Cornuto in discoteca 2
di
Gio116
genere
tradimenti
Questa parte della storia è narrata dal punto di vista di Maria,
Era stato assurdo, come ho potuto tradire il mio ragazzo per un ragazzino idiota e sbruffone come Marco, questi erano i miei pensieri nel ritorno a casa subito dopo essere salita in macchina con Francesco, il viaggio era tranquillo abito in un paese vicino, Francesco non parlava probabilmente era stanco io invece avevo il cuore che batteva a mille, Marco ora aveva il mio numero e nel mio cellulare c’erano foto del mio tradimento che dovevo assolutamente eliminare, cosa che tuttavia non feci, al mio rientro a casa dopo aver salutato con un bacio il mio ragazzo mi ero diretta subito in camera e scaricato tutta la mia eccitazione con un ditalino mentre guardavo le mie foto compromettenti.
Il giorno seguente successe ciò che temevo, Marco mi scrisse ringraziandomi ironicamente della bella serata, io ero interdetta non sapevo se rispondere o bloccare il numero, però lui esordi ancora una volta chiedendomi le foto scattate la sera prima, io ovviamente rifiutai e gli dissi (mentendo) di averle cancellate, lui non demorse anzi, per convincermi fu lui per primo a mandarmi una sua foto piccante, la foro era il suo pisellone moscio ma tenuto in piedi con una mano, era assurdo come quel ragazzo da mollo potesse avere certe dimensioni, io ero imbarazzata e preoccupata se il mio ragazzo avesse anche solo intravisto questa chat sarebbe stato un inferno, ma stavo iniziando ad essere intrigata dalla possibile evoluzione della situazione, la chat continuo:
Maria “che foto mandi, mica mi impressioni”
Marco “non dire cazzate, me l’hai confermato ieri quanto ti sia piaciuto”
in effetti non potevo dargli torno, la mia risposta era stata sincera, ma non volli comunque dargliela vinta
Maria “si ma ieri ero ubriaca, figurati se altrimenti ci sarei stata”
Marco “dai ammetti che ti è piaciuto”
Mentre stavo scrivendo la risposta Marco invio un video di pochi secondi, era lui che si stava segando e pian piano il suo cazzo diventava duro, io ero sempre più sconvolta dalla sua ostinazione e lussuria, ma mentre guardavo il video mi eccitai
Maria “cosa stai facendo sei un animale lo sai, mandare questi video ad una ragazza più grande di te e pure fidanzata”
Marco “non credo che ti dispiaccia per il video anzi dovresti ricompensarmi per il favore”
Ci pensai un attimo e probabilmente impazzita accettai, mandai una foto della mia scollatura, era iniziata una chat erotica all’insaputa del mio fidanzato, come ero arrivata a questo punto.
Marco non sembro soddisfatto della foto, anzi rispose contrariato “ma che roba mandi mica siamo alle elementari, ieri abbiamo fatto di peggio e tu mi mandi solo questo”
Maria “in effetti dovrei ricompensarti meglio”
andai in bagno e davanti allo specchio iniziai un video dove mi toglievo pian piano la maglietta che indossavo tirai su lentamente il reggiseno facendo in modo che le mie tette rimbalzassero fuori sensualmente, mandai il video, Marco adesso era più contento “ ooooh finalmente roba seria mi serviva” dopo pochi minuti invio un video del suo uccello adesso perfettamente eretto mentre sborrava evidentemente grazie al mio video, in un certo senso mi sentivo fiera che io mio corpo fosse apprezzato da un ragazzo giovane ma mi sentivo comunque in colpa per cosa stavo facendo a Francesco, decisi così di sistemare la situazione,
Maria “sentì Marco, oggi è stata l’ultima volta che ci sentiamo non voglio più vederti ne sentirti”
Marco “dai non fare così, che ho fatto di male, sei tu che hai accettato di fare tutto”
Maria “si ma io sono una ragazza più grande tra poco mi laureo e non posso fare questo al mio ragazzo, dovrei mettere la testa apposto non fare queste bambinate”
Marco “dai almeno parliamo faccia a faccia ti giuro che poi non farò più nulla solo accetta di vedermi domani sera, dopo il mio allenamento di calcetto passa a prendermi con la tua macchina e dammi un passaggio nel mentre sistemiamo, va bene ?”
