Molestata sul treno
di
Gio116
genere
prime esperienze
Mi chiamo Giulia e devo raccontarvi una esperienza particolare successa questa estate,
Io sono una ragazza di 19 anni mio padre è italiano originario della Calabria trasferito al nord per lavoro, mia madre è libanese di conseguenza ho una pelle ambrata, ho dei capelli lunghi neri, una quinta di seno ed un fisico molto tonico, a discapito del mio aspetto nella mia vita ho avuto solo un ragazzo con cui mi sono lasciata circa un anno fa, non ho mai avuto molto interesse nelle relazioni sentimentali preferisco stare con le amiche, studio economia a Brescia ma abito in un paese un po’ distante per cui devo usare il treno e nel complesso ci impiego circa 1 ora ad arrivare in stazione.
Proprio in un mercoledì mentre ritorno a casa è successo l’inaspettato, erano quasi le 18 ma il mio treno era stranamente vuoto vado a sedermi nel secondo piano del treno deserto tranne per un signore dall’altra parte del piano, nei posti dietro di me noto sedersi un ragazzino che vedo sporadicamente ogni settimana prendere il mio stesso treno, credo scenda in una stazione poco dopo la mia perché non l’ho mai visto scendere in stazioni precedenti, per il primo tratto del tragitto mi sembra che il ragazzino mi fissi ma non gli do troppo peso so di essere una bella ragazza, ma alla stazione subito successiva quando il signore sul nostro stesso piano va via il ragazzino fa la sua mossa, si siede accanto a me, io non capivo la situazione e per non guardarlo fingevo di smanettare al cellulare, una volta ripartito il treno non succede nulla il ragazzino non emana parola non saprà neanche lui che cavolo gli è venuto in testa, ma ecco che allunga la mano e l’appoggia sulla mia gamba io sgrano gli occhi sconvolta un ragazzino che avrà 15/16 anni mi sta molestando su un treno, io avevo una gonna e con la mano si vuole infilare sopra io provo a spostarla ma ecco che mi suona il cellulare, miracolo penso si caghera addosso vedendomi parlare con qualcuno a se ne andrà pensando alla cazzata commessa, è mia madre rispondo, tuttavia il ragazzino non smette anzi peggio raggiunge le mie mutandine ed inizia un movimento con le dita che mi fa emettere dei piccoli gemiti al telefono penso nella mia testa “che porco si sta divertendo vedendomi al cellulare mentre creo pretesti per scusare quei versi” dico a mia madre che ho i un po’ di singhiozzo e chiudo la chiamata, a quello punto prendo la mano del tipetto e lo fissò nei suoi occhi azzurri, “ che cavolo credi di fare ragazzino ?” lui non sembra spaventato anzi sembra impassibile ma non dice nulla sembra muto tuttavia ritrae la mano ma non si sposta, io allora mi ricompongo ma ora sono bagnata non posso comandare il mio corpo, decido comunque di non spostarmi, il ragazzino vedendo ciò forse lo legge come un messaggio di sfida o non so cos’altro spiegare perché a quello punto si apre la patta dei jeans e mi mostra il suo cazzo che mi sembra impossibile ma è gigantesco per la sua età sarà stato 20 cm, io rimango sconvolta e immobile ma lui non mi tocca anzi se lo massaggia lentamente come ad ipnotizzarmi con quel movimento, io rimango ad osservarlo rapita ed incuriosita dalla situazione che si è creata, io mi mordo il labbro sono eccitata e da tanto che non sfoga la mie voglie, alzo la testa per controllare che non ci sia nessuno, prendo coscienza che sul vagone siamo soli la prossima fermata è tra 20 minuti e se non arriva nessuno neanche a quella fermata se ne sommano altri 15 prima della mia.
