Corna al maritino 5
di
Ale00
genere
tradimenti
La mia vacanza piena di lussuria era finita, nei mesi successivi il mio rapporto con Matteo si era praticamente stabilizzato, per tutto agosto non lo avevo sentito e non volevo contattarlo, con l’inizio della scuola mi spostarono di classe e non insegnavo più in quella di Matteo, tuttavia dopo 2 settimane dall’inizio delle lezioni fui contatta dalla madre di Matteo per sapere se durante l’anno potessi dargli ripetizioni e per prepararlo al meglio per la maturità, io non sapevo se accettare o no ma l’idea di rivederlo mi intrigava, da quando era finita la vacanza non avevo più provato quell’eccitazione a letto anche se ho sperimentato certe pratiche anche con mio marito, Andrea si è entusiasmato per queste novità ma il suo corpo non mi da le stesse sensazioni come con Matteo.
Accettai per provare una lezione il sabato pomeriggio quando mio marito era fuori e sarebbe tornato per le 18.
Io mi preparai per lil suo arrivo volendo anche un po’ giocare con lui infatti indossai una camicetta un po’ trasparente ma sotto non misi il reggiseno in modo che si intravedesse leggermente il mio seno, indossai mutandine in pizzo nere e dei pantaloncini, Matteo arrivò puntale ed io apri, ci salutammo e lo feci accomodare in cucina, iniziammo a vedere i programmi di studio, notai che i suoi occhi cadevano spesso sul mio seno, allora io per stuzzicarlo allungai una mano sulla sua gamba e gli chiesi “tutto bene Matteo?”, lui guardandomi negli occhi fece un sorrisetto e disse: “sa ripensavo a questa estate, come mai non mi ha più scritto?”
Io risposi “vedi pensavo che fosse giusto non pensare più a quello che abbiamo fatto ed andare avanti”
Matteo: “si anch’io l’ho pensata così per questo non ho provato a contattarla di nuovo, non fosse stato per mia madre non le avrei più scritto, ma adesso che siamo ancora soli mi è tornato in mente” dicendo questo Matteo mi sposto la mano sul suo pacco e sentì che il suo pene era duro, io deglutì e tolsi la mano,
Martina “non credo sia corretto rifarlo..”
Matteo “ne è sicura prof? perché vedo dalla sua camicetta che i suoi capezzoli sono eccitati”
Io provai ad alzarmi per prendere del acqua ma Matteo si alzò e mi si aggroviglio dietro la schiena, con una mano mi strizzava una tetta e con l’altra mi toccava in mezzo alle gambe, la situazione mi ricordava l’estate in hotel quando Matteo mi dominava tutta la notte ed io tornavo nella mia stanza senza forze, “Matteo smettila che fai..” dissi cercando di nascondere l’eccitazione, Matteo “prof sono sicuro che anche lei si aspettasse questo”, io mezza sorridendo accettai la realtà che mi si dimostrava, gli dissi “andiamo in sala allora”, sul divano mi spogliai nuda e lui rimase solo con t-shirt addosso, lui seduto in mezzo al divano con le gambe divaricate io mi inginocchiai tra le sue gambe ed inizia a prenderglielo in bocca come facevo poco tempo prima, lo sentivo duro e caldo entrare e fare avanti e in dietro tra le mie labbra, nel mentre Matteo mi dava ritmo con una mano, 5 minuti dopo mi tiro su prendendomi per i capelli, mi buttò sul divano mi alzò una gamba e si fiondò a sbattermi, iniziammo a gemere e sudare, mi accorsi che non avevo su il preservativo e gli dissi “Matteo non provare a venirmi dentro”, “tranquilla prof” dicendo questo si abbassò a succhiarmi i capezzoli mentre mi pompava sempre più forte, si fermò mi prese e voltò per sbattermi a pecora, lo osservavo dallo specchio sulla parete che mi rifletteva rossa in viso mentre stringevo un briciolo del divano con Matteo che mi teneva per i fianchi ed a ogni affondo mi faceva rimbalzare in avanti, all’improvviso si staccò velocemente facendomi girare e con un urlo strozzato disse “prof vengo” e mi imbratto tutto il seno con il suo sperma per poi sdraiarsi, entrambi evidentemente stravolti ci guardammo negli occhi e gli chiesi “dovremo anche studiare un po’ in queste lezioni altrimenti tua madre si chiederà cosa vieni qui a fare se poi prendi sempre 4”
