Viva le tardone, viva le MILF, sono la gioia della vita
di
Lo studente poetico
genere
etero
E niente, sono un maniaco sessuale, devo ammetterlo, ma innocuo. Sono attratto dalle donne più grandi di me, e poi, dopo che sono diventato adulto, dalle donne oltre i 55 anni. Il problema è che sono proprio maniaco, drogato direi, e se me ne piace una, non esito a tentare di chiavarla.
Per fortuna che scelgo quasi sempre bene, e non ho avuto rifiuti o ribaltamenti che mi abbiano umiliato, ma so essere un cavaliere, faccio con una certa grazia.
Si ho avuto anche donne giovani,e sono stato anche sposato, ma riuscivo a scoparle solo pensando alle tettone ed alle culone con cui avevo fatto sesso.
Poi il mio matrimonio finì, quando mia moglie scoprì che scopavo una sua zia di 70 anni.
Poco male, c’è tanta figa al mondo. E tante donne sole di una certa età, e sposate insoddisfatte.
Ma com’è cominciato? Darei la colpa a mia nonna, no, non pensate a sesso con lei, ospitava me ed un altro cugino, entrambi 16enni e scoprì che ci segavamo in cantina, ma pensò male, non era roba gay, ci segavamo su mia zia, figlia della nonna, ma non potevamo dirglielo.
La nonna era tosta e decise che, per distrarci da strane voglie, mi avrebbe affidato a una sua nipote, all’epoca 40enne maestra, un po chiatta, ma molto materna, zitella, pedagoga, e psicologa. Questa capì che le mie voglie non erano omosex, e che ero attratto dalle donne oltre una certa età. Consigliò di farmi fare sport agonistico, ma già lo facevo, poi, magari, pensò, se si trova una donnona grossa davanti gli passa la voglia, e mi affidò a una sua cameriera, 50 grossa, ma non brutta, molto disponibile. Questa mi fece entrare nella sua stanza, mi chiese di vedere il cazzo, ero durissimo, me lo prese in mano lo menò un poco, e senza tanti preliminari, si sdraiò sul letto mi fece salire sopra e mi trovai in quella figona. Altro che disgustarmi, mi esaltai, non so quante volte sborrai, non mi trattenevo, al che lei dovette un po insegnarmi a tenermi. Avevo trovato la mia strada, era quello che volevo. Con i consigli della cameriera imparai ad attirare l’attenzione delle donne mature, e piano piano riuscii ad avere rapporti con una vicina di casa, con una cugina di mio padre, tutte sopra i 40, e poi riuscii anche a farmi la maestra psicologa. Ormai sapevo osservare quando vedevo che si slacciavano e notavano i miei sguardi, cominciavo una tattica che ne sollecitava gli istinti materni, e mi andava bene. Ma la vita mi impose i tempi, trovai una ragazza, la sposai, laurea, lavoro. Sul lavoro ebbi modo di conoscere alcune anziane passabili, prima o poi me ne feci tante, all’epoca le chiamavano tardone, oggi milf. Non smettevo mai, ognuna nuova mi faceva desiderare un’altra e poi un’altra ancora, ero un vero drogato, eppure mia moglie era una gran figona.
Ora passo in rassegna, a volte, le donne milf, o tardone, che mi sono capitate nella vita, mi considero fortunato, poteva essere un’ossessione pericolosa, invece è andata sempre bene, per me e per loro, e posso dire che le ricordo tutte con piacere.
Quante volte mi sono sentito dire” ma potrei essere tua madre” frase che mi incitava invece di scoraggiarmi. Magre (rare), grasse, tettone, culone, non ho scartato niente. Avevo acquisito un sesto senso, scartavo subito quelle che non erano adatte, ho trovato sempre risposte eccitanti.
Creare l’occasione, ero diventato un maestro, poi sceglievano loro, ma tante volte erano loro stesse che creavano l’occasione. Del resto, per una donna di mezza età trascurata, cosa c’è di meglio che attirare l’attenzione sessuale di un maschio ben messo.
Non so dire quale sia stata la migliore, mi sono piaciute quasi tutte. Ricordo con piacere la prima 70enne con cui sono stato, un po timoroso che fosse cascante, e invece soda, resistente caldissima. Penso che il miglior pompino della mia vita me lo abbia fatto lei. L’ho scopata fino ai suoi 75 anni.
La direttora della posta, la deputata, la prefetta, cominciavo a catalogarle per categoria, ma molte erano casalinghe. Le più calde? Un paio di cugine, e un paio di zie, si, sono stato anche incestuoso.
Ah, non pensate sia un racconto di fantasia, sommandole tutte non supero le 100, quindi in 50 anni, due all’anno, diciamo. Ma le scopate molte di più, ovvio. Beh, fin quando mi restano le forze, non mi arrendo. Non voglio fare primati, ogni volta che entro in una figona calda, mi sembra la prima dei 16 anni. Benedetta la cameriera e la nonna.
