Chiedi e ti sarà dato
di
Massimiliano Buongustatio
genere
poesie
Non è una barzeletta che se chiedi ti sarà dato. E' vero quant'è vero che hanno perso le elezioni quei maiali, che ci hanno scassato la minchia per 2 anni. Personalmente padroneggio da ormai tanti anni questa possibilità che l'Universo ci offre, di avere tutto ciò che desideriamo. Basta chiedere bene, perchè se chiedi la bicicletta poi devi pedalare. Non è che poi quando ti arriva la bicicletta ti penti e vorresti aver chiesto la motocicletta, che almeno non si doveva pedalare. Venendo a bomba al racconto: il mio sogno erotico, che non osavo raccontare nemmeno a me stesso non era affatto che mi piovesse in camera la Ferilli. Erotismo è piucchealtro sesso allo stato puro. E sesso è una parola con 3 sss, che sono l'ideogramma del serpente, se non lo sapevate. Qualcosa di molto, molto emozionante, che incute paura. Sia per l'uomo che per la donna. Per l'uomo perchè è un "terno a lotto": puoi vincere tanto da non dover lavorare più o così poco, che la benzina che consumi per andare a ritirare la somma, è più della somma stessa. Per la donna sono cazzi, per dirla prosaicamente. Significando che la aspetta un bel cazzo, che può essere piccolino, normale o di dimensioni tali, che dove se lo fa mettere, se lo fa mettere, non cambia niente. Vedrà letteralmente le stelle in ogni caso e nella peggiore delle ipotesi dovrà andare in Pronto soccorso o peggio; ricordando il Film con Stefania Sandrelli "Ninfa plebea", dove si vede lei sfondata dall'iper cazzo di un militare, che dopo urla di dolore raccapriccianti, muore dissanguata.
Insomma il sesso non è uno scherzetto di carnevale. Venendo al mio sogno erotico, dopo questa premessa chiara e tonda, mi faceva impazzire l'idea che mi piombasse a casa quel tipo di femmina, che non so rendere l'idea, se non provandoci a renderla. Avete presente quel tipo di donna che di lavoro non fa esattamente la ricercatrice al CERN di Ginevra o
la direttrice d'orchestra o il primo violino o la professoressa di greco e latino. Che parla 5 lingue con la voce simile a quella di Lilly Gruber quando aveva 35 anni e che veste abiti di Valentino. Il contrario è la donna ... femmina a dire davvero, tipo troiona di Tor di Quinto*, (*periferia di Roma piena di sozzone che si farebbero pure sfondare, pur di portare a casa un cinquantone) che non veste Valentino, ma veste come una femmina coi controcazzi: gonna da femmina, calze e reggicalze arrapanti e sesta di reggiseno, dove le tette sporgono dal vestito e la scollatura fa vedere ... la scollatura appunto. Che non le frega un cazzo delle particelle sub-nucleari, dello spartito musicale e delle letture dal latino e dal greco. Piuttosto campa alla giornata sditalinandosi a letto, se non scopa da qualche giorno e di lavoro fa tutto quello che capita. Compreso il lavoro più antico che si conosca, ma con stile, gusto e partecipando in corso d'opera in modo godereccio anziché no. Ebbene, di queste tipe non è pieno il mondo. Quando se ne vede una, il cazzo va in tilt. Ricordo quando aprì una macelleria nel paese, durata da natale a santo stefano, dove la padrona si metteva sulla porta ostentando un corpo da maiala, con una stazza oltre il metro ,e ottanta. Dopo averla fotografata mentalmente, con più dettagli, che se l'avessi fotografata con la Rolleyflex 6 x 6, me la immaginavo
intenta a fare un pompino, sputando di tanto in tanto sulla cappella, mentre implorava di riempirle di sborra la faccia con le tette di fuori e con un mega cetriolo infilato in fica lubrificato con la panna montata. Con voce gutturale godendo e leccandosi la sborra eiettatole in faccia. Ecco, con una femmina del genere si fa sesso sul serio, non per gioco. E io questo ho chiesto all'Universo, di mandarmi una femmina +- di quella fatta. Capita che quando uno chiede all'Universo, poi si dimentichi di var chiesto.
Infatti quel giorno me ne stavo traquillo, si fa per dire, sempre pensando alle maiale; a casa, quando ho sentito suonare.
Vado ad aprire e mi trovo davanti un troione con una faccia da trucida spettacolare e una presenza d'impatto, che mi ha mozzato il fiato. Cercava lavoro come donna tuttofare in casa. Aveva saputo che tengo casa un disastro, con pile di piatti sul lavandino, pavimento smollicato in cucina, letto mai rifatto in camera e bagno in stato di abbandono. Come cazzo lo avesse saputo, non me l'ha voluto dire. E a me non me ne poteva fregare di meno come l'avesse saputo, nell'attimo fulmineo che ho acceso il cervello e ...