Matteo rise, ci rivestimmo e organizzammo le settimane che sarebbero venute, ci saremmo dovuti vedere due volte alla settimana una il martedì pomeriggio l’altra la domenica pomeriggio, in quei giorni mio marito sarebbe stato quesì sempre assente, il martedì per lavoro la domenica perché usciva con la bici verso le 13:30 e non rientrava mai prima delle 17, mio marito era felice che arrotondassi con queste ripetizioni di sicuro non immaginava che il mio studente nel mentre mi sbattesse come una bambola, una domenica Andrea era malato con quasi 39 di febbre, Matteo venne lo stesso fregandosene della situazione, seduti sul divani mentre lo facevo studiare inizio a tirare fuori il pisello duro e chiedermi di segarlo, io ero preoccupata sapevo che Andrea poteva comunque alzarsi in qualunque momento, ma vista l’insistenza iniziai a fargli una sega, cercai di essere veloce per paura di essere scoperta ma la situazione era super eccitante in qualche modo, nel silenzio della stanza si sentivano solo i rumori della mia mano che segava il suo cazzo e i nostri respiri affannosi, il suo cazzo non voleva venire ero tentata di succhiarlo stavo per abbassarmi quando sentii la porta aprirsi velocemente presi la coperta che avevo di fianco e la misi in modo da coprirci ma non smisi di fare la sega a Matteo, Andrea ci guardò intontito dalla febbre e ci chiese “come mai siete sotto le coperte?” “Ma nulla tesoro è che inizia a far freddo ed ho proposto a Matteo di metterci in sala al caldo” Andrea con l’aria di chi stava per addormentarsi andò in cucina a prendere delle medicine e poi torno a dormire bel camera chiudendo la porta sia della camera che del corridoio che collegava la sala alla stanza da letto, Matteo mi sussurro “prof che rischio certo che nel mentre poteva smettere di segarmi” io ero come in trans e non mi ero accorta di ciò, Matteo comunque sollevò la coperta e mi disse “comunque prof così non riesco a venire” dicendo questo si tolse i pantaloni e mi trascino in cucina, dal suo zaino tirò fuori un preservativo io gli dissi “non ci provare non possiamo”, 5 minuti dopo ero in ginocchio a leccargli il membro per lubrificarlo, mi mise a 90 sul tavolo io pregai che Andrea stessé dormendo quando sentì Matteo premere sul mio culo, inizio a sodomizzarmi, anche con mio marito avevo iniziato ad usare il sedere quindi la penetrazione fu meno dolorosa, inizia a gemere dal piacere ma cercavo di fare il meno rumore possibile, adoravo essere posseduta in questa maniera e sentire il cazzo giovane di Matteo arrivare sempre più in fondo, ad un certo punto sentì Matteo uscire e mi disse “si è rotto il preservativo” io senza pensarci gli risposi “pazienza fai senza” neanche il tempo di pensare a quello che avevo detto che fui inculata a dovere dal mio studente è in poco tempo mi riempi il culo era tanta che inizio a scivolarmi giù per le cosce, ripresami andai a controllare che Andrea non avesse sentito niente, mi rallegrai notando che il mio maritino se ne dormiva tranquillamente steso dai farmaci, io e Matteo ci salutammo per la prossima “lezione”.
Con la ripresa delle nostre “attività” r iniziò il nostro scambiarci messaggi e questo portò anche a delle “uscite” non previste la sera, ovviamente non ogni settima, ma entrambi accampavamo delle scuse per uscire soli, ma questo sarà per un possibile seguito.
Accettai per provare una lezione il sabato pomeriggio quando mio marito era fuori e sarebbe tornato per le 18.
Io mi preparai per lil suo arrivo volendo anche un po’ giocare con lui infatti indossai una camicetta un po’ trasparente ma sotto non misi il reggiseno in modo che si intravedesse leggermente il mio seno, indossai mutandine in pizzo nere e dei pantaloncini, Matteo arrivò puntale ed io apri, ci salutammo e lo feci accomodare in cucina, iniziammo a vedere i programmi di studio, notai che i suoi occhi cadevano spesso sul mio seno, allora io per stuzzicarlo allungai una mano sulla sua gamba e gli chiesi “tutto bene Matteo?”, lui guardandomi negli occhi fece un sorrisetto e disse: “sa ripensavo a questa estate, come mai non mi ha più scritto?”
Io risposi “vedi pensavo che fosse giusto non pensare più a quello che abbiamo fatto ed andare avanti”
Matteo: “si anch’io l’ho pensata così per questo non ho provato a contattarla di nuovo, non fosse stato per mia madre non le avrei più scritto, ma adesso che siamo ancora soli mi è tornato in mente” dicendo questo Matteo mi sposto la mano sul suo pacco e sentì che il suo pene era duro, io deglutì e tolsi la mano,
Martina “non credo sia corretto rifarlo..”
