La via Francigena parte 3
di
AliceFede
genere
scambio di coppia
La mattina seguente il risveglio fu assurdo, eravamo pieni di nuove sensazioni e di domande. A colazione Sere ed Enrico ci stavano aspettando e ci salutammo più calorosamente del solito. Ci chiesero come stessimo con grandissima premura, noi stavamo bene, era tutto avvenuto in modo naturale e senza forzature. Andandomene dall'hotel mi girai a guardarlo pensando che in quelle mura avessi fatto la mia prima esperienza libertina, ma non sapevo che sarebbe stata la prima di altre fino a Roma. Durante il cammino ci spiegarono di essere scambisti da un annetto e che il loro primo approccio era stato traumatico, erano stati in un club privè degradato dove Serena era una delle poche donne e ne era uscita sentendosi sporca e non rispettata, in quanto il consenso da parte degli altri non era mai esplicito e più di una volta prima toccavano e dopo chiedevano. In seguito si erano rifatti e avevano avuto esperienze tramite annunci online e con amici sia singoli che in coppia, e alcune frequentazioni erano diventate ricorrenti. Ci spiegarono numerosi aspetti, dallo scambio soft allo scambio completo, dal cuckoldismo al voyerismo, fino ai club privè, i siti di annunci e i test per le malattie sanguigne veneree (cosa che ci tranquillizzò non poco dopo il rapporto senza profilattico della sera prima, nessuno ne aveva perché sia io che Sere prendevamo la pillola).
La tappa proseguì parlando di sesso ed esperienze sessuali e arrivati a Bolsena prenotammo di nuovo nello stesso alloggio. Arrivati in camera, parlando finalmente privatamente con Fede convenimmo che, se la situazione si fosse ricreata, non ci saremmo tirati indietro, avevamo due angeli custodi che ci avrebbero guidato nel mondo dello scambismo evitandoci esperienze riluttanti come quelle che ci avevano raccontato.
La cena proseguì in chiacchiere e ci ritrovammo in camera loro, stavolta senza amaro ma con le idee molto più chiare. Stavamo parlando da un po' e non avevamo idea di come partire senza il pretesto della sera prima, ma fu di nuovo Serena a partire chiedendo un massaggio ai piedi a Fede. Rimasi a guardare mentre Fede iniziava a massaggiarla con la crema come aveva fatto con me due ore prima e mentre mi fantasticavo sulla scena mi ritrovai le grosse mani di Enrico sulle spalle. Le muoveva con movimenti esperti e dopo poco mi aveva tirato giù le spalline della canottiera che usavo per dormire. Serena chiese di essere massaggiata anche sulle gambe indolenzite e si tolse i pantaloni stendendosi sul letto di a pancia in giù. Fede iniziò a massaggiarle le cosce carnose, lei piano piano allargava le gambe e lui saliva sempre di più verso il suo sedere aggiungendo crema. Dallo stesso tubetto si riforniva Enrico allargando lo spazio su cui massaggiava, andava sul collo, sulle spalle, sulle braccia e si avvicinava sempre di più alle tette abbassando di tanto in tanto in modo quasi impercettibile la canottiera. Fede era sotto al sedere di Serena, stava indugiando, mi guardò ed evidentemente capì al volo e fiondò le mani sul culo di Serena impastandolo. Nello stesso momento Enrico scese con le sue mani calde sulle mie tette e mi sentii la schiena piena di brividi. Le sue manone contenevano abbondantemente le mie tette, le massaggiava con decisione strizzandomi di tanto in tanto i capezzoli premendomi il membro tra le scapole, intanto mi gustavo la scena di Fede che era ormai stava abbassando le mutande di Serena e iniziava a penetrarla con le dita. Stavolta mi guardò non più ricercando consenso, ma quando aveva già iniziato lo step