Fantasmi ed erotismo da impazzire

di
genere
poesie

Altro che poesia è questo racconto. Quando avevo appena preso la patente auto, poco più di 18 anni, l'idea di una femmina cinquantenne, allora, mi faceva impazzire. Allora le femmine erano femmine, non come oggi che sono punk, si infilzano spilloni sulla lingua e sono piene di tatuaggi orrendi da vedere. Queste non sono più femmine. Figurasi se farebbero arrapare. Ricordo come fosse oggi come andò e che una cosa del genere non possa più avvenire, mi intristisce; intanto perchè le femmine con più di 30 anni più di me, ... lasciamo stare, vah! Poi perchè proprio sono cambiati i tempi in peggio miliardi di volte in peggio. A quel tempo usciva in edicola in moltissime copie (decine di migliaia) un giornale di spiritismo, sul quale io scrivevo. Avete letto bene. Spiritismo. Si. Un modo per tenere acceso il cervello e per far sprizzare adrenalina al sistema nervoso autonomo. Che il connubio adrenalina erotismo sia propulsivo, lo sanno tutti. Vengo all racconto per cui è pagina. Un bel giorno mi arriva una telefonata di una signora con una voce simile a quella dell'Architetta Paola Marella. Avete presente lei e la voce televisiva? Mi dice al telefono: - Mi chiamo Maddalena, leggo i suoi articoli sulla rivista bla bla bla, da tempo. Li trovo coinvolgenti e li rileggo più volte. (Mi dava del lei, credendomi un giornalista adulto, perchè la mia immagine dimostrava più anni dei miei 18). La chiamo per invitarla a venire di notte nella mia villa di campagna a fare una seduta spiritica. Saremo io e lei. (Abitava a 20 minuti da dove abitavo io). Come dire no? Come se adesso mi chiamasse un pilota comandante dell'Alitalia, invitandomi ad andare in volo con lui per un collaudo, senza passeggeri; annunciandomi che mi farà decollare e mi farà pilotare in quota. Non credo che gli direi no grazie, devo andare a fare la spesa in questi giorni. Io più di un piper a 5 posti, non ho mai pilotato. E ora mi posso permettere solo il biposto ultraleggero usato. Infatti alla signora non ho detto che si. Abbiamo continuato a parlare un po' per telefono e lei si è spinta a dirmi la sua età (57 anni) e a chiedermi la mia, rimanendo sopresa, non so se piacevolmente o meno, quando mi sono dichiarato 18 enne. Io ho dovuto precisare che le sedute spiritiche le facevo sul serio e di quelle vere, non buffonesche, con medium seri, sperando in cuor mio in parte che mi dicesse che anche lei le faceva serie, in parte che mi dicesse che la seduta era tutto un pretesto per farsi sbattere da un 18 enne. Ovviamente, anche nel secondo caso, una donna distinta e non certo una trucidona da bassi fondi, non l'avrebbe detta una cosa del genere, di primo acchito, senza nemmeno avermi conosciuto di persona. Ebbene, fatto sta che non ho lasciato cadere l'invito e la notte dopo mi sono munito della mia vettura ALFAGT2000 raggiungendo in meno che non si dica la fatidica villa nemmeno tanto fuori dalla strada principale, ma comunque appartata in campagna. Durante il percorso le fantasie erotiche me le sono fatte scorrere nella mente come fiumi impetuosi. Io a quell'età avevo solo sodomizzato una mia coetanea, un po' cozza. Che non mi fece impazzire. Si fece il piantarello dopo la fulminea inculata, nemmeno durante e io mi ritrovai deluso con l'uccello svuotato. Ero stato con una tardona puttanona che riceveva in casa della veneranda età di più di 65 anni, consigliato da un operaio di mio padre. Aveva spalancato le cosce, ce l'aveva larga come una scatola di scarpe 46 e mentre ci davo dentro a colpi di reni, mi redarguì, che stavo facendo oscillare il letto un po' troppo, mandandomi in dietro una sborrata, che non so se avrei fatto dentro quella caverna senza fondo. Ah! A 15 anni, ricordo, che una parente che era stava chiamata in casa per "assistermi", 24 h, dacchè mia madre era in clinica a partorire non più di primo pelo, una bambina, era maialona, anzichè no. Lei si accorse che io la guardavo con sguardo arrapatissimo e una notte, mio padre dormiva in albrego prossimo alla clinica, da quando c'era questa in casa, venne di sua sponte nella mia camera, chiedendomi cosa mi piacesse di lei e che cosa avrei voluto fare con lei. Anche qui la situazione era: un femminone quasi 1,80 h, peso più di 90 kg, tette grosse come cocomeri, ma in modo mostruoso. Vagina sicuramente che ci poteva entrare il mio braccio fino al gomito. LA MIA RICHIESTA FU DI RIMANERE DAVANTI A ME, CHE MI FACEVO UNA BELLA SEGA.
