Rosita sorella speciale
di
soffiodautore
genere
incesti
Con Fabiola, mia sorella, ho sempre avuto un rapporto aperto, fin dall’età della ragione.
Tra noi non c’erano segreti, i nostri genitori ci avevano educato in quel modo. Anche
loro usavano lo stesso metodo, In casa non c’erano argomenti tabù. Le prime cotte per
qualche compagno/a di scuola, le prime dis/avventure sullo stesso argomento, fino
all’età in cui eravamo coscienti del nostro operato. Il colmo quando lei conobbe Mino,
un suo coetaneo belloccio ma arrogante, con tanto di sorella Claudia, bella ragazza, ma
insulsa, insomma un duo da tenere lontano. Erano stati loro ad offrirsi alla nostra
frequentazione perché ci vedevano sempre insieme, così affiatati ci prendevano come
esempio. Una domenica pomeriggio ci invitarono a casa loro in assenza dei genitori.
Eravamo convinti si trattasse di un invito fatto di parole, argomenti o giochi, grave
errore, era stato predisposto un vero e proprio agguato sessuale che ci stravolse.
Infatti Claudia convinse Rosita, mia sorella ad avere un rapporto saffico con lei, mentre Mino volle avere un rapporto con me. A scanso di equivoci lo informai che erano
consentiti solo giochi di cazzo, senza penetrazioni anali. Si adeguò tranquillamente, mi fece tre pompini nell’intero pomeriggio ingoiando tutta la sborra. Veramente lui era un super dotato e fui tentato di ricambiarlo tanta era l’eccitazione, fortunatamente me ne astenni. Finimmo quasi insieme con l’altra coppia anche se eravamo in due camere diverse. Rosita stravolta e soddisfatta.
Tornammo a casa nostra veramente appagati sessualmente, i nostri genitori ci chiesero motivo della nostra stanchezza come se avessimo lavorato, raccontammo tutto evitando però di riferire dell’omosessualità dell’incontro, ci mancò il coraggio. Solitamente i figli se di sesso diverso dormono in camerette separate, noi questo problema non l’avevamo mai avuto, non ci si vergognava a mostrarci nudi davanti a mamma e papà, come facevano anche loro d’altronde,
figuriamoci se non lo facevamo io e mia sorella. La sera a letto io e Rosita avevamo argomenti da trattare raccontando le sensazioni avute nel pomeriggio. Lei raccontò che era stato veramente piacevole, che aveva goduto tantissimo Claudia ci sapeva fare veramente, era scema ma usava la lingua nella figa in maniera magistrale tanto che si sentì di contraccambiarla, disse inoltre “Mi leccava la figa e giù verso il perineo fino all’ano dandomi un piacere mai provato, le lingue
nelle nostre bocche esplorando le parti più nascoste, i nostri corpi a contatto davano una sensazione paradisiaca, insomma se non fosse per la carenza di cervello sarebbe da ripetere eternamente. E tu invece?” Anch’io ho provato un piacere terribile, non l’ho penetrato per una questione d’igiene, mi ha fatto sborrare tre volte, ha ingoiato tutto, aveva un cazzo enorme e ben fatto, volevo farlo mi sono astenuto dal succhiarlo, poi forse mi sono pentito. Lui non è scemo, ha la tendenza a comandare, dare ordini a cui in quel pomeriggio mi sono assoggettato solo perché era piacevole”.
