Corna al maritino 2
di
Ale00
genere
tradimenti
Se nel precedente vi ho raccontato del primo e del secondo giorno di vacanza, oggi vi espongo ciò che è accaduto nel terzo e quarto sui dieci complessivi.
La mattina mi ero svegliata che ero uno straccio, Matteo mi aveva distrutta la notte precedente ma quanto era stato bello, mio marito era già in spiaggia mi aveva già mandato un messaggio sul cellulare e non sospettava nulla della sera precedente, mi preparai ed uscii.
In spiaggia andai a cambiarmi nella nostra cabina mentre mi cambiavo notai nella parte sinistra un buchetto da cui si poteva vedere l’interno della cabina e mi venne un idea eccitante.
Arrivata da mio marito lo salutai, mi chiese della sera precedente e sul ora del mio rientro io gli dissi che ero tornata per le 2:30 tanto lui non poteva ricordare nulla nelle condizioni in cui era.
Il primo pomeriggio trascorse tranquillamente fin quando non arrivò Matteo li mi iniziò a esplodere il cuore volevo dirgli la mia idea stuzzicante, colsi l’occasione quando entrammo in acqua, andati a largo dove nessuno poteva sentirci iniziammo a parlare, Matteo “ti è piaciuto ieri prof? non sono male”
Martina “no Matteo sei un animale, senti ho un idea interessante, verso le 15:30 io inventerò una scusa per tornare in albergo ma prima mi cambio nella cambina, tu vai via 5 minuti prima ed entra nella cabina affianco la mia sulla sinistra e vedrai un bello spettacolino”
Matteo era visibilmente emozionato se avesse potuto avrebbe posseduta sul momento.
Arrivate le 15:30 mi avviai in albergo mio marito invece si fermò a bere col padre di Matteo al bar, una volta arrivata alla cabinetta spiai se Matteo era in quella affianco la zona era deserta al momento nessuno sarebbe arrivato, lo vidi che si stava già toccando un po’ il cazzo, io entrai con nonchalance nella mia cabina, lanciai un occhiolino alla al buchetto da cui il mio giovante amante stava osservando ed iniziai un spogliarello mi tolsi il costume bagnato ancheggiando e con la salvietta mi passai lentamente sul corpo per asciugarmi soffermandomi sulle zone più bagnate come il mio seno i capezzoli erano durissimi, presi una tetta ed iniziai a succhiarla a favore della vista di Matteo, stesi un telo sul pavimento mi ci sdraiai a pancia in su apri le gambe ed inizia un lento ditalino che mi fece impazzire, a quel punto potevo sentire Matteo ansimare dall’altra cabina segno che sarebbe durato ancora poco, arrivata ad un punto di eccitazione mi fermai e mi rivesti, uscì dalla camera ed espettati Matteo che uscì in in pochi secondi mi si aggrappò al culo e mi limono sbattendomi sulla porta della cabina, io liberatami della sua presa dissi “ andiamo in camera mia” scelsi la mia camera perché la finestra dava sulla strada in cui dalla spiaggia si arrivava al hotel quindi avrei potuto riconoscere mio marito che rientrava, entrati in camera chiusi la porta porta alle mie spalle e fissai Matteo che esordi dicendo “ora che vuoi fare prof una lezione di lingua o educazione fisica ?” io intrigata gli tolsi il costume per liberare il suo bel cazzo non aveva nessun pelo li sotto era liscio inizia a leccarlo e presi le sue palle in bocca iniziando a ruotare con lingua fino salire alla sua cappella ci sdraiammo sul letto lui si mise comodo con le mani dietro la testa si godeva il momento io sdraiata tra le sue gambe che lo prendevo in bocca mentre dondolavo i piedi alzati, che immagine un po’ studente dal fisco bello definito che si fa fare un pompano dalla sua prof milf e tra l’altro sposata, mentre ricreavo l’immagine Matteo mi venne in bocca non era molto e lo ingoiai tutto, ci sedemmo faccia a faccia ed io gli dissi “sai cosa mi ha eccitato ieri ? quando mi hai usato per fare un footjob non l’avevo mai fatto ovvio ieri hai fatto tutto tu il lavoro oggi vorrei farti io la sega coi piedi” Matteo solo all’idea torno duro, ci mettemmo sul letto di traverso così io mentre lo segavo potevo osservare la finestra in caso di ritorno di mio marito, Matteo si mise un cuscino sotto la testa per stare comodo, io presi una crema idratante che spalmi sulle mie palme dei piedi ed inizia a massaggiare la sua asta con un piede lo tenevo formo con l’altro lo massaggiavo su e giù, poi passai il suo cazzo tre le dita del mio piede destro con con l’altro lo tenevo alzato dalla sua base, poi passai al lavoro duro facendolo scivolare tra le mie piante orami super viscide andava che era una meraviglia, nel mentre chiacchierammo,
Martina “dimmi da quanto vuoi farti la tua prof ?”
