Lo smalto bianco dei piedi di Simona o ''sorbetto al limone'': dal bordo piscina alla scopata sul letto con mia figlia in una torrida giornata estiva _ parte 3

di
genere
incesti

Eccoci qui, finalmente...al termine di questa vicenda che ho narrato ormai diversi mesi fa nella prima (https://www.eroticiracconti.it/racconto/73075-lo-smalto-bianco-dei-piedi-di-simona-o-sorbetto-al-limone-dal-bordo-piscina-alla-scopata-sul-letto-con-mia-figlia-in-una-torrida-giornata-estiva-parte-1) e nella seconda parte (https://www.eroticiracconti.it/racconto/73292-lo-smalto-bianco-dei-piedi-di-simona-o-sorbetto-al-limone-dal-bordo-piscina-alla-scopata-sul-letto-con-mia-figlia-in-una-torrida-giornata-estiva-parte-2)...mi scuso ma purtroppo sono stato molto impegnato in questo periodo e comunque...tutto è bene quel che finisce bene...

Vi avevo lasciato nel momento in cui mia figlia Simona aveva fatto scattare la trappola a bordo piscina con la scusa di dare un'occhiata al suo letto che diceva avere dei problemi...come un segugio sbavoso, sebbene senza collare (MA QUANTE VOLTE SONO STATO AL GUINZAGLIO DI MIA FIGLIA!), completamente in balia dei suoi piedini e dalle sue fresche unghie bianche dei piedi, ho seguito la troietta in camera sua...
Arriviamo...e subito alzo il materasso per vedere che problemi ha questo benedetto letto, nel frattempo Simona sale sul letto e...senza che io me ne accorga, coglione come sono e preso dal controllare il letto (''qui mi sembra tutto a posto, principessa...la rete è buona, non vedo problemi...''), la puttanella si spoglia e rimane come una splendida Eva nella sua nudità e così...

e così quando io riemergo dal controllo del letto, splendida visione, mi trovo davanti mia figlia completamente nuda, la figa spalancata e luminosa, le tette splendide anche se non molto grosse...e più di ogni altra cosa, mi trovo IN FACCIA, immediatamente, l'oggetto del mio immenso desiderio: i suoi piedi dalle unghie bianche. E io sbianco e dico, sorpreso ed eccitato:
''Simo, mia divina, ma cosa...???''
''Sssh... papino...'' mi fa lei, con sguardo sexy e da micetta puttanella pronta a sedurmi ''è il tuo giorno fortunato, cucciolo...avrai i miei piedini freschi estivi con lo smalto bianco che ti piace tanto e la mia figa...''
Ancora sorpreso ma pronto a cogliere l'occasione, mentre lei sorride civettuola e crudele, inizio a succhiarle le prime dita dei piedini e le dico: ''Mi hai preso in trappola, amore mio...non è vero? Non posso sfuggire al tuo piano...è da molto che l'avevi preparato, mio angelo?''
E lei, sorridendo nel dubbio: ''Forse, chissà...''

Da lì le cose vanno come al solito. La mia lingua inizia a passare tra i suoi interstizi, le succhio i piedini, le bacio e lecco ogni parte di quel dono del cielo, mentre lei inizia a toccarsi la topa - ma poi inizio a raggiungerla anche io con le mie dita... - per passare al dessert della giornata. Sono un coglione fallito, non so dire di no ai piedi di fata della mia dolce principessina... Un caldo torrido...lei non perde tempo e stuzzica il membro, GIA' ABBONDANTEMENTE DURO DA QUANDO L'HO RAGGIUNTA IN PISCINA E SONO STATO FOLGORATO DALLE SUE UNGHIE BIANCHE, e così mi spinge a svestirmi...pian piano anche io sono nudo, un footjob dei suoi piedi divini non me lo toglie nessuno e iniziamo a godere...

Sono sul letto, pian piano inizio a baciarla, a baciarle il seno e il corpo sinuoso, a toccarle il culo e a leccarle la figa...senza perdere di vista i suoi piedi...mi sdraio sul letto, lei mi masturba un po' mentre ancora continuo ad assaporare i suoi piedi di dea perdutamente innamorato e perso in un altro mondo...poi inizia a succhiare, a succhiare il vecchio membro di suo padre...e lì non ci vedo più, ho paura di perdermi e di venirle subito...e lei non me lo perdonerebbe...

mi tira verso di sé facendomi seguire la DROGA dei suoi piedini: mi guarda negli occhi e mi dice, eccitata e spietata come una padrona del sesso quale è: ''Ora vienimi dentro, schiavo, voglio sentirti dentro di me, vecchio porco...''

E io non me lo faccio ripetere due volte. La monto. La monto in lungo e in largo sul suo letto di regina, la monto da dietro, al ritmo dell'amore che ci contraddistingue, l'amore incestuoso di un padre per una figlia universitaria 22enne, regina e padrona, diavolo e delizia, seduttrice dai piedi perfetti e dal frustino facile, la monto davanti, centrando
il buco della sua figa che tante volte mi ha ospitato, stringendosi intorno al mio biscotto duro di uomo maturo...quel giorno, anche se non mascherato, incatenato e frustato, ero comunque il suo schiavo. Lo ero in una maniera più dolce, più tenera, meno sadomaso, diciamo: ma ero il suo schiavo. Perché lei mi VOLEVA mettere in trappola, lei VOLEVA che io fossi suo anche quel giorno...e io ho obbedito, ho obbedito alla mia principessa Simona...

