinò al mio orecchio e riuscì appena a udirle quelle parole...
"Ma potremmo anche vincere entrambi..."
Si alzò e se ne andò verso i ragazzi. Avevo udito benissimo, sapevo di non aver frainteso, aveva proprio detto quelle parole. Laura stava parlando con i due nostri amici, io ero rimasta per un attimo un po' imbambolata e mi sentivo andare a fuoco. Antonio mi aveva provocato... anzi, più che provocato... per di più proprio quella sera, io stavo la con Carlo e quello aveva la faccia tosta di fare il porco con me... più ci pensavo, e più mi eccitavo...
"Amore!"
Carlo venne verso di me, io ero talmente pensierosa che ne rimasi quasi sorpresa. Mi diede un bacio sulle labbra.
"Vieni con noi a ballare? Dai non star seduta tutta la notte!" mi incitò prendendomi per mano.
"Arrivo tra un po' amore... è che... devo andare al bagno..." farfugliai.
"Tutto bene?" mi chiese Carlo cogliendo qualcosa di strano.
"Si si! Tutto bene!" dissi io con tono più convincente. "Devo solo andare in bagno amore ahhaha"
Carlo mi diede un bacio e io mi allontanai. Avevo una leggera tremarella alle gambe, ero così eccitata... avevo bisogno di allontanarmi...
Mi feci largo tra la folla abbandonando la zona privè, sgomitai tra le persone per arrivare vicino ai bagni e una volta dentro finalmente potetti respirare un po'. Ero davanti allo specchio, il bagno era vuoto, ne approfittai per darmi una sistematina e nel mentre la mia mente continuava a riflettere su quelle parole di prima... ci aveva provato con me? Proprio qui davanti ai nostri amici? Forse avevo frainteso, ero troppo presa da chissà che pensieri... non poteva essere così pazzo...
"Ehi!"
Quasi urlai per lo spavento, mi girai e vidi proprio lui, Antonio davanti la porta del bagno. Ebbi come un tuffo al cuore, ma cercai di non darlo a vedere...
"E-Ehi! Ma sei scemo!? Mi hai fatto prendere un colpo!"
Lui si mise a ridere.
"Cosa fai qua? Questo è il bagno delle ragazze!"
"E io le ragazze cerco... dovrei andare in quello degli uomini!"
Entrò nel bagno. Io ero sempre più tesa...
"Eh ma qui non ce ne sono..." gli dissi io.
"Sicura?"
Mi girai verso di lui e non risposi subito. Lui si stava avvicinando sempre di più... aveva quella faccia da stronzo, quanto mi eccitava...
"Che vuoi dire?" chiesi io.
"Non mi sembra non ci siano ragazze qua dentro..." ribadì Antonio.
Si avvicinò e mi mise le mani sui fianchi, stavolta non potevo più far finta di fraintendere...
"Ma che fai..." dissi con un filo di voce.
"Ssssshh..." sibilò lui.
Era sempre più vicino, io ero immobile... si avvicinò al mio volto e mi baciò. Non era un bacio tenero, era un bacio con foga, io ero sbigottita e non ricambia inizialmente, sentivo che forzava le mie labbra con la lingua... io ero eccitatissima ma ero preoccupato da quella porta aperta, avevo il terrore che passasse qualcuno...
"Fermo!" dissi staccandomi. "Che fai... sei impazzito...!"
Lui provò ancora a baciarmi, io cercai di desistere e guardavo sempre verso la porta. Riuscì a baciarmi di nuovo e stavolta violò le mie labbra mettendomi la lingua in bocca... stavo iniziando a cedere, conoscevo quella sensazione... chiusi gli occhi e mi godetti quel bacio, iniziai a ricambiare mentre lui mi stringeva con una mano sul fianco e con l'altra mi teneva per la testa...
Cercai di riprendermi, mi staccai e provai a parlare...
"Fermo... fermo aspetta... se qualcuno ci vede..."
"Ah allora è questo il problema, se ci vede qualcuno..."
Mi aveva fregato lo stronzo, era palese che la mia preoccupazione fosse solo quella. Mi prese per mano e mi trascinò velocemente vicino a una delle porte dei bagni, mi spinse dentro senza troppi complimenti e chiuse la porta alle sue spalle, chiudendola a chiave.
