una sorella sottomessa 7 Claudia ci scopre a letto

di
genere
incesti

Ormai siamo al settimo capitolo della nostra storia, e sicuramente avrete capito di leggere quelli precedenti per poter meglio godere di ogni nostra scopata.
Paola me lo stava succhiando, lo sa che non so resistere ai suoi pompini, il fatto è che se lo mette in bocca fino alla gola, poi mi lecca le palle con la lingua e dosa bene la velocità ma soprattutto la forza nello stringere le labbra mente succhia. Tutto insieme fanno di lei una vera, grande, immensa Pompinara. Quando mi sono svegliato per bene, le ho preso la testa e l’ho accompagnata fino in fondo, ho goduto dei suoi colpi di lingua per un po' e poi l’ho fatta smettere. La mia testa e le mie idee erano già proiettate altrove. La troia ha provato a riportarmi da lei con le sue tettone, mettendomi in bocca quei due capezzoli così spettacolari, ma nulla da fare, io ero altrove. – Paola ora lasciami solo per un po', mettiti per terra e ti masturbi come una cagna, da sola; voglio vedere che ti infili il cazzo di gomma nel culo e con una mano ti masturbi la fichetta, con l’altra voglio che ti prendi a sberle le tette fino a quando non diventano rosse!- La mia schiavetta obbedì prontamente, ormai era diventata veramente succube e sottomessa, faceva ogni cosa che le dicevo e non avevo nemmeno la possibilità di punirla. Ogni tanto mi dovevo inventare qualche cosa per poterla punire e dimostrare la mia superiorità e comunque lei obbediva passivamente, ma sempre con quella luce negli occhi che va oltre l’eccitazione sessuale. -Brava la mia cagna schifosa, vai avanti così fino a quando non vieni un paio di volte, E non sognarti di smettere fino a quando te lo dico io. E continua con le tette! PIU FORTE CON GLI SCHIAFFI! - lei subito aumentò la forza lo si capiva dal rumore della mano sulle tette che schiaffeggiava quel ben di Dio si sentiva: sonoro e pieno. Mi stavo eccitando, vederla così sottomessa e pronta a tutto mi faceva drizzare il cazzo e pensare a cosa poterne fare. Mi misi sopra di lei, mi piegai e presi in mano i due capezzoli, erano già dritti e rossi dagli schiaffi, come li presi tra le mani sentii mia sorella che stava resistendo ad un vero dolore, mi eccitai molto e strinsi più forte. Incominciai a tirare verso l’alto per farla mettere seduta. Lei urlò: - Ahiiii basta, mi fai male! – era la prima volta che si ribellava anche solo verbalmente, la trattenni ancora per un paio di secondi e lasciai la mano destra solo per il tempo di mollarle un rovescio su quella tetta. – Zitta Puttana o ti prendo a sberle per tutta la notte! – lei sogghignando e con quella luce che brillava nei suoi occhi mi rispose: - Scusa padrone picchiami ancora me lo merito – L’ accontentai subito e furono tante le sberle miste alle strizzate di tette che la travolsero. Io ero eccitatissimo e di colpo misi il mio cazzo tra quelle tettone che erano calde per le sberle subite, presi la sua testa e la feci sputare sul mio cazzo e sulle sue tette, iniziai a scoparle le tette strizzandole contro il mio cazzo che era come in una morsa. Le sentivo pulsare tanto erano sensibili. Sentivo una nuova sensazione che si univa al morbido e al tenero della sua grande misura di tette. Proseguii a strizzare e a scoparla fino a quando non le venni tra le tette, la sborra era arrivata anche in faccia, tanto era l’eccitazione. – Leccala tutta adesso e puliscimi il cazzo con la lingua! - - Si amore mio subito!- e si mise a leccarla e ingoiarla come se fosse nettare. Dopo che mi pulì per bene il cazzo mi fermai e la lasciai li per terra. La testa mi ripiombò alla visione di Claudia e Paola che se la leccavano. Le dissi: - Senti brutta puttana, ora noi aspettiamo che arrivi Claudia e quando entra in casa ci deve trovare con il cazzo nel tuo culo e tu che urli di godimento estremo, Hai capito bene? – rimase in silenzio e in volto notai che il suo sorriso non era più quello di prima: - Sei uno stronzo, non ti basto io? Vuoi anche lei, vuoi fotterla come fotti me!- - No tu sarai sempre la mia prima e la regina delle schiave, voglio vedervi scopare e sentirvi godere come due lesbiche troie che siete! Voglio che tu goda mentre io te spingo nel culo e lei ti lecca la passera!- - Dimmi che sono e sarò sempre la migliore, dimmi che sono la tua preferita! – la guardai negli occhi, le presi la sua bocca tra la mano e la baciai come si bacia la persona che si ama! – Sarai la mia preferita per sempre, m a ti voglio vedere scopare con quella zoccola di Claudia e tu devi obbedire! – Lei si sciolse e mi abbracciò forte, teneramente, sentivo amore in quell’abbraccio che ricambiai con un altro bacio. Quel silenzio e quei gesti erano la conferma di come lei si fosse abbandonata a me in tutto. Io intanto vivevo quell’amore profondo che solo due fratelli si possono dare. Le ore passarono e la mattina arrivò velocissima, alle 08.30 sentimmo la chiave entrare nella toppa e lo sblocco dei fermi della porta blindata ci fecero subito sobbalzare. – Muoviti Paola girati che te lo metto in culo – ma la cosa non funzionò subito, il mio cazzo non diventò subito dritto e grosso, il pensiero di farmi trovare, la troppa velocità dell’accadere non mi diedero il tempo di farmelo drizzare. Allora mi venne in mente di prendere Paola e metterla fuori dal letto, in ginocchio: - Succhiamelo per bene stronza – Dopo un attimo la porta della camera si aprì e Claudia si trovò davanti Paola completamente nuda che me lo stava succhiando. Si fermò basita sulla porta a guardarci e dopo qualche secondo l’unica cosa che riuscì a proferire era: - Allora è vero che siete due amanti incestuosi! – Io la guardai negli occhi, ma erano le sue tette e i suoi capezzoli che segnavano la camicia di raso che mi attirarono, capii subito che si era eccitata nel vedere quella scena. – Ti dispiace di questa cosa? – risposi alla sua affermazione. -No anzi la cosa mi eccita se te la devo dire tutta! – questa frase mi spiazzò ma allo stesso tempo era la conferma di quello che volevo. Si stava aprendo tutta una nuova strada, una via ricca di emozionanti storie a tre e di scopate fino allo sfinimento, si apriva una nuova storia dove un'altra schiava si aggiungeva al mio seguito. Ero così eccitato all’idea che il mio cazzo si gonfiò come non mai e Paola dovette far fatica a tenerlo in bocca. Non riuscimmo a dirci nulla per altri interminabili secondi e poi fu Paola che sbrogliò la situazione mettendosi a ridere e le disse: - Claudia dovresti provare a succhiarlo è qualcosa di spettacolare, ma forse tu non sei abbastanza brava per lui! – Claudia si mise a ridere e punta sul vivo da quella frase si avvicinò si inginocchiò e si mise in bocca la cappella, poi iniziò a spompinarmi per bene, con un ritmo veloce e inesorabile. Io riuscii ad aprire la sua camicetta mettendo in mostra quelle due tette divine. Le presi tra le mani e mi lasciai andare a quel pompino selvaggio. La più grande scopata della mia vita ve la racconterò nel prossimo capitolo. Seguitemi e come sempre sono graditi i commenti. E se volete scrive in privato: nikmaster01@yandex.com.
scritto il
2022-04-15
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