Le sorelle annoiate PARTE 2

di
genere
incesti

Ariel e sofia uscirono dalla loro camera ancora tremanti per quello che era successo.
Ma cercarono di non fare capire nulla ai loro familiari.
Dopo diverse ore in cui,guardarono la tv, chiacchierarono con i famigliari e cenarono, non riuscirono a parlarsi o a guardarsi in faccia senza arrossire.
Quasi come se in presenza dei familiare non potessero guardarsi o parlare altrimenti si sarebbero accorti di quello che avevano fatto ore prima nella loro camera.
Sofia, con il fuoco ancora in corpo,visto che era stata letteralmente ad un altro dito dall'orgasmo, si sentiva ancora molto eccitata e non soddisfatta.
Ariel, che non aveva mai provato quelle sensazioni così forti, non avendo mai fatto sesso, il pensiero di quello che avevano fatto in camera con sofia non la lasciava.
In verità entrambe le sorelle, dal momento in cui sono uscite dalla loro stanza, anno pensato solo ed esclusivamente a quello che era successo tra di loro.
Continuando a bagnarsi senza sosta.
Si fecero le 22.25 e ariel si alzò per cominciare a sparecchiare.
Tutti i familiari erano concentrati nella tv, ma sofia invece guardò ariel che prese i piatti e girandosi li mise dentro il lavello.
Ma quando si girò, sofia, si accorse di una grossa macchia scura nei jeans proprio in mezzo alle gambe si stava allargando sempre di piu.
Quindi guardò in mezzo alle sue gambe e vide anche lì una bella macchia, ma per fortuna aveva un paio di leggins neri e quindi si notava meno rispetto alla sorella.
Si alzò di scatto prendendo altri piatti e posate dal tavolo, e chiese ai familiare di andare in salotto o a letto, così lei ed ariel avrebbero potuto sparecchiare, prima che qualcuno si accorgesse delle macchie fra le loro gambe.
Non appena tutti i famigliari furono andati via, sofia si accostò ad ariel sussurandole:

-S: abbiamo una bella macchia fra le gambe.

Ariel guardò subito i suoi jeans e si accorse che la macchia che aveva tra le cosce era enorme, e si allargava sempre più.

-A: Cazzo!!
Per fortuna non si sono accorti di niente.
Ascolta, sparecchiamo velocemente, così mentre tu lavi le stoviglie io vado a farmi una doccia veloce e quando esco dalla doccia, asciugo le stoviglie mentre tu fai la doccia.
Va bene?

-S: si si, va benissimo.

Ariel e sofia si guardarono serie per qualche secondo, per poi sbuffare in una risata.

-A: ma guarda come ci siamo combinate, stiamo gocciolando. Ahaha

-S: per fortuna io ho dei leggins neri, tu non sei stata così fortunata. Ahaha

Dopo quel momento di risata, terminato di sparecchiare, ariel si andò a fare una doccia calda, ripensando alla vagina soffice di sofia che si stringeva e si contorceva attorno al suo dito.
Mentre lavava le stoviglie sofia,pensava al dito della sorella che gli era entrato così in profondità, e da come sia riuscita per miracolo a non raggiungere l'orgasmo di fronte alla sorella.
Entrambe ancora molto eccitate, avevano già pensato entrambe, che appena la sorella si fosse addormentata si sarebbero masturbate per calmarsi.
Ma non lo comunicarono all'altra poiché sapevano che anche se loro avevano normalizzato quel comportamento godurioso tra sorelle, nel profondo, sapevano che fosse una cosa sbagliata.
Anche se l'idea di non provare più quella forte sensazione le rendeva tristi.
Uscita ariel dalla doccia, entrò sofia, mentre ariel asciugava le stoviglie già lavate dalla sorella.
Passò circa un ora e le sorelle entrambe in un piagiama morbido, andarono in camera loro, chiudendo la porta alle loro spalle.

-S: chiudiamo a chiave?

Disse sofia ammicando con le sopracciglia.
Dopo un secondo di sguardo lussurioso le due sorelle sbuffarono in una risata ancora una volta, notando quanto la loro complicità fosse aumentata nel loro rapporto.
Non chiusero la porta a chiave, e si misero ogni una nei rispettivi letti.

-A: ma ti rendi conto di quanto ci siamo bagnate?

-S: cioè, io non mi sono mai bagnata così, nemmeno quando faccio sesso con il mio ragazzo.
Io sono scioccata.

-A: ti posso confessare una cosa?

-S: dopo quello che abbiamo passato mi sembra il minimo.
Certamente, dimmi tutto.

