La via Francigena parte 1

di
genere
scambio di coppia

Ciao a tutti, sono Alice, ho 28 anni e sto da 5 anni con Federico. Ci siamo conosciuti all'università di ingegneria civile e dopo aver finito entrambi la magistrale abbiamo deciso di fare la Francigena da Lucca a Roma prima di iniziare a fare colloqui di lavoro. Siamo partiti a inizio maggio pieni di entusiasmo anche se io ero un po' spaventata, Fede ha già fatto il cammino di Santiago il primo anno di università, ma io non ne avevo mai fatto uno. Mi aspettavo un'esperienza immersiva, ma non credevo così tanto. I primi tre giorni sono stati devastanti fisicamente, ma ogni mattina non vedevo l'ora di partire.
Lungo il cammino ci è capitato di fare amicizia con altri pellegrini coetanei che come noi percorrevano ogni girono le stesse tappe, e con alcuni ci muovevamo sempre insieme: con un gruppo di amiche che facevano il cammino per l'addio al nubilato di una di loro, con due solitari, e con un'altra coppia, Enrico e Serena. Con tutti si è creato un ottimo feeling, ognuno dormiva per conto suo, ma la mattina ci trovavamo insieme e percorrevamo la tratta fino alla tappa successiva camminando insieme. A Siena, la quinta tappa, lasciammo le amiche che si trattenevano per il week end un giorno in più per fare festa a Siena per l'addio al nubilato, e procedemmo con la coppia e i due singoli. Procedette tutto regolarmente fino al settimo giorno, dove fummo colti da un temporale prima di San Quirico. Poco oltre c'era un alloggio, che era ancora fuori dal paese. Dopo un rapido briefing io e Fede e Sere ed Enrico decidemmo di alloggiare lì anche se il giorno dopo avremmo dovuto camminare di più per recuperare la strada fino al paese di San Quirico, i due ragazzi che viaggiavano da soli decidettero invece di procedere.
Il posto era un Ostello semplice e spartano, per una sera avremmo rinunciato alla nostra comoda camera privata in BnB per condividere la stanza con i nostri amici. Dopo docce e riposo con crema e cura delle vesciche mangiammo e bevemmo insieme per poi sistemarci nello stanzone pieno di lettini a castello che quella sera ospitava solo noi quattro. Sia noi che loro unimmo due letti a castello per creare una specie di letto matrimoniale e dovemmo pagare di più per avere la biancheria da letto perché non avevamo sacchi a pelo, e la sistemammo per avere un letto matrimoniale ogni coppia. Stavo per prendere sonno quando sentii dall'altro letto cambiare il respiro dei nostri amici che diventò più affannoso. Rimasi in ascolto per un po', Fede dormiva, ma non resistetti e lo svegliai. Gli misi una mano sulla bocca per non farlo parlare e gli sussurrai all'orecchio cosa stessi sentendo dall'altro letto. Rimanemmo in ascolto in silenzio non so quanti minuti, dall'altro letto continuavano i respiri affannosi alternati a brevi apnee. Girandomi verso Fede sentii il suo membro che era diventato durissimo, la situazione lo eccitava e non potevo dirgli nulla, perché in quel momento realizzai che anche io fossi eccitatissima dal contesto e mi stavo bagnando. Anziché sussurrargli all'orecchio stavolta lo baciai e lui ricambiò focosamente, mi afferrò una tetta da sotto la maglietta in men che non si dica e io gli infilai una mano nelle mutande e iniziai a masturbarlo lentamente. Dopo poco anche lui ricambiò infilando una sua mano nelle mie mutande che erano già assai bagnate e iniziò a masturbarmi in modo deciso finché non mi fece venire. Ebbi uno spasmo che smosse i letti a castello che avevamo unito facendo un forte rumore metallico. Rimanemmo paralizzati e cercammo di ascoltare cosa facessero i nostri amici dall'altra parte della stanza. Smisero di ansimare e sentimmo dei sussurri, sapevano di essere stati scoperti ed evidentemente ragionavano sul da farsi. In quel momento sentii Fede premermi contro la mia vagina il suo pene ancora eretto e non ci vidi più e gli salii sopra a cavalcioni infilandomelo dentro, d'altronde avevamo lo stesso loro diritto di fare le nostre cose. Iniziai a muovermi piano, ma nonostante questo il materasso scricchiolava e i due letti sfregavano e facevano rumore, quindi me ne fregai, le carte erano scoperte e iniziai a muovermi a piacimento e dopo poco i rumori nella stanza raddoppiarono, i nostri amici ci stavano dando dentro anche loro. A quel punto divenne tutto più naturale e la cosa andò avanti per una quindicina di minuti. Pian piano sia io che Serena iniziammo a gemere ed ansimare progressivamente più forte fin quasi ad urlare quando Serena evidentemente raggiunse un forte orgasmo, dopo il quale anche Enrico gemette probabilmente perché era anche lui venuto. A quel punto mi staccai da Fede e glielo presi in bocca fino a farlo venire, ingoiai il suo sperma e mi sistemai abbracciata a lui, mi baciò e disse con aria di sfida "Buonanotte amici", io gli tirai un pizzicotto, ora che era tutto finito mi vergognavo da morire, ma dall'altra parte della stanza risposero "Buonanotte a voi!". Poi fu il silenzio tutta la notte anche se incredula per quanto fosse successo non riuscii quasi a dormire pensando a come affrontare l'imbarazzo della mattina dopo. Ci penso Serena a rompere il ghiaccio, fino a quel momento ci eravamo limitate a fare pipì insieme, ma dopo che suonò la sveglia alle 7.00, la vidi alzarsi completamente nuda e vestirsi di fronte a noi. Era più bella di come pensassi, leggermente in carne, ma coi seni molto più grandi dei miei, ma molto proporzionata. Fede mi lanciò un'occhiata di sfida e guardandolo negli occhi mi sfilai la maglietta che usavo per dormire e girandomi appositamente verso i nostri amici mostrai loro le mie piccole tettine a pera rimanendo per qualche secondo solo con gli slip addosso. Enrico mi diede una bella occhiata ma dopo aver visto che Fede lo guardava distolse lo sguardo, Serena lo tenne fisso su di me e fu la prima a parlare salutandoci e chiedendoci come stessimo. Dopo la notte e il risveglio piccante proseguì tutto normalmente e nessuno accennò a cosa fosse successo la notte. Arrivammo a Radicofani ritrovandoci con i due amici singoli. Prendemmo una camera singola e finalmente rimanemmo soli per parlare di cosa fosse successo la notte prima. A entrambi la cosa aveva eccitato, e fu l'occasione per tirare fuori un argomento ricorrente. L'estate precedente, in Grecia ricevemmo un esplicito invito a scambiare i partner con una coppia francese, colti alla sprovvista declinammo l'invito, ma ci siamo ritrovati nei mesi seguenti a fantasticare sulla cosa. Dopo una lunga discussione su pro e contro decidemmo che se si fosse ricreata la situazione non ci saremmo tirati indietro. Presa questa decisione, nonostante la stanchezza della tappa alle spalle facemmo l'amore fortissimo e ammetto chiudendo gli occhi pensavo ai nostri amici.
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scritto il
2022-12-16
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