Anche tu vuoi un giro di giostra?

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Anche tu vuoi un giro di giostra?

Nella grande villa di Adamo Marchesi, la sera della prima domenica di luglio, nella grande sala affrescata delle Dame e dei Cavalieri, si è consumata una piccola orgia. Dieci ragazze di età compresa tra i 18 e i 35 anni che si sono lasciati andare a sesso libero
Mi risveglio spiaggiato su una poltrona, ovviamente nudo, con una ragazzina accoccolata su di me. Sorride beata. Mi guardo attorno: un dopo bomba. Ovunque corpi nudi addormentati. Il padrone di casa non si vede da nessuna parte
Mi guardo intorno e individuo i miei boxer. In bagno, sciacquata con colluttorio alla menta, pisciata liberatoria, lavata sommaria nei punti strategici. C’è un armadio pieno di accappatoi. Ne afferro uno color nero ed esco sul patio.
Ora, patio è una parola riduttiva. Una piazza d’armi con tanto di piscina vista mare. In fondo, una ringhiera in pietra alla fine di un prato pettinato alla perfezione
Il padrone di casa è là, contro la ringhiera, che si sta bombando una bionda di classe. Dico di classe, di una bellezza non volgare, dai lunghi capelli lisci, scuri, sui trenta o trentacinque anni e un bel fisico. Almeno, da quello che posso vedere dalla soglia della veranda
Un secondo dopo che li vedo, vanno in orgasmo. Mi sento un guardone.
Adamo si discosta dalla bionda e si allontana. Lei rimane lì, seduta sulla ringhiera di pietra, girandosi a guardare il mare
“Ben svegliato, guardone” sorride Adamo. Senza pudore, nudo, cerca qualcosa nelle tasche di un accappatoio. Sigarette, accendino
“Sono arrivato a cose fatte” mi stringo nelle spalle
“Hai la faccia di uno che è stato appena asfaltato”
“Beh, mi sento come se avessi un elefante seduto in testa”
“Non ti ho visto molto partecipativo ieri sera”
“Ma che dici. Ho elargito pace ed amore a qualche pulzella” accenno alla bionda sulla ringhiera “Lei chi è?”
“Non ne ho la più pallida idea” tirata di sigaretta “Mi sono svegliato e l’ho vista là. Ehi, le faccio, ti va’ un giro di giostra? E lei mi ha guardando dicendo, se ti và”
“E non le hai chiesto come si chiama?”
“Perché, tu hai chiesto i nomi a quelle due che ti sei fatto?”
“Ilenia e Marika”
“Ah, questi orpelli. Vado a farmi un caffè. Ne vuoi?”
“Sì, grazie”
Mi avvicino alla bionda. Una bella donna, niente da dire. Mi ricorda Kim Basinger ai tempi migliori “Ciao” saluto
“Ciao” è seduta, le gambe raccolte verso di sé, le braccia che le cingono. Magra, asciutta, tette sulla misura tre, ventre perfettamente piatto. Il taglio è occultato dalle sue belle gambe “Sei anche tu qui per un giro di giostra?”
“Non necessariamente. Avevo bisogno di un po’ d’aria”
“Mi chiamo Nadia” allunga una mano verso di me
“Mauro”
“Mauro Damiani” sorride lei “Lo scrittore”
“Uh, sono famoso”
"Ho letto qualcosa di tuo. Mi piacciono i tuoi scritti"
"beh, grazie. Almeno una che li legge li ho trovati"
Scoppia a ridere "Sei anche modesto"
"Beh, non sono Asimov, o Lucarelli. Sono io"
"Ti giudicherei un tipo interessante" dice lei squadrandomi con fare critico
"Anche tu lo sei ma, lo so, sembra una frase di fatto"
Ritorna Adamo con un vassoio e lo poggia su un tavolino "Porca troia che casino che c'è là dentro. Non pensavo di attirare tanta gente con quell'annuncio"
"Quando il Re delle feste annuncia, sicuro c'è divertimento" sentenzio
"E tu non ti sei divertito abbastanza" mi fa notare. poi rivolto a Nadia "E tu, non ricordo di averti vista ieri sera alla bolgia"
"Sono arrivata dopo" risponde lei
"Ah, ma io ho chiuso i battenti dopo mezzanotte"
Lei sorride "Beccata" si stringe nelle spalle "Sono arrivata questa mattina e ho scavalcato"
"Ah, violazione di proprietà"
"Ma tu lo sapevi e mi hai scopata uguale"
"E tu ti sei fatta scopare"
"Un gesto di sfogo"
"un giusto sfogo" si gira verso di me "Hai scoperto come si chiama?"
"Nadia" sorrido “e mi conosce”
“Ottimo allora” ride e se ne va “Se volete favorire. Grazie del giro di giostra” saluta Adamo andandosene
“Grazie a te”
Prendo una tazza di caffè, due zollette di zucchero e lo porgo a Nadia. Lei accetta volentieri. Sorseggia “Quindi, com’era là dentro?”
“Una bolgia”
“Con quante ti sei divertito?”
“Un paio ma, non è stato vero sesso. Cioè, lo è stato ma, credo sia stato come con te e Adamo”
“uno sfogo liberatorio?”
“Qualcosa del genere”
“Quindi, di norma, il sesso com’è per te?”
“raro” Scoppio a ridere "Non ero molto convinto a partecipare a questo capriccio di Adamo. Ma, ha insistito molto. Dopo Sabrina, la mia vita è stata piuttosto vuota. Mi sono buttato nella scrittura, ho sfornato un paio di romanzi e via così"
"Ma una volta dentro..."
"Mi sono lasciato trascinare, sì"
"Quindi, qual è la situazione ideale per il sesso?"
"Conoscere una persona, parlare con lei, invitarla a cena, parlare di tutto e di più, vedere quello che succede. E se, c'è quell'interesse giusto, allora andare al passo successivo"
"Subito il giro di giostra?"
"Non so, mi sembrerebbe una roba troppo frettolosa"
"Allora, mettiamo che una come me ti invita a cena"
"Accetterei" rispondo di slancio
“Abbiamo un appuntamento allora” mi allunga una mano