-A: l'interno della tua figa è qualcosa di stupendo, non avevo idea che fosse così morbida e calda dentro.
È stata una sensazione stupenda.
Grazie per avermi proposto quella sfida.

Sofia dopo quella confessione, sentì il suo corpo scaldarsi.

-S: beh, allora visto che tu sei stata così sincera con me, ti confesso una cosa anche io.
Quando ho leccato il tuo liquido, mi è piaciuto parecchio.
Era molto gustoso.
A te è piaciuto il liquido della mia figa invece?

-A: se devo essere sincera, credevo che avrebbe avuto un sapore schifoso, ma invece non mi è dispiaciuto per niente.

-S: HO PENSATO LA STESSA COSA ANCHE IO!!

Rispose esaltata sofia, che invece credeva fosse solo lei ad aver apprezzato il gusto della sorella.

-A: visto che ci stiamo confidando...voglio confessarti un altra cosa...

-S: lo sai che puoi dirmi tutto.

-A: mentre ti infilavo il dito nella figa... la osservavo... e trovo...che la tua figa sia molto bella esteticamente.

Disse ariel arrossendo vistosamente.
Ma quell'affermazione fece arrossire anche sofia, che ripensando alla vagina della sorella cercava di ricordare se ci fossero molte differenze, ma dato l'eccesso di eccitazione che aveva non riusciva a ricordare alla perfezione.

-S: a dir la verità non ricordo che le avessimo così diverse.
Grosso modo penso che siano uguali, no??
Non riesco a ricordare bene, scusa...

Disse sofia con un sorrisino dispiaciuto.

-A: ma dai!! Come fai a dire che sono uguali?
Sono del tutto diverse!!
Ho un idea, confrontiamole, così ti renderai conto.

Visto quello che era già successo tra le due sofia non ebbe particolare timore ad acconsentire.
Anche perche era curiosa di vedere a mente più fredda la vagina di ariel.

-S: buona idea!!
Vieni a sederti qui nel mio letto.

Ariel e sofia cominciarono a togliersi il pigiama per poi passare a mutandine e reggiseno.

-A: forse però dovremmo chiudere la porta.
Che dici?

-S: oddio hai ragione!! Me ne ero completamente dimenticata!!

Ariel chiuse la porta e si sedette nuda nel letto di fronte a sofia nuda anch'essa.
Una di fronte all'altra aprirono le gambe, formando quasi un cerchio, per permettere all'altra di vedere la proprio vagina e costatare le differenze tra una e l'altra.

-S: cazzo! Hai ragione sono completamente diverse.
La tua ha le piccole labbra piccole, quasi non si vedono,è troppo carina.
La mia invece ha delle labbra grosse e gonfie.
Come fa a piacerti la mia figa?
Guarda quanto è carina la tua!

-A: ma che vai dicendo??
La tua figa è stupenda!!
Appunto perché ha delle labbra vistose mi piace, è troppo eccitante.
La mia figa è classicissima.

-S: ma smettila di dire cazzate!!

Mentre le sorelle si scambiavano complimenti a vicenda, non si accorsero che le loro vagine si stessero pian piano bagnando di nuovo.

-A: dai seriamente tu preferisci la mia figa?
Ma la tua è meglio non solo esteticamente ma anche al tatto è più bella,con quelle labbra grosse così soffici e delicate.

-S: su questo non saprei dirti, io non ho toccato la tua figa così tanto da poterlo dire, ma sono sicurissima che anche al tatto la tua supera la mia.

-A: beh controlla tu stessa allora...

Disse ariel allargando avvivinandosi ancora di più alla sorella e allargando ancora di più le gambe.
Quello che era un cerchio formato dalle gambe di entrambe le sorelle diventò più simile ad un rombo, con le sorelle a qualche centimetro di distanza e le loro vagine una di fronte all'altra.

-S: che vuoi dire?

-A: tocca la mia figa,come abbiamo fatto oggi pomeriggio con le nostre tette, e la confronti con la tua.

Sofia cominciò a scaldarsi, il desiderio di masturbarsi aumentava sempre di più.
Ma doveva aspettare che ariel si addormentasse.
La voglia che aveva di toccare la vagina alla sorella era di più di quello che si aspettasse.

-S: sei sicura?

-A: abbiamo fatto cose ben peggiori oggi pomeriggio. Quindi direi che questo non sarebbe nulla di chè.

