Eva e Gilda punite in vacanza la punizione di Eva 1° parte la flagellazione
di
jerez1963
genere
dominazione
Eva aveva assistito alla frustate sulla figa a sua madre in ginocchio e con la testa piegata in avanti poteva solo girare di poco lo sguardo ma le era bastato Anabel non le sembrava più un angelo un magnifico angelo che l’aveva coccolata e inboccata la sera prima ma un demone crudele che da li ha poco l’avrebbe torturata.
era arrivato il suo turno, Gilda era sulla gogna a disposizione di tutti, Anabel era in piedi accanto a lei poteva vedere vista la sua posizione solo i suoi scarponcini l’anziano stava dicendo qualcosa in quella incomprensibile lingua finito il discorso la ragazza le aveva tradotto era terrorizzata da quello che le aveva detto aveva così tanta paura che se la fece sotto una chiazza di piscio si stava formando in mezzo alle sue gambe una delle donne che le era vicino gli alzo la tunica mentre l’ultima pipi stava uscendo si misero tutti a ridere e le dicevano cose che non capiva ma nel modo in cui le dicevano la stavano di certo umiliando, la trascinarono via una parte del pubblico che stava assistendo mentre passava le sputavano addosso alcune donne le mostravano le grosse pannocchie di mais mimando il fatto che le avrebbero infilate volentieri nel suo buco di culo, il percorso fu breve l’avevano portata nella fossa, così l’aveva definita la traduttrice li sarebbe stata torturata sino al tramonto poi avrebbe passato la notte impalata a monito per tutti che non rispettano gli spiriti la mattina sarebbe stata marchiata a fuoco e poi sarebbe stata libera.
la traduttrice gli elencò le trattamenti che avrebbe subito flagellazione con 100 copi sulla schiena e 100 sul petto sarebbe stata appesa per le tette e mentre era appesa gli avrebbero dato 50 bastonate sulle tette, le avrebbero allungato i capezzoli e il clitoride avrebbe avuto la figa e il culo sfondati con la lacerazione dei muscoli il che le avrebbe provocato il prolasso dell’utero e dell’ano le avrebbero cosparso il corpo di melassa e versato addosso le formiche di fuoco che l’avrebbero morsa a sangue, il morso di queste formiche è doloroso come aghi incandescenti ficcati sotto pelle e i segno sarebbero rimasti per parecchio tempo.
La Flagellazione
le donne le avevano tolto la tunica presa di peso e portata di fronte ad un palo legata con il petto al palo con due cinghie una alla vita una sotto le ascelle le misero un anello di metallo in bocca per tenerla aperta Anabel con una specie di pinza prese la lingua di Eva e la tirò fuori il più possibile tirandola sopra il palo per arrivarci Eva fu costretta a mettersi in punta di piedi e ha sfregare il corpo sul ruvido palo, le inchiodò la lingua sul palo le braccia divaricate legate a due corde e messe in tensione stessa cosa per le gambe i pied non toccavano più per terra se non fosse stato per le cinghie il peso del corpo sarebbe stato tutto sulla lingua, la frusta usata era lunga un metro e mezzo circa la cima si divideva in tre negli ultimi 30 centimetri e c’erano dei pessi di metallo su ogni cima, Anabel si mise in posizione il primo colpo arrivò senza preavviso Eva urlò con tutto i fiato che aveva Anabel la colpiva con una cadenza regolare un colpo ogni 10 secondi circa e si fermava per un minuto ogni 10 colpi al ventesimo colpo la schiena era completamente ricoperta da rosse striature alcuni colpi avevano lacerato la pelle che sanguinava, al settantesimo colpo Eva non gridava più si era nuovamente pisciata addosso il chiodo nella lingua la aveva ormai quasi divisa in due per la trazione che veniva esercitata, erano rimasti pochi millimetri poi avrebbe avuto la lingua come quella di un serpente, dalle caviglie al collo ormai non c’era più un millimetro non frustato e mancavano ancora 30 colpi novantaduesimo colpo la lingua si era divisa in due il sangue riempiva la bocca di sangue una donna le cauterizzo la ferita con un ferro rovente l’odore di carne bruciata riempi la stanza Anabel diede gli ultimi colpi a caso la schiena e il culo e le gambe avevano diverse ferite, la slegarono e distesa su un tavolaccio due donne cosparsero la parte posteriore con un unguento e la lasciarono riposare per un breve tempo dandole anche da bere, la flagellazione sulla parte d’avanti fu diversa venne legata ad una struttura ad x di legno a braccia e gambe divaricate la frusta era meno cattiva le cento frustate furono quasi una passeggiata dolorose ma lasciavano solo segni rossi o viola ma senza lacerazioni era venuta solo un paio di volta