Non mi è mai capitato di vedere una donna nuda prima di un appuntamento. La vado a prendere verso le sette di sera. Lei mi accoglie con un abito lungo nero con strass dorati. Molto scollata e così stretta da far intuire che sotto non ha nulla. Io in tiro, giacca, cravatta, sparato bianco, pantaloni stirati che sembrano appena usciti dalla tintoria.
L’aiuto a salire in auto e via, al ristorante “Il mare d’estate”, posto un po’ chic ma di sicuro effetto, con una bella terrazza panoramica con vista mare “Ancora un’altra terrazza” commenta lei con un sorriso
Parliamo, ordiniamo. Non ci penso lontanamente che dopo si fa una scopata. Con lei mi trattengo.
A cena finita, la riaccompagno a casa. Come buona creanza, dovrei salutarla con la promessa di un prossimo incontro..
Invece, lei mi lancia l’invito scostando la porta “Ti và un caffè?”
“Grazie, molto volentieri”
Ha una bella casa, luci soft, un impianto video stereo in un angolo e una vasta collezione di blues, musica leggera e rock. Scorro i vari autori mentre lei dice che mi va a preparare il caffè “Scegli pure il Cd che vuoi” mi chiede
Io, non ho che da scegliere.. Mmm, opto per Blue Saraceno. Caffè pronto.
L’aroma mi solletica il naso. Mi giro e lei mi sta offrendo una tazza. Completamente nuda. Rimango interdetto per un attimo, bloccato, con le mani tese “Blue Saraceno, buon gusto” mi sblocco, afferro la tazzina. L’occhio mi cade sul taglio tra le gambe. Perfetto, con una peluria bruna ben curata
"Ti piace quello che vedi?" chiede lei
"Direi di sì"
"Allora, perchè non ti metti comodo anche tu?"
Sorseggio di poco il caffè, lo ripongo sul vassoio, mi spoglio e rimango senza nulla davanti a lei. Sembra apprezzare e attende che io faccia la mia mossa. Afferrò il caffè e mi siedo in poltrona. Lei fa lo stesso e accavalla le belle gambe, occultando la sua fica ben curata "Dunque"
"Dunque" sorseggio il caffè "Buono" e andiamo avanti a conversare come nulla fosse
A questo punto uno potrebbe pensare: ma dopo tutti questi nudi, ammiccamenti, allusioni, il sesso c’è stato?
Risposta: no.
E’ stata una sofferenza?
Molto sofferta sì
La faresti ancora?

Ma allora, niente sesso fra voi due?
Il sesso c’è stato, ma non quella sera
Alla fine di quella sera così strana. Ci siamo rivestiti, ci siamo salutati con un bacio “Quindi, come può proseguire la storia?”
“Prima di fare un giro di giostra con te, vorrei assaporare il momento”
“Ok”
“Quindi, domani a pranzo in quella caffetteria al centro”
“Ti passo a prendere..”
“No, aspettami pure là”
Quindi, voi pensate che dopo il pranzo in quel bar abbiamo fatto sesso?
Sbagliato ancora
Il sesso è arrivato dopo una settimana che uscivamo insieme.
Inaspettatamente, un mercoledì sera, lei si presenta a casa mai con un bricco di caffè in mano “Ti va’ un caffè?”
Caffè, Blu Saraceno e un po’ di affetto sotto le coperte.
Raccontarvi quello che è successo?
Usate la fantasia..

Alla prossima

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scritto il
2022-11-08
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