Una sorella sottomessa
di
nikmaster01
genere
incesti
Quello che sto per iniziare a scrivere per molti potrebbe non aver senso o sembrare frutto di una fantasia fervida. Vi lascio credere quello che preferite. Il tutto ha lo scopo di raccontare un rapporto molto particolare tra me e mia sorella. Spero che possiate vivere momenti eccitanti come sono i miei mentre sto scrivendo e ripenso a quanto successo. buona lettura e inviatemi i vostri pensieri e commenti.
Voglio descrivermi per prima cosa, sono il classico ragazzo con un carattere molto forte e deciso ma il fisico non ha la stessa prestanza, altezza sopra la media sono un 188 cm per 104kg capelli corvini portati rasati, barba incolta e pelo sul petto e dove deve crescere, muscoli presenti dove servono ma non scolpiti da fighetta palestrato. 19 cm di arnese tra le gambe con ottimo funzionamento. 38 anni sposato con una vita apparentemente normale, ma con il vizio di essere un Dominatore. un MASTER come si dice nell'ambiente bdsm. Pratico questa disciplina da pochi anni e non sono uno di quelli che si vantano di aver provato di tutto, la mia specialitò è la manipolazione corporea, non disdegno lo spanking, prediligo comunque l'aspetto sessuale delle sedute che faccio solo con donne consenzienti e più che maggiorenni, le ragazzine le lascio ad altri. Ho iniziato a praticare bdsm senza nemmeno saperlo, con mia sorella, Paola donna di 43 anni molto procace e avvenente, due tette della 5 misura, alta 177 cm culo alto e grosso ma sodo, due gambe lunghe e prive dei segni dell'età, capelli corvini e viso da troia di terz'ordine. Premetto che con lei da sempre c'e stato un coinvolgimento e un rapporto che andava oltre a quello tra fratello minore e sorella maggiore, essendo cresciuti in una famiglia disinibita e aperta, tra di noi non ci sono mai stati tabu sul corpo e vedere mia sorella nuda in giro per casa era la normalità, come era normale che in età adolescenziale le prime palpate di tette e di culo le ho fatte proprio a lei, che comunque ricambiava con giochi medico-paziente dove si andava a finire sempre per curare il mio cazzo. Entrambi single ma fidanzati abbiamo convissuto fino a quanto quattro anni fa non mi sono trasferito a casa mia sposandomi con Anna, una ragazza bellissima di qualche anno più giovane. Dopo il mio matrimonio il rapporto con mia sorella Paola è diventato sempre più stretto e particolare, qualcuno potrebbe dire morboso, io dico unico. Probabilmente spinta dalla gelosia o dalla mancanza di poter avere un uomo al suo fianco che la capisse oltre ogni misura, Paola si è fatta sempre più audace fino ad arrivare a provocarmi sessualmente, il tutto ovviamnente all'insaputa di ogni altra persona. Finchè un giorno di tre anni orsono mi chiama sul cellulare dicendomi di andare a casa che aveva bisogno di parlare con me, finito di lavorare mi sono accordato di passare per le 18. Entrato in casa mi sembrava tutto vuoto, i miei erano via, luci, tv e radio spente. Nella cucina su uno sgabello vedo Paola sorridente con in dosso un accappatoio, aperto sul davanti che lasciava vedere le sue tettone e la sua figa pelosa nera corvina. Come se niente fosse mi avvicino, prendo uno sgabello e mi siedo di fronte a lei, le chiedo cosa avesse in questi giorni, in quanto avevo notato un comportamento diverso dal solito. Senza troppi giri di parole mi disse: cosa ha in più di me la tua Anna? te lo da il Culo? con me potresti fare quello che vorrai. Potrei essere la tua schiava! Non vi nego che la cosa mi sbalordi moltissimo ma l'eccitazione unica che provai fu grossa tanto da farmi ingrossare il cazzo in modo spropositato. Mi fermai a riflettere e poco mi ci volle a tirare fuori il cazzo e dirle solo una frase: succhiamelo se sei cosi troia! scese dallo sgabello si inginocchiò davanti al mio arnese e lo prese in bocca fino a quanto poteva. iniziò a farmi un pompino lento e con la lingua