Corna al maritino 3
di
Ale00
genere
tradimenti
Mi svegliai insieme a mio marito alle 8 lui si era ripreso dalla cena del giorno prima ed era pronto a partire per l’escursione in barca, andammo a fare colazione incontrammo gli altri tranne Matteo che era rimasto a dormire in stanza, alle 9 salutai tutti e partirono, io mi diressi nella mia camera per prepararmi alla mattinata col mio giovane amante, misi il bikini più sensuale che avevo verde smeraldo coperto da una gonna/velo leggermente trasparente, mi trucchiai leggermente misi addirittura il mascara sapendo che sarebbe colato ma nella mia mente mi avrebbe reso ancora più eccitante agli occhi di Matteo.
Finiti i preparativi presi la mia borse e mi diressi verso la sua camere, bussai e lui non tardò ad aprire, il suo corpo atletico era lucido si vedeva che aveva appena finito la doccia, a coprirlo aveva solo un asciugamano, la porta si chiuse alle mie spalle, erano appena le 9:30 feci in tempo a leggere il messaggio di mio marito che mi scriveva che erano partiti, 5 minuti dopo avevo già il cazzo del mio amante in gola, senza dire una parola aveva messo l’asciugamano davanti a me sul pavimento io capi istantaneamente e lasciai la borsa, mi misi in ginocchio ed inizia il lavoro, lui si stava muovendo velocemente e mi teneva la testa con due mani era chiaro il suo intento di dominarmi sin da subito, non ci volle molto e mi veni in bocca io per dispetto non ingoiai anzi mi alzai e lo limonai facendogli assaporare il proprio seme, Matteo a quel punto mi disse di sistemarmi che il divertimento stava per iniziare e di seguire i suoi voleri, non aspettavo altro, mi spogliai nuda lasciando tutto sulla sedia, lui mi prese le gambe e me le apri con forza ed inizio a leccarmi dalla pianta del piede fino alla figa dove rimase per quella che mi sembrava un eternità di piacere, dopo avermi preparata mi inizio a violare con forza e nel mentre mi baciava in bocca ad tratto si staccò da me e con una mano inizio a strozzarmi leggermente, inizia a lacrimare ed il mascara iniziava a colarmi, cambiammo posizione ora ero a pecore con lui che mi sbatteva, dallo specchio vedevo la mia faccia già stravolta dal godimento nel mentre lo incitavo dicendo “dai più forte, fai felice la tua prof, PIÙ FORTE”, Matteo mi riempi e dallo specchio vidi il suo ghigno di soddisfazione, non riprendemmo subito ci rilassammo un attimo, con rilassando intendo che gli chiesi di provare una cosa particolare, si trattava di un reverse footjob, lui seduto sul letto appoggiato al muro, io sopra e rivolta verso di lui ma con i miei piedi che lo segavano con suo cazzo già lubrificato dallo sperma e dai miei umori, nel mentre Matteo mi succhiava le tette sembrava un bambino, era una sensazione molto erotica perché potevo percepire tra i mie piedi la sua asta dura e bagnata sembrava di marmo ma viscido che scivolava tranquillamente, questa cosa andò avanti per cinque minuti buoni in cui Matteo si godette i miei piedi che fino a pochi giorni fa mai avrei immaginato di usare in un simile contesto, quando si sentì pronto mi sollevo e mi fece sdraiare sali sopra di me e si fece fare una spagnola con mio seno, vedere la sua cappella sbucare a pochi centimetri dalla mia bocca mi fece istintivamente tirar fuori la lingua e ogni volta che si avvicinava provavo a leccarlo, Matteo sembrava gradire, ad un tratto suonò un telefono erano i genitori di Matteo che lo chiamavano, lui rispose ed io credetti di poter riposare smanettando col mio cellulare, ma Matteo aveva altre idee mise in viva voce e nel mentre mi ficco il cazzo nella figa e con una mano mi tappava la bocca per evitare strani versi,
Mentre venivo scopata sentivo Matteo e sua madre conversare:
Madre” come va Matteo tutto bene ? Da noi il mare è calmo credo che torneremo tardo pomeriggio tra le 17 e le 18”
Matteo “bene, io sto bene sono tranquillo”
Madre “sicuro sento la tua voce un po’ affannata”
Matteo “no è che sto correndo nulla palestra del hotel”
Madre “ah beh non stancarti troppo devi tenere compagnia alla tua prof, tra l’altro vi siete già visti oggi?”
