Eva Gilda e Carlo

di
genere
dominazione

Giulia la moglie

Gilda e la figlia Eva erano atterrate dopo un viaggio stancante tre cambi d’aereo e non toccavano cibo da dalla sera prima avrebbero voluto mangiare qualcosa al bar dell’aeroporto ma appena scese dall’aereo erano state prelevate da due uomini che le avevano separate si erano salutate non sapevano quando si sarebbero riviste e in che condizione si sarebbero rivisti, Gilda era stata caricata su suv con aria condizionata e dopo un viaggio di circa 40 minuti si sono fermati a lato strada l’hanno fatta scendere e fatta spogliare completamente gli hanno tolto tutto tutta la sua roba e messe in una valigia gli dissero che avrebbe riavuto tutto al suo ritorno. la fecero salire sul retro di un camion coperto assieme a delle pecore e a 4 uomini il viaggio riprese dopo neanche un kilometro aveva già due cazzi in bocca e uno nel culo l’hanno violentata per ore anche perché il camion veniva usato dai lavoranti della zona come autobus e ogni 20 30 kilometri salirono e scendevano altri uomini e donne e tutti approfittavano di lei, gli uomini scopandola e inculandola anche con doppie penetrazioni e riempiendole figa culo e bocca di sborra e le donne facendosi leccare le fighe che puzzavano di piscio, tutti la usavano come cesso pisciandole in bocca o nel culo e nella figa, verso sera si fermarono in una radura e prepararono la cena un ragazzo che parlava un po di inglese le disse che se aveva fame le avrebbero dato da mangiare, Gilda era affamata non mangiava da un giorno e nello stomaco aveva solo piscio e sborra, ad una condizione doveva fare un pompino al caprone per farli divertire e comunque poteva rifiutarsi non avrebbe mangiato ma l’avrebbero legata ad un albero e presa a bastonate doveva scegliere, Gilda ormai presa dalla frenesia sessuale aveva goduto come una troia in calore da quando era salita sul camion andò a 4 zampe a mettersi sotto il caprone e comincio a segarlo subito il cazzo dell’animale fece capolino dalla guaina e lei come se fosse un cibo prelibato se lo infilò in bocca succhiandola avidamente non aveva un cattivo sapore ma l’odore era nauseante non ci volle molto prima che una quantità enorme di sperma gli riempissero la bocca la maggioranza finì nello stomaco ma tanta sulle mento e le tette tutti applaudirono si erano divertiti un mondo anche le donne una di loro alzo la gonna e le piscio in faccia, diedero da magiare pane secco qualche pezzo di formaggio una carota che un donna si era infilata in culo prima di metterla nella ciotola destinata a Gilda il tutto innaffiato da sborra e piscio fornito dagli spettatori un pappone disgustoso che Gilda mangio tutto senza discutere, ripartirono dopo cena forse per la stanchezza e per il fatto che non salirono altre persone passò la notte abbastanza tranquilla la incularono solo un paio di volte. era mattina Gilda venne svegliata da un calcio non ebbe nemmeno il tempo di rendersi conto cosa stava succedendo che venne scaraventata fuori dal camion cadde come un sacco sul duro terreno un uomo la prese per una caviglia la trascino via portandola sotto un albero, era arrivata alla fattoria la sua nuova casa, ad aspettarla due uomini vestiti in maniera elegante e una ragazza alta si e no un metro e mezzo un 40 50 kili di peso non di più un seno appena accennato i capezzoli trafitti a croce da due aghi per capezzolo indossava un asciugamano legato alla vita che forse una volta doveva essere bianco ora lasciamo perdere probabilmente lo usava per asciugarsi le mani la figa e il culo era d carnagione ambrata e non si depilava aveva peli sotto le ascelle all’asciugamano sulla pancia spuntava una folta foresta nera che arrivava oltre l’ombelico e puzzava come il caprone a cui aveva fatto il pompino le faceva paura ma non riusciva a toglierle gli occhi da dosso gli occhi neri della ragazza la facevano eccitare non capiva cosa stava succedendo era come sotto l’influsso di una strega, uno dei due uomini che parlava un po la sua lingua gli spiegò che lei era li per i piacere di tutti di uomini donne e animali che non aveva diritti e che l’avrebbero usata come cazzo piaceva a loro e che sarebbe stata gestita direttamente dalla proprietaria la signora Lara e indicò la ragazza e che lo doveva considerare un onore, era senza parole, Lara fece un cenno e i due uomini presero Gilda la misero in ginocchio davanti a Lara, gilda teneva la testa bassa, lara si sedette per terra davanti a lei prese un pezzo di pane dolce e morbido ne fece tanti pezzetti e uno alla volta lo metteva in bocca a Gilda era veramente buono ogni tanto infilava la un pezzo di pane sotto l’asciugamano lo passava sulla figa e lo dava da magiare a Gilda il sapore era di piscio ma era buono lo stesso l’ultimo pezzo lo infilo nella figa di Gilda che aveva aperto la bocca per mangiarselo ma fu Lara a mangiarlo lo gusto per bene facendo capire che le era piaciuto, si alzo tolse l’asciugamano Gilda si ritrovo la figa della ragazza davanti alla faccia era una foresta nera quasi non si vedeva Lara divaricò le labbra facendo comparire un fiore rosa che Gilda si mise a leccare senza nemmeno le venisse chiesto