che si muoveva sulla cappella e sull'asta come guidata dal piacere stesso. Rimasi cosi fino a quando non se lo tolse dalla bocca e mi chiese di scoparla. Mi sali una rabbia cosi forte per il fatto che avesse smesso di spompinarmi che la presi per i capelli e d'istinto gli misi in bocca il cazzo spingendola fino in fondo procurandole un conato di vomito. Non mollai la presa e lei ricominciò a succhiarmelo costretta dalla mia mano che spingeva la sua testa, aumentò il ritmo fino a quando non venni copiosamente in bocca, Lecca e butta giù tutto schifosa! furono le mie parole. Lei obbedi subito e finito di mandar giu la mia sborra si mise sempre in ginocchio davanti a me, aveva un sorriso compiaciuto da troia navigata. mi Guardò e dopo un breve silenzio mi chiese: ti è piaciuto mio maestro? sono stata brava o vuoi punirmi? io a quel punto di riflesso decisi di stare al gioco e le dissi che l'avrei puntia perchè non era stata abbastanza brava, anche se ricordo ancora oggi quel pompino come il più bello della mia vita, la presi per i capelli e la costrinsi ad alzarsi, lei si girò mostrandomi il culo, le ordinai di togliersi l'accapatoio e lei rimase nuda davanti a me. Non era come le altre volte, in questa la guardai con la libidine suprema e la voglia di scopare di un diciottenne alla sua prima chiavata. La Fissai e dal suo culo potevo vedere il buco e la sua passera nera, la voglia era quella di tuffarmi con la lingua, ma lasciai partire una sberla che si infranse sulle sue natiche lasciando il segno rosso delle cinque dita, lei urlò dal dolore e mi disse: "dammene un'altra me la merito!" le risposi di stare zitta, mi alzai dietro di lei con il cazzo ancora in tiro e mi appoggiai al suo culo, le presi le tette tra le mani e mentre le strizzavo arrivando ai suoi capezzoli gonfi di piacere le sussurrai nell'orecchio che l'avrei sfondata come un toro cavalca la sua vacca. Era quello che si aspettava, ma questo ve lo racconterò nel prossimo capitolo.
non dimenticate di lasciare commenti e spero vi possiate sognare quelle tette spettacolari di mia sorella.
Voglio descrivermi per prima cosa, sono il classico ragazzo con un carattere molto forte e deciso ma il fisico non ha la stessa prestanza, altezza sopra la media sono un 188 cm per 104kg capelli corvini portati rasati, barba incolta e pelo sul petto e dove deve crescere, muscoli presenti dove servono ma non scolpiti da fighetta palestrato. 19 cm di arnese tra le gambe con ottimo funzionamento. 38 anni sposato con una vita apparentemente normale, ma con il vizio di essere un Dominatore. un MASTER come si dice nell'ambiente bdsm. Pratico questa disciplina da pochi anni e non sono uno di quelli che si vantano di aver provato di tutto, la mia specialitò è la manipolazione corporea, non disdegno lo spanking, prediligo comunque l'aspetto sessuale delle sedute che faccio solo con donne consenzienti e più che maggiorenni, le ragazzine le lascio ad altri. Ho iniziato a praticare bdsm senza nemmeno saperlo, con mia sorella, Paola donna di 43 anni molto procace e avvenente, due tette della 5 misura, alta 177 cm culo alto e grosso ma sodo, due gambe lunghe e prive dei segni dell'età, capelli corvini e viso da troia di terz'ordine. Premetto che con lei da sempre c'e stato un coinvolgimento e un rapporto che andava oltre a quello tra fratello minore e sorella maggiore, essendo cresciuti in una famiglia disinibita e aperta, tra di noi non ci sono mai stati tabu sul corpo e vedere mia sorella nuda in giro per casa era la normalità, come era normale che in età adolescenziale le prime palpate di tette e di culo le ho fatte proprio a lei, che comunque ricambiava con giochi medico-paziente dove si andava a finire sempre per curare il mio cazzo. Entrambi single ma fidanzati abbiamo convissuto fino a quanto quattro anni fa non mi sono trasferito a casa mia sposandomi con Anna, una ragazza bellissima di