Matteo “no non l’ho ancora vista oggi dopo vado in spiaggia e penso che la troverò li”
Madre “ ve bene buona giornata”
Tempo di chiudere la chiamata che venne violentemente dentro di me ed io fui volta da spasmi da orgasmo, mi si sdraiò affianco, eravamo entrambi stravolti ma io ero ancora parecchio eccitata dopo la chiamata, per cinque dieci minuti nessuno fiatava si sentiva nella stanza solo i nostri respiri affannati, ad un tratto anche il mio cellulare squillo era mio marito io per stare al gioco di Matteo allungai la mia mano ed iniziai a segarlo mentre parlavo con mio marito Andrea,
Andrea “come va tutto apposto ?”
Martina “ah è una giornata iniziata perfettamente peccato che non ci sei” cercai di non ridere
Andrea “bene ho sentito che non ti sei ancora visto con Matteo”
Martina “già dev’essere ancora a letto”
Dicendo questo rallentai la sega e mi spostai tra le gambe di Matteo per fargli un pompino
Andrea “dev’essere un po’ uno scansa fatiche quel ragazzo li tu lo conosci e tuo alunno”
Martina “*smuck* *sluuup* nooo dai *sluup* è un ragazzo capace” ammiccai al mio amante
Andrea “ma che stai mangiando che sento rumori strani”
Martina “è un lecca lecca sono ad un bar ora torno a prendere il sole ci sentiamo”
Chiusi la chiamata e lanciai via il telefono, mi mie sopra Matteo ed inizia a cavalcarlo, Matteo mi guardo divertito dicendo “sono proprio un ragazzo capace a farti godere eh prof” io ridendo gli risposi “si non sai quanto meriti un dieci e lode” dicendo questo Matteo mi prese con le mani sul culo e mi spinse sulla schiena iniziando una scopata animalesca, prima di venire uscì per sborrarmi sul mio corpo, erano le 11 per un intera ora continuammo a scopare per tutta la stanza sul pavimento a pecora, avvinghiati in piedi contro al muro, davanti alla finestra che dava sul balcone con la paura che qualcuno potesse vederci, sulla piccola scrivania della stanza, sborrava quando e dove voleva sulla mia faccia, sulle tette, sui miei piedi, dentro di me e nella mia bocca, verso mezzogiorno ero ricoperta di sperma dovevo lavarmi entrai in doccia ma il mi amante non voleva di certo lasciarmi sola ma fece un giochetto strano spense la luce del bagno e chiuse la porta così che non potessi vederlo, sotto l’acqua tiepida che scendeva mi sentivo toccare, leccare, sentivo le sue dita infilarsi nella mia figa, allora dissi “va bene hai vinto che vuoi fare al buio ad una povera donna sposata ed indifesa?” Matteo “ esci dalla doccia piano e mettiti in ginocchio” ubbidì se sentivo l’acqua che ancora scendeva ma presto sentì sul mio visto qualcosa di lungo e caldo io non avevo già dubbia ma anche se ne avessi avuti sarebbero subito scomparsi dato che Matteo accese la luce ed il suo bel cazzone era proprio appoggiato sulla mia faccia emanva un odore di uomo, sorridendo chiesi “ora che si fa?” Matteo mi prese di forza mi posiziono contro il lavandino ed inizio a puntare il suo coso sul mio buchetto del sedere, lo roteava mentre piano piano entrava come a stuzzicarmi, dopo poco entro completamente ed inizio a sodomizzarmi e con una mano mi agganciava l’interno di una guancia tirandomi a se ciò causo un forte salivazione e l’inarcamento della mia schiena, credevo di spezzarmi, sentivo quel cazzone muoversi nelle mie viscere fin quando non venne riempiendomi e finalmente ci potemmo lavare sotto la doccia.