In effetti non era uno spettacolo di femmina, ma era arrapantissima nei modi. Credo 35 enne. Ma quella tipologia che sembrava una donna di molti anni. Per me il non plus ultra per farmi una sega. Lei mi fece la sua di richiesta: credo che avesse visto la cassettina dell'oro e mi disse che mi avrebbe fatto sborrare in bocca a lei, se le avessi dato 2 mie catenine d'oro. Non me le ero mai messe e sti cazzi le catenine. Ricordo che non avevo la più pallida idea di cosa si provasse a sborrare nella bocca di una donna grande e l'idea di farlo di li a poco, mi fece venire un fremito tremendo. Mentre mi segavo, questa tipa stava lì inespressiva, senza aiutarmi per niente a farmelo drizzare, tanto che volevo lasciar perdere. Mi ricordo bene. Mi si ammosciava, più che drizzarsi. Le ho dato le catenine e l'ho mandata a fare in culo. E lei le ha prese e se ne è andata a dormire.
Questa esperienza mi ha deluso non poco. Eppure in casa mi faceva arrapare e per la strada si giravano tutti a guardarla, perchè aveva una minigonna che le scopriva due coscione e lei sembrava trovarci gusto ad essere arrapante.
Insomma, tutto questo per dire, che l'idea che stavo andando a casa di una signora 57 enne, dalla voce calda (poi vai a capire se davvero era come la Paola Marella oggi), mi faceva fremere più di quella volta che stavo per sborrare nella bocca di una donna "grande".
Arrivato alla villa mi sono detto: male che vada farò la seduta spiritica. Bene che vada succhierò le tette di una cinquantenne. Benone che vada farò entrambe le cose.
Mentre ci pensavo, è scesa dalla scalinata della bella villa antica, una signora elegante, con la gonna e uno scialle intorno al corpo. Morona, con segni di capelli bianchi, proprio come Paola Marella, la famosa architetta televisiva. Bell'aspetto, da signora godereccia, sensuale. Molti anelli alle dita. La prima cosa che le ho detto è stata: - ma Lei è bella in modo imbarazzante!!!
Lei: - grazie, forse lo ero qualche anno fa, diamoci del tu, io sono Maddalena.
Ho profittao della confidenza del tu, per replicare: - non so Maddalena come eri qualche anno fa, ma come sei ora, scusami se non ti guardo, perchè se lo faccio vado in tachicardia.
Quindi tutto è cominciato all'insegna dell'apprezzamento del suo aspetto femminile affascinante. Lei ci ha giocato su questo argomento chiedendomi se la trovassi attraente.
Io le ho precisato che la trovavo affascinante. Poi le ho spiegato la differenza che passa tra una donna attraente e una affascinante. Dicendole: - vedi Maddalena se tu fossi solo attraente, andando via dopo, a un metro da te, non sentirei più la tua attrazione. Mentre anche quando sartò tornato a casa, a chilometri da te, continuerò a sentirla fortissima l'attrazione ... del tuo fascino. Questa cosa la ha intrigata non poco Maddalena, compiaciuta dell'apprezzamento non maialesco, ma poetico.
Mi ha portato nel salotto, ci siamo seduti uno di fronte all'altra e lei ha incominciato subito ad esprimere apprezzamento per il mio interesse per il paranormale. Eravamo a luce tenue di una piccola lampada a muro. Il silenzio era assordante. Questo per me era decisamente inquietante. Sentivo sprizzare dentro di me l'adrenalina dell'inquitante discorso sul paranormale = presenza di fantasmi e l'acetilcolina del fremito che mi dava vedere la forma delle tette, sotto quello scialle scuro. Gliele guardavo le tette come se invece degli occhi, stessi puntando un teleobiettivo da 1000 millimetri. Maddalena ovviamente se ne è accorta. E me lo ha chiesto se le stessi puntando le tette.