successivo. Mi sentii libera di fare altrettanto, mi girai sfilandomi la canottiera e abbassai i pantaloni ad Enrico e iniziai a praticargli una fellatio. Ingoiavo il suo membro fino alla base rumorosamente per farmi sentire da Fede. Guardando Enrico negli occhi, lo vidi sorpreso, evidentemente mi riteneva più brava della media, ciclicamente lo estraevo per prendergli in bocca i testicoli per poi ridedicarmi al pene. Quando mi girai verso Fede, lo vidi che stava leccando la vagina di Serena, lei ad occhi chiusi lo tirava a sé per i capelli. Mi alzai, mi stesi accanto a lei sul letto spogliandomi anche dei pantaloni e allargai le gambe per farmi leccare da Enrico. Questa volta fu Serena a venire per prima che si girò mettendosi alla pecorina e si fece penetrare da Fede. Vedendo la scena mi eccitai da morire e venni anche io, avevo ancora gli spasmi alle gambe che Enrico me lo stava già mettendo dentro e iniziò a muoversi. Ero stesa a missionario con la testa rivolta verso Fede e lo vedevo entrare ed uscire da Serena che mi ansimava accanto, contemporaneamente vedevo Fede che alternava lo sguardo tra me e il culo di Serena che aveva di fronte. Dopo poco ci staccammo e da quella posizione a Fede venne naturale mettermelo in bocca, lo presi senza pensare che fosse appena uscito dalla vagina di Serena e ne presi consapevolezza solo dopo averne sentito il sapore. Mi ci staccai e continuai solo con la mano, dopo aver realizzato meglio la cosa ripresi con la bocca, il sapore era forte ma piacevole, ma più che altro sentire il sapore di un'altra persona sul membro di Fede era la cosa che mi eccitava di più. Volevo che anche lui facesse altrettanto, mi girai e lo feci accomodare tra le mie cosce, iniziò a leccarmi senza battere ciglio e riuscì a farmi venire anche lui molto velocemente. Gli salii sopra e iniziai a muovermi, baciavo Fede fortissimo spingendogli la lingua fino alla gola. Ci separammo e ci scambiammo un'ultima volta ci mettemmo entrambe alla pecorina una di fronte all'altra ai due lati del letto, stavolta guardavo Fede negli occhi mentre affondava colpi decisi dentro Serena, Enrico faceva altrettanto, inoltre mi aveva sputato sul culetto e ci aveva infilato un pollice dentro, e l'ho adorato. Serena disse a Fede che le poteva venire dentro e dissi altrettanto ad Enrico. Iniziarono ad aumentare di ritmo entrambi, Fede venne per primo rimanendo ancora dentro Serena che continuava a fare lenti movimenti rotatori col bacino mentre lui le toccava le tettone. Mi resi conto che la stimolazione vaginale e anale mi stava per dare il terzo orgasmo quando Enrico iniziò a venire, lo pregai di continuare muovendomi a mia volta contro di lui, stava ansimando fortissimo, ma dopo pochi secondi riuscii a venire di nuovo e non controllai il tono della voce gemendo fortissimo mentre sentivo gli spasmi dei miei orifizi sul suo membro e sul suo pollice. Mi staccai lasciandolo distrutto, tutto rosso e sudato, corsi in bagno a pulirmi, Serena aveva sporcato il copriletto con lo sperma di Fede e non volevo fare altrettanto. Li ritrovai a ridere sul fatto che fossi la più piccoletta ma la più focosa, ma ancora la strada per Roma era lunga.
Continua...
La tappa proseguì parlando di sesso ed esperienze sessuali e arrivati a Bolsena prenotammo di nuovo nello stesso alloggio. Arrivati in camera, parlando finalmente privatamente con Fede convenimmo che, se la situazione si fosse ricreata, non ci saremmo tirati indietro, avevamo due angeli custodi che ci avrebbero guidato nel mondo dello scambismo evitandoci esperienze riluttanti come quelle che ci avevano raccontato.