Matteo mi sorprese con un regalo che rappresentava la mia relazione con lui, era un di quei collari neri con un cuore di metallo che mettono quelle ragazza alternative, io adoravo questo collarino e lo misi subito.
Ci preparammo ed andammo in spiaggia, la gente che ci osservava doveva proprio credere che fossi una Milf col mio giovane amante, mentre prendevo il sole Matteo mi chiese di fare una passeggiata in una zona piena di scogli, qui la mia mente prese l’iniziativa e trovato un posto isolato gli chiesi “ti va se ti faccio un pompino mi è venuta voglia di sentirti in bocca” ora immaginate in che condizioni mi ero ridotta una professoressa sposata che chiede di poter fare una pompa al proprio alunno, Matteo contento lo tirò fuori ed io inizia un lavoro fantastico perché duro solo 10 minuti prima di venirmi in bocca ma ormai l’avevo eccitato e quindi mi prese a sua volta con violenza e mi violo la figa scostando il costume, con le mie forze però riuscì a ribaltarlo stare io ora sopra mentre lo cavalcavo mi scappo un urletto e sentì una voce dietro gli scogli “c’è qualcuno ? Tutto bene ?” Stemmo zitti ma Matteo continuava a pompare dentro la mia figa, mi tappai la bocca per evitare altri suoni, la voce si allontanò fortunatamente e Matteo mi riempi per l’ultima volta della giornata.
Alle 17:30 tornarono dall’escursione in barca tutti quanti, ci salutammo in albergo io e mio marito facemmo l’amore ma ormai con lui non riuscivo a godere come con Matteo.
La sera dopo cena mi inventai una scusa con mio marito per riprendere una cosa prestata a Matteo e come ormai era routine mi trovai davanti camera sua bussai, entrata facemmo una sveltina mi sodomizzo in fretta non ci parlammo neanche se non io per dirgli di scoparmi il culo e lui per avvertirmi che stava per venire allora di fretta lo feci sborrare nella mia bocca per tornare contenta nella mia stanza e dormire con mio marito pronta per le esperienza dei rimanenti giorni.
Continua…
Finiti i preparativi presi la mia borse e mi diressi verso la sua camere, bussai e lui non tardò ad aprire, il suo corpo atletico era lucido si vedeva che aveva appena finito la doccia, a coprirlo aveva solo un asciugamano, la porta si chiuse alle mie spalle, erano appena le 9:30 feci in tempo a leggere il messaggio di mio marito che mi scriveva che erano partiti, 5 minuti dopo avevo già il cazzo del mio amante in gola, senza dire una parola aveva messo l’asciugamano davanti a me sul pavimento io capi istantaneamente e lasciai la borsa, mi misi in ginocchio ed inizia il lavoro, lui si stava muovendo velocemente e mi teneva la testa con due mani era chiaro il suo intento di dominarmi sin da subito, non ci volle molto e mi veni in bocca io per dispetto non ingoiai anzi mi alzai e lo limonai facendogli assaporare il proprio seme, Matteo a quel punto mi disse di sistemarmi che il divertimento stava per iniziare e di seguire i suoi voleri, non aspettavo altro, mi spogliai nuda lasciando tutto sulla sedia, lui mi prese le gambe e me