Matteo “da quando l’anno scorso mi ha messo 4 all’interrogazione mentre mi faceva la ramanzina non facevo altro che pensare a quanto volevo metterglielo nel culo”
Martina “beh ieri non ci hai pensato due volte” non ero neanche arrabbiata un mio studente mi aveva apertamente rivelato che non mi vedeva come un insegnante ma come oggetto sessuale ma io ero rapita dal mio nuovo amante e ridevo,
Matteo “in effetti prof non mi è bastato ieri voglio vendicarmi per bene della figuraccia di quel giorno, infatti oggi mentre faceva lo spettacoli no le ho scattato tre foto guardi” io mi congelai mi sentivo tradita e contemporaneamente Matteo mi venne sui piedi, Matteo mi fece vedere le foto il soggetto era inequivocabile io mentre mi succhiavo una tetta, mentre mi facevo un ditalino e mentre me asciugavo le tette, a quel punto Matteo esordì con “allora prof facciamo così stasera a cena si siederà vicino a me è suo marito dall’altra parte del tavolo lei dovrà invogliarlo facendogli piedino mentre io le lavoro per bene la sotto se fare questa semplice cosa cancellerò tutto” era ovvio voleva mettermi in imbarazzo come feci io con lui quella volta, non nego che l’idea era intrigante risposi di sì e lo cacciai via perché vidi mio marito tornare dalla finestra, ero ancora eccitata entrato in stanza convinsi mio marito a fare l’amore lui contentissimo accetto.
La sera era arrivata Matteo mi aveva scritto anche come vestirmi calze nere tacchi, gonna e giacca rosse e camicetta bianca, misi gli occhiali e ci recammo al ristorante, fortuna volle che l’ambiente non era molto illuminato ci sedemmo come detto da Matteo io di fronte a mio marito e dando spalle al muro mi sentivo in trappola, la cena inizio e vidi come Matteo con ogni scusa riempiva il bicchiere di vino a mio marito, al secondo inizio il piano Matteo inizio ad avventurare la sua mano sotto al gonna ed io inizia a stuzzicare mio marito, lui fece un cenno molto eccitato e se la godeva, non sapeva che io stavo venendo torturata da un diciottenne, avevo le mutande bagnate ed allora Matteo inizio a togliermele piano piano una volta tolte fece cadere un tovagliolo e raccolse entrambe le cose mettendo in tasca il suo trofeo, io ero rossa di imbarazzo perché nel mentre la conversazione era andata avanti con io e che cercavo di parlare il meno possibile, il giorno dopo il gruppo creatosi voleva andare a fare un escursione in barca io soffrivo di mal di mare quindi non andai mentre il padre di Matteo riuscì a convincere mio marito a seguirli, Matteo invece colse l’occasione per restare in hotel inventando un uscita tra amici del mare, gli altri due ragazzini invece erano entusiasti di fare escursione non essendo mai andati al mare, il giorno seguente quindi l’avremmo passato soli io e Matteo chissà cosa avremmo fatto insieme, la cena fini ma mio marito si sentì un po’ male di stomaco torno in camera, io invece parlai con la famiglia di Matteo fin quando salimmo alle camere Matteo scese al secondo piano, la sua famiglia al terzo, io arrivai al mio piano ma rischiacciai il pulsante del secondo.
