Una sorella sottomessa 4 un'uscita con la sua amica Claudia

di
genere
incesti

per capire bene questa storia dovete leggere anche i capitoli precedenti: è una storia inventata? O una dannata realtà? Lascio a voi e alla vostra immaginazione. Io sto godendo ancora quando scrivo e ripenso.
Quando uscì da casa di Paola e dei miei genitori, trascorsi i 20 minuti di auto per arrivare a casa ero immerso nel pensiero di poterla rivedere e intanto le stavo gia mandando messaggi su whatsapp per sapere cosa stesse facendo o provando. Avevo avvisato Anna, mia moglie, che sarei rincasato tardi e che mi sarei fermato fuori a mangiare. Mi fermai in un parcheggio e provai a scrivere qualche messaggio contenente degli ordini ben precisi, volevo vedere se la troia avrebbe eseguito i miei comandi o se il gioco era finito...
- Brutta schifosa voglio una foto di te che ti metti due mollette sui capezzoli. - dopo poco arrivò la foto, allora continuai - Troia mandami un video dove ti infili nella figa una bottiglietta di plastica e ti masturbi strizzandoti forte le tette. - aspettai qualche minuto e il video si stava scaricando sul mio cellulare. Avevo capito che lei stava al gioco; incominciai a pensare a cosa farle fare per divertirci. Tornato a casa salutai la mogliettina, coccole di rito e lei si infilò nel lettone, io rimasi sul divano a scrivere alla mia puttana personale. il testo del messaggio era questo: " Cara la mia troia schifosa, ora voglio che tu legga bene ed esegua questa cosa: Domani andrai a lavorare senza reggiseno e senza mutande indossando una camicetta bianca e un paio di jeans, dovrai mandarmi un video dove ti masturbi in bagno e uno dove tirerai fuori le tette e ti pizzicherai i capezzoli davanti al tuo monitor. Nel tuo uffico. Mi infilai nel letto e fu la prima volta in tre anni che rifiutai le avances di mia moglie, mi inventai la scusa di una cistite e di un dolore al pene. Lei sembrò crederci e ci addormentammo con qualche bacio e carezza, nulla di più. L'indomani alle dieci mentre ero in ufficio mi arrivarono sul cellulare e si caricarono due video, quando li aprii non potei crederci, vidi quella troia di mia sorella in jeans e camicetta che si masturbava come una pazza in bagno e intanto sentivo la sua voce che godeva e diceva " ti piace mio maestro? sono stata brava? " il secondo video mostrava come si titillava i capezzoli e se li tirasse fuori dalla camicetta davanti al monitor, ovviamente non aveva intimo addosso. Nel vedere quei video e nel sentire la sua voce che si rimetteva a me, mi eccitai a tal punto che ero quasi tentato di segarmi nel bagno dell'ufficio, mi trattenni e rimasi eccitato. Gli risposi subito scivendole: - Troia schifosa adesso devo venire a sbattertelo in quella figa pelosa per punirti di quanto sei stata puttana! a mezzogiorno ci troviamo nel bar della piazza! - Mi scrisse che lei doveva uscire a pranzo con la sua amica Claudia, a me venne in mente che potevo far girare la cosa ancora a mio favore, risposi al messaggio: - Troia non me ne frega se c'è quella puttanella della tua amica che ti scopi! anzi meglio verrete li al bar e tu farari comunque tutto quello che ti dirò! - Attesa di pochi secondi e arrivò la risposta che mi eccitò ancor di più: - Si mio padrone, ci vediamo a mezzogiorno e mezzo - Nelle altre due ore che passarono prima dell'appuntamento pensai anche come poter coinvolgere la sua amichetta, Claudia era una bella donna sulla quarantina: ben tenuta e sempre messa da gara, belle tette, non grosse come quelle di Paola ma una terza abbondante, un bel culo e un viso con degli occhiali da segretaria puttanella che mi facevano sbarellare. Claudia era amica da sempre di mia sorella, da quando entrarono in quell'azienda poco più che ventenni neolaureate, e da allora erano veramente inseparabili, tutte e due eternamente fidanzate, tutte e due sempre insieme tanto che per anni ho pensato fossero lesbiche, anzi intimamente nutrivo quella speranza. Alle 12.40 arrivai al bar della piazza, salutai le due zoccole con dei baci sulle guance e quando ero vicino all'orecchio di Paola le dissi di tenere sempre d'occhio il suo cellulare. Paola aveva due bottoni della camicia non allacciati e le tette segnavano profondamente la camicia bianca, i suoi capezzoli si intravedevano di un colore scuro e quando mi misi seduto davanti a lei notai che sporgevano sotto la camicia come due chiodi. Claudia aveva sicuramente notato il rigonfiamento dei capezzoli che si accentuò al mio arrivo ma non disse e fece nulla, la squadrai da cima a fondo come per farle una radiografia, lei se ne accorse e mi disse: "Nik mi stai guardando come se fossi nuda!" la buttai sullo scherzo dicendole: " Claudia non farci caso... sei tu che oggi emani splendore più del solito e mi hai rapito lo sguardo." Scoppiò a ridere e la cosa continuò come se nulla fosse. Intanto ordinammo un panino e una Coca, presi il mio telefono e scrissi a mia sorella di alzarsi andare in bagno e tornare con una macchia di acqua sul capezzolo e sulla tetta destra, come se lavandosi si