"Va meglio ora?" mi chiese con un sorrisetto, si fiondò nuovamente su di me e stavolta io lo accolsi senza remora.
Iniziammo a baciarci in maniera selvaggia, sentivo la sua lingua che perlustrava la mia bocca e si intrecciava con la mia, ero sempre più eccitata... le sue mani iniziarono a spargersi per tutto il mio corpo, sui seni, sul culo... fino ad arrivare in mezzo alle gambe...
"Dio quanto sei bagnata..."
Aveva ragione... ero un lago... io non avevo la forza di rispondere.
Sentii che mi sbottonava i jeans, avrei dovuto fermarlo ma non avevo la forza di oppormi, insinuò la sua mano dentro i pantaloni e sotto le mutandine...
"Ooooh..." sibilai.
"Eh si... lo sapevo che non aspettavi altro..."
Inizio a giocare con la mia fica, io ero sempre più bagnata e stavo impazzendo, mi stava torturando e io avrei voluto urlare ma avevo paura di farmi sentire da qualcuno... non mi era mai successo di stare chiusa in un bagno con un uomo, per di più con il mio ragazzo dall'altra parte a ballare ignaro con i suoi amici... se possibile questo mi eccitava ancora di più...
"Era da un po' che volevo togliermi sto sfizio..." mi diceva. Mentre continuava a torturare la mia fica mi metteva il pollice in bocca... io ormai ero in trance, iniziai a leccarglielo e la porca che era in me stava iniziando a uscire...
"Pensi che mi accontenti di questo?" mi chiese lui con un sorrisetto. Mi mise la mano sulla testa, mi tirò giù con forza e io senza rendermene conto accompagnai il movimento mettendomi in ginocchio. Ero davanti alla sua patta, lo vidi armeggiare con i jeans e la cintura... io ero in trepidante attesa...
Tirò fuori il suo cazzo, era davvero grosso, ripensai a quello che mi aveva detto prima Laura. Lo presi in mano, iniziai a menarlo lentamente, era così duro... non riuscì ad attendere oltre, mi ci avventai famelica e lo misi tutto in bocca.
Iniziai a fargli un pompino come poche volte mi era capitato di fare, avevo una voglia incredibile e sentirlo gemere mi faceva eccitare sempre di più. Non riuscivo a prenderlo tutto, cercavo di assaporarlo il più possibile andando più in profondità che potevo, io stesso ero stupita da quanta fame di cazzo avessi in quel momento...
"Oh si che bocca..." gemeva lui. "E bravo Carlo... si gode una bocca fantastica..."
Sentire il nome di Carlo avrebbe dovuto farmi sentire in colpa in quel momento, ma ripensare a lui dall'altra parte ignaro di tutto mi eccitava da morire... succhiai avidamente come una forsennata, torturavo la sua cappella con la lingua mentre gli massaggiavo le palle...
"Si così succhialo... lo sapevo che eri una troia..."
Tirò fuori il cazzo dalla mia bocca e mi spinse la testa verso le palle, iniziai a leccarle e a succhiarle, lui continuava a godere e sentivo che faceva sbattere l'asta del cazzo sulla mia fronte mentre io mi dedicavo alla sua base con la mia lingua...
"Chissà se sei così troia anche col tuo ragazzo... secondo me no..."
Mi prese per i capelli e me lo rimise tutto in bocca, stavolta era lui a dettare il ritmo. Iniziò a scoparmi selvaggiamente la bocca, stavo impazzendo, quella situazione così degradante era allo stesso tempo così eccitante... cercavo di resistere ai conati, volevo essere davvero la troia che diceva...
"Siii... così... brava troia... tieni la bocca chiusa..."
Sentivo il cazzo irrigidirsi, stava per venire... io tenni quel cazzo ben stretto tra le mie fauci...
"Oooooh... siii..."
Iniziò ad assestare dei colpi più veloci, poi di bottò si fermò e sentì dei potenti fiotti invadermi la bocca. Quattro, cinque, sei... teneva il suo cazzo nella mia bocca, io mandavo tutto giù mentre alzavo lo sguardo per fissarlo negli occhi...
"Brava troietta..."
