Ingravidare la mamma - sogno o realtà
di
Mark
genere
poesie
come in un sogno
mi muovo-mi scuoto
e come un bisogno
nel mare già nuoto
il corpo bagnato
la pelle bollente
son tutto sudato
son lì tra la gente
mi guardato tutti
con occhi inquisiti
ed io che trà i flutti
li vedo smarriti
è un grande mistero
non svelo l'arcano
mi chiedo s'è vero
e ti stringo la mano
poi apro gli occhi
e vedo te
i tuoi ginocchi
son sopra di me
Il tuo sesso che gronda
nella mia bocca
più caldo dell'onda
lo lecco lui schiocca
ti sento ebbra
e il sogno riaccendo
e sulle tue labbra
mi perdo baciando
le gonfie mammelle
mi dieder da bere
ed ora più belle
mi danno piacere
ed anche il mistero
dell'umido antro
mi chiedo s'è vero
che or ci son dentro
già sento che affiora
mi chiami bambino
t'imploro se ancora
mi fai un pompino
mai più mi rispondi
mi stringi più forte
i miei colpi assecondi
e tenti la sorte
il mio seme dilaga
è caldo è potente
un getto che appaga
fluido e ardente
godi bambino affanna
gridi ansimando
godi nel ventre di mamma
mentre stò già sborrando
non è un sogno è vero
la mia mamma ho irrorato
e questo è un gran mistero
lì dov'io ero nato
impregnami piccino
godendo m'iplorava
son certo un mio bambino
la mamma s'aspettava
vero o in un sogno
è stato stupendo
e non mi vergogno
un desiderio riaccendo
mi muovo-mi scuoto
e come un bisogno
nel mare già nuoto
il corpo bagnato
la pelle bollente
son tutto sudato
son lì tra la gente
mi guardato tutti
con occhi inquisiti
ed io che trà i flutti
li vedo smarriti
è un grande mistero
non svelo l'arcano
mi chiedo s'è vero
e ti stringo la mano
poi apro gli occhi
e vedo te
i tuoi ginocchi
son sopra di me
Il tuo sesso che gronda
nella mia bocca
più caldo dell'onda
lo lecco lui schiocca
ti sento ebbra
e il sogno riaccendo
e sulle tue labbra
mi perdo baciando
le gonfie mammelle
mi dieder da bere
ed ora più belle
mi danno piacere
ed anche il mistero
dell'umido antro
mi chiedo s'è vero
che or ci son dentro
già sento che affiora
mi chiami bambino
t'imploro se ancora
mi fai un pompino
mai più mi rispondi
mi stringi più forte
i miei colpi assecondi
e tenti la sorte
il mio seme dilaga
è caldo è potente
un getto che appaga
fluido e ardente
godi bambino affanna
gridi ansimando
godi nel ventre di mamma
mentre stò già sborrando
non è un sogno è vero
la mia mamma ho irrorato
e questo è un gran mistero
lì dov'io ero nato
impregnami piccino
godendo m'iplorava
son certo un mio bambino
la mamma s'aspettava
vero o in un sogno
è stato stupendo
e non mi vergogno
un desiderio riaccendo
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