Ero indecisa ma non volevo che se la prendesse, per dimostrargli la buona fede che riponevo in lui feci qualcosa di avventato, gli scrissi “va bene mandami il posto è l’orario è in aggiunta ti mando queste te le sei guadagnate ma non avrai più nulla da me”
Scrivendo ciò allegai le foto della sera prima, lui rispose contento dandomi tutte le indicazioni e mi salutò.
Il giorno dopo dissi al mio ragazzo che la sera sarei stata da parenti per una cena quindi non potevo esserci, presi la macchina, mi ero vestita con jeans neri che mi facevano risaltare il culo, maglia bianca, giacchetta in pelle nera, mi ero fatta la coda e portavo gli occhiali da vista niente lenti, mi ero addirittura messa uno smalto rosso, sembrava volessi più colpire Marco che troncare con lui questa relazione, arrivata al campetto Marco era già fuori in tuta che parlava con due ragazzine, appena mi vide si fiondò in macchina dicendo di partire, io andai chiedendo “come mai questa fretta?” Lui rispose “quelle due mi stanno sempre addosso sono così fastidiose, te invece come sei vestita, vuoi forse provarci con me ? Non dovevamo discutere di come dovessi smetterla di mandarti certe foto?” In effetti non aveva tutti i torti anzi ero un po’ senza contro argomentazioni, iniziammo comunque a parlare del nostro rapporto cercai di fargli capire che quello era stato un momento di debolezza causato dal alcol, ma non potevo nascondere i video fatti per puro piacere, allora Marco fece qualcosa che mi prese totalmente alla sprovvista, tiro fuori il suo cazzo moscio ed inizio a segarmi dicendo “guarda cosa ti lasci, sabato sera eri così stupita da me” non smetteva di menarselo, io ero imbarazzata volevo guardarlo bene ma ero ancora in strada, la situazione era bollente mentre lui se lo segava lentamente ed a volte se lo sbatteva violentemente sulla pancia facendo un rumore si sberla molto erotico io lanciavo fugaci occhiate leccandomi le labbra pensando a quanto fosse attraente, decisi di prendere una via secondaria che condusse ad una piazzola in mezzo ai campi deserta, il cielo era limpido ed era tutto illuminato dalla luna, spensi la macchina ed osservai Marco, ora se lo stava menando con più forza consapevole che le mie barriere stavano venendo mano, io osservavo morendomi le labbra quando nel silenzio sentì oltre al movimento della sua sega l’altra sua mano allungarsi pre prendere la mia, io chiusi gli occhi sussurrando “non posso…” ma era più per darmi coraggio a non commettere ancora un errore, ma cedetti ed inizia io a fare la sega a Marco, facevo movimenti veloci volevo farlo venire in fretta ma lui non sembrava voler venire in nessun modo, su e giù con la mano sentivo il calore che emanava tra le mie dita stava diventando invitante, tolsi la mano per togliermi gli occhiali, Marco sussurro un po’ spaventato e triste un “nooo non smettere” ma io invece stavolta scesi con la mia testa per iniziare un pompino famelico, gli stavo leccando ogni centimetro soffermandomi sulla sua coppella da cui fuoriusciva presperma, mentre mi soffermavo con lingua sulla cappella con la mano continuavo a segarlo, da quanto era grosso non potevo metterlo tutto in bocca, questo mi faceva eccitare ancora di più, all’improvviso venne.
Iniziai a sputare la sborra fuori dal finestrino e gli passai dei fazzoletti per pulirsi, con mia sorpresa però era ancora duro, Marco mi disse “allora io stavolta ho i preservativi che vogliamo fare?”