Finalmente liberò la mia bocca e potetti riprendere aria, stavo ansimando ma non ero ancora sazia, continuai a leccare e baciare quel cazzo che avevo davanti... raccogliendo qualche ultimo rivolo di sperma...
"Sei proprio una puttana..."
Prese il cazzo e mi diede due colpetti sulla guancia per poi riporlo tra i jeans, io rimasi ancora in ginocchio e lo vidi prendermi dolcemente per il mento e avvicinarsi a me.
"La prossima volta andremo anche oltre..."
Si ricompose e uscì dal bagno, lasciandomi sola.
Dopo qualche minuto ritornai al privé, non sapevo quanto tempo avessi perso, speravo di non aver destato sospetti. Mi ero data una sistemata e speravo che non si accorgesse di nulla, ritornata al tavolo vidi tutti che stavano ridendo e ballando, Antonio faceva finta di nulla e stava parlando con Francesco. Quando arrivai al tavolo Carlo si avvicinò a me e mi chiese.
"Tutto bene amore!?"
"Si amore... tutto bene"
Ricordo ancora il mio primo tradimento, fu durante una vacanza in Grecia con la mia famiglia, lì sul posto incontrammo una vecchia amica di mia madre che era in viaggio con il marito e il figlio. Inutile dire che quell'incontro fu galeotto, feci amicizia con Matteo (20 anni), era davvero un bel ragazzo e cercai di resistere alla tentazione malgrado avessi passato gran parte della vacanza cercando di mantenere la calma e di pensare al mio ragazzo che mi aspettava in Italia. Resistetti il più possibile... lui era così carino e gentile, e poi era così bello... una sera ci separammo dalle famiglie, eravamo insieme sulla spiaggia, tutto sembrava apparecchiato perfettamente... e infatti alla fine cedetti. Ci baciammo... e poi andammo nella sua camera d'albergo. Per la prima volta andai a letto con un altro ragazzo tradendo di fatto il mio fidanzato, ma dopo il senso di colpa del primo momento iniziai a vedere la cosa in modo diverso, quasi come se mi fossi liberata da un peso, era stato bellissimo farlo con un altro ragazzo e sapevo in cuor mio che altre occasioni sarebbero potute ricapitare, e che molto probabilmente avrei tentennato di nuovo... e che sì, sicuramente, avrei ceduto di nuovo...
Dopo quell'esperienza ammetto di aver iniziato a guardarmi attorno, stavo bene con Carlo ma non volevo precludermi nulla, sono ancora giovane e se c'è la possibilità di andare a letto con altri bei ragazzi al diavolo, non me la lascio sfuggire! Andai a letto con altri due ragazzi dopo il fatto di quell'estate, e ormai potevo essere considerata una vera e propria "traditrice seriale". Senza rendermene conto però iniziai a spingermi sempre più oltre, fin quando le mie attenzioni non si spostarono addirittura all'interno del gruppo di amici che frequentavamo io e Carlo. Avevo fantasticato più volte su un nostro amico, Antonio, era un gran bel ragazzo di 1.80 m, bel fisico, aveva avuto una storia con la mia amica Claudia e più volte lei mi aveva parlato di quanto fosse bravo a letto. La mia curiosità divenne pian piano sempre più morbosa, lui era un tipo molto sfrontato e irriverente, gli piaceva stare al centro dell'attenzione e aveva quel modo di fare con le ragazze che mi eccitava ogni volta che lo vedevo. Non era molto amico con Carlo, usciva assieme a noi con il nostro gruppo e c'erano dei rapporti più che cordiali, ma non erano mai stati tanto legati. Non ci fu mai occasione di approfondire chissà cosa tra noi due... fino a ieri sera...
Eravamo un gran gruppo, quella sera decidemmo di andare in discoteca e avevamo prenotato un tavolo nella zona privé. Quella sera c'eravamo io, Carlo, una coppia di nostri amici Chiara e Francesco, Giuseppe, Laura, Miriam con il suo fidanzato Leonardo, Massimo... e poi lui, Antonio. Quella sera Antonio sembrava particolarmente carico, aveva voglia di far festa, e glielo si leggeva negli occhi che aveva voglia di rimorchiare... era la serata perfetta dopotutto, alcol e ragazze in quantità, tutti sapevamo che avrebbe rimorchiato sicuro quella sera, e sotto sotto desideravo di essere una delle fortunate... ma chiaramente quella sera non ero intenzionata a far nulla di che, dopotutto Carlo era lì con me.
