Gnam Gnam

di
genere
etero

I

Bella festa ieri sera. Così bella che non mi ricordo una ceppa di minchia di quello che è accaduto. Il mio vicino stava dando una festa, tutti studenti dell’ultimo anno. Io sono andato da lui con la chiara intenzione di protestare. Ma, poi.. mi apre la porta una biondina niente male, tutta sorrisi, con le tette rimbalzanti al vento “Ciao, io sono Marika. Entra” si fa da parte. Musica assordante. Si beve birra, si ascoltano Dishvalla, Ac/DC e Metallica.
Il padrone di casa è il classico belloccio biondo, con il ciuffo riportato alla Fred di Scooby Doo. Palestrato, indossa una canotta bianca troppo stretta su un petto ampio e muscoloso “Ciao vicino. Ti unisci alla festa?” guardo: età media tra i 18 e i 25 anni. Spero non ci siano minorenni lì in mezzo ma, di solito, gli studenti dell’ultimo dell’anno, sono abbastanza territoriali sulla cerchia di invitati. Io ne ho trentacinque, che ci farei lì “Perché no” al massimo posso passare per uno studente fuori corso

“Ehilà, ciao” è la biondina tettone di poco prima
“Ciao, Marika, giusto”
“Sì, e tu sei il vecchio vicino di casa”
Vecchio “Veramente ne ho trentacinque di anni”
“Sei vecchio”
“E tu quanti anni hai?”
“Diciotto appena compiuti” ride “Ti piacciono?” se le indica le fa rimbalzare
“Molto” arraffo una bottiglia di birra
“Sei mai stato con una della mia età?”
“Non ancora”
“Bene” fa la civettuola “Se vuoi farti un giro”
Idea allettante ma ora ho solo voglia di bere qualche birra e rincoglionirmi con un po’ di heavy metal.
A mezzanotte sono così stordito che mi viene l’abbiocco ma, invece di andare a casa, mi lascio cadere su una poltrona e… Saluto il padrone di casa, risaluto Marika, saluto e scambio due parole con un altro paio di tizi/tizie, poi… black out
Non ho più il fisico di una volta. Marika si è addormentata sulle mie gambe, abbracciata a me e dorme il sonno del giusto. La scosto quel tanto che mi basta ad alzarmi e cercare un bagno. Un tizio sballato mi saluta e, alla mia domanda, mi indica una porta in fondo a destra. Un classico.
Entro e mi becco il padrone di casa che si sta scopando una brunetta sopra la specchiera del bagno. Sì, sì, non fate caso a me.
Una bella pisciatina liberatoria e poi rientro. Dovrei uscire ma, invece, ritorno nel mio angolo e mi siedo ancora.
Marika non c’è ma torna poco dopo “Ciao” e si lascia cadere in ginocchio davanti a me con la faccia a pochi centimetri dalla patta dei miei pantaloni
Oh, beh.. Mi stringo nelle spalle e chiudo gli occhi..

Ni risveglio con una strana sensazione. Apro gli occhi, le luci filtrano dalle persiane socchiuse. Sento qualcosa di umido attorno al mio uccello ed esclamo “MA cazzo” pensando di essermela fatta addosso
Invece ti becco la testa bionda di Marika che si muove appena. E scopro che mi sta facendo un pompino “Ehilà” faccio
Lei alza appena lo sguardo e mi fissa sorridendo “Buongiorno” ride “Scusa ma, avevi l’uccello di fuori e..non ho potuto fare a meno di..”
“Ce lo avevo fuori?”
“Sì, non ti ricordi?”
“Mi ricordo di essere andato in bagno e di essermi addormentato quasi subito”
“Oh, si vede che qualcuno ha pensato ad un self service” ridacchia “Non ti spiace se..Se ne ho approfittato?”
“No.. No.. Però, che ne diresti se ci spostassimo in un luogo meno affollato e ci facciamo due chiacchiere?”
“Solo due chiacchiere?”
“Beh, me le devi concedere: hai succhiato il mio cazzo, un minimo di conoscenza possiamo farcele, o no?”
“E poi cosa vuoi fare?” mi guarda maliziosa
“Puoi continuare a fare quello che stavi facendo poco fa”
Lei ride tutta contenta “Gnam Gnam”
Diavolo, speriamo di non mettermi in qualche guaio…
di
scritto il
2022-05-07
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