Per fortuna che scelgo quasi sempre bene, e non ho avuto rifiuti o ribaltamenti che mi abbiano umiliato, ma so essere un cavaliere, faccio con una certa grazia.
Si ho avuto anche donne giovani,e sono stato anche sposato, ma riuscivo a scoparle solo pensando alle tettone ed alle culone con cui avevo fatto sesso.
Poi il mio matrimonio finì, quando mia moglie scoprì che scopavo una sua zia di 70 anni.
Poco male, c’è tanta figa al mondo. E tante donne sole di una certa età, e sposate insoddisfatte.
Ma com’è cominciato? Darei la colpa a mia nonna, no, non pensate a sesso con lei, ospitava me ed un altro cugino, entrambi 16enni e scoprì che ci segavamo in cantina, ma pensò male, non era roba gay, ci segavamo su mia zia, figlia della nonna, ma non potevamo dirglielo.
La nonna era tosta e decise che, per distrarci da strane voglie, mi avrebbe affidato a una sua nipote, all’epoca 40enne maestra, un po chiatta, ma molto materna, zitella, pedagoga, e psicologa. Questa capì che le mie voglie non erano omosex, e che ero attratto dalle donne oltre una certa età. Consigliò di farmi fare sport agonistico, ma già lo facevo, poi, magari, pensò, se si trova una donnona grossa davanti gli passa la voglia, e mi affidò a una sua cameriera, 50 grossa, ma non brutta, molto disponibile. Questa mi fece entrare nella sua stanza, mi chiese di vedere il cazzo, ero durissimo, me lo prese in mano lo menò un poco, e senza tanti preliminari, si sdraiò sul letto mi fece salire sopra e mi trovai in quella figona. Altro che disgustarmi, mi esaltai, non so quante volte sborrai, non mi trattenevo, al che lei dovette un po insegnarmi a tenermi. Avevo trovato la mia strada, era quello che volevo. Con i consigli della cameriera imparai ad attirare l’attenzione delle donne mature, e piano piano riuscii ad avere rapporti con una vicina di casa, con una cugina di mio padre, tutte sopra i 40, e poi riuscii anche a farmi la maestra psicologa. Ormai sapevo osservare quando vedevo che si slacciavano e notavano i miei sguardi, cominciavo una tattica che ne sollecitava gli istinti materni, e mi andava bene. Ma la vita mi impose i tempi, trovai una ragazza, la sposai, laurea, lavoro. Sul lavoro ebbi modo di conoscere alcune anziane passabili, prima o poi me ne feci tante, all’epoca le chiamavano tardone, oggi milf. Non smettevo mai, ognuna nuova mi faceva desiderare un’altra e poi un’altra ancora, ero un vero drogato, eppure mia moglie era una gran figona.
Ora passo in rassegna, a volte, le donne milf, o tardone, che mi sono capitate nella vita, mi considero fortunato, poteva essere un’ossessione pericolosa, invece è andata sempre bene, per me e per loro, e posso dire che le ricordo tutte con piacere.
Quante volte mi sono sentito dire” ma potrei essere tua madre” frase che mi incitava invece di scoraggiarmi. Magre (rare), grasse, tettone, culone, non ho scartato niente. Avevo acquisito un sesto senso, scartavo subito quelle che non erano adatte, ho trovato sempre risposte eccitanti.
Creare l’occasione, ero diventato un maestro, poi sceglievano loro, ma tante volte erano loro stesse che creavano l’occasione. Del resto, per una donna di mezza età trascurata, cosa c’è di meglio che attirare l’attenzione sessuale di un maschio ben messo.
Non so dire quale sia stata la migliore, mi sono piaciute quasi tutte. Ricordo con piacere la prima 70enne con cui sono stato, un po timoroso che fosse cascante, e invece soda, resistente caldissima. Penso che il miglior pompino della mia vita me lo abbia fatto lei. L’ho scopata fino ai suoi 75 anni.
La direttora della posta, la deputata, la prefetta, cominciavo a catalogarle per categoria, ma molte erano casalinghe. Le più calde? Un paio di cugine, e un paio di zie, si, sono stato anche incestuoso.
Ah, non pensate sia un racconto di fantasia, sommandole tutte non supero le 100, quindi in 50 anni, due all’anno, diciamo. Ma le scopate molte di più, ovvio. Beh, fin quando mi restano le forze, non mi arrendo. Non voglio fare primati, ogni volta che entro in una figona calda, mi sembra la prima dei 16 anni. Benedetta la cameriera e la nonna.
1
6
voti
voti
valutazione
4.6
4.6
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La Dirigente femminaracconto sucessivo
Le cugine anziane - parte seconda e finale
Commenti dei lettori al racconto erotico