L'affitto in cambio del culo
di
Massimiliano Buongustatio
genere
sadomaso
Se non è sadismo questo non è sadismo niente. Daniela era una 40 enne in cerca delle 20 mila lire, a quei tempi. Lavorava in call center, ma i guadagni erano condizionati alle vendirte effettive di prodotti per la casa. Quel mese doveva pagare l'affitto di quattocentomila lire e non ce l'aveva. Di solito mi facevo fare un pompino per 20 mila. Non era male. Me lo faceva in macchina, appartato di sera in luogo scuro, dietro ad un benzinaio dove non accedeva nessuno, perchè chiuso la sera.
Quella sera le dissi chiaro e tondo che le avrei dato 400 mila, ma doveva farsi inculare dal mio xxxl, cosa che non aveva mai voluto fare, nemmeno per molto più.
Aveva il culetto piccolo e un buchino, che già la faceva strillare infilando il dito indice. L'idea di farsi entrare dentro un coso largo come una lattina di coca cola e lungo
come minimo 22 cm, la faceva impallidire.
Però sembrerebbe che il bisogno non aguzza solo l'ingegno, ma rende più disponibile una donna a fasri inculare, sebbene sa che dovrà vedere le stelle, come minimo e per almeno una decina di lunghi minuti il su e giù del cazzo le dilanierà la pancia.
Infaffti si è messa giù a pancia in sotto nel sedile della macchina in attesa del supplizio. Inutile precisare che con le dita ho dovuto perdere molto tempo a dilatare quel piccolo sfintere, perchè la cappella potesse solo arrivare ad entrare e poi la spinta forte avrebbe fatto il resto. Daniela già lacrimava prima ancora di cominciare. Questo mi ha fatto arrapare moltissimo e me lo ha fatto diventare non solo duro, proprio durissimo. Il primo tentativo ha fatto solo aprire lo sfintere, facendola urlare e non se ne è fatto niente. Si torceva dal dolore e non voleva più continuare. Per me bastava aver sentito quell'urlo acutissimo. Sarei andato a casa a farmi una sega e avrei risparmiato 400 mila lire. Infatti le ho detto: se non vuoi continuare basta che lo dici e stavo alzandomi da sopra di lei. Al che lei rendendosi conto che perdeva la possibilità di pagare l'affitto, mi ha chiesto di dilatarla con un cazzo di silicone che aveva nella borsa, mettendo della vasellina. Cazzetto normale, tendente al piccolino che comunque qualche lacrimuccia nel tenderlo infilato tutto in culo gliela ha fatta piangere. Mentre piangeva per il cazzetto l'ho tirato via ed ho puntato il cazzone vero durissimo. Questa volta spingendo con forza e tenendola ferma è entrato. Lei ha urlato come se sventrata. Nello spingerlo su dentro il dolore deve essere centuplicato da come strillava forte, rimanendo senza respiro. Il gusto di sentire tutto il dilatarsi dell'intestino mi ha fatto gustare sensorialmente ogni sensazione. Acustica, del bagnato delle lacrime che le colavano dagli occhi. Dell'interno del culo. Ho cercato di far durare la cosa il più possibile, anche se daniela non ce la faceva più. Alla fine facendo su e giù con forza e rapidamente era inevitabile che arrivasse il getto di sborra. Devo averle riempito l'intestino e volevo rimanere ancora dentro, ma la durezza del cazzo è venuta meno. Non so se Daniela ha fatto la scena, ma sudava freddo, era rossa in viso, piangeva e si è portata le mani nel culo, rimanendo con le dita insanguinate. Questa cosa mi è costata 400 mila lire, ma credo che ne sia valsa la pena. O no?
Non ci sarebbe stato verso di dare in culo a Daniela, se non in quel momento che aveva bisogno di soldi.
Cosa non si fa per i soldi.
Non ho mai rimpianto quei centoni. Il brutto è che sono curiosissimo di sapere cosa si prova con un xxxl nel culo e spesso sono tentato di ricorrere ad un trans. Ce ne è uno che ce l'ha più largo del mio e in proporzione è come il rapporto tra il culo piccolo di Daniela e il mio cazzo e ... Però io non credo che lo reggerò il super cazzo di quella trans femminilissima, ma dotata come un toro. Temo che succeda qualcosa tipo lesioni dentro e che il dolore possa portare a svenimento persino. Però la curiosità è tanta.
