La zia vergine 5

di
genere
incesti

E il giorno dopo ritornò! Io l'aspettavo steso sul mio letto tutto nudo visto che mia madre non c'era e poi sia io che zia Marta sapevamo che avremmo fatto sesso ogni volta che sarebbe arrivata a casa.
Venne direttamente in camera mia mostrandomi un flacone:
"questo credo andrà bene!"
Lessi l'etichetta ma capii solo che conteneva delle essenze orientali che in verità mi eccitarono tanto quando lo annusai. La zia intanto cominciò a spogliarsi senza tanti complimenti; si tolse una camicetta gialla di cotone leggero sotto la quale aveva le tette nude con un bell'effetto bagnato. Secondo me le aveva unte a casa sua prima di uscire....e aveva fatto bene ragazzi!!!
Aveva poi dei pantaloni di lino bianco abbastanza trasparenti e quando li mise via mi apparve davanti quella fica tutta coperta da quel cespuglio folto nero nero.
Senza parlare si mise a cavalcioni sopra di me e mi prese dalle mani il flacone cominciando a ungermi il pene su e giù rendendolo tutto lucido e scivoloso. La cosa che mi piacque di più fu quando mi abbassò tutto il prepuzio e tenendolo tutto scoperto, versò una gran quantità di olio sulla cappella che accarezzò con il centro del palmo per circa un quarto d'ora. Il trattamento era così piacevole che vidi la mia cappella gonfia come quasi un uovo e di colore rosso intenso..quasi viola!
In quel momento pensai che sarebbe stata un'impresa molto difficile entrare nel culo di zia.
Quando finì con me iniziò a ungersi il buco e lo fece in un modo che mi arrapò a tal punto che iniziai a respirare più velocemente per alleviare la tensione che mi prese.
Sempre a cavalcioni si voltò di spalle e cominciò a infilarsi le dita nel culo massaggiandolo bene mentre io potevo vedere dalla mia posizione tutto lo spettacolo.
Non avrei mai immaginato che zia Marta avrebbe fatto certe cose un giorno! e specialmente con me!
Sembrava così esperta e disinvolta mentre lo faceva che mai nessuno avrebbe creduto che fino a qualche settimana prima quella donna era vergine.
Quando si sentì il buco del culo morbido e unto mi disse:
"sei pronto? proviamo!"
"si zia".
Mi afferrò il cazzo durissimo e tutto unto e lo piazzò davanti al buco scendendo lentamente come se volesse calcolare il limite di penetrazione.
Quel gesto mi arrapava da morire! Guardavo il buco di zia che si apriva e si chiudeva ogni volta che lei scendeva e saliva.
Stavo quasi impazzendo perchè ogni volta che sentivo la mia cappella sul punto di superare il suo ano lei si ritirava. Era una gran bella tortura.
Lei sentiva ancora dolore nonostante tutto l'olio che avevamo e così decise di aggiungerne altro ma stavolta usando tre e quattro dita.
Si sparse l'olio dal mignolo fino all'indice e con un gesto deciso si infilò lentamente le quattro dita nel buco.
Appena le entrarono tutte la sentii gemere sotto voce col solito lamento: sssssss, shhhhhhh, ahhhhhh.
"proviamo ancora uagliò!" mi disse.
"ok zia! stavolta credo che andrà meglio!".
La feci mettere a novanta gradi e dolcemente feci scivolare la cappella lungo la fessura delle chiappe per prepararla.
"wè! e come è caldo!" disse
"lo vuoi zia?" le chiesi
"e come! allora non lo voglio secondo te!?"
Le piazzai la cappella davanti al buco e spinsi lentamente. Sentii che scivolava dentro e avvertii un piacevole risucchio.
"ahhhhh shhhhhhh siiiiii" diceva zia Marta.
Il calore del suo ano e la pressione che mi procurava attorno al cazzo mi davano un certo fastidio ma anche un gran godimento.
Entrai col cazzo fino a metà della lunghezza ma poi sentii stringermi e bloccarmi all'interno.
"Ah che dolore!!!! aspetta!"
Allora mi fermai e aspettai circa dieci secondi.
"mi fa male sai! all'inizio mi piaceva ma ora è doloroso!" disse la zia.
Lo tirai fuori e vidi che mi si era fatto enorme e rosso..quasi viola.
"senti zia mi fermo o mettiamo altro olio?" le chiesi
"no! ne ho messo tanto! il problema è che ce l'hai troppo duro!come mai?" rispose.
"beh zia, mi hai fatto eccitare già appena sei arrivata e poi il tuo modo ti spalmarti era uno spettacolo meraviglioso" spiegai.
"ti piaccio tanto allora?" chiese con un leggero sorriso.
"eh direi di si!" feci io.
"Vieni, fammi vedere quanto mi desideri! non ti fermare se grido!vieni dai!" mi esortò.
Si girò di spalle di nuovo e afferrandomi il pene se lo piazzò sul buco e iniziò a spingere con le chiappe contro la mia cappella.
Notò che era difficile farmi entrare in quel modo e disse:
"Ma sta capocchia eppure mi ha sfondata già! ora perchè non entra?".
"aspetta zia, faccio io!" le dissi.
Piazzai il glande davanti al buco e lo feci scivolare dentro come prima ma fui bloccato di nuovo.
"ahhhhhh shhhhhhh mhmmmmmm che dolore!" faceva zia
"mi fermo zia!?" chiesi
"no! che strano! mi fa male il culo ma la patatina scorre abbondandemente!".
Se la toccò e la accarezzò e da sotto allungò la mano toccandomi le palle dicendo:
"hai visto quanto sperma che caccio?"
Lo sperma caldo di zia sotto le mie palle mi eccitò e le dissi:
"zia così mi ecciti di più e poi ti faccio male!"
"dai che aspetti!!!! è vero mi faccio male, ma mi da anche piacere! spingilo tutto tesoro mio!".
Le poggiai le mani sui fianchi e la tirai a me spingendo il cazzo tutto dentro.
Era calda, stretta e un po' umidiccia. Lei gridava ma io non gli davo importanza e la chiavai con tutto il desiderio in corpo.
Quando le sborrai dentro emise un urlo pazzesco sollevando la testa verso l'alto. Appena le lasciai i fianchi si lasciò andare giù stendendosi a pancia sotto e respirando con un fiatone.
"ahhhhh ahhhhhh mamma miaaaa ammmmmhhhhhh" faceva.
La lasciai in quella posizione e mi andai a lavare il cazzo che si era fatto rosso, grosso, indolenzito ma...contento!!!
di
scritto il
2012-12-02
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