In un impeto di rabbia passionale, Simona mi spinge a terra ai piedi del letto, col corpo, anche se ho le gambe spalancate e l'uccello arrapato. Lei, divina sul letto, mi guarda dall'alto in basso, ride, mi munge il cazzo di nuovo con i suoi piedi, la imploro di fare piano perché potrei SCOPPIARE (le dico proprio così) inondandole i divini interstizi di sperma bianco maturo...e lei, per tutta risposta, ride crudele, mi prende il cazzo e me lo scappella prendendolo tra alluce e secondo dito del piede destro...mi rimette l'altro piede in faccia e mi ordina di leccarglielo, chiamandomi ''coglione'' e ''slave fallito''...

Si fa indietro sul letto. Sono ancora stordito. Non la vedo più. Ricompare con la testa, i capelli biondi e mossi sudati e scarmigliati da venti minuti di sesso assurdo, le tette che pendono e mi dice, sorridendo: ''Cosa aspetti, coglione? Torna da me, papi...''

E torno. Oh, se torno. Risalgo sul letto, la prendo davanti e la cavalco dentro la figa, deciso ad andare fino in fondo per il mio e il suo piacere...e ovviamente continuo ad avere i suoi piedi in faccia, quelle unghie bianche per cui continuo a sudare, che continuo a succhiare, che continuo a riempire della mia bava, catena d'amore che aumenta il piacere...proviamo un sacco di posizioni, diamo libero sfogo alla nostra carne...ma noi ci amiamo, sapete, non è solo sesso...e lo facciamo delicatamente, e lo facciamo forte...le pompo dentro e lei gode e dice ''sììììì papiiiiiii cosìììììì'''....

E niente. Alla fine non ce la faccio più, la guardo quasi a chiedere scusa ma il momento è arrivato. Prima che sia troppo tardi, tiro fuori l'uccello umido del suo umidore interno dalla sua vagina...lei capisce subito, ormai è così evidente. L'altare dove devo versare il mio tributo maschile è già pronto: mi offre i suoi piedi, mi guarda sorridendo mordendosi le labbra, anche lei in preda all'orgasmo, anche lei vuole il mio seme suoi suoi piedi...ne è sempre così onorata, contenta...in fondo si tratta sempre dello sperma di suo padre! Splendenti e divini, quasi non vorrei insozzarli con il mio seme, con il seme malato di un vecchio porco incestuoso, ma devo, lo voglio, lei lo vuole...e io non sono niente senza di lei. Vengo. O per meglio dire, ESPLODO. Questa volta davvero. Un fiume di sborre esce dalla mia cappella, inonda entrambi i suoi piedi, cola tra i suoi interstizi, crema deliziosa (lei la considera la sua ''lozione'' per rendersi più morbidi i piedi) tra le sue unghie bianche, e in parte sul letto...mentre vengo, io che sono cattolico, bestemmio alla grande. Lei ride, strega crudele, Satana vera che mi ha corrotto, ride e fa un ''oh'' orgasmico quando vede la piena di sborra che le inonda i piedi perfetti....finisco di sgocciolare, ma non è finita qui...

Tempo che finisco di sgocciolare e Simona non contenta mi riprende il membro tra i suoi piedi, continua ad andare su e giù, ad aprire la cappella, a stuzzicarmi i coglioni, me lo struscia in verticale sulla pancia...anche io divengo sporco del mio stesso seme, mi sento così sporco...lei ride, lei è perfetta, lei è divina. Accaldato e felice, mi avvicino al suo volto, anche lei è sudata e rossa, gli occhi di micetta famelica accesi di passione: le do un bacio, ancora un altro, mentre il cazzo ha un'altra, improvvisa venuta...e io mi perdo nei suoi occhi.

Mi sorride: ''Ti amo, le dico'', e prendo a leccarle via parte della sborra dai suoi piedi...lei ride, mi tira a sé e mi dice: ''Papino...è stato bellissimo, sei crollato come un poveretto ai miei piedini, vero? Ti è piaciuta la mia trappola d'amore, papi?''... E prima che possa rispondere, o forse perché è l'unica risposta che posso darle, delicatamente mi schiaccia ancora una volta con i suoi piedi sborrosi dalle unghie bianche e mi seppellisce mentre io ancora continuo a leccare e lei lecca via la sborra dal mio pene e dalle mie palle...sono nudo, un verme nudo a occhi chiusi sotto i suoi piedi...e lei mormora ''schiavo, schiavo mio''...con una voce così dolce, mentre i suoi piedi colmi di sborra vanno su e giù dal mio membro ancora pulsante alla mia faccia sudata, dalla mia lingua al mio petto su cui mi schiaccia affinché non possa scappare. E dove dovrebbe scappare un fallito pervertito come me, trapanatore della propria figlia e addirittura slave sadomaso sottomesso alla propria figlia come mistress, con tanto di bondage e via dicendo?

Questa è mia figlia Simona. 22 anni (all'epoca del racconto, in estate, 21 anni). Universitaria. Questa è la trappola che mi ha teso una bollente mattina della scorsa estate. E questo sono io. Vecchio laido leccapiedi incestuoso, schiavo fallito, padre di famiglia sedotto da sua figlia, inutile servo ai piedi di una principessa...questa l'immagine che mia moglie, la madre di mia figlia, che io ho tradito scopando il sangue del mio sangue, avrebbe trovato se fosse tornata in quel momento: un 60enne sconvolto da una scopata straordinaria con la lingua tra le dita dei piedi di sua FIGLIA, sepolto sotto i suoi piedi in un letto caldo di sesso e gocciolante di sborra, e il cazzo in bocca a lei...
scritto il
2022-12-13
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