Arrivata davanti alla stanza bussai, Matteo apri la porta e sorridendo mi tirò dentro, iniziammo a parlare
Martina “mai più come stasera”
Matteo “va bene ho cancellato le foto come promesso guarda” in effetti non c’è nera più traccia “peccato eri proprio figa nella foto, e non dire che non ti è piaciuto”
In effetti era stato eccitante ma non volevo riprovare dissi allora “va bene ora scusa ma devo andare c’è mio marito che mi aspetta”
Aperta la porta Matteo mi prese il braccio e disse “ma io non vedo qua tuo marito” dicendo ciò mi ritiro dentro la stanza iniziammo a limonare ero già così eccitata mi spoglio e mi getto sul suo letto e mi mise a novanta, tirò fuori le mie mutandine le arrotolo e me le mise in bocca ed esclamò “ora completiamo la mia fantasia” ed inizi a sodomizzarmi da prima mise piano il suo cazzo nel mio culo era una sensazione stupenda di contraeva e dilatava pian piano, presa confidenza inizio una penetrazione più veloce il dolore era sempre meno, le mutandine nella mia bocca mi stavano facendo sbavare copiosamente e crollai a pancia in giu allora lo sentì uscire tutto mi senti spostare su un fianco mi alzo la gamba e mi penetro il culo ancora da dietro sputai fuori le mutandine e mugolai versi mentre venivo, mi sdraio a pancia in su prese le mie tette e si fece una spagnola venendomi sul seno io spalmai tutto come le fosse una crema idratante e leccai le mie dita, Matteo era stanco e mi disse che domani dovevo farmi trovare in camera sua per le 10, il gruppo sarebbe partito in barca per le 9:30.
Tornata in camera salutai mio marito e crollai sul letto stravolta.
Continua…
La mattina mi ero svegliata che ero uno straccio, Matteo mi aveva distrutta la notte precedente ma quanto era stato bello, mio marito era già in spiaggia mi aveva già mandato un messaggio sul cellulare e non sospettava nulla della sera precedente, mi preparai ed uscii.
In spiaggia andai a cambiarmi nella nostra cabina mentre mi cambiavo notai nella parte sinistra un buchetto da cui si poteva vedere l’interno della cabina e mi venne un idea eccitante.
Arrivata da mio marito lo salutai, mi chiese della sera precedente e sul ora del mio rientro io gli dissi che ero tornata per le 2:30 tanto lui non poteva ricordare nulla nelle condizioni in cui era.
Il primo pomeriggio trascorse tranquillamente fin quando non arrivò Matteo li mi iniziò a esplodere il cuore volevo dirgli la mia idea stuzzicante, colsi l’occasione quando entrammo in acqua, andati a largo dove nessuno poteva sentirci iniziammo a parlare, Matteo “ti è piaciuto ieri prof? non sono male”
Martina “no Matteo sei un animale, senti ho un idea interessante, verso le 15:30 io inventerò una scusa per tornare in albergo ma prima mi cambio nella cambina, tu vai via 5 minuti prima ed entra nella cabina affianco la mia sulla sinistra e vedrai un bello spettacolino”
Matteo era visibilmente emozionato se avesse potuto avrebbe posseduta sul momento.