Allora sofia allungò la mano verso la vagina della sorella.
Toccò prima le grandi labbra, poi andò verso quelle piccole e sentì la soffice sensazione che al tocco si sentiva.
Poi scese verso il buco, e si accorse che la sorella era di nuovo bagnata.
E con le dita bagnate del liquido stesso della sorella andò sul clitoride.
Fece 3 piccoli giro molto lenti intorno al clitoride con il dito.
Mentre ariel si abbandonava a quel piacere che aumentava sempre di più.
Poi sofia avvicino anche l'altra mano, e sollevò il cappuccio che ricopriva il clitoride, facendo sussultare ariel.
Non ancora del tutto soddisfatta bagno il pollice dell'altra mano con gli stessi umori di ariel, e tenendo con una mano il cappuccio del clitoride sollevato, passò il pollice bagnato direttamente sul clitoride scoperto della sorella.
Causandole uno spasmo che la fece cadere all'indietro nel letto.
Mentre sofia continuava a sfregare il pollice sul clitoride ariel si contorceva dal piacere che stava provando,cercando di trattenere le urla, finchè la sorella non si fermò.

-S: io continuo a pensare che la tua figa sia migliore sia in termini di estetica e sia al tocco.

Disse togliendo le dita bagnate dalla vagina della sorella, e succhiandole avidamente una per una per non lasciare nemmeno una goccia di liquido nelle dita.

-S: la tua figa è davvero troppo gustosa sorellona! Ahahah

Con una battuta cercò di sdrammatizzare il gesto forte che aveva appena compiuto.

-A: oddioo...sofiaa... io avevo già voglia di masturbarmi più tardi, adesso ne ho ancora più voglia, te lo assicuro.

-S: davvero volevi masturbarti più tardi??
Anche io avevo pensato la stessa cosa!
Ed anche io adesso ho ancora più voglia di farlo.

Ariel notò come quei piccoli movimenti con il pollice della sorella le avessero causato un piacere molto maggiore del proprio tocco, e questo fece nascere in lei un pensiero così osceno che non ebbe il coraggio di dire alla sorella.

-S: invece di aspettare ancora...potremmo di nuovo insieme, se anche tu sei d'accordo.
Perché io onestamente non resisto più, ho troppa voglia.

-A: mi vuoi sfidare di nuovo a chi viene prima?

-S: si, perché no?. stavolta vinco io, stanne certa.

Si spostarono di nuovo con la schiena attaccata al muro, sedute una accanto all'altra.
Ma ariel aveva ancora in mente quel suo pensiero, che forse per la forte eccitazione, decise di comunicare anche alla sorella.

-A: perché invece di fare la stessa sfida di questo pomeriggio, non cambiamo un pò la sfida?

Disse ariel con un filo di voce, arrossendo e non riuscendo a guardare negli occhi sofia.

-S: che vuoi dire?

Rispose la sorella incuriosita.

-A: beh, ho pensato...che magari, invece di masturbarci noi stesse e vince chi viene prima, potremmo fare l'opposto...

-S: cioè non capisco...

-A: potremmo...masturbarci...a vicenda...
Io masturbo te... e tu masturbi me...
Se sei d'accordo ovvio.
E vince chi di noi farà rangiungere all'altra l'orgasmo.
Che ne pensi?...

Sofia rimase sorpresa dalla richiesta della sorella, felicemente sorpresa.
Già il solo pensiero, la faceva impazzire dalla voglia.
Si immaginò le dita di ariel sul suo clitoride gonfio di piacere, lei che godeva grazie alla sorella, e l'orgasmo, quell'orgasmo che già una volta era riuscita a bloccare, questa volta se lo sarebbe goduto.

-S: non vedo quale sia il problema.
Sei mia sorella dopotutto, non dobbiamo avere timidezza o pudore tra di noi.
Quindi non ho alcun problema a masturbarti.
Ma, ti avverto...preparati a venire subito perché stavolta vincerò io la sfida.

-A: il premio rimane lo stesso di oggi pomeriggio?

-S: si, per me va bene.
Chi vince lancia una sfida all'altra, qualunque essa sia dovrà farla, altrimenti...

-A: faccende per un intero anno. Si.

Ariel diresse la mano destra verso la vagina di sofia, e altrettanto sofia diresse la mano sinistra verso quella di ariel.
La testa di entrambe si alleggerì di botto, cominciarono a sentire caldo, nonostante fossero nude.
E appena poggiarono le loro mani rispettivamente una sulla vagina dell'altra, un brivido di piacere scosse il loro cervello.
Sofia, già avvantaggiata dai diversi tocchi poco prima alla vagina della sorella, prese l'iniziativa e cominciò subito a raccogliere il liquido che aveva già prodotto la vagina di ariel, e portò le dita bagnate sul clitoride, cominciando a muoverle in senso circolatorio.
Ariel fù colpita da una scarica di piacere mai provato prima, una sensazione così intensa che le sembrava di venire da un momento all'altro.
Si morse il labbro, e tirò indietro la testa poggiandola nel muro, godendo a pieno di quella fantastica sensazione.

