Eva e Gilda punite in vacanza la punizione di Gilda

di
genere
dominazione

Eva era rannicchiata in un angolo della cella al buio e ogni minimo rumore la faceva sobbalzare le sembrava di venire toccata da qualcuno o qualcosa ma in quella cella c’era solo lei e la sua mente e quelle parole che le giravano nella mente “colpevole la punizione è la tortura”, si apri la porta era la poliziotta portava con se una ciotola con del cibo e una coperta, avvolse Eva nella coperta poi gli diede la ciotola con il cibo ma Eva non voleva saperne la poliziotta che in un inglese stentato disse di chiamarsi Anabel si mise ad imboccarla all’inizio Eva non voleva saperne Anabel non si diede per vinta e dopo tanti “plese” ed averne assaggiata un pò anche lei riuscì nell’intento e la fece mangiare era rimasta poi a farle un pò di compagnia tenendola abbracciata per poi andarsene prima di uscire le disse in un pessimo inglese “me torturing you tumorrow” ti torturero io domani, nel cibo c’erano delle erbe che fecero dormire Eva per tutta la notte ne avrebbe avuto bisogno. per Gilda le cose andarono un po’ diversamente le due poliziotte entrarono nella cella buttarono la coperta addosso a Gilda e le misero la ciotola del cibo in mano “eat” mangia lo sguardo delle due era cattivo e tenevano i manganelli in mano “eat” per la seconda volta non se lo fece ripetere mangio tutto rapidamente le due aguzzine non contente la fecero sdraiare per terra e mentre una le teneva aperta la bocca l’altra le pisciava in bocca dandosi poi il cambio poi soddisfatte se ne andarono e anche Gilda cadde in un sonno profondo.
al mattino furono entrambe svegliate da due donne anziane a testa che le lavarono e gli fecero indossare ad entrambe una tunica bianca, ne Gilda ne Eva opposero nessuna resistenza nemmeno quando furono accompagnate nel cortile del tempio per la punizione, le erbe nel cibo della sera precedente non avevano ancora perso la loro efficacia, ad attenderle una folla di circa 400 persone si può dire tutta la popolazione adulta della piccola cittadina al centro del cortile c’era una palco fatto di blocchi di granito a cui si accedeva con una serie di gradini sul palco due blocchi di granito alti un metro circa lunghi 2 e larghi uno su uno dei blocchi era stato montata una gogna in fondo al palco su una gradinata sedevano il gli anziani ad attendere Gilda e Eva c’erano 4 altre donne anziane e Anabel era lei che avrebbe somministrato la punizione Eva quando la vide rimase folgorata dalla bellezza della ragazza, in divisa non era così bella, nuda alta slanciata un corpo muscoloso ma proporzionato con due seni duri come la roccia una figa ricoperta da peli neri la sua pelle era color cioccolato al latte le aureole e i capezzoli di un nero corvino ornati da due anelli d’oro che li foravano indossava solo un paio scarponcini di pelle nera e in mano teneva una frusta lunga circa un metro e mezzo per Eva era una dea.
le donne furono fatte salire sul palco Eva fatta inginocchiare con il volto rivolto verso il basso le donne che l’avevano accompagnata le tenevano le mani sulle spalle per impedire che si muovesse, Gilda venne invece pressa tolta la tunica e messa nuda sul blocco di granito di schiena due donne le avevano appoggiato una per lato un ginocchio sulla spalla e con le nani le tenevano le braccia le altre due gli presero le gambe divaricandogliele al massimo e tirandole indietro in modo che la figa fosse in bella mostra, Anabel si mise fra le gambe di Gilda guardò gli anziani il capo fece un cenno con la testa di approvazione, partì la prima frustata violenta colpi Gilda sulla figa che urlo come non aveva mai urlato prima dopo 5 secondi il secondo colpo e a cadenza di 5 secondi tutti gli altri sino al decimo, Gilda urlava piangeva imprecava si dimenava ma le 4 donne che la tenevano erano forti molto forti e non facevano fatica a tenerla ferma, la figa di Gilda era devastata rigata dalla frusta piena di lividi, una frustata aveva lacerato le piccole labbra che sanguinavano, il clitoride non era messo bene nemmeno lui aveva ricevuto due colpi e sanguinava, Anabel aveva una mira infallibile, e mancavano ancora 10 colpi, quando vide Anabel posizionarsi si mise a pregarla urlava “no ti prego no no ……” inutile il primo colpo la zitti gli altri vennero dati alla stessa maniera e Gilda non faceva altro che