Arrivate le 15:30 mi avviai in albergo mio marito invece si fermò a bere col padre di Matteo al bar, una volta arrivata alla cabinetta spiai se Matteo era in quella affianco la zona era deserta al momento nessuno sarebbe arrivato, lo vidi che si stava già toccando un po’ il cazzo, io entrai con nonchalance nella mia cabina, lanciai un occhiolino alla al buchetto da cui il mio giovante amante stava osservando ed iniziai un spogliarello mi tolsi il costume bagnato ancheggiando e con la salvietta mi passai lentamente sul corpo per asciugarmi soffermandomi sulle zone più bagnate come il mio seno i capezzoli erano durissimi, presi una tetta ed iniziai a succhiarla a favore della vista di Matteo, stesi un telo sul pavimento mi ci sdraiai a pancia in su apri le gambe ed inizia un lento ditalino che mi fece impazzire, a quel punto potevo sentire Matteo ansimare dall’altra cabina segno che sarebbe durato ancora poco, arrivata ad un punto di eccitazione mi fermai e mi rivesti, uscì dalla camera ed espettati Matteo che uscì in in pochi secondi mi si aggrappò al culo e mi limono sbattendomi sulla porta della cabina, io liberatami della sua presa dissi “ andiamo in camera mia” scelsi la mia camera perché la finestra dava sulla strada in cui dalla spiaggia si arrivava al hotel quindi avrei potuto riconoscere mio marito che rientrava, entrati in camera chiusi la porta porta alle mie spalle e fissai Matteo che esordi dicendo “ora che vuoi fare prof una lezione di lingua o educazione fisica ?” io intrigata gli tolsi il costume per liberare il suo bel cazzo non aveva nessun pelo li sotto era liscio inizia a leccarlo e presi le sue palle in bocca iniziando a ruotare con lingua fino salire alla sua cappella ci sdraiammo sul letto lui si mise comodo con le mani dietro la testa si godeva il momento io sdraiata tra le sue gambe che lo prendevo in bocca mentre dondolavo i piedi alzati, che immagine un po’ studente dal fisco bello definito che si fa fare un pompano dalla sua prof milf e tra l’altro sposata, mentre ricreavo l’immagine Matteo mi venne in bocca non era molto e lo ingoiai tutto, ci sedemmo faccia a faccia ed io gli dissi “sai cosa mi ha eccitato ieri ? quando mi hai usato per fare un footjob non l’avevo mai fatto ovvio ieri hai fatto tutto tu il lavoro oggi vorrei farti io la sega coi piedi” Matteo solo all’idea torno duro, ci mettemmo sul letto di traverso così io mentre lo segavo potevo osservare la finestra in caso di ritorno di mio marito, Matteo si mise un cuscino sotto la testa per stare comodo, io presi una crema idratante che spalmi sulle mie palme dei piedi ed inizia a massaggiare la sua asta con un piede lo tenevo formo con l’altro lo massaggiavo su e giù, poi passai il suo cazzo tre le dita del mio piede destro con con l’altro lo tenevo alzato dalla sua base, poi passai al lavoro duro facendolo scivolare tra le mie piante orami super viscide andava che era una meraviglia, nel mentre chiacchierammo,
Martina “dimmi da quanto vuoi farti la tua prof ?”
Matteo “da quando l’anno scorso mi ha messo 4 all’interrogazione mentre mi faceva la ramanzina non facevo altro che pensare a quanto volevo metterglielo nel culo”
Martina “beh ieri non ci hai pensato due volte” non ero neanche arrabbiata un mio studente mi aveva apertamente rivelato che non mi vedeva come un insegnante ma come oggetto sessuale ma io ero rapita dal mio nuovo amante e ridevo,
Matteo “in effetti prof non mi è bastato ieri voglio vendicarmi per bene della figuraccia di quel giorno, infatti oggi mentre faceva lo spettacoli no le ho scattato tre foto guardi” io mi congelai mi sentivo tradita e contemporaneamente Matteo mi venne sui piedi, Matteo mi fece vedere le foto il soggetto era inequivocabile io mentre mi succhiavo una tetta, mentre mi facevo un ditalino e mentre me asciugavo le tette, a quel punto Matteo esordì con “allora prof facciamo così stasera a cena si siederà vicino a me è suo marito dall’altra parte del tavolo lei dovrà invogliarlo facendogli piedino mentre io le lavoro per bene la sotto se fare questa semplice cosa cancellerò tutto” era ovvio voleva mettermi in imbarazzo come feci io con lui quella volta, non nego che l’idea era intrigante risposi di sì e lo cacciai via perché vidi mio marito tornare dalla finestra, ero ancora eccitata entrato in stanza convinsi mio marito a fare l’amore lui contentissimo accetto.