qualche anno più giovane. Dopo il mio matrimonio il rapporto con mia sorella Paola è diventato sempre più stretto e particolare, qualcuno potrebbe dire morboso, io dico unico. Probabilmente spinta dalla gelosia o dalla mancanza di poter avere un uomo al suo fianco che la capisse oltre ogni misura, Paola si è fatta sempre più audace fino ad arrivare a provocarmi sessualmente, il tutto ovviamnente all'insaputa di ogni altra persona. Finchè un giorno di tre anni orsono mi chiama sul cellulare dicendomi di andare a casa che aveva bisogno di parlare con me, finito di lavorare mi sono accordato di passare per le 18. Entrato in casa mi sembrava tutto vuoto, i miei erano via, luci, tv e radio spente. Nella cucina su uno sgabello vedo Paola sorridente con in dosso un accappatoio, aperto sul davanti che lasciava vedere le sue tettone e la sua figa pelosa nera corvina. Come se niente fosse mi avvicino, prendo uno sgabello e mi siedo di fronte a lei, le chiedo cosa avesse in questi giorni, in quanto avevo notato un comportamento diverso dal solito. Senza troppi giri di parole mi disse: cosa ha in più di me la tua Anna? te lo da il Culo? con me potresti fare quello che vorrai. Potrei essere la tua schiava! Non vi nego che la cosa mi sbalordi moltissimo ma l'eccitazione unica che provai fu grossa tanto da farmi ingrossare il cazzo in modo spropositato. Mi fermai a riflettere e poco mi ci volle a tirare fuori il cazzo e dirle solo una frase: succhiamelo se sei cosi troia! scese dallo sgabello si inginocchiò davanti al mio arnese e lo prese in bocca fino a quanto poteva. iniziò a farmi un pompino lento e con la lingua che si muoveva sulla cappella e sull'asta come guidata dal piacere stesso. Rimasi cosi fino a quando non se lo tolse dalla bocca e mi chiese di scoparla. Mi sali una rabbia cosi forte per il fatto che avesse smesso di spompinarmi che la presi per i capelli e d'istinto gli misi in bocca il cazzo spingendola fino in fondo procurandole un conato di vomito. Non mollai la presa e lei ricominciò a succhiarmelo costretta dalla mia mano che spingeva la sua testa, aumentò il ritmo fino a quando non venni copiosamente in bocca, Lecca e butta giù tutto schifosa! furono le mie parole. Lei obbedi subito e finito di mandar giu la mia sborra si mise sempre in ginocchio davanti a me, aveva un sorriso compiaciuto da troia navigata. mi Guardò e dopo un breve silenzio mi chiese: ti è piaciuto mio maestro? sono stata brava o vuoi punirmi? io a quel punto di riflesso decisi di stare al gioco e le dissi che l'avrei puntia perchè non era stata abbastanza brava, anche se ricordo ancora oggi quel pompino come il più bello della mia vita, la presi per i capelli e la costrinsi ad alzarsi, lei si girò mostrandomi il culo, le ordinai di togliersi l'accapatoio e lei rimase nuda davanti a me. Non era come le altre volte, in questa la guardai con la libidine suprema e la voglia di scopare di un diciottenne alla sua prima chiavata. La Fissai e dal suo culo potevo vedere il buco e la sua passera nera, la voglia era quella di tuffarmi con la lingua, ma lasciai partire una sberla che si infranse sulle sue natiche lasciando il segno rosso delle cinque dita, lei urlò dal dolore e mi disse: "dammene un'altra me la merito!" le risposi di stare zitta, mi alzai dietro di lei con il cazzo ancora in tiro e mi appoggiai al suo culo, le presi le tette tra le mani e mentre le strizzavo arrivando ai suoi capezzoli gonfi di piacere le sussurrai nell'orecchio che l'avrei sfondata come un toro cavalca la sua vacca. Era quello che si aspettava, ma questo ve lo racconterò nel prossimo capitolo.
non dimenticate di lasciare commenti e spero vi possiate sognare quelle tette spettacolari di mia sorella.
2
voti
voti
valutazione
4
4
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto sucessivo
Una sorella sottomessa 3, la prima volta anale con lei.
Commenti dei lettori al racconto erotico