Io ho messo subito in campo la mia sincerità. Senti Maddalena, sto sognando di succhiarle quelle tue tette. Però credo che perderei i sensi. Alla mia età non ho mai succhiato tette. Lei: - non sei mai stato con una tua coetanea? Io: - si, una volta. Lei: - non gliele hai succhiate le tette? Io: - no, ho fatto tutt'altro, ripetendo, tutt'altro. Aggiungeno: - avevo paura di metterla in cinta.
Maddalena ha colto la palla al balzo e mi ha chiesto se nella mia fantasia erotica mi facesse più effetto l'idea di una donna della sua età, che piange, "dopo", o una ragazza giovane.
Ho risposto indirettamente che la ragazza piangente non mi aveva fatto nessun effetto, mentre quando penso ad una donna matura, che dovesse piangere, dopo, mi va via la testa.
Vedendomi eccitato per l'argomento Hard, Maddalena ha cabiato argomento e mi ha chiesto se volessi fare con lei una invocazione spiritica, ricordandomi spiritosamente che ero stato invitato per fare la sedurta spiritica, non per succhiare le tette a lei.
Anzi me lo ha anche chiesto: - sei venuto pensando di trovare una signora con i capezzoli pronti per farseli succhiare o per fare la seduta spiritica ?
Sono di nuovo ricorso alla mia sensibilità estrema verso le belle donne, rispondendo: - non tutte le tette sono da succhiare, perchè non tutte le donne suscitano questa cosa.
Però non ti nascondo che durante il tragitto ho sperato di trovarmi davanti una bella donna che sucita questa cosa. Le mie aspettative sono state superate abbondantemente, ora che sei tu davanti a me. E non oso pensare di succhiarti le tette, perchè solo l'idea mi fa svenire. Dai Madalena facciamo la seduta spiritica.
Maddalena ha acceso una candela di cera, spento la luce elettrica e ci siamo seduti al tavolo a tre piedi, toccandoci con le dita della mano. Ricordo che il contatto con la pelle del suo dito mi ha fatto fremere la pancia. Era femmina, femmina, femmina, pure il suo dito. Lei faceva sul serio! La sua espressione è diventata inquietante e il suo respiro affannoso. I minuti passati mi sono sembrati lunghissimi. Quando ho sentito un vento gelido mi è venuta la pelle d'oca. Non ero nuovo alle sedute spiritiche vere. Dove accadevano cose strane. Nel corridoio di casa sua si sono sentiti degli oggetti pesanti che cadevano. Stava accadendo qualcosa di strano anche a casa sua, che si stava avvicinando al nostro tavolo. Maddalena è andata in trance e non aveva più la voce simile a quella di Paola Marella. In viso non era più lei. Aveva un aspetto inquietante e sembrava una donna in orgasmo, da come aveva il volto teso e ansimava col respiro. E' durarto cinque minuti, dove io volevo avercelo eretto il cazzo, pensando alla cinquantenne in orgasmo, che non avevo mai visto, ma l'adrenalina in circolo mi ha fatto avere più senso di paura, che di erotismo. Anche se io stavo sballando il cervello, forzando l'idea che stavo vivendo l'esperienza più arrapante della mia vita, con una donna con la quale stavo a contatto della sua mano, vicina a me, come non mi era mai capitato di avercela. L'idea che scopandola avrebbe avuto quel respiro profondo ansimante, mi ha distratto dalla idea che ci fosse un fantasma presente nella stanza.
Maddalena si è ripresa, tornando quello che era. Mi ha detto che davvero era in trance e stava avvertendo delle presenze in sala. Cosa che le capita quasi sempre e sa dare pure un volto a queste presenze. Una donna anziana e una bambina di 10 anni.
Al che le ho chiesto a Maddalena perchè fosse attratta dalla seduta spiritica. Insomma, perchè le piacesse farla. Mi ha confessato che per lei era uno sfogo sessuale e che sul serio era in orgasmo vaginale, quando ansimava. Un orgasmo durato 5 minuti. Che non è poco. Lei non frequentava uomini e molto prosaicamente mi ha espresso il motivo del suo disgusto: - ti portano a letto, senza nemmeno baciarti, ti tirano via le mutande e si sputano sulla mano per lubrificarsi il coso. Te lo mandano dentro, in vagina e facendo su e giù un paio di volte vengono dentro al preservativo. Quando hanno fatto vanno via subito. Con la scusa che debbono fare una cosa che non possono rimandare. E ti ritrovi sola a letto, che non ti viene più voglia di mastrurbarti da sola. Ti metti a dormire.