-S: vinco facile così...

Affermo soddisfatta gustando già la vittoria.

-A: NOn... MMH...CanTArE...VittoRIa TRoPpo preSTo..MMH

disse ariel mugulando di piacere.
Cercò di riprendersi da quella sensazione di estasi in cui si trovava, e andò al contrattacco.
Imitando le movenze della sorella raccolse il liquido gelatinoso con le dita e andò dritta sul clitoride già gonfio, di sofia.
Ma invece di fare un movimento circolare, ariel muoveva le dita da destra a sinistra molto lentamente.
Ancora sotto l'influsso delle dita di sofia che in un continuo senso circolatorio stava facendo sprofondare ariel nell'oblio.
Colta da spasmi, non riusciva a controllare bene il suo corpo, non riusciva a resistere a quel piacere che così dolcemente la stava accompagnando nella perdizione dei propri sensi.
Riuscì però ad aumentare a fatica il ritmo della mano sul clitoride di sofia, che fù inondata all'improvviso da quel piacere che le stava procurando ariel per la seconda volta in quella giornata.
Senza accorgersene le due sorelle che erano sedute sul letto, appoggiate con la schiena sul muro, sprofondarono poco a poco ritrovandosi, senza darci tanto conto, sdraiate sul letto avendo solo le spalle e la testa appoggiate al muro, dando così più libertà alle loro mani di muoversi.
Sofia colta alla sprovvista dalle dita di ariel, allentò l'intensità nel clitoride della sorella.
Questo diede un minimo di lucidità ad ariel che aumentò ancora di più la rapidità di un passaggio da destra a sinistra.
Il clitoride gonfio di sofia passava tra le dita bagnate di ariel che aumentò ancora di più il suo volume.
Immersa nel piacere causatole sofia, riesce comunque ad aumentare di nuovo l'intensità nel clitoride della sua rivale, che a sua volta diminuì la velocità delle dita, ritornando ad immergersi nel vortice di piacere che seguiva il vortiche creato con le dita attorno al suo clitoride che ormai si era gonfiato quasi fino al punto di non ritorno.
La stanza ormai bollente come i loro corpi, era colma di passione, trasgressione e lussuria.
Si udivano solo gemiti, e grida soffocate di piacere a non finire.
Le due sorelle dunque, arrivate quasi al culmine del piacere, vogliono si abbandonarsi all'orgasmo, ma anche vincere la scommessa.
I loro corpi tremanti ormai senza alcun controllo,non rispondevano perfettamente ai loro comandi,sentivano solo un enorme piacere che le imprigionava in una prigione fatta di lussuria e godimento.
Continuando quel valzer di dita, il piacere che si stavano procurando a vicenda le stava facendo impazzire.
I gemiti e le urla di piacere diventavano sempre più forti, gli spasmi di piacere davano scosse al cervello delle due sorelle, con la mente completamente annebbiata, non riuscivano a pensare a nulla se non al quella sensazione ormai quasi al limite del sopportabile.
Arrivate entrambe alla soglia del piacere, la vittoria di una o dell'altra si sarebbe decisa in quei pochi secondi di distacco.
Ma sofia, presa dagli spasmi non riuscì più a mantenere la sequenza circolatoria nel clitoride della sorella, e copiò i movimenti adottati da ariel, muovendo le dita a destra e a sinistra il più velocemente possibile.

-A: AAAH... OH CAZZO!!!! AAAAAAH!!!!

Questo cambio di ritmo e di intensita, fece esplodere ariel il un orgarmo smisurato che fece gridare e squirtare ariel come mai fatto.
Seguita un secondo dopo da sofia che esplose in un orgasmo vittorioso squirtando contro la mano della sorella.

-S: SI CAZZOO!! AAAHH!!

Quell'orgasmo così intenso, le lasciò per diversi minuti sdraiate nel letto, ancora colte da spasmi di piacere.

-A: Porca...puttana...
Che bomba...
Di...
Orgasmo...

-S: Puoi...
Dirlo...
Forte cazzo...

Cominciarono a prendere fiato dopo circa 10 minuti dall'orgasmo.
Quando riuscirono ad alzarsi in piedi le loro gambe tremavano, quasi non si reggevano in piedi.

-S: 1 a 1 sorella!

Disse sofia, con soddisfazione dopo quella vittoria "esplosiva"

-A: gia hai vito sofì.
Allora?
Cosa dovrei fare?

-S: ho già un idea su cosa poterti farti fare!!

Continua...
scritto il
2022-11-07
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