Non volevo tradire il mio ragazzo fino a quel punto, era già stato troppo quello fatto fino ad adesso, risposi “no, mi spiace non posso, ho già fatto troppo non possiamo più farlo”, allora Marco sbotto “io non ti capisco, mi vuoi allontanare ma mi fai una sega ed una pompa, potevi bloccare io mio numero ma mi mandi video hot, che cavolo vuoi, se non scopriamo giuro che manderò le foto che ti ho fatto a Federico”
A quella minaccia sbiancai, dissi solo “va bene non bisogno di arrivare a questo punto”, scesi per aprire la portiera di Marco e mi misi accovacciata, presi il preservativo e glielo misi con la bocca, ero brava a farlo, una volta sbocchinato due minuti Marco preso l’iniziativa, mi disse di andare nei sedili dietro, ora era lui sdraiato con io sopra, ci guardavamo negli occhi intensamente fin che non esclamò “allora che vuoi fare devo mandare tutto a Federico?” a quella minaccia rimasi interdetta ma Marco allora stufo mi prese per i fianchi e mi ficco di forza il suo cazzo dritto fino in pancia, circa 24 cm che mi causarono un orgasmo automatico, non avevo mai provato un simile orgasmo presa da spasmi le mie gambe crollarono e fini sdraiata sopra marco che ora mi a abbracciava con una mano dietro la schiena e con l’altra sul culo a darsi il tempo della penetrazione, mi stava violando mentre io ero sempre in preda a spasmi orgasmici, ad un certo punto mi ripresi, marco cambio posizione stavolta ero a pecora mentre mi sbatteva mi premeva la testa sul sedile, lo sentivo in gola, ad un certo punto mi tirò per la coda facendomi inarcare la schiena, una penetrazione ritmica, toglieva pian piano il cazzo per poi spingerlo dentro fino alle palle, mi causo diversi orgasmi, rimasta con i jeans alle caviglie e con addosso solo le scarpe Marco mi trascino di peso sul cofano dove mi possedette a missionaria mentre ero inerme mi mancava l’aria e sbavavo dal piacere lui mi penetrava con violenza fino a venire a quel punto gli dissi con la voce rotta dal piacere “a..an..ancora” lui ridendo soddisfatto disse “non ho più preservativi che facciamo” la mia risposta da allupata fu “f..fa..fa niente vieni dentroooo”, così Marco sorridente come un bambino torno a farsi fare da prima un pompino per tornare duro e 5 minuti dopo mi sbatteva sul cofano come un animale, ormai mi donava solo orgasmi intensi tutto questo nel giro di un ora e mezza, come ero passata da fiera laureanda fidanzata a oggetto sessuale di un diciottenne, mentre la mia mente si annebbiava da queste domande mi ritrovavo sdraiata sui sedili posteriori con Marco sopra di me che mi leccava le tette mentre mi possedeva, non avevo più neanche i pantaloni addosso solo le scarpe, il momento arrivò quando marco sposto le mie gambe sopra le sue spalle fece una decina di spinte violente e venne riempiendomi, sentivo un calore dentro di me che mi fece orgasmare per l’ultima volta, ci riposammo rivestendoci e limonando.
Una volta tornata in me lo portai a casa sua e ci salutammo ormai pronti a mandare avanti questa relazione segreta di cui evidentemente ero succube.
Era stato assurdo, come ho potuto tradire il mio ragazzo per un ragazzino idiota e sbruffone come Marco, questi erano i miei pensieri nel ritorno a casa subito dopo essere salita in macchina con Francesco, il viaggio era tranquillo abito in un paese vicino, Francesco non parlava probabilmente era stanco io invece avevo il cuore che batteva a mille, Marco ora aveva il mio numero e nel mio cellulare c’erano foto del mio tradimento che dovevo assolutamente eliminare, cosa che tuttavia non feci, al mio rientro a casa dopo aver salutato con un bacio il mio ragazzo mi ero diretta subito in camera e scaricato tutta la mia eccitazione con un ditalino mentre guardavo le mie foto compromettenti.
Il giorno seguente successe ciò che temevo, Marco mi scrisse ringraziandomi ironicamente della bella serata, io ero interdetta non sapevo se rispondere o bloccare il numero, però lui esordi ancora una volta chiedendomi le foto scattate la sera prima, io ovviamente rifiutai e gli dissi (mentendo) di averle cancellate, lui non demorse anzi, per convincermi fu lui per primo a mandarmi una sua foto piccante, la foro era il suo pisellone moscio ma tenuto in piedi con una mano, era assurdo come quel ragazzo da mollo potesse avere certe dimensioni, io ero imbarazzata e preoccupata se il mio ragazzo avesse anche solo intravisto questa chat sarebbe stato un inferno, ma stavo iniziando ad essere intrigata dalla possibile evoluzione della situazione, la chat continuo:
Maria “che foto mandi, mica mi impressioni”
Marco “non dire cazzate, me l’hai confermato ieri quanto ti sia piaciuto”
in effetti non potevo dargli torno, la mia risposta era stata sincera, ma non volli comunque dargliela vinta
Maria “si ma ieri ero ubriaca, figurati se altrimenti ci sarei stata”
Marco “dai ammetti che ti è piaciuto”
Mentre stavo scrivendo la risposta Marco invio un video di pochi secondi, era lui che si stava segando e pian piano il suo cazzo diventava duro, io ero sempre più sconvolta dalla sua ostinazione e lussuria, ma mentre guardavo il video mi eccitai
Maria “cosa stai facendo sei un animale lo sai, mandare questi video ad una ragazza più grande di te e pure fidanzata”
Marco “non credo che ti dispiaccia per il video anzi dovresti ricompensarmi per il favore”
Ci pensai un attimo e probabilmente impazzita accettai, mandai una foto della mia scollatura, era iniziata una chat erotica all’insaputa del mio fidanzato, come ero arrivata a questo punto.