Agisco in tutta la mia eccitazione ero gli stringo il cazzo nella mia mano e lo fisso dritto negli occhi mentre gli dico ciò che accadrà, lui stavolta sembra preso contropiede non si aspettava questa reazione forse, gli comando “ allora ragazzino io non volevo farlo ma tu mi hai eccitata ed hai un bel dono lì sotto ora ti lavoro per bene ma tu devi stare muto non puoi controbattere per nulla ma sappi che se ti comporti bene potrei lasciarti un po’ di iniziativa “ lui dice solo ciò “sono Luca ed è da 3 settimane che sogno questo ma non ne avevo il coraggio fino ad oggi” gli rispondo che è il suo giorno fortunato ed inizio, tiro giù di più i suoi pantaloni e sputandomi su una mano per lubrificare inizio una sega lenta per farlo impazzire voglio vendicarmi per quando ero in chiamata con mia mamma, dopo 5 minuti il suo cazzo sembra sempre più invitante allora scendo la testa inizio con dargli dei baci alla cappella per poi scendere lentamente mi riempie la bocca non ci entra tutto lui appoggia la sua mano sulla mia testa ed inizia a darmi un ritmo nel mentre con la lingua passo su ogni centimetro a questo punto saranno già 20 minuiti che andiamo avanti è lui non è ancora venuto questo ragazzino ha una resistenza sovrumana, arrivati alla fermata sono soddisfatta solo per metà la fortuna mi sorride perché non sale nessuno, lo spettacolo può continuare, Luca però è pronto e mi chiede se possiamo scopare allora mi tolgo le mutandine le arrotolo e gliele ficco in bocca non voglio che magari gli scappasse qualche urletto di troppo, a quel punto il treno riparte io mi metto a cowgirl sopra di lui scendo lentamente ed iniziò a cavalcarlo bloccando le sue mani sopra di lui è fantastico lo sento fino in pancia e non sembra voler venire, dopo 5 minuti mi sento di lasciargli un po’ campo libero mi metto in ginocchio sul sedile rivolta verso il finestrino con una gamba sul pavimento per intralciarlo, lui mi tira fuori le tette alla fine si è meritato un premio ed inizia a sbattermi sembrava un animale mi stavo sciogliendo sul finestrino si schiantava la mia faccia ed il mio seno, ad un certo punto sposta le sue mani una sul fianco con cui mi tiene e si da un ritmo e con l’altra mi fa da gancio ad una guancia io inizio a salivare sulle sue gita dentro la mia bocca mi esce la lingua da quanto godo è così impazzisco dal piacere con la ciliegina di essere riempita non mi ha neanche chiesto il permesso mi è semplice venuto dentro non che avrei rifiutato di essere riempita tanto prendevo la pillola, una volta uscito mi sono fiondata con la bocca per pulirgli il cazzo e pulirglielo tutto un sapore un po’ aspro, lui con i pantaloni calati fino alle scarpe è sfinito crolla sul sedile, io mi ricompongo e scendo dal treno è la mia fermata mi tocco tra le gambe dove mi sta scendendo il suo sperma e mi accorgo che le mie mutandine sono rimaste nella bocca di Luca mentre il treno riparte Luca mi saluta col suo nuovo trofeo in mano.
Io sono una ragazza di 19 anni mio padre è italiano originario della Calabria trasferito al nord per lavoro, mia madre è libanese di conseguenza ho una pelle ambrata, ho dei capelli lunghi neri, una quinta di seno ed un fisico molto tonico, a discapito del mio aspetto nella mia vita ho avuto solo un ragazzo con cui mi sono lasciata circa un anno fa, non ho mai avuto molto interesse nelle relazioni sentimentali preferisco stare con le amiche, studio economia a Brescia ma abito in un paese un po’ distante per cui devo usare il treno e nel complesso ci impiego circa 1 ora ad arrivare in stazione.
Proprio in un mercoledì mentre ritorno a casa è successo l’inaspettato, erano quasi le 18 ma il mio treno era stranamente vuoto vado a sedermi nel secondo piano del treno deserto tranne per un signore dall’altra parte del piano, nei posti dietro di me noto sedersi un ragazzino che vedo sporadicamente ogni settimana prendere il mio stesso treno, credo scenda in una stazione poco dopo la mia perché non l’ho mai visto scendere in stazioni precedenti, per il primo tratto del tragitto mi sembra che il ragazzino mi fissi ma non gli do troppo peso so di essere una bella ragazza, ma alla stazione subito successiva quando il signore sul nostro stesso piano va via il ragazzino fa la sua mossa, si siede accanto a me, io non capivo la situazione e per non guardarlo fingevo di smanettare al cellulare, una volta ripartito il treno non succede nulla il ragazzino non emana parola non saprà neanche lui che cavolo gli è venuto in testa, ma ecco che allunga la mano e l’appoggia sulla mia gamba io sgrano gli occhi sconvolta un ragazzino che avrà 15/16 anni mi sta molestando su un treno, io avevo una gonna e con la mano si vuole infilare sopra io provo a spostarla ma ecco che mi suona il cellulare, miracolo penso si caghera addosso vedendomi parlare con qualcuno a se ne andrà pensando alla cazzata commessa, è mia madre rispondo, tuttavia il ragazzino non smette anzi peggio raggiunge le mie mutandine ed inizia un movimento con le dita che mi fa emettere dei piccoli gemiti al telefono penso nella mia testa “che porco si sta divertendo vedendomi al cellulare mentre creo pretesti per scusare quei versi” dico a mia madre che ho i un po’ di singhiozzo e chiudo la chiamata, a quello punto prendo la mano del tipetto e lo fissò nei suoi occhi azzurri, “ che cavolo credi di fare ragazzino ?” lui non sembra spaventato anzi sembra impassibile ma non dice nulla sembra muto tuttavia ritrae la mano ma non si sposta, io allora mi ricompongo ma ora sono bagnata non posso comandare il mio corpo, decido comunque di non spostarmi, il ragazzino vedendo ciò forse lo legge come un messaggio di sfida o non so cos’altro spiegare perché a quello punto si apre la patta dei jeans e mi mostra il suo cazzo che mi sembra impossibile ma è gigantesco per la sua età sarà stato 20 cm, io rimango sconvolta e immobile ma lui non mi tocca anzi se lo massaggia lentamente come ad ipnotizzarmi con quel movimento, io rimango ad osservarlo rapita ed incuriosita dalla situazione che si è creata, io mi mordo il labbro sono eccitata e da tanto che non sfoga la mie voglie, alzo la testa per controllare che non ci sia nessuno, prendo coscienza che sul vagone siamo soli la prossima fermata è tra 20 minuti e se non arriva nessuno neanche a quella fermata se ne sommano altri 15 prima della mia.