non era così disgustosa di certo non se la lavava da tanto ma a Gilda piaceva l’avrebbe leccata per sempre, l’orgasmo di Lara la prese di sorpresa riempiendole la bocca di del suo miele tanto miele che non riuscì ad ingoiare tutto lo aveva sul mento sulle tette e un pò era caduto sul terreno con le dita lo raccolse tutto e se lo gusto quello sul terreno lo leccò ingoiandolo condito con la terra, Lara la guardava soddisfatta le avevo detto che era una troia ma non si aspettava che lo fosse così tanto avrebbe soddisfatto tutti alla fattoria e i film che ne sarebbero usciti le avrebbe fatto guadagnare tanti soldi. le misero un collare con un guinzaglio e Lara la porto a 4 zampe in un capanno li vicino in cui c’era un tavolo con due morse fatte di due tavole di legno con un buco su ogni tavola, Gilda venne fatta mettere in ginocchio e le tette infilate tra le tavole e strette sembravano due frittelle, Lara prese da un braciere li vicino un lungo spillone arroventato di mezzo centimetro di diametro e trapassò le tette di Gilda da parte a parte che visto la rapidità dell’azione non ebbe nemmeno il tempo di accorgersene e cercare di reagire il dolore fu così intenso che perse i sensi,
quando si risvegliò era su una brandina la testa appoggiata sulle gambe di Lara che la stava accarezzando il dolore alle tette era tanto abbasso lo sguardo aveva due anelli di 20 cm di diametro uno per tetta che le attraversavano c’era ancora odore di carne bruciata Lara le diede da mangiare imboccandola e le disse in un misto di inglese e spagnolo che doveva riposarsi e che nel pomeriggio avrebbe iniziato a lavorare, Gilda non capiva cosa avrebbe potuto fare era a pezzi aveva provato ad alzarsi ma senza risultato le gambe non la reggevano e ogni volata che provava a muoversi le tette le facevano così male da toglierle il respiro, nel pomeriggio Lara torno con due uomini la presero di peso e portata nella stanza accanto fatta sdraiare di schiena su una specie di carrello e li legata per bene le tette le erano state fasciate per non farle muovere per limitare il dolore le gambe fatte passare attraverso un buco nella parete di legno che dava all’esterno e legate in alto sulla parete all’esterno si ritrovava con il corpo meta nella stanza e dall’ombelico in pio alle sterno a gambe aperte a figa e culo a disposizione di tutti ne avessero avuto desiderio, non passò nemmeno un minuto che un cazzo le si infilò nella figa venendole dentro dopo pochi colpi fu un susseguirsi figa culo qualcuno le pisciava addosso qualcuno le pisciava nel culo o nella figa le prendevano a schiaffi la figa, non poteva vedere nessuno da un lato la spaventava dall’altro risvegliava in le e faceva crescere il suo la to da puttana e poi c’era Lara li vicino a lei che la accarezzava la baciava Gilda aveva un orgasmo dietro l’altro e nella sua mente una vocina gridava non fermatevi se devo morire lo voglio così, quando la tolsero aveva ancora sborra e piscio che le cadevano dal culo e dalla figa due donne la lavarono alla buona le diedero da mangiare e poi sorreggiendola la portarono da Lara passo la notte con lei che la scopò con le mani e un dildo mostruoso che le fece sanguinare i culo
dopo due settimane le tette erano quasi guarite non le facevano più male e si sentiva sexy con quei due grossi anelli obbediva Lara la sua padrona senza tentennamenti di alcun tipo aveva capito che non le volevano fare troppo del male e poi era un godimento unico la mattina era abbastanza tranquilla leccava le fighe delle donne al pomeriggio la mettevano alla parete e veniva scopata per bene la sera e la notte la dedicava alla sua padrona ormai anche lei aveva la figa pelosa e le piaceva non si lavava da due settimane puzzava di sudore e piscio sborra e merda ma non le importava

continua

per consigli suggerimenti ed altro don.jerez1963@gmail.com
scritto il
2022-05-11
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