Dopo qualche ora avevamo già vuotato un sacco di bottiglie, eravamo ubriachi fradici, Carlo stava ballando con i ragazzi e sembrava proprio fuori di testa, io ero seduta vicino al tavolino e stavo parlando con Laura, anche noi due eravamo completamente sbronze.
"...e pensa che quel mollusco dopo avermi lasciato a casa non mi ha neanche chiesto se poteva salire da me! Ma che uomini ci sono oggi!?" mi diceva Laura ridendo, raccontandomi di uno dei suoi ultimi (disastrosi) appuntamenti.
"Ahahahah..." ridevo io. "In effetti è assurdo, ormai dobbiamo fare tutto noi..."
I nostri sguardi si posarono su Antonio che era poco di fronte a noi, stava ballando da solo vicino a un gruppo di ragazze, chissà che preda stava puntando...
"Ecco i ragazzi dovrebbero essere più come Antonio!" mi diceva Laura.
"Beh lui non è tipo da farsi problemi..."
"No! Infatti! Ma ormai è difficile beccarne di così..."
"Beh ce l'hai qua, che aspetti!?" la provocai io ridendo.
"La mia amica Silvia ci è andata a letto... non hai idea..."
"Cosa!?" chiesi io sinceramente curiosa.
Laura mi fece un gesto allargando le braccia, si riferiva chiaramente al suo cazzo che doveva essere enorme. Scoppiammo entrambe a ridere, eppure io sotto sotto iniziavo ad essere sempre più curiosa di provarlo...
Un po' come se ci avesse letto nel pensiero, Antonio si staccò dalla massa e venne vicino a voi.
"E voi? Che fate? Venite a ballare su!" ci disse allegramente.
"Aspetta! Facci recuperare, siamo sbronze!" disse Laura.
"Ottimo per ballare!" disse Antonio.
Scoppiammo tutti e tre a ridere, Antonio si sedette con noi.
"Che dici Marti" disse rivolgendosi a me. "Dici che ce la faccio a rimorchiare quella?" e mi indicò una ragazza poco lontano che stava ballando con due sue amiche. Era carina, quanto avrei voluto essere al suo posto...
"Perchè no! Sembra carina..."
"Si carina è carina... ma allo stesso tempo vorrei sfogare il mio amichetto stasera, se capisci che intendo..."
Scoppiammo a ridere.
"Sei un maiale ahahha" disse ridendo Laura.
"Lo so tesoro" gli rispose Antonio facendole un occhiolino. Era chiaro come Antonio avesse una gran voglia di fare sesso quella sera, ci guardava in modo strano...
"Parli parli ma non ti vedo fare granché..." lo provocai io con un sorrisetto.
"Mi stai sfidando?" mi rispose Antonio.
"Forse..." risposi io stando al gioco.
"Alla fine vinco sempre io sappilo" mi rispose facendomi l'occhiolino.
Fu tutto in un attimo, due miei amici si avvicinarono a Laura per parlare con lei, c'era la musica e tanto rumore sottofondo, Antonio si avvicinò al mio orecchio e riuscì appena a udirle quelle parole...
"Ma potremmo anche vincere entrambi..."
Si alzò e se ne andò verso i ragazzi. Avevo udito benissimo, sapevo di non aver frainteso, aveva proprio detto quelle parole. Laura stava parlando con i due nostri amici, io ero rimasta per un attimo un po' imbambolata e mi sentivo andare a fuoco. Antonio mi aveva provocato... anzi, più che provocato... per di più proprio quella sera, io stavo la con Carlo e quello aveva la faccia tosta di fare il porco con me... più ci pensavo, e più mi eccitavo...
"Amore!"
Carlo venne verso di me, io ero talmente pensierosa che ne rimasi quasi sorpresa. Mi diede un bacio sulle labbra.
"Vieni con noi a ballare? Dai non star seduta tutta la notte!" mi incitò prendendomi per mano.
"Arrivo tra un po' amore... è che... devo andare al bagno..." farfugliai.