Marco non sembro soddisfatto della foto, anzi rispose contrariato “ma che roba mandi mica siamo alle elementari, ieri abbiamo fatto di peggio e tu mi mandi solo questo”
Maria “in effetti dovrei ricompensarti meglio”
andai in bagno e davanti allo specchio iniziai un video dove mi toglievo pian piano la maglietta che indossavo tirai su lentamente il reggiseno facendo in modo che le mie tette rimbalzassero fuori sensualmente, mandai il video, Marco adesso era più contento “ ooooh finalmente roba seria mi serviva” dopo pochi minuti invio un video del suo uccello adesso perfettamente eretto mentre sborrava evidentemente grazie al mio video, in un certo senso mi sentivo fiera che io mio corpo fosse apprezzato da un ragazzo giovane ma mi sentivo comunque in colpa per cosa stavo facendo a Francesco, decisi così di sistemare la situazione,
Maria “sentì Marco, oggi è stata l’ultima volta che ci sentiamo non voglio più vederti ne sentirti”
Marco “dai non fare così, che ho fatto di male, sei tu che hai accettato di fare tutto”
Maria “si ma io sono una ragazza più grande tra poco mi laureo e non posso fare questo al mio ragazzo, dovrei mettere la testa apposto non fare queste bambinate”
Marco “dai almeno parliamo faccia a faccia ti giuro che poi non farò più nulla solo accetta di vedermi domani sera, dopo il mio allenamento di calcetto passa a prendermi con la tua macchina e dammi un passaggio nel mentre sistemiamo, va bene ?”
Ero indecisa ma non volevo che se la prendesse, per dimostrargli la buona fede che riponevo in lui feci qualcosa di avventato, gli scrissi “va bene mandami il posto è l’orario è in aggiunta ti mando queste te le sei guadagnate ma non avrai più nulla da me”
Scrivendo ciò allegai le foto della sera prima, lui rispose contento dandomi tutte le indicazioni e mi salutò.
Il giorno dopo dissi al mio ragazzo che la sera sarei stata da parenti per una cena quindi non potevo esserci, presi la macchina, mi ero vestita con jeans neri che mi facevano risaltare il culo, maglia bianca, giacchetta in pelle nera, mi ero fatta la coda e portavo gli occhiali da vista niente lenti, mi ero addirittura messa uno smalto rosso, sembrava volessi più colpire Marco che troncare con lui questa relazione, arrivata al campetto Marco era già fuori in tuta che parlava con due ragazzine, appena mi vide si fiondò in macchina dicendo di partire, io andai chiedendo “come mai questa fretta?” Lui rispose “quelle due mi stanno sempre addosso sono così fastidiose, te invece come sei vestita, vuoi forse provarci con me ? Non dovevamo discutere di come dovessi smetterla di mandarti certe foto?” In effetti non aveva tutti i torti anzi ero un po’ senza contro argomentazioni, iniziammo comunque a parlare del nostro rapporto cercai di fargli capire che quello era stato un momento di debolezza causato dal alcol, ma non potevo nascondere i video fatti per puro piacere, allora Marco fece qualcosa che mi prese totalmente alla sprovvista, tiro fuori il suo cazzo moscio ed inizio a segarmi dicendo “guarda cosa ti lasci, sabato sera eri così stupita da me” non smetteva di menarselo, io ero imbarazzata volevo guardarlo bene ma ero ancora in strada, la situazione era bollente mentre lui se lo segava lentamente ed a volte se lo sbatteva violentemente sulla pancia facendo un rumore si sberla molto erotico io lanciavo fugaci occhiate leccandomi le labbra pensando a quanto fosse attraente, decisi di prendere una via secondaria che condusse ad una piazzola in mezzo ai campi deserta, il cielo era limpido ed era tutto illuminato dalla luna, spensi la macchina ed osservai Marco, ora se lo stava menando con più forza consapevole che le mie barriere stavano venendo mano, io osservavo morendomi le labbra quando nel silenzio sentì oltre al movimento della sua sega l’altra sua mano allungarsi pre prendere la mia, io chiusi gli occhi sussurrando “non posso…” ma era più per darmi coraggio a non commettere ancora un errore, ma cedetti ed inizia io a fare la sega a Marco, facevo movimenti veloci volevo farlo venire in fretta ma lui non sembrava voler venire in nessun modo, su e giù con la mano sentivo il calore che emanava tra le mie dita stava diventando invitante, tolsi la mano per togliermi gli occhiali, Marco sussurro un po’ spaventato e triste un “nooo non smettere” ma io invece stavolta scesi con la mia testa per iniziare un pompino famelico, gli stavo leccando ogni centimetro soffermandomi sulla sua coppella da cui fuoriusciva presperma, mentre mi soffermavo con lingua sulla cappella con la mano continuavo a segarlo, da quanto era grosso non potevo metterlo tutto in bocca, questo mi faceva eccitare ancora di più, all’improvviso venne.