La sera era arrivata Matteo mi aveva scritto anche come vestirmi calze nere tacchi, gonna e giacca rosse e camicetta bianca, misi gli occhiali e ci recammo al ristorante, fortuna volle che l’ambiente non era molto illuminato ci sedemmo come detto da Matteo io di fronte a mio marito e dando spalle al muro mi sentivo in trappola, la cena inizio e vidi come Matteo con ogni scusa riempiva il bicchiere di vino a mio marito, al secondo inizio il piano Matteo inizio ad avventurare la sua mano sotto al gonna ed io inizia a stuzzicare mio marito, lui fece un cenno molto eccitato e se la godeva, non sapeva che io stavo venendo torturata da un diciottenne, avevo le mutande bagnate ed allora Matteo inizio a togliermele piano piano una volta tolte fece cadere un tovagliolo e raccolse entrambe le cose mettendo in tasca il suo trofeo, io ero rossa di imbarazzo perché nel mentre la conversazione era andata avanti con io e che cercavo di parlare il meno possibile, il giorno dopo il gruppo creatosi voleva andare a fare un escursione in barca io soffrivo di mal di mare quindi non andai mentre il padre di Matteo riuscì a convincere mio marito a seguirli, Matteo invece colse l’occasione per restare in hotel inventando un uscita tra amici del mare, gli altri due ragazzini invece erano entusiasti di fare escursione non essendo mai andati al mare, il giorno seguente quindi l’avremmo passato soli io e Matteo chissà cosa avremmo fatto insieme, la cena fini ma mio marito si sentì un po’ male di stomaco torno in camera, io invece parlai con la famiglia di Matteo fin quando salimmo alle camere Matteo scese al secondo piano, la sua famiglia al terzo, io arrivai al mio piano ma rischiacciai il pulsante del secondo.
Arrivata davanti alla stanza bussai, Matteo apri la porta e sorridendo mi tirò dentro, iniziammo a parlare
Martina “mai più come stasera”
Matteo “va bene ho cancellato le foto come promesso guarda” in effetti non c’è nera più traccia “peccato eri proprio figa nella foto, e non dire che non ti è piaciuto”
In effetti era stato eccitante ma non volevo riprovare dissi allora “va bene ora scusa ma devo andare c’è mio marito che mi aspetta”
Aperta la porta Matteo mi prese il braccio e disse “ma io non vedo qua tuo marito” dicendo ciò mi ritiro dentro la stanza iniziammo a limonare ero già così eccitata mi spoglio e mi getto sul suo letto e mi mise a novanta, tirò fuori le mie mutandine le arrotolo e me le mise in bocca ed esclamò “ora completiamo la mia fantasia” ed inizi a sodomizzarmi da prima mise piano il suo cazzo nel mio culo era una sensazione stupenda di contraeva e dilatava pian piano, presa confidenza inizio una penetrazione più veloce il dolore era sempre meno, le mutandine nella mia bocca mi stavano facendo sbavare copiosamente e crollai a pancia in giu allora lo sentì uscire tutto mi senti spostare su un fianco mi alzo la gamba e mi penetro il culo ancora da dietro sputai fuori le mutandine e mugolai versi mentre venivo, mi sdraio a pancia in su prese le mie tette e si fece una spagnola venendomi sul seno io spalmai tutto come le fosse una crema idratante e leccai le mie dita, Matteo era stanco e mi disse che domani dovevo farmi trovare in camera sua per le 10, il gruppo sarebbe partito in barca per le 9:30.
Tornata in camera salutai mio marito e crollai sul letto stravolta.
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