"Tutto bene?" mi chiese Carlo cogliendo qualcosa di strano.
"Si si! Tutto bene!" dissi io con tono più convincente. "Devo solo andare in bagno amore ahhaha"
Carlo mi diede un bacio e io mi allontanai. Avevo una leggera tremarella alle gambe, ero così eccitata... avevo bisogno di allontanarmi...
Mi feci largo tra la folla abbandonando la zona privè, sgomitai tra le persone per arrivare vicino ai bagni e una volta dentro finalmente potetti respirare un po'. Ero davanti allo specchio, il bagno era vuoto, ne approfittai per darmi una sistematina e nel mentre la mia mente continuava a riflettere su quelle parole di prima... ci aveva provato con me? Proprio qui davanti ai nostri amici? Forse avevo frainteso, ero troppo presa da chissà che pensieri... non poteva essere così pazzo...
"Ehi!"
Quasi urlai per lo spavento, mi girai e vidi proprio lui, Antonio davanti la porta del bagno. Ebbi come un tuffo al cuore, ma cercai di non darlo a vedere...
"E-Ehi! Ma sei scemo!? Mi hai fatto prendere un colpo!"
Lui si mise a ridere.
"Cosa fai qua? Questo è il bagno delle ragazze!"
"E io le ragazze cerco... dovrei andare in quello degli uomini!"
Entrò nel bagno. Io ero sempre più tesa...
"Eh ma qui non ce ne sono..." gli dissi io.
"Sicura?"
Mi girai verso di lui e non risposi subito. Lui si stava avvicinando sempre di più... aveva quella faccia da stronzo, quanto mi eccitava...
"Che vuoi dire?" chiesi io.
"Non mi sembra non ci siano ragazze qua dentro..." ribadì Antonio.
Si avvicinò e mi mise le mani sui fianchi, stavolta non potevo più far finta di fraintendere...
"Ma che fai..." dissi con un filo di voce.
"Ssssshh..." sibilò lui.
Era sempre più vicino, io ero immobile... si avvicinò al mio volto e mi baciò. Non era un bacio tenero, era un bacio con foga, io ero sbigottita e non ricambia inizialmente, sentivo che forzava le mie labbra con la lingua... io ero eccitatissima ma ero preoccupato da quella porta aperta, avevo il terrore che passasse qualcuno...
"Fermo!" dissi staccandomi. "Che fai... sei impazzito...!"
Lui provò ancora a baciarmi, io cercai di desistere e guardavo sempre verso la porta. Riuscì a baciarmi di nuovo e stavolta violò le mie labbra mettendomi la lingua in bocca... stavo iniziando a cedere, conoscevo quella sensazione... chiusi gli occhi e mi godetti quel bacio, iniziai a ricambiare mentre lui mi stringeva con una mano sul fianco e con l'altra mi teneva per la testa...
Cercai di riprendermi, mi staccai e provai a parlare...
"Fermo... fermo aspetta... se qualcuno ci vede..."
"Ah allora è questo il problema, se ci vede qualcuno..."
Mi aveva fregato lo stronzo, era palese che la mia preoccupazione fosse solo quella. Mi prese per mano e mi trascinò velocemente vicino a una delle porte dei bagni, mi spinse dentro senza troppi complimenti e chiuse la porta alle sue spalle, chiudendola a chiave.
"Va meglio ora?" mi chiese con un sorrisetto, si fiondò nuovamente su di me e stavolta io lo accolsi senza remora.
Iniziammo a baciarci in maniera selvaggia, sentivo la sua lingua che perlustrava la mia bocca e si intrecciava con la mia, ero sempre più eccitata... le sue mani iniziarono a spargersi per tutto il mio corpo, sui seni, sul culo... fino ad arrivare in mezzo alle gambe...
"Dio quanto sei bagnata..."
Aveva ragione... ero un lago... io non avevo la forza di rispondere.
Sentii che mi sbottonava i jeans, avrei dovuto fermarlo ma non avevo la forza di oppormi, insinuò la sua mano dentro i pantaloni e sotto le mutandine...
"Ooooh..." sibilai.
"Eh si... lo sapevo che non aspettavi altro..."