Io per colpirla nel segno, a quel punto, le ho detto magistralmente, anche se avevo solo 18 anni: - senti Maddalena, io non ti porterò a letto, però ti bacerò per ore e ore.
Lei è rimasta colpita nel segno. - Davvero ti va di baciarmi? Ha detto.
Io: - non è che mi va soltanto, non vedo l'ora di farlo e come per le tette spero di non svenire. Lei è ringiovanita nell'aspetto di 10 anni, solo a sentirselo dire.
Quando sono venuto a contatto con la sua bocca, davvero stavo per svenire e lei se ne è accorta che non fingevo e davvero mi faceva impazzire come donna con 40 anni più di me.
E' diventata col viso disteso, perdendo 20 anni, nell'aspetto.
Quei capelli bianchi, nella capigliatura di donna mora, davvero mi affascinavano e ora che mi fa impazzire Paola Marella, so perchè mi fa impazzire.
Il bacio è durato davvero 2 ore. Quando mi sono staccato dalla bocca ha estratto le tette dalla camicia e mi sono trovato davanti 2 capezzoli eretti, rossi e gonfi, delle dimensioni più di una tettarella di biberon.
Alternativamente glielo ho succhiati avidamente e lei ha cominciato a gemere impazzita più di me dal piacere. Io di succhiarli, lei di farseli succhiare.
Ho passato almeno un'ora a suchiarle le tette e lei si contorceva dal piacere.
Abbiamo smesso, dacché si era fatto giorno.
Io ero al settimo cielo e lei all'ottavo. Non ho mai allungato le mani per metterle tra le sue cosce. Lei questo lo ha apprezzato, che mi faceva impazzire lei e non il suo sesso.
E che veramente ero affascinato da lei come donna, non attratto come si può essere attratti da una femmina arrapantissima, ma per niente piacevole psicologicamente da starci vicino.
Quando pensavo che fosse tutto finito e che dovessi farmi la sega dietro la siepe della villa di Maddalena, non potendo resistere fino a casa, lei è voluta venire in macchina con me a salutarmi. Ha accavallato le gambe e per la prima volta le ho visto le cosce e i reggicalze. Si è sollevata la gonna oltre i reggicalze e l'effetto per me è stata un'erezione mai avuta in vita mia. Poi si è chinata sulla patta dei miei pantaloni slacciandomeli e abbassandomeli fino a far uscire l'uccello rosso ed eretto. Ho dovuto tirare indietro tutto il sedile del GT, per stare comodo. Quando me lo sono sentito per più di metà dentro alla sua bocca, è stato come il titolo del film di Pieraccioni: il paradiso all'improvviso. Ha cominciato a farmi non un pompino, ma un magistrale rigatone, stringendo delicatamente i denti e muovendo su è giù la testa sempre più svelta.
Vedere la sua capigliatura canuta al naturale di mora su con l'età, vicina al mio sesso, mi ha sconvolto e dico poco. Avrei voluto gustarmi ogni secono della visone paradisiaca e del piacere sottile dei denti delicatamente stretti sul mio uccello iperteso, ma quando Maddalena ha aumentato il ritmo, mi sono sentitito fremere dentro all'uretra ed è uscito copioso quanto doveva uscire violentemente. Mentre eiaculavo Maddalena se lo è fatto arrivare in gola e poi ha ingoiato tutto su8cchiandomi la cappòella ad effetto pompa idrovora. Il gusto sensoriale è stato irriferibile. Aveva mandato giù tutto.
Mi ha chiesto con voce delicata, se mi fosse piaciuto. Ricomponendosi la gonna e in posizione seduta. Io ero svuotato dentro. Emozionato dall'esperienza inimmaginabile.