Agisco in tutta la mia eccitazione ero gli stringo il cazzo nella mia mano e lo fisso dritto negli occhi mentre gli dico ciò che accadrà, lui stavolta sembra preso contropiede non si aspettava questa reazione forse, gli comando “ allora ragazzino io non volevo farlo ma tu mi hai eccitata ed hai un bel dono lì sotto ora ti lavoro per bene ma tu devi stare muto non puoi controbattere per nulla ma sappi che se ti comporti bene potrei lasciarti un po’ di iniziativa “ lui dice solo ciò “sono Luca ed è da 3 settimane che sogno questo ma non ne avevo il coraggio fino ad oggi” gli rispondo che è il suo giorno fortunato ed inizio, tiro giù di più i suoi pantaloni e sputandomi su una mano per lubrificare inizio una sega lenta per farlo impazzire voglio vendicarmi per quando ero in chiamata con mia mamma, dopo 5 minuti il suo cazzo sembra sempre più invitante allora scendo la testa inizio con dargli dei baci alla cappella per poi scendere lentamente mi riempie la bocca non ci entra tutto lui appoggia la sua mano sulla mia testa ed inizia a darmi un ritmo nel mentre con la lingua passo su ogni centimetro a questo punto saranno già 20 minuiti che andiamo avanti è lui non è ancora venuto questo ragazzino ha una resistenza sovrumana, arrivati alla fermata sono soddisfatta solo per metà la fortuna mi sorride perché non sale nessuno, lo spettacolo può continuare, Luca però è pronto e mi chiede se possiamo scopare allora mi tolgo le mutandine le arrotolo e gliele ficco in bocca non voglio che magari gli scappasse qualche urletto di troppo, a quel punto il treno riparte io mi metto a cowgirl sopra di lui scendo lentamente ed iniziò a cavalcarlo bloccando le sue mani sopra di lui è fantastico lo sento fino in pancia e non sembra voler venire, dopo 5 minuti mi sento di lasciargli un po’ campo libero mi metto in ginocchio sul sedile rivolta verso il finestrino con una gamba sul pavimento per intralciarlo, lui mi tira fuori le tette alla fine si è meritato un premio ed inizia a sbattermi sembrava un animale mi stavo sciogliendo sul finestrino si schiantava la mia faccia ed il mio seno, ad un certo punto sposta le sue mani una sul fianco con cui mi tiene e si da un ritmo e con l’altra mi fa da gancio ad una guancia io inizio a salivare sulle sue gita dentro la mia bocca mi esce la lingua da quanto godo è così impazzisco dal piacere con la ciliegina di essere riempita non mi ha neanche chiesto il permesso mi è semplice venuto dentro non che avrei rifiutato di essere riempita tanto prendevo la pillola, una volta uscito mi sono fiondata con la bocca per pulirgli il cazzo e pulirglielo tutto un sapore un po’ aspro, lui con i pantaloni calati fino alle scarpe è sfinito crolla sul sedile, io mi ricompongo e scendo dal treno è la mia fermata mi tocco tra le gambe dove mi sta scendendo il suo sperma e mi accorgo che le mie mutandine sono rimaste nella bocca di Luca mentre il treno riparte Luca mi saluta col suo nuovo trofeo in mano.
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