le apri con forza ed inizio a leccarmi dalla pianta del piede fino alla figa dove rimase per quella che mi sembrava un eternità di piacere, dopo avermi preparata mi inizio a violare con forza e nel mentre mi baciava in bocca ad tratto si staccò da me e con una mano inizio a strozzarmi leggermente, inizia a lacrimare ed il mascara iniziava a colarmi, cambiammo posizione ora ero a pecore con lui che mi sbatteva, dallo specchio vedevo la mia faccia già stravolta dal godimento nel mentre lo incitavo dicendo “dai più forte, fai felice la tua prof, PIÙ FORTE”, Matteo mi riempi e dallo specchio vidi il suo ghigno di soddisfazione, non riprendemmo subito ci rilassammo un attimo, con rilassando intendo che gli chiesi di provare una cosa particolare, si trattava di un reverse footjob, lui seduto sul letto appoggiato al muro, io sopra e rivolta verso di lui ma con i miei piedi che lo segavano con suo cazzo già lubrificato dallo sperma e dai miei umori, nel mentre Matteo mi succhiava le tette sembrava un bambino, era una sensazione molto erotica perché potevo percepire tra i mie piedi la sua asta dura e bagnata sembrava di marmo ma viscido che scivolava tranquillamente, questa cosa andò avanti per cinque minuti buoni in cui Matteo si godette i miei piedi che fino a pochi giorni fa mai avrei immaginato di usare in un simile contesto, quando si sentì pronto mi sollevo e mi fece sdraiare sali sopra di me e si fece fare una spagnola con mio seno, vedere la sua cappella sbucare a pochi centimetri dalla mia bocca mi fece istintivamente tirar fuori la lingua e ogni volta che si avvicinava provavo a leccarlo, Matteo sembrava gradire, ad un tratto suonò un telefono erano i genitori di Matteo che lo chiamavano, lui rispose ed io credetti di poter riposare smanettando col mio cellulare, ma Matteo aveva altre idee mise in viva voce e nel mentre mi ficco il cazzo nella figa e con una mano mi tappava la bocca per evitare strani versi,
Mentre venivo scopata sentivo Matteo e sua madre conversare:
Madre” come va Matteo tutto bene ? Da noi il mare è calmo credo che torneremo tardo pomeriggio tra le 17 e le 18”
Matteo “bene, io sto bene sono tranquillo”
Madre “sicuro sento la tua voce un po’ affannata”
Matteo “no è che sto correndo nulla palestra del hotel”
Madre “ah beh non stancarti troppo devi tenere compagnia alla tua prof, tra l’altro vi siete già visti oggi?”
Matteo “no non l’ho ancora vista oggi dopo vado in spiaggia e penso che la troverò li”
Madre “ ve bene buona giornata”
Tempo di chiudere la chiamata che venne violentemente dentro di me ed io fui volta da spasmi da orgasmo, mi si sdraiò affianco, eravamo entrambi stravolti ma io ero ancora parecchio eccitata dopo la chiamata, per cinque dieci minuti nessuno fiatava si sentiva nella stanza solo i nostri respiri affannati, ad un tratto anche il mio cellulare squillo era mio marito io per stare al gioco di Matteo allungai la mia mano ed iniziai a segarlo mentre parlavo con mio marito Andrea,
Andrea “come va tutto apposto ?”