Di getto gliel'ho bottata là: - senti una femmina come te non la spreco oggi per le cazzate domestiche. Ho cose che mi interessano molto di più. Lei: - che Le interessa? (Con voce rauca). Io: - mi interessi tu. Lei: - per fa che? Io: - non lo so, mangiando viene l'appetito. Lei: - ielo fò venì subito l'appetito. E' entrata tirando fuori le tettone con capezzoloni rossi. Gia in salotto. E sedendosi sul divano ha sfoderato le cosce fuori dalla gonna, con calze scure. Scoparmi quella maiala a letto non sarebbe stato il caso. Il cazzo in quel momento mi scoppiava e sedendomi sul divano opposto, dove si vedevano benone le cosce, mi sono sparato una sega.
Quando lei ha capito che sarei venuto a getto, si è avvicinata e mi parato le zinne, dove ho sborrato abbondantemente. Altro che una poesia!
OHH! Il cielo ha esaudito la mia domanda fatta un mese prima e poi dimenticata.
Massimiliano Buongustatio
Insomma il sesso non è uno scherzetto di carnevale. Venendo al mio sogno erotico, dopo questa premessa chiara e tonda, mi faceva impazzire l'idea che mi piombasse a casa quel tipo di femmina, che non so rendere l'idea, se non provandoci a renderla. Avete presente quel tipo di donna che di lavoro non fa esattamente la ricercatrice al CERN di Ginevra o
la direttrice d'orchestra o il primo violino o la professoressa di greco e latino. Che parla 5 lingue con la voce simile a quella di Lilly Gruber quando aveva 35 anni e che veste abiti di Valentino. Il contrario è la donna ... femmina a dire davvero, tipo troiona di Tor di Quinto*, (*periferia di Roma piena di sozzone che si farebbero pure sfondare, pur di portare a casa un cinquantone) che non veste Valentino, ma veste come una femmina coi controcazzi: gonna da femmina, calze e reggicalze arrapanti e sesta di reggiseno, dove le tette sporgono dal vestito e la scollatura fa vedere ... la scollatura appunto. Che non le frega un cazzo delle particelle sub-nucleari, dello spartito musicale e delle letture dal latino e dal greco. Piuttosto campa alla giornata sditalinandosi a letto, se non scopa da qualche giorno e di lavoro fa tutto quello che capita. Compreso il lavoro più antico che si conosca, ma con stile, gusto e partecipando in corso d'opera in modo godereccio anziché no. Ebbene, di queste tipe non è pieno il mondo. Quando se ne vede una, il cazzo va in tilt. Ricordo quando aprì una macelleria nel paese, durata da natale a santo stefano, dove la padrona si metteva sulla porta ostentando un corpo da maiala, con una stazza oltre il metro ,e ottanta. Dopo averla fotografata mentalmente, con più dettagli, che se l'avessi fotografata con la Rolleyflex 6 x 6, me la immaginavo
intenta a fare un pompino, sputando di tanto in tanto sulla cappella, mentre implorava di riempirle di sborra la faccia con le tette di fuori e con un mega cetriolo infilato in fica lubrificato con la panna montata. Con voce gutturale godendo e leccandosi la sborra eiettatole in faccia. Ecco, con una femmina del genere si fa sesso sul serio, non per gioco. E io questo ho chiesto all'Universo, di mandarmi una femmina +- di quella fatta. Capita che quando uno chiede all'Universo, poi si dimentichi di var chiesto.
Infatti quel giorno me ne stavo traquillo, si fa per dire, sempre pensando alle maiale; a casa, quando ho sentito suonare.
Vado ad aprire e mi trovo davanti un troione con una faccia da trucida spettacolare e una presenza d'impatto, che mi ha mozzato il fiato. Cercava lavoro come donna tuttofare in casa. Aveva saputo che tengo casa un disastro, con pile di piatti sul lavandino, pavimento smollicato in cucina, letto mai rifatto in camera e bagno in stato di abbandono. Come cazzo lo avesse saputo, non me l'ha voluto dire. E a me non me ne poteva fregare di meno come l'avesse saputo, nell'attimo fulmineo che ho acceso il cervello e ...
Di getto gliel'ho bottata là: - senti una femmina come te non la spreco oggi per le cazzate domestiche. Ho cose che mi interessano molto di più. Lei: - che Le interessa? (Con voce rauca). Io: - mi interessi tu. Lei: - per fa che? Io: - non lo so, mangiando viene l'appetito. Lei: - ielo fò venì subito l'appetito. E' entrata tirando fuori le tettone con capezzoloni rossi. Gia in salotto. E sedendosi sul divano ha sfoderato le cosce fuori dalla gonna, con calze scure. Scoparmi quella maiala a letto non sarebbe stato il caso. Il cazzo in quel momento mi scoppiava e sedendomi sul divano opposto, dove si vedevano benone le cosce, mi sono sparato una sega.
Quando lei ha capito che sarei venuto a getto, si è avvicinata e mi parato le zinne, dove ho sborrato abbondantemente. Altro che una poesia!
OHH! Il cielo ha esaudito la mia domanda fatta un mese prima e poi dimenticata.
Massimiliano Buongustatio
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