A forza di trattare l’argomento il mio cazzo era duro e lei a gambe aperte si toccava la figa. “Rosi non ci è bastata la dose di sesso, vogliamo provare a continuare”? “Lello non l’abbiamo mai fatto, pensi sia una bella cosa”? “Se non è bella possiamo smettere in qualsiasi momento, proviamo io lecco la tua e tu succhi il mio” “69 intendi” “Si chiamalo come vuoi” “Dai proviamo” Va bene che eravamo eccitati, ma con un movimento repentino invertimmo i movimenti, prese il mio cazzo e se lo mise nella figa prendendomi la testa impegnandoci in un audace lavoro di bocca che quasi ci asfissiava. L’eccitazione era tanta che lei raggiunse subito l’orgasmo e subito dopo io le sborrai sulla pancia. “E’ stato bellissimo e veloce, mi dispiace che sia uscito nel momento più bello, domani lo rifacciamo col preservativo, anzi con la pillola voglio sentire la voce del cazzo” “Anche per me è stato gradevole anche se quell’estrazione anzitempo mi ha penalizzato. Che giudizio dai rispetto alla lesbicona” “Molto meglio il cazzo,
è stato un orgasmo diverso, è stato coinvolto il cervello, più godibile. Tu invece”? “La figa è un’altra cosa, vuoi mettere! La tua in modo particolare. Sicuramente operazione da ripetere”
“Molto spesso spero, anzi domani colleghiamo i letti, voglio sentire la tua sborra che mi invade l’utero” “Come vuoi sorellina”. Il primo colpo di scena nel giorno successivo quando mamma vide i letti accoppiati “Questo perché ? Non vorrete mica scopare tra di voi” “No mamma, perché se fosse ci troveresti qualcosa di male”? “Assolutamente no, mi ricordo le scopate che facevo con lo zio Marco, mio fratello, quante ne abbiamo fatte. Tutte le notti una scopata, a volte anche due o tre, avevo sempre la figa piena di sborra. Quando ho conosciuto vostro padre l’ho informato subito del nostro vizio. Si è eccitato ed ha voluto scoparmi immediatamente, lo ricordiamo spesso quegli avvenimenti. Scopate pure, lo racconto anche a vostro padre, sarà felice. Quindi da questa sera buonanotte e ottime scopate” Quello era il battesimo delle nostre notti, con le sborrate nella figa furono scopate meravigliose. La sera non ci prendeva sonno se non ci facevamo
la solita scopata. Sempre perfezionandoci e godendo sempre di più.
Epilogo non trascurabile dell’incontro con Mino e Claudia anche loro si esercitavano con i loro sessi, non più omosessuali, scoprirono i godimenti dei sessi inversi. Ricordavano con piacere quel famoso pomeriggio ma a nessuno venne in mente di riproporlo, godevamo così ormai.
Tra noi non c’erano segreti, i nostri genitori ci avevano educato in quel modo. Anche
loro usavano lo stesso metodo, In casa non c’erano argomenti tabù. Le prime cotte per
qualche compagno/a di scuola, le prime dis/avventure sullo stesso argomento, fino
all’età in cui eravamo coscienti del nostro operato. Il colmo quando lei conobbe Mino,
un suo coetaneo belloccio ma arrogante, con tanto di sorella Claudia, bella ragazza, ma
insulsa, insomma un duo da tenere lontano. Erano stati loro ad offrirsi alla nostra
frequentazione perché ci vedevano sempre insieme, così affiatati ci prendevano come
esempio. Una domenica pomeriggio ci invitarono a casa loro in assenza dei genitori.
Eravamo convinti si trattasse di un invito fatto di parole, argomenti o giochi, grave
errore, era stato predisposto un vero e proprio agguato sessuale che ci stravolse.
Infatti Claudia convinse Rosita, mia sorella ad avere un rapporto saffico con lei, mentre Mino volle avere un rapporto con me. A scanso di equivoci lo informai che erano
consentiti solo giochi di cazzo, senza penetrazioni anali. Si adeguò tranquillamente, mi fece tre pompini nell’intero pomeriggio ingoiando tutta la sborra. Veramente lui era un super dotato e fui tentato di ricambiarlo tanta era l’eccitazione, fortunatamente me ne astenni. Finimmo quasi insieme con l’altra coppia anche se eravamo in due camere diverse. Rosita stravolta e soddisfatta.