fosse bagnata. lei dopo aver letto eseguì e quando tornò disse: " Che stupida mentre mi sono lavata le mani mi sono bagnata la camicetta, è diventata tanto trasparente? " Prima che potessi dire qualcosa la sua amica Claudia le rispose: " Paola oggi non sembri nemmeno tu! non hai messo il reggiseno, ti si vede la tetta come se l'avessi fuori al vento! ma cosa fai sei in cerca di cazzi? " io aggiunsi che ultimamente stava attraversando la fase di troiaggine di tutte le quarantenni. Claudia rise e la cosa mi stuzzicò perchè non si era sentita offesa dalla mia provocazione, anzi sembrava essere tra il divertita e l'eccitato. Intanto il mio cazzo si era gonfiato sotto i pantaloni e si notava nonostante io facessi di tutto per nasconderlo. Arrivarono i panini e le coche e il ragazzo non riusciva a togliere gli occhi di dosso a mia sorella e alla sua tetta che praticamente era in piena vista. Quando il ragazzo se ne andò dissi: " Paola ma hai visto come ti guardava le tette? sei proprio zoccola e tu che le metti in mostra!" Claudia rimase stupita, e non proferì parole. Paola mi rispose:" si guarda sono proprio una scema dovresti darmi uno schiaffo per questo. " risposi: " tutto a suo tempo!" continuammo a mangiare e Claudia ci interruppe chiedendoci se tra di noi ci fosse qualcosa di strano, che da tanti anni ci conosceva e sapeva che non c'erano tabu sui corpi e sul nudo in famiglia, ma cosi come oggi non ci aveva mai visto. Le risposi che io e Paola da poco avevamo iniziato a frequentare una comunità di nudisti e che era molto bello, e che quindi girare in città normalmente ci andava un pò stretti. mi inventai questa balla per nascondere la mia erezione e per giustificare l'aspetto di Paola, che mi segui e mi resse il gioco. Claudia scoppiò a ridere e mi chiese: vuoi dire che tu non avresti nulla a farti vedere nudo da me? io risposi di si che se voleva potevamo andare in bagno e mi sarei spogliato. Ci credette e sempre ridendo disse ecco perchè Paola sei in giro come una zoccola. Altro messaggio a Paola dove le dissi di invitare insistentemente la sua amica a spogliarsi, e di farle vedere aprendo la camicia che non c'era nulla di male. Attesa di qualche secondo per non destare ulteriori sospetti e quando mia sorella lesse il messaggio, iniziò la provocazione con Claudia. " Scusa Claudia tu avresti problemi a venire con noi in un locale di nudisti? " continuò " guarda che non sai che cosa ti perdi, la libertà che si prova, poi vedrai che potrai vivere in un'altro modo, molto più bello." Claudia rise e disse: " si adesso mi tolgo le mutande e vado in giro per la piazza! Ma piantala! " Paola prese la palla al balzo e slacciandosi un bottone tirò fuori una tetta e le disse " beh che problema avresti, io nessuno!" Claudia rimase incredula e scoppiò nuovamente a ridere, " voi due non siete a posto! siete matti! " si alzò per coprire Paola mentre le diceva di rimettere la tetta nella camicia. poi disse è meglio che vada perchè oggi non so come va a finire. Alzandosi le dissi di lasciare che avrei pagato io e di scusare quella scema di mia sorella, ma ultimamente quella idea del naturismo la stava facendo sbroccare. Se ne andò e rimasi con mia sorella, le dissi" Brava la mia troietta, ora vieni con me in bagno che ti sbatto in bocca il cazzo e mi svuoto per ben benino! ". "Si mio padrone" la pronta risposta della cagnettina. Mentre eravamo in bagno e la spogliai completamente le dissi che lei doveva fare di tutto per farmi scopare la sua amica Claudia e che doveva provare a leccare la figa anche lei se non l'aveva già fatto! Paola mi disse che non aveva mai avuto rapporti lesbici, ma che se io volevo lei si sarebbe scopata una qualsisai puttana. Eccitatissimo presi il cazzo e lo misi in bocca a quella troia di mia sorella, a fatica presi tra le mani le sue tette e le strizzai, il suo morbido seno sotto le mie callose mani erano un afrodisiaco potente e dopo qualche pompata non ressi e venni in bocca alla troia. Paola ingoiò tutto, si alzò e mi chiese se era stata brava, le dissi: " Non abbastanza, vai giù e lecca il cazzo per bene, puliscimelo tutto. " la mia schiavetta ubbidì senza batter ciglio, e in premio ottenne un pizziccotto fortissimo sui suoi capezzoli, e la promessa che quella stessa sera l'avrei trafitta e scopata come nessuno le aveva mai fatto. Uscimmo dal bagno e ognuno si diresse al propio ufficio. nel pomeriggio immbastì una scusa con mia moglie per rimanere fuori e prenotai una camera in Motel dove portare mia sorella. organizzai la cosa e mandai un messaggio di ordine a mia sorella. " alle 18.30 passo a prenderti a casa, esci in gonna, T shirt giacca corta, tacco e no intimo. - continuai: - lavati bene passera e culo perchè ti devo sfondare.
Ma questa storia ve la racconto nel prossimo capitolo. Spero che vi siate divertiti e che le tette e la figa di Paola vi possa aver eccitato, e che il mio modo di fare abbia intrigato qualche donna... per commenti privati
nikmaster01@yandex.com
scritto il
2022-04-04
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