Martina “ah è una giornata iniziata perfettamente peccato che non ci sei” cercai di non ridere
Andrea “bene ho sentito che non ti sei ancora visto con Matteo”
Martina “già dev’essere ancora a letto”
Dicendo questo rallentai la sega e mi spostai tra le gambe di Matteo per fargli un pompino
Andrea “dev’essere un po’ uno scansa fatiche quel ragazzo li tu lo conosci e tuo alunno”
Martina “*smuck* *sluuup* nooo dai *sluup* è un ragazzo capace” ammiccai al mio amante
Andrea “ma che stai mangiando che sento rumori strani”
Martina “è un lecca lecca sono ad un bar ora torno a prendere il sole ci sentiamo”
Chiusi la chiamata e lanciai via il telefono, mi mie sopra Matteo ed inizia a cavalcarlo, Matteo mi guardo divertito dicendo “sono proprio un ragazzo capace a farti godere eh prof” io ridendo gli risposi “si non sai quanto meriti un dieci e lode” dicendo questo Matteo mi prese con le mani sul culo e mi spinse sulla schiena iniziando una scopata animalesca, prima di venire uscì per sborrarmi sul mio corpo, erano le 11 per un intera ora continuammo a scopare per tutta la stanza sul pavimento a pecora, avvinghiati in piedi contro al muro, davanti alla finestra che dava sul balcone con la paura che qualcuno potesse vederci, sulla piccola scrivania della stanza, sborrava quando e dove voleva sulla mia faccia, sulle tette, sui miei piedi, dentro di me e nella mia bocca, verso mezzogiorno ero ricoperta di sperma dovevo lavarmi entrai in doccia ma il mi amante non voleva di certo lasciarmi sola ma fece un giochetto strano spense la luce del bagno e chiuse la porta così che non potessi vederlo, sotto l’acqua tiepida che scendeva mi sentivo toccare, leccare, sentivo le sue dita infilarsi nella mia figa, allora dissi “va bene hai vinto che vuoi fare al buio ad una povera donna sposata ed indifesa?” Matteo “ esci dalla doccia piano e mettiti in ginocchio” ubbidì se sentivo l’acqua che ancora scendeva ma presto sentì sul mio visto qualcosa di lungo e caldo io non avevo già dubbia ma anche se ne avessi avuti sarebbero subito scomparsi dato che Matteo accese la luce ed il suo bel cazzone era proprio appoggiato sulla mia faccia emanva un odore di uomo, sorridendo chiesi “ora che si fa?” Matteo mi prese di forza mi posiziono contro il lavandino ed inizio a puntare il suo coso sul mio buchetto del sedere, lo roteava mentre piano piano entrava come a stuzzicarmi, dopo poco entro completamente ed inizio a sodomizzarmi e con una mano mi agganciava l’interno di una guancia tirandomi a se ciò causo un forte salivazione e l’inarcamento della mia schiena, credevo di spezzarmi, sentivo quel cazzone muoversi nelle mie viscere fin quando non venne riempiendomi e finalmente ci potemmo lavare sotto la doccia.
Matteo mi sorprese con un regalo che rappresentava la mia relazione con lui, era un di quei collari neri con un cuore di metallo che mettono quelle ragazza alternative, io adoravo questo collarino e lo misi subito.
Ci preparammo ed andammo in spiaggia, la gente che ci osservava doveva proprio credere che fossi una Milf col mio giovane amante, mentre prendevo il sole Matteo mi chiese di fare una passeggiata in una zona piena di scogli, qui la mia mente prese l’iniziativa e trovato un posto isolato gli chiesi “ti va se ti faccio un pompino mi è venuta voglia di sentirti in bocca” ora immaginate in che condizioni mi ero ridotta una professoressa sposata che chiede di poter fare una pompa al proprio alunno, Matteo contento lo tirò fuori ed io inizia un lavoro fantastico perché duro solo 10 minuti prima di venirmi in bocca ma ormai l’avevo eccitato e quindi mi prese a sua volta con violenza e mi violo la figa scostando il costume, con le mie forze però riuscì a ribaltarlo stare io ora sopra mentre lo cavalcavo mi scappo un urletto e sentì una voce dietro gli scogli “c’è qualcuno ? Tutto bene ?” Stemmo zitti ma Matteo continuava a pompare dentro la mia figa, mi tappai la bocca per evitare altri suoni, la voce si allontanò fortunatamente e Matteo mi riempi per l’ultima volta della giornata.
Alle 17:30 tornarono dall’escursione in barca tutti quanti, ci salutammo in albergo io e mio marito facemmo l’amore ma ormai con lui non riuscivo a godere come con Matteo.
La sera dopo cena mi inventai una scusa con mio marito per riprendere una cosa prestata a Matteo e come ormai era routine mi trovai davanti camera sua bussai, entrata facemmo una sveltina mi sodomizzo in fretta non ci parlammo neanche se non io per dirgli di scoparmi il culo e lui per avvertirmi che stava per venire allora di fretta lo feci sborrare nella mia bocca per tornare contenta nella mia stanza e dormire con mio marito pronta per le esperienza dei rimanenti giorni.
Continua…
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