Massimiliano Buongustaio.
Quella sera le dissi chiaro e tondo che le avrei dato 400 mila, ma doveva farsi inculare dal mio xxxl, cosa che non aveva mai voluto fare, nemmeno per molto più.
Aveva il culetto piccolo e un buchino, che già la faceva strillare infilando il dito indice. L'idea di farsi entrare dentro un coso largo come una lattina di coca cola e lungo
come minimo 22 cm, la faceva impallidire.
Però sembrerebbe che il bisogno non aguzza solo l'ingegno, ma rende più disponibile una donna a fasri inculare, sebbene sa che dovrà vedere le stelle, come minimo e per almeno una decina di lunghi minuti il su e giù del cazzo le dilanierà la pancia.
Infaffti si è messa giù a pancia in sotto nel sedile della macchina in attesa del supplizio. Inutile precisare che con le dita ho dovuto perdere molto tempo a dilatare quel piccolo sfintere, perchè la cappella potesse solo arrivare ad entrare e poi la spinta forte avrebbe fatto il resto. Daniela già lacrimava prima ancora di cominciare. Questo mi ha fatto arrapare moltissimo e me lo ha fatto diventare non solo duro, proprio durissimo. Il primo tentativo ha fatto solo aprire lo sfintere, facendola urlare e non se ne è fatto niente. Si torceva dal dolore e non voleva più continuare. Per me bastava aver sentito quell'urlo acutissimo. Sarei andato a casa a farmi una sega e avrei risparmiato 400 mila lire. Infatti le ho detto: se non vuoi continuare basta che lo dici e stavo alzandomi da sopra di lei. Al che lei rendendosi conto che perdeva la possibilità di pagare l'affitto, mi ha chiesto di dilatarla con un cazzo di silicone che aveva nella borsa, mettendo della vasellina. Cazzetto normale, tendente al piccolino che comunque qualche lacrimuccia nel tenderlo infilato tutto in culo gliela ha fatta piangere. Mentre piangeva per il cazzetto l'ho tirato via ed ho puntato il cazzone vero durissimo. Questa volta spingendo con forza e tenendola ferma è entrato. Lei ha urlato come se sventrata. Nello spingerlo su dentro il dolore deve essere centuplicato da come strillava forte, rimanendo senza respiro. Il gusto di sentire tutto il dilatarsi dell'intestino mi ha fatto gustare sensorialmente ogni sensazione. Acustica, del bagnato delle lacrime che le colavano dagli occhi. Dell'interno del culo. Ho cercato di far durare la cosa il più possibile, anche se daniela non ce la faceva più. Alla fine facendo su e giù con forza e rapidamente era inevitabile che arrivasse il getto di sborra. Devo averle riempito l'intestino e volevo rimanere ancora dentro, ma la durezza del cazzo è venuta meno. Non so se Daniela ha fatto la scena, ma sudava freddo, era rossa in viso, piangeva e si è portata le mani nel culo, rimanendo con le dita insanguinate. Questa cosa mi è costata 400 mila lire, ma credo che ne sia valsa la pena. O no?
Non ci sarebbe stato verso di dare in culo a Daniela, se non in quel momento che aveva bisogno di soldi.
Cosa non si fa per i soldi.
Non ho mai rimpianto quei centoni. Il brutto è che sono curiosissimo di sapere cosa si prova con un xxxl nel culo e spesso sono tentato di ricorrere ad un trans. Ce ne è uno che ce l'ha più largo del mio e in proporzione è come il rapporto tra il culo piccolo di Daniela e il mio cazzo e ... Però io non credo che lo reggerò il super cazzo di quella trans femminilissima, ma dotata come un toro. Temo che succeda qualcosa tipo lesioni dentro e che il dolore possa portare a svenimento persino. Però la curiosità è tanta.
Massimiliano Buongustaio.
9
voti
voti
valutazione
3.1
3.1
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto sucessivo
Marilena a maiala mi fa arrapare
Commenti dei lettori al racconto erotico