continua
per suggerimenti consigli ed altro don.jerez1963@gmail.com
era arrivato il suo turno, Gilda era sulla gogna a disposizione di tutti, Anabel era in piedi accanto a lei poteva vedere vista la sua posizione solo i suoi scarponcini l’anziano stava dicendo qualcosa in quella incomprensibile lingua finito il discorso la ragazza le aveva tradotto era terrorizzata da quello che le aveva detto aveva così tanta paura che se la fece sotto una chiazza di piscio si stava formando in mezzo alle sue gambe una delle donne che le era vicino gli alzo la tunica mentre l’ultima pipi stava uscendo si misero tutti a ridere e le dicevano cose che non capiva ma nel modo in cui le dicevano la stavano di certo umiliando, la trascinarono via una parte del pubblico che stava assistendo mentre passava le sputavano addosso alcune donne le mostravano le grosse pannocchie di mais mimando il fatto che le avrebbero infilate volentieri nel suo buco di culo, il percorso fu breve l’avevano portata nella fossa, così l’aveva definita la traduttrice li sarebbe stata torturata sino al tramonto poi avrebbe passato la notte impalata a monito per tutti che non rispettano gli spiriti la mattina sarebbe stata marchiata a fuoco e poi sarebbe stata libera.
la traduttrice gli elencò le trattamenti che avrebbe subito flagellazione con 100 copi sulla schiena e 100 sul petto sarebbe stata appesa per le tette e mentre era appesa gli avrebbero dato 50 bastonate sulle tette, le avrebbero allungato i capezzoli e il clitoride avrebbe avuto la figa e il culo sfondati con la lacerazione dei muscoli il che le avrebbe provocato il prolasso dell’utero e dell’ano le avrebbero cosparso il corpo di melassa e versato addosso le formiche di fuoco che l’avrebbero morsa a sangue, il morso di queste formiche è doloroso come aghi incandescenti ficcati sotto pelle e i segno sarebbero rimasti per parecchio tempo.
La Flagellazione
le donne le avevano tolto la tunica presa di peso e portata di fronte ad un palo legata con il petto al palo con due cinghie una alla vita una sotto le ascelle le misero un anello di metallo in bocca per tenerla aperta Anabel con una specie di pinza prese la lingua di Eva e la tirò fuori il più possibile tirandola sopra il palo per arrivarci Eva fu costretta a mettersi in punta di piedi e ha sfregare il corpo sul ruvido palo, le inchiodò la lingua sul palo le braccia divaricate legate a due corde e messe in tensione stessa cosa per le gambe i pied non toccavano più per terra se non fosse stato per le cinghie il peso del corpo sarebbe stato tutto sulla lingua, la frusta usata era lunga un metro e mezzo circa la cima si divideva in tre negli ultimi 30 centimetri e c’erano dei pessi di metallo su ogni cima, Anabel si mise in posizione il primo colpo arrivò senza preavviso Eva urlò con tutto i fiato che aveva Anabel la colpiva con una cadenza regolare un colpo ogni 10 secondi circa e si fermava per un minuto ogni 10 colpi al ventesimo colpo la schiena era completamente ricoperta da rosse striature alcuni colpi avevano lacerato la pelle che sanguinava, al settantesimo colpo Eva non gridava più si era nuovamente pisciata addosso il chiodo nella lingua la aveva ormai quasi divisa in due per la trazione che veniva esercitata, erano rimasti pochi millimetri poi avrebbe avuto la lingua come quella di un serpente, dalle caviglie al collo ormai non c’era più un millimetro non frustato e mancavano ancora 30 colpi novantaduesimo colpo la lingua si era divisa in due il sangue riempiva la bocca di sangue una donna le cauterizzo la ferita con un ferro rovente l’odore di carne bruciata riempi la stanza Anabel diede gli ultimi colpi a caso la schiena e il culo e le gambe avevano diverse ferite, la slegarono e distesa su un tavolaccio due donne cosparsero la parte posteriore con un unguento e la lasciarono riposare per un breve tempo dandole anche da bere, la flagellazione sulla parte d’avanti fu diversa venne legata ad una struttura ad x di legno a braccia e gambe divaricate la frusta era meno cattiva le cento frustate furono quasi una passeggiata dolorose ma lasciavano solo segni rossi o viola ma senza lacerazioni era venuta solo un paio di volta
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