Tornammo a casa nostra veramente appagati sessualmente, i nostri genitori ci chiesero motivo della nostra stanchezza come se avessimo lavorato, raccontammo tutto evitando però di riferire dell’omosessualità dell’incontro, ci mancò il coraggio. Solitamente i figli se di sesso diverso dormono in camerette separate, noi questo problema non l’avevamo mai avuto, non ci si vergognava a mostrarci nudi davanti a mamma e papà, come facevano anche loro d’altronde,
figuriamoci se non lo facevamo io e mia sorella. La sera a letto io e Rosita avevamo argomenti da trattare raccontando le sensazioni avute nel pomeriggio. Lei raccontò che era stato veramente piacevole, che aveva goduto tantissimo Claudia ci sapeva fare veramente, era scema ma usava la lingua nella figa in maniera magistrale tanto che si sentì di contraccambiarla, disse inoltre “Mi leccava la figa e giù verso il perineo fino all’ano dandomi un piacere mai provato, le lingue
nelle nostre bocche esplorando le parti più nascoste, i nostri corpi a contatto davano una sensazione paradisiaca, insomma se non fosse per la carenza di cervello sarebbe da ripetere eternamente. E tu invece?” Anch’io ho provato un piacere terribile, non l’ho penetrato per una questione d’igiene, mi ha fatto sborrare tre volte, ha ingoiato tutto, aveva un cazzo enorme e ben fatto, volevo farlo mi sono astenuto dal succhiarlo, poi forse mi sono pentito. Lui non è scemo, ha la tendenza a comandare, dare ordini a cui in quel pomeriggio mi sono assoggettato solo perché era piacevole”.
A forza di trattare l’argomento il mio cazzo era duro e lei a gambe aperte si toccava la figa. “Rosi non ci è bastata la dose di sesso, vogliamo provare a continuare”? “Lello non l’abbiamo mai fatto, pensi sia una bella cosa”? “Se non è bella possiamo smettere in qualsiasi momento, proviamo io lecco la tua e tu succhi il mio” “69 intendi” “Si chiamalo come vuoi” “Dai proviamo” Va bene che eravamo eccitati, ma con un movimento repentino invertimmo i movimenti, prese il mio cazzo e se lo mise nella figa prendendomi la testa impegnandoci in un audace lavoro di bocca che quasi ci asfissiava. L’eccitazione era tanta che lei raggiunse subito l’orgasmo e subito dopo io le sborrai sulla pancia. “E’ stato bellissimo e veloce, mi dispiace che sia uscito nel momento più bello, domani lo rifacciamo col preservativo, anzi con la pillola voglio sentire la voce del cazzo” “Anche per me è stato gradevole anche se quell’estrazione anzitempo mi ha penalizzato. Che giudizio dai rispetto alla lesbicona” “Molto meglio il cazzo,
è stato un orgasmo diverso, è stato coinvolto il cervello, più godibile. Tu invece”? “La figa è un’altra cosa, vuoi mettere! La tua in modo particolare. Sicuramente operazione da ripetere”
“Molto spesso spero, anzi domani colleghiamo i letti, voglio sentire la tua sborra che mi invade l’utero” “Come vuoi sorellina”. Il primo colpo di scena nel giorno successivo quando mamma vide i letti accoppiati “Questo perché ? Non vorrete mica scopare tra di voi” “No mamma, perché se fosse ci troveresti qualcosa di male”? “Assolutamente no, mi ricordo le scopate che facevo con lo zio Marco, mio fratello, quante ne abbiamo fatte. Tutte le notti una scopata, a volte anche due o tre, avevo sempre la figa piena di sborra. Quando ho conosciuto vostro padre l’ho informato subito del nostro vizio. Si è eccitato ed ha voluto scoparmi immediatamente, lo ricordiamo spesso quegli avvenimenti. Scopate pure, lo racconto anche a vostro padre, sarà felice. Quindi da questa sera buonanotte e ottime scopate” Quello era il battesimo delle nostre notti, con le sborrate nella figa furono scopate meravigliose. La sera non ci prendeva sonno se non ci facevamo
la solita scopata. Sempre perfezionandoci e godendo sempre di più.
Epilogo non trascurabile dell’incontro con Mino e Claudia anche loro si esercitavano con i loro sessi, non più omosessuali, scoprirono i godimenti dei sessi inversi. Ricordavano con piacere quel famoso pomeriggio ma a nessuno venne in mente di riproporlo, godevamo così ormai.
8
voti
voti
valutazione
3.6
3.6
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Mamma d'altri tempi.racconto sucessivo
Una parola di troppo.
Commenti dei lettori al racconto erotico