INCREDULO CHE FOSSE TUTTO VERO E CHE NON AVESSI SOGNATO. Ingenuamente ho abbracciato Maddalena dicendole: - Grazie, ripetutaente. Lei: - non mi devi ringraziare, così rovini tutto. Se mi hai preso per la nave scuola, non ti faccio più venire. Io: - Maddalena, credo che sarà dura staccarmi da te. Lei: - Io faccio una seduta spiritica al mese. Non una di più. Il brutto che mi hanno telefonato altre lettrici della rivista di spiritismo, invitadomi a casa loro e che a casa loro le cose sono andate molto diversamente di quella volta a casa di Maddalena. Non erano donne affascinanti, ma solo delle infoiate, intanto che non gliene fregava un cazzo dello spiritismo, poi desiderose solo di essere sfondate nel culo. Tirando fuori dal comodino dei cazzi finti grossi come bottiglie da un litro e lunghi mezzo metro, che imploravano gleli ficcasi su per l'intestino senza tanti riguardi. E non sto a dirvi di che colore uscivano da quegli intestini. Anche questo è molto emozionante e scatena al momento adrenalina.
Il tempo massimo di permanenza dentro le loro case era di 30 minuti. Non era poesia e non si apriva affatto il paradiso all'improvviso.
Maddalena da vera Medium l'è venuto a sapere per via paranormale che mi ero dato a quelle pratiche con lettrici ignare del contenuto che scrivevo sul giornale, ma interessate solo ad essere sfondate, passando da cazzi grossi come bottiglie a cazzi grossi come bottiglioni. Non mi ha più invitato a casa sua a fare sedute. Invero ad essere passato a sfondare culi con oggetti di silicone, lasciando il paradiso, non sono stato molto intelligente. Fare mattina con "Paola Marella" e andarsene dopo mezz'ora passata con delle tipe simili alla conduttrice del programma su RAI 3 Bianca Berlinguer, che accavalla le cosce facendo vedere pure l'inguine, non è la stessa cosa. Meglio centomiliardi di volte Paola Marella. E LEI LO SA, GLIELO HO FATTO SAPERE.
UNA FEMMINA DEVE FARTI IMPAZZIRE DA QUANTO HA FASCINO, NON PERCHE' FA VEDERE L'INGUINE.
Maddalena quella volta si tirò su la gonna fino ai reggicalze, non fino alle mutande. La classe non è acqua. Le femmine televisive che fanno impazzire, sono più rare delle mosche bianche. Quasi tutte credo che si fanno infilare cazzi finti grossissimi, per godere. Non faccio nomi, ma senza che li faccio, si capisce a queli conduttrici televisive alludo. Quella che è in TV la mattina, il pomeriggio e poi torna la sera, credo che abbia una vagina aperta come una valigia, dove ci può entrare un braccio di uno scaricatore di porto, non solo fino al gomito, proprio tutto fino all'ascella.
Sono donne talmente abituate ai soldi, ad essere sfondate, ad essere torturate a frustate, ad avere chiodi da staccionata infilati dentro le tette, che non leggeranno mai riviste dove scrivo io. E non si gusteranno mai la vita, come faceva Maddalena, facendo impazzire un ragazzo di 18 anni e emozionandosi per un bacio della durata di 2 ore e per una interminabile succhiata di tette.
Sono queste televisive attuali, donne che faranno la fine di Stefania Sandrelli nel film "Ninfa plebea". Dove muore dissanguata, sfondata da un enorme cazzo, dopo aver provato il dolore atroce dello sfondamento. Loro le hanno provate di tutti i colori. Un metro di cazzo dentro la pancia grosso come un tubo della fogna, frustate fino a svenire, legate appese alle corde urlando dal dolore. Con la corrente elettrica in vagina che le ha fatte stramortire. Soffocate con un cazzo in gola che le ha fatte andare ad un passo dall'apnea mortale. Ma chi le faceva questo poteva avere sotto una qualsiasi di loro, che andava bene lo stesso.
Si equivalgono come margolle televisive. Quando digiti il loro nome seguito dalla parola cosce, le foto sono tutte uguali. Intercambiabili. Non sono femmine come Maddalena, sono margolle finte. Non valgono un cazzo. E NON è UN MODO DI DIRE VOLGARE. Non valgono proprio un cazzo. Che poesia una notte intera con Maddalena. E' stato indimenticabile.
Che tempi, andati, purtroppo. Una storia vera. Indimenticabile. Quelle sozzone della TV che non valgono un cazzo e vengono pagate a peso d'oro, per rompere i coglioni, non poco, dovrebbero leggere questo racconto e darsi una chiodata, perchè non valgono veramente un mezzo cazzo. Non uno intero. Firmato Ghost. Non credo di ricordare altro più emozionante di questo racconto. By, by.
.
scritto il
2022-09-26
1 . 3 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.