Inizio a giocare con la mia fica, io ero sempre più bagnata e stavo impazzendo, mi stava torturando e io avrei voluto urlare ma avevo paura di farmi sentire da qualcuno... non mi era mai successo di stare chiusa in un bagno con un uomo, per di più con il mio ragazzo dall'altra parte a ballare ignaro con i suoi amici... se possibile questo mi eccitava ancora di più...
"Era da un po' che volevo togliermi sto sfizio..." mi diceva. Mentre continuava a torturare la mia fica mi metteva il pollice in bocca... io ormai ero in trance, iniziai a leccarglielo e la porca che era in me stava iniziando a uscire...
"Pensi che mi accontenti di questo?" mi chiese lui con un sorrisetto. Mi mise la mano sulla testa, mi tirò giù con forza e io senza rendermene conto accompagnai il movimento mettendomi in ginocchio. Ero davanti alla sua patta, lo vidi armeggiare con i jeans e la cintura... io ero in trepidante attesa...
Tirò fuori il suo cazzo, era davvero grosso, ripensai a quello che mi aveva detto prima Laura. Lo presi in mano, iniziai a menarlo lentamente, era così duro... non riuscì ad attendere oltre, mi ci avventai famelica e lo misi tutto in bocca.
Iniziai a fargli un pompino come poche volte mi era capitato di fare, avevo una voglia incredibile e sentirlo gemere mi faceva eccitare sempre di più. Non riuscivo a prenderlo tutto, cercavo di assaporarlo il più possibile andando più in profondità che potevo, io stesso ero stupita da quanta fame di cazzo avessi in quel momento...
"Oh si che bocca..." gemeva lui. "E bravo Carlo... si gode una bocca fantastica..."
Sentire il nome di Carlo avrebbe dovuto farmi sentire in colpa in quel momento, ma ripensare a lui dall'altra parte ignaro di tutto mi eccitava da morire... succhiai avidamente come una forsennata, torturavo la sua cappella con la lingua mentre gli massaggiavo le palle...
"Si così succhialo... lo sapevo che eri una troia..."
Tirò fuori il cazzo dalla mia bocca e mi spinse la testa verso le palle, iniziai a leccarle e a succhiarle, lui continuava a godere e sentivo che faceva sbattere l'asta del cazzo sulla mia fronte mentre io mi dedicavo alla sua base con la mia lingua...
"Chissà se sei così troia anche col tuo ragazzo... secondo me no..."
Mi prese per i capelli e me lo rimise tutto in bocca, stavolta era lui a dettare il ritmo. Iniziò a scoparmi selvaggiamente la bocca, stavo impazzendo, quella situazione così degradante era allo stesso tempo così eccitante... cercavo di resistere ai conati, volevo essere davvero la troia che diceva...
"Siii... così... brava troia... tieni la bocca chiusa..."
Sentivo il cazzo irrigidirsi, stava per venire... io tenni quel cazzo ben stretto tra le mie fauci...
"Oooooh... siii..."
Iniziò ad assestare dei colpi più veloci, poi di bottò si fermò e sentì dei potenti fiotti invadermi la bocca. Quattro, cinque, sei... teneva il suo cazzo nella mia bocca, io mandavo tutto giù mentre alzavo lo sguardo per fissarlo negli occhi...
"Brava troietta..."
Finalmente liberò la mia bocca e potetti riprendere aria, stavo ansimando ma non ero ancora sazia, continuai a leccare e baciare quel cazzo che avevo davanti... raccogliendo qualche ultimo rivolo di sperma...
"Sei proprio una puttana..."
Prese il cazzo e mi diede due colpetti sulla guancia per poi riporlo tra i jeans, io rimasi ancora in ginocchio e lo vidi prendermi dolcemente per il mento e avvicinarsi a me.
"La prossima volta andremo anche oltre..."
Si ricompose e uscì dal bagno, lasciandomi sola.
Dopo qualche minuto ritornai al privé, non sapevo quanto tempo avessi perso, speravo di non aver destato sospetti. Mi ero data una sistemata e speravo che non si accorgesse di nulla, ritornata al tavolo vidi tutti che stavano ridendo e ballando, Antonio faceva finta di nulla e stava parlando con Francesco. Quando arrivai al tavolo Carlo si avvicinò a me e mi chiese.
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