La Colf premrosa e l'infermiera

di
genere
etero

Stamattina è venuta solo la 52enne colf tettona, senza la collega che di solito collabora con Lei per fare le pulizie ed assistermi.
Avevo 46 anni, ed avevo avuto un incidente giocando al calcetto , gesso fine all’inguine per due mesi, mia moglie aveva mobilitato la colf, che manco conoscevo prima, che si era attivata per portare anche una sua amica coetanea ex infermiera di ortopedia. Andando sempre al lavoro, nemmeno mi ricordavo com’era stare di giorno a casa mia.
Il forzato riposo mi aveva fatto venire una voglia di sesso, ma mi sentivo quasi impossibilitato, con il gesso che mi arrivava all’inguine, mi muovevo in stampelle, e spesso stavo in poltrona con la gambe su uno sgabello.
Non avevo mai notato la colf, quasi non la conoscevo, ma si rivelò simpatica, parlava con me, scherzando, anche un po al mite di sesso, e l’ex infermiera, anche lei simpatica , mi sfotteva un po quando vedeva che l’avevo duro, il che succedeva quando mi aiutava a cambiarmi , o mi lavava.
Quella mattina non c’era l’ex infermiera, ma la nostra colf, ormai diventata con me quasi amica, pensò lei a lavarmi e cambiarmi, accorgendosi che ce l’avevo non solo duro, ma che avevo anche sborrato per l’astinenza. “Ah, a chi pensava Lei quando ha fatto questo,” alludeva a bagnare gli slip.
“A te, mi giri da giorni attorno con questo camice , vedo le tue cosce e le tue tette, e mi fai impazzire, lo capisci che sono in astinenza? “
“ sono lusingata, non pensavo di interessarla, se mi metto un po in libertà le dispiace?. “ si diverte un po e si slaccia camice e reggiseno al che gli dico, che, se sono fermo con le gambe , non sono fermo con mani e resto.
Non mi risponde nemmeno e si china verso di me e mi trovo le tette quasi in faccia, le afferro, belle morbide ma non cascanti, due capezzoli da ciucciare, e le passo una mano fra le cosce.
Sei sposata, le chiedo? Si, quel cornuto di mio marito se n’è andato con una rumena, e poi prima si era stufato di me, devo lavorare per andare avanti.
Si solleva, lasciandomi voglioso, mi dice che deve pulire, se no mia moglie si incazza. Fa finta di muoversi per la casa, ma la sento che chiama la sua amica, e dopo un po mi dice che sta arrivando l’altra, che finirà i lavori, cosi siamo liberi di giocare un po. Viene sul letto affianco a me e me lo prende in mano, mi bacia in bocca, si fa un po strizzare le tette e ciucciare, e poi si china a prenderlo in bocca, lasciandomi estasiato. E’ bravissima, sa alternare momenti caldissimi a rallentamenti, mi sorride ogni tanto, si gira e io le metto le mani sul culo e le sfioro il clitoride.
Mi porta la figa vicino al viso, è profumata, si è preparata, vedo, non esito a prenderle il suo clito fra le labbra, da dei lunghi sospiri, affondo la lingua, siamo nella posizione del 69 classica e lo riprende in bocca, lasciandomi sempre più voglioso. Sento che sotto la mia lingua sta venendo, ma vorrei chiavare, cazzo, sto gesso.
Non ci siamo accorti che è arrivata la sua amica e ci sta guardando. Quando la vedo si accosta al letto e mi chiede “posso”, si è già tolto la minigonna, e la maglietta ed è in slip ricamati e autoreggenti. Si mettono a ridere, e la nuova arrivata dice all’altra che ora mi fa vedere lei come fare per farmi scopare. Si siede a cavallo delle mie anche, apre le cosce, me lo prende in mano che ormai è ritto come una colonna di marmo, e me lo cavalca, piano, inizialmente, poi con movimenti di aspirazione e rotazione.
Mi sento un toro anche se sono cavalcato, l’altra è rimasta sulla mia faccia, si danno dei baci e delle leccate alle tette, ed io colpisco quando mi ricordo con la lingua nella fica.
Con quel trattamento non ci metto molto a sborrare, vieni dentro mi dice, non sono più fertile. Lei resta sopra e mi accorgo che forse entrambe hanno avuto un orgasmo. Ansimano e sorridono.
Beh,” il padrone è contento?” fa la nostra colf “Il servizio va bene? “ “ ma dai, lo sai che mi piaci, non mi sogno nemmeno di trattarti da cameriera, e poi ti ho trattato bene, che bella la tua figa, l’ho leccata proprio di voglia.” “E a me niente”? fa l’altra.
Beh ragazze, per me possiamo alternarci . Lo capiscono si fanno un leggero bidet, e rientrano, ora è la nostra colf, che si siede sul mio cazzo, già tornato su con la sua lingua, mentre l’altra mi porta la fica in bocca. Vanno piano, vogliono godere anche loro, non hanno nessuna voglia di farmi un servizio. E poi si vede che ne hanno parlato fra loro, e che come tipo gli piaccio ad entrambe. Non posso dare colpi da sotto, allora li danno loro da sopra,la nostra colf si alza,è ancora fertile, non vuole farmi venire dentro, l’altra si cala sul cazzo così com’è, bagnato dei suoi umori, e mi fa venire di bocca, ingoiando tutto. Sono in paradiso, non ansimo nemmeno, hanno fatto loro tutti i movimenti che facciamo noi maschi di solito. Restano un po sul letto, poi guardano l’orologio.
Ragazze, “voglio farvi un regalino”, “dai non ci offendere, non siamo puttane, ci piace con te, se fai così non torniamo più” Cazzo che lezione mi hanno dato, sono un cafone cretino.
I giorni successivi, o con la mano o di bocca, o cavalcando, in qualche modo mi tengono sempre allegro.
Quando guarisco, e torno al lavoro, ordino un bel gioiellino per ognuna, un mazzo di fiori, e glieli faccio arrivare a casa di entrambe, anonimi.
E una sera mi chiamano, inventa una scusa e vieni a casa.
Siamo a casa della collega della mia colf, lei non è sposata più, l’altra ha figli adolescenti. Volevo invitarle fuori, ma loro hanno preparato una cena per noi tre, e vogliono dimostrarmi di aver capito che il regalino che gli è arrivato lo hanno gradito, infatti lo indossano entrambe.
Ma non avevano preparato solo la cena, stavolta, a cavalcarle, stasera toccava a me.
Sono tornato tardissimo a casa, sfinito, ho detto a mia moglie che la riunione di lavoro era interessantissima, ma troppo faticosa, e che ho dovuto raddoppiare la fatica, per sdebitarmi.
Non ha capito, fa niente.
La storia è accaduta realmente, oscuro i nomi ed i luoghi per evitare che qualcuno mi riconosca e si riconosca.
scritto il
2023-02-04
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