Iniziai a sputare la sborra fuori dal finestrino e gli passai dei fazzoletti per pulirsi, con mia sorpresa però era ancora duro, Marco mi disse “allora io stavolta ho i preservativi che vogliamo fare?”
Non volevo tradire il mio ragazzo fino a quel punto, era già stato troppo quello fatto fino ad adesso, risposi “no, mi spiace non posso, ho già fatto troppo non possiamo più farlo”, allora Marco sbotto “io non ti capisco, mi vuoi allontanare ma mi fai una sega ed una pompa, potevi bloccare io mio numero ma mi mandi video hot, che cavolo vuoi, se non scopriamo giuro che manderò le foto che ti ho fatto a Federico”
A quella minaccia sbiancai, dissi solo “va bene non bisogno di arrivare a questo punto”, scesi per aprire la portiera di Marco e mi misi accovacciata, presi il preservativo e glielo misi con la bocca, ero brava a farlo, una volta sbocchinato due minuti Marco preso l’iniziativa, mi disse di andare nei sedili dietro, ora era lui sdraiato con io sopra, ci guardavamo negli occhi intensamente fin che non esclamò “allora che vuoi fare devo mandare tutto a Federico?” a quella minaccia rimasi interdetta ma Marco allora stufo mi prese per i fianchi e mi ficco di forza il suo cazzo dritto fino in pancia, circa 24 cm che mi causarono un orgasmo automatico, non avevo mai provato un simile orgasmo presa da spasmi le mie gambe crollarono e fini sdraiata sopra marco che ora mi a abbracciava con una mano dietro la schiena e con l’altra sul culo a darsi il tempo della penetrazione, mi stava violando mentre io ero sempre in preda a spasmi orgasmici, ad un certo punto mi ripresi, marco cambio posizione stavolta ero a pecora mentre mi sbatteva mi premeva la testa sul sedile, lo sentivo in gola, ad un certo punto mi tirò per la coda facendomi inarcare la schiena, una penetrazione ritmica, toglieva pian piano il cazzo per poi spingerlo dentro fino alle palle, mi causo diversi orgasmi, rimasta con i jeans alle caviglie e con addosso solo le scarpe Marco mi trascino di peso sul cofano dove mi possedette a missionaria mentre ero inerme mi mancava l’aria e sbavavo dal piacere lui mi penetrava con violenza fino a venire a quel punto gli dissi con la voce rotta dal piacere “a..an..ancora” lui ridendo soddisfatto disse “non ho più preservativi che facciamo” la mia risposta da allupata fu “f..fa..fa niente vieni dentroooo”, così Marco sorridente come un bambino torno a farsi fare da prima un pompino per tornare duro e 5 minuti dopo mi sbatteva sul cofano come un animale, ormai mi donava solo orgasmi intensi tutto questo nel giro di un ora e mezza, come ero passata da fiera laureanda fidanzata a oggetto sessuale di un diciottenne, mentre la mia mente si annebbiava da queste domande mi ritrovavo sdraiata sui sedili posteriori con Marco sopra di me che mi leccava le tette mentre mi possedeva, non avevo più neanche i pantaloni addosso solo le scarpe, il momento arrivò quando marco sposto le mie gambe sopra le sue spalle fece una decina di spinte violente e venne riempiendomi, sentivo un calore dentro di me che mi fece orgasmare per l’ultima volta, ci riposammo rivestendoci e limonando.
Una volta tornata in me lo portai a casa sua e ci salutammo ormai pronti a mandare avanti questa relazione segreta di cui evidentemente ero succube.
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