Matteo “ne è sicura prof? perché vedo dalla sua camicetta che i suoi capezzoli sono eccitati”
Io provai ad alzarmi per prendere del acqua ma Matteo si alzò e mi si aggroviglio dietro la schiena, con una mano mi strizzava una tetta e con l’altra mi toccava in mezzo alle gambe, la situazione mi ricordava l’estate in hotel quando Matteo mi dominava tutta la notte ed io tornavo nella mia stanza senza forze, “Matteo smettila che fai..” dissi cercando di nascondere l’eccitazione, Matteo “prof sono sicuro che anche lei si aspettasse questo”, io mezza sorridendo accettai la realtà che mi si dimostrava, gli dissi “andiamo in sala allora”, sul divano mi spogliai nuda e lui rimase solo con t-shirt addosso, lui seduto in mezzo al divano con le gambe divaricate io mi inginocchiai tra le sue gambe ed inizia a prenderglielo in bocca come facevo poco tempo prima, lo sentivo duro e caldo entrare e fare avanti e in dietro tra le mie labbra, nel mentre Matteo mi dava ritmo con una mano, 5 minuti dopo mi tiro su prendendomi per i capelli, mi buttò sul divano mi alzò una gamba e si fiondò a sbattermi, iniziammo a gemere e sudare, mi accorsi che non avevo su il preservativo e gli dissi “Matteo non provare a venirmi dentro”, “tranquilla prof” dicendo questo si abbassò a succhiarmi i capezzoli mentre mi pompava sempre più forte, si fermò mi prese e voltò per sbattermi a pecora, lo osservavo dallo specchio sulla parete che mi rifletteva rossa in viso mentre stringevo un briciolo del divano con Matteo che mi teneva per i fianchi ed a ogni affondo mi faceva rimbalzare in avanti, all’improvviso si staccò velocemente facendomi girare e con un urlo strozzato disse “prof vengo” e mi imbratto tutto il seno con il suo sperma per poi sdraiarsi, entrambi evidentemente stravolti ci guardammo negli occhi e gli chiesi “dovremo anche studiare un po’ in queste lezioni altrimenti tua madre si chiederà cosa vieni qui a fare se poi prendi sempre 4”
Matteo rise, ci rivestimmo e organizzammo le settimane che sarebbero venute, ci saremmo dovuti vedere due volte alla settimana una il martedì pomeriggio l’altra la domenica pomeriggio, in quei giorni mio marito sarebbe stato quesì sempre assente, il martedì per lavoro la domenica perché usciva con la bici verso le 13:30 e non rientrava mai prima delle 17, mio marito era felice che arrotondassi con queste ripetizioni di sicuro non immaginava che il mio studente nel mentre mi sbattesse come una bambola, una domenica Andrea era malato con quasi 39 di febbre, Matteo venne lo stesso fregandosene della situazione, seduti sul divani mentre lo facevo studiare inizio a tirare fuori il pisello duro e chiedermi di segarlo, io ero preoccupata sapevo che Andrea poteva comunque alzarsi in qualunque momento, ma vista l’insistenza iniziai a fargli una sega, cercai di essere veloce per paura di essere scoperta ma la situazione era super eccitante in qualche modo, nel silenzio della stanza si sentivano solo i rumori della mia mano che segava il suo cazzo e i nostri respiri affannosi, il suo cazzo non voleva venire ero tentata di succhiarlo stavo per abbassarmi quando sentii la porta aprirsi velocemente presi la coperta che avevo di fianco e la misi in modo da coprirci ma non smisi di fare la sega a Matteo, Andrea ci guardò intontito dalla febbre e ci chiese “come mai siete sotto le coperte?” “Ma nulla tesoro è che inizia a far freddo ed ho proposto a Matteo di metterci in sala al caldo” Andrea con l’aria di chi stava per addormentarsi andò in cucina a prendere delle medicine e poi torno a dormire bel camera chiudendo la porta sia della camera che del corridoio che collegava la sala alla stanza da letto, Matteo mi sussurro “prof che rischio certo che nel mentre poteva smettere di segarmi” io ero come in trans e non mi ero accorta di ciò, Matteo comunque sollevò la coperta e mi disse “comunque prof così non riesco a venire” dicendo questo si tolse i pantaloni e mi trascino in cucina, dal suo zaino tirò fuori un preservativo io gli dissi “non ci provare non possiamo”, 5 minuti dopo ero in ginocchio a leccargli il membro per lubrificarlo, mi mise a 90 sul tavolo io pregai che Andrea stessé dormendo quando sentì Matteo premere sul mio culo, inizio a sodomizzarmi, anche con mio marito avevo iniziato ad usare il sedere quindi la penetrazione fu meno dolorosa, inizia a gemere dal piacere ma cercavo di fare il meno rumore possibile, adoravo essere posseduta in questa maniera e sentire il cazzo giovane di Matteo arrivare sempre più in fondo, ad un certo punto sentì Matteo uscire e mi disse “si è rotto il preservativo” io senza pensarci gli risposi “pazienza fai senza” neanche il tempo di pensare a quello che avevo detto che fui inculata a dovere dal mio studente è in poco tempo mi riempi il culo era tanta che inizio a scivolarmi giù per le cosce, ripresami andai a controllare che Andrea non avesse sentito niente, mi rallegrai notando che il mio maritino se ne dormiva tranquillamente steso dai farmaci, io e Matteo ci salutammo per la prossima “lezione”.
Con la ripresa delle nostre “attività” r iniziò il nostro scambiarci messaggi e questo portò anche a delle “uscite” non previste la sera, ovviamente non ogni settima, ma entrambi accampavamo delle scuse per uscire soli, ma questo sarà per un possibile seguito.
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