urlare sempre più debolmente al nono colpo svenne il decimo le venne dato con una canna di bambù grossa quanto un dito in modo violento che devasto quello che era rimasto della sua figa che sanguinava vistosamente, ma la fece rinvenire, le donne che la tenevano ferma la lasciarono non sarebbe andata da nessuna parte non aveva più forze anche se la punizione era appena iniziata, una delle donne versò sulla figa un olio color porpora che smise di sanguinare ma bruciava poca importanza doveva soffrire, Anabel infilò il manico della frusta nella figa di Gilda poi disse alle donne di metterla alla gogna, la presero di peso la misero in ginocchio e poi piegata in avanti in modo che la testa e le mani andassero negli incavi dell’asse inferiore e poi chiuda con l’asse superiore e bloccato con un perno i capelli infilati in un buco dell’asse superiore e tirati al massimo in modo che la testa dritta quasi a 90 gradi con la schiena all’indietro in bocca le fu messo un anello in metallo per tenergliela aperta fissato con due aste alla gogna bocca aperta testa ferma le gambe le vennero divaricate e fissate con delle cinghie di cuoio a degli anelli del blocco di granito. le tette penzolavano Gilda aveva un seno prosperoso una 4° abbondante, come anche sua figlia Eva, le vennero legate strette molto strette con della fasce di cuoio bagnato sembravano due provole appese, il cuoio ha una caratteristica quando asciuga si restringe e le avrebbe strizzate ancora di più provocando dei dolori lancinanti, era pronta ora sarebbe stata messa a disposizione di tutti che avrebbe potuto farle ciò che volevano l’unico limite non potevano causare danni permanenti e ne tanto meno ucciderla le quattro donne avrebbero sorvegliato che nessuno superasse il limite gi spiriti non avrebbero gradito, il primo ad usufruirne fu l’anziano che la scopo in bocca con il suo cazzo, che anche se aveva superato di certo i 70 anni era ancora bello tosto, riempiendogli la bocca di sperma la donna che stava con lui, di sicuro la moglie si fece leccare la figa per poi pisciarli in testa obbediva ad ogni ordine che le veniva dato anche se parlavano un’altra lingua, dopo gli anziani fu il turno del popolo e a gruppi di 4-5 persone salivano sul palco e avevano una clessidra di tempo per godersi la donna (circa 10 minuti) era bella e bionda e tutti volevano godersela la gente era tanta e tutti sia uomini e donne volevano la loro parte e poi quello che non facevano ora potevano rimettersi in fila e rifarlo dopo circa tre ore era ridotta uno straccio le colava sborra e piscio da ogni buco il culo e la figa erano aperte da quanti cazzi e pannocchie di mais usate dalle donne non avevano il cazzo ma volevano scoparla anche loro e godersi una bella leccata di figa dalla puttana, Gilda ormai aveva perso i conto degli orgasmi che aveva avuto e ogni tanto sveniva ma veniva subito risvegliata ogni ora le liberavano le tette dalla dolorosa stretta venivano massaggiate e poi rilegate nuovamente nel pomeriggio una donna chiese se potevano mettere anche una legatura a metà tetta l’anziano disse di si, quando il cuoio si era asciugato le aveva strette così tanto che sembravano stessero per esplodere due donne sadiche si presero cura delle sue tette perforandole con lunghi aghi e poi facendole sbattere con forza tra di loro volevano piantare altri aghi ma i loro tempo era finito verso sera non reagiva più a niente aveva lo sguardo perso nel vuoto ma non importava a nessuno continuavano a scoparla e incularla sino a notte fonda e poi dopo che tutti si erano fatti almeno 2-3 giri con lei se ne andarono, Gilda rimase sulla gogna sino al mattino dopo la portarono via di peso era viva ma in condizioni pessime il culo era sfondato e prolassato per riaverlo in condizioni accettabili avrebbe dovuto ricorrere ad un bravo chirurgo la figa slabrata le frustate le avevano portato via un pezzo delle piccole labbra il clitoride quasi spaccato in due dalla figa le colava sperma e piscio, la fecero vomitare e usci almeno un paio di litri di sperma poi stremata perse conoscenza, si risvegliò in un letto morbido accudita da due donne che la rimisero quasi in forma il girono dopo prese l’aereo e torno a casa

continua
per suggerimenti consigli ed altro don.jerez1963@gmail.com
scritto il
2022-05-01
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