La cena proseguì in chiacchiere e ci ritrovammo in camera loro, stavolta senza amaro ma con le idee molto più chiare. Stavamo parlando da un po' e non avevamo idea di come partire senza il pretesto della sera prima, ma fu di nuovo Serena a partire chiedendo un massaggio ai piedi a Fede. Rimasi a guardare mentre Fede iniziava a massaggiarla con la crema come aveva fatto con me due ore prima e mentre mi fantasticavo sulla scena mi ritrovai le grosse mani di Enrico sulle spalle. Le muoveva con movimenti esperti e dopo poco mi aveva tirato giù le spalline della canottiera che usavo per dormire. Serena chiese di essere massaggiata anche sulle gambe indolenzite e si tolse i pantaloni stendendosi sul letto di a pancia in giù. Fede iniziò a massaggiarle le cosce carnose, lei piano piano allargava le gambe e lui saliva sempre di più verso il suo sedere aggiungendo crema. Dallo stesso tubetto si riforniva Enrico allargando lo spazio su cui massaggiava, andava sul collo, sulle spalle, sulle braccia e si avvicinava sempre di più alle tette abbassando di tanto in tanto in modo quasi impercettibile la canottiera. Fede era sotto al sedere di Serena, stava indugiando, mi guardò ed evidentemente capì al volo e fiondò le mani sul culo di Serena impastandolo. Nello stesso momento Enrico scese con le sue mani calde sulle mie tette e mi sentii la schiena piena di brividi. Le sue manone contenevano abbondantemente le mie tette, le massaggiava con decisione strizzandomi di tanto in tanto i capezzoli premendomi il membro tra le scapole, intanto mi gustavo la scena di Fede che era ormai stava abbassando le mutande di Serena e iniziava a penetrarla con le dita. Stavolta mi guardò non più ricercando consenso, ma quando aveva già iniziato lo step successivo. Mi sentii libera di fare altrettanto, mi girai sfilandomi la canottiera e abbassai i pantaloni ad Enrico e iniziai a praticargli una fellatio. Ingoiavo il suo membro fino alla base rumorosamente per farmi sentire da Fede. Guardando Enrico negli occhi, lo vidi sorpreso, evidentemente mi riteneva più brava della media, ciclicamente lo estraevo per prendergli in bocca i testicoli per poi ridedicarmi al pene. Quando mi girai verso Fede, lo vidi che stava leccando la vagina di Serena, lei ad occhi chiusi lo tirava a sé per i capelli. Mi alzai, mi stesi accanto a lei sul letto spogliandomi anche dei pantaloni e allargai le gambe per farmi leccare da Enrico. Questa volta fu Serena a venire per prima che si girò mettendosi alla pecorina e si fece penetrare da Fede. Vedendo la scena mi eccitai da morire e venni anche io, avevo ancora gli spasmi alle gambe che Enrico me lo stava già mettendo dentro e iniziò a muoversi. Ero stesa a missionario con la testa rivolta verso Fede e lo vedevo entrare ed uscire da Serena che mi ansimava accanto, contemporaneamente vedevo Fede che alternava lo sguardo tra me e il culo di Serena che aveva di fronte. Dopo poco ci staccammo e da quella posizione a Fede venne naturale mettermelo in bocca, lo presi senza pensare che fosse appena uscito dalla vagina di Serena e ne presi consapevolezza solo dopo averne sentito il sapore. Mi ci staccai e continuai solo con la mano, dopo aver realizzato meglio la cosa ripresi con la bocca, il sapore era forte ma piacevole, ma più che altro sentire il sapore di un'altra persona sul membro di Fede era la cosa che mi eccitava di più. Volevo che anche lui facesse altrettanto, mi girai e lo feci accomodare tra le mie cosce, iniziò a leccarmi senza battere ciglio e riuscì a farmi venire anche lui molto velocemente. Gli salii sopra e iniziai a muovermi, baciavo Fede fortissimo spingendogli la lingua fino alla gola. Ci separammo e ci scambiammo un'ultima volta ci mettemmo entrambe alla pecorina una di fronte all'altra ai due lati del letto, stavolta guardavo Fede negli occhi mentre affondava colpi decisi dentro Serena, Enrico faceva altrettanto, inoltre mi aveva sputato sul culetto e ci aveva infilato un pollice dentro, e l'ho adorato. Serena disse a Fede che le poteva venire dentro e dissi altrettanto ad Enrico. Iniziarono ad aumentare di ritmo entrambi, Fede venne per primo rimanendo ancora dentro Serena che continuava a fare lenti movimenti rotatori col bacino mentre lui le toccava le tettone. Mi resi conto che la stimolazione vaginale e anale mi stava per dare il terzo orgasmo quando Enrico iniziò a venire, lo pregai di continuare muovendomi a mia volta contro di lui, stava ansimando fortissimo, ma dopo pochi secondi riuscii a venire di nuovo e non controllai il tono della voce gemendo fortissimo mentre sentivo gli spasmi dei miei orifizi sul suo membro e sul suo pollice. Mi staccai lasciandolo distrutto, tutto rosso e sudato, corsi in bagno a pulirmi, Serena aveva sporcato il copriletto con lo sperma di Fede e non volevo fare altrettanto. Li ritrovai a ridere sul fatto che fossi la più piccoletta ma la